Il Responsabile Grassano condannato a quattro anni per truffa

Il neonato gruppo dei Responsabili, che vanta un capogruppo che è anche ministro (dell’Agricoltura) sospettato di mafia, tale Romano Francesco Saverio, ha all’attivo qualcosa che lo contraddistinguono fra le forze della maggioranza: un condannato in primo grado per truffa. Trattasi del famigerato Maurizio Grassano, ex leghista, ex presidente del Consiglio comunale di Alessandria, diventato parlamentare grazie alla elezione a presidente della Regione Piemonte Cota in quanto primo dei non eletti della circoscrizione Piemonte-due.

Grassano, soltanto qualche giorno fa, è stato svergognato dalla trasmissione radiofonica La Zanzara. Essendo ‘stato trasferito’ – così ha riferito – alla commissione Esteri della Camera per questioni di equilibri di maggioranza, è stato interrogato sulla geografia. Questo l’esito:

Uno che non sa niente di Esteri e di geografia, qualche anno fa ha pensato bene, in combutta con il suo datore di lavoro, di decuplicarsi lo stipendio così da incamerare un rimborso mensile dalle casse comunali a quattro zeri. Una operazione da furbetto del quartierino che gli è costata la poltrona nonché la tessera di partito – ma quante remore prima di mandarlo via, non è vero leghisti?

Duro colpo per Maurizio Grassano e Sergio Cavanna. Tutti e due sono stati condannati a 4 anni di reclusione, di cui uno condonato, per truffa ai danni del Comune di Alessandria. Con questa sentenza si è espresso ieri il Tribunale di Alessandria nel processo penale di primo grado a carico dell’onorevole dei Responsabili ed ex presidente del consiglio comunale di Alessandria, Maurizio Grassano, e del suo ex datore di lavoro alla Vega s.r.l. di Novi Ligure, Sergio Cavanna […] Gli imputati sono stati inoltre condannati a risarcire il Comune di Alessandria, costituitosi parte civile, con 850.000 euro. Di questi, 380.000 dovranno essere versati subito a titolo di anticipo. Il Comune di Alessandria aveva chiesto un milione di euro a titolo di risarcimento. Nessuna pronuncia del giudice, al momento però, sulla richiesta del Comune di avere il “sequestro conservativo”e quindi sulla possibilità di incassare direttamente il denaro (Radiogold.it).

Per dire, ora che è un Responsabile, l’on. Grassano dovrebbe fare un gesto di responsabilità e dimettersi. Poiché, a differenza del suo capogruppo, lui la condanna ce l’ha già sulle spalle. Che fa, Grassano, se ne va?

Per una summa sull’epopea di Maurizio Grassano:

Cota si dimette da parlamentare. Al suo posto un inquisito

Regionali 2010: se in Piemonte vince Cota, un altro indagato in Parlamento

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