Non si diceva pure che chi sbaglia paga? Oggi non è più così, stando a sentire il Ministero della Giustizia: il riconteggio dei voti in Piemonte, dopo la sentenza del Tar che ha annullato due liste collegate a Roberto Cota presidente di Regione, costerà la bellezza di 350.000 euro che nessuno vuole pagare, né il Consiglio Regionale, né il Ministero.
Nella sua sentenza – spiega Panzani, il presidente del tribunale di Torino – il Tar non dice nulla circa le modalità di anticipazione delle spese. Allora ho interpellato il presidente del Consiglio regionale, il quale, con una nota del 2 agosto, ha fatto sapere che non rientra fra gli oneri assegnati al Consiglio concorrere a tali spese. Il direttore di Gabinetto della Presidenza della Regione mi ha fatto pervenire un parere dell’Avvocatura: in presenza di un parere negativo circa la titolarità in capo alla Regione del dovere di copertura finanziaria, non è possibile ‘prefigurare un percorso che porti legittimamente l’amministrazione a deliberare di sostenere le spese suddettè. E la prima seduta di giunta, dopo la pausa estiva, dovrebbe svolgersi il primo settembre (Regione, giallo sulle schede “Chi pagherà il riconteggio?” – Torino – Repubblica.it).
Stando così le cose, la verifica delle 15.000 schede non potrà cominciare e comunque il lavoro richiederà più del tempo inizialmente previsto: circa 4 mesi. Il riconteggio perciò comporterebbe spese per circa 350.000 euro:
- spese di trasporto delle schede dal magazzino regionale di Chieri a una scuola torinese;
- adattamento locali;
- vigilanza;
- pagamento straordinari ai dipendenti.
I punti 1, 2, 3 incidono per circa 180.000 euro; il punto 4 per circa 168.000. Chiaro?
Si cercano volontari…
Propongo che li paghi la Bressoe Casini
Cota e Scanderebech no?