Pensate che ci sia solo da festeggiare per il trattato di Amicizia italia-Libia (votato ahinoi anche dal PD)? Bossi non era del medesimo parewre, qualche giorno fa, quando giunto a Villa Campari si era deciso a mettersi di traverso sulla cavalcata del profeta libico nelle banche italiane. Ma Berlusconi e Gheddafi costituiscono più di un sodalizio d’interesse: Berlusconi ha scovato la gallina dalle uova d’oro che gli permette di nascondere i guasti del sistema bancario italiano e, in secondo luogo, di fare affari, per sé e per gli amici di Impregilo (che costruiranno in Libia l’autostrada costiera per appalti miliardari).
Ma ciò che più importa è il livello di insediamento del capitale libico nel sistema finanziario e imprenditoriale italiano: Unicredit è praticamente controllata da Gheddafi con solo il 7% delle azioni:
i soci libici possiedono «effettivamente» il 7% di Unicredit, superando così anche i neo-azionisti di Abu Dhabi, Aabar, fino ad oggi in testa nell’azionariato col 4,99% […] L’operazione messa a segno a fine luglio dalla Lia, Libyan Investment Authority (il fondo sovrano di Gheddafi), che ha portato la propria partecipazione al 2,07%, si aggiunge a quelle della Banca Centrale Libica e della Libyan Arab Foreign Bank, che detengono un altro 4,98% (Unicredit: 4.700 esuberi Gheddafi primo socio – Economia – l’Unità.it).
La Libian Investment Authority gestisce i denari provenienti dal petrolio, presto sfruttato da British Petroleoum (BP, quella del disastro del Golfo del Messico): si stima che possieda asset e riserve per un controvalore di circa 70 mld di dollari. Soldi che fanno gola a Unicredit, al quale invece attraversa ora la sua crisi più profonda, testimoniata da due operazioni conseguite lo scorso mese di Luglio:
- la fusione delle controllate Unicredit Banca, Unicredit Banca di Roma, Banco di Sicilia, Unicredit Private Banking, Unicredit Corporate Banking, Unicredit Family Financing Bank e Unicredit Bancassurance management and administration;
- l’annuncio di circa 4700 esuberi.
Unicredit ha visto il suo profitto ridursi in un anno da 6 mld a 1. Gheddafi l’ha quasi salvata. E ora può ben guardare alle altre imprese decotte italiane, a cominciare da Telecom per passare all’Eni. Un potere finanziario che gli può permettere di dire che l’Islam un giorno sarà la Religione d’Europa nel silenzio della politica italiana, e in special modo del Vaticano.
Sitografia:
[…] perché non frutto della libera concorrenza e della parità di condizioni degli attori del mercato) si insinuasse nel nostro sistema economico-finanziario. Se Gheddafi crolla, in Italia saranno in molti a piangere. Impregilo per prima, ma soprattutto […]