Così sul sito del PdL. Un annuncio o un avviso alle opposizioni?
Al voto, al voto. Si grida nel PdL e nella Lega. Lui, lo vedete, già lamenta le calunnie e le campagne mediatiche. Ma le uniche campagne mediatiche possibili sono i dossieraggi contro Fini, poiché questo è il suo ordine. Lui e solo lui è in grado di mettere in atto campagne mediatiche, avendo la disponibilità totale della quasi totalità dei media di massa. Nella sua ottica di ribaltamento della verità, il fatto che sui giornali si parli di rischio democratico e del suo progetto di bavaglio per la giustizia e per la stampa, è una calunnia. Preparatevi, poiché il livello dello scontro con la giustizia si alzerà a livelli incompatibili con un sistema democratico.
L’atto finale o l’ultima scena dell’ennesimo atto di una tragedia che si ripete da sedici anni, come ha detto Barbara Spinelli, potrebbe evolversi secondo il consueto schema: sei mesi di ‘Grande Fratello’, di durissima campagna elettorale, fatta di trasmissioni televisive ad hoc (talk show ammaestrati) tramite i quali si innalzerà il livello emergenziale contro un nuovo nemico, alla stregua di quanto successo nel 2008, quando le notizie di criminalità legata all’immigrazione clandestina si sono moltiplicate sullo schermo e sui giornali, fornendo al tele-elettore la sensazione errata di una insicurezza crescente.
La campagna del 2008 deve far riflettere. Il pericolo di un nuovo nemico da combattere, verso il quale la sinistra e il PD non ha argomenti da controbattere, è reale. E’ così che vince. Detta l’agenda politica della discussione pubblica. Inserirsi in questo meccanismo, pianificato scientificamente, è difficilissimo. L’unico, a mio modo di vedere, che a sinistra ci è riuscito, e può ancora riuscirci, è Nichi Vendola. Poiché la sua identità precisa, i suoi punti di vista a volte discutibili, come si dice in gergo, ‘bucano lo schermo’. Vendola, che ha ben presente nella mente i guasti irreversibili causati dalla crisi economica sul paese, potrebbe scalfire l’armonia del cosiddetto Governo del Fare, il governo di B. che si contrappone nella ideologia preminente al governo di palazzo, alle trame del parlamento, agli inciuci e alle alleanze trasversali.
Il quadro è fin troppo chiaro: Fini verrà messo alla gogna. Lui è un traditore. Ha rivelato la sua vera identità di vecchio politicante dedito ai ribaltoni. Lui, che usa la legalità come argomento di differenziazione rispetto al PdL, ha il suo scheletro nell’armadio nella ex casa a Montecarlo. Nelle ultime settimane, Il Giornale e Libero sono interamente dedicati allo scopo di demolire la figura integerrima del Presidente della Camera. Non è solo character assasination, non è solo diffamazione: è uso politico dell’informazione, alla stregua di un regime stalinista. Qualcosa di profondamente diverso da quanto fatto da La Repubblica lo scorso anno, con il tormentone delle dieci domande nel pieno dello scandalo sessuale di Papi e Noemi. Allora, La Repubblica, non pubblicava il falso; semplicemente pretendeva la risposta ad alcune – legittime – domande. Domande che qualsiasi altro media, in qualsiasi altro paese, avrebbe potuto porre liberamente al presidente del Consiglio, il quale, dinanzi all’evidenza dei fatti e alla propria vergogna, non avrebbe potuto far altro che dimettersi. Invece, qui da noi, no: a un anno di distanza siamo ancora alle prese con un signore di 74 anni che ha disteso i suoi lunghissimi e potenti tentacoli su tutto, dalle tv alle ragazzine. E pretende di piegare l’assetto istituzionale ai propri fini. E’ ora di dire di no. Che non si andrà alle elezioni, con il rischio che il PD passi per maggioranza di governo e che gli vengano attribuiti dai commentatori ammaestrati tutti i mali della crisi. Una crisi invisibile sinora, e che presto diverrà una nuova emergenza contro la quale il solo B. apparirà ai più come estremo rimedio.
[…] già ai vertici della tv di Forza Italia, poi fallita – chiamando alla mobilitazione (l’Operazione Memoria, ne parlavo ieri) al fine di esorcizzare i personalismi di chi antepone i propri interessi al bene […]