Solo qualche mese fa la firma della eminente scienziata e astrofisica Margherita Hack campeggiava insieme a quella di Andrea Camilleri, Dario Fo, Paolo Flores D’Arcais, Don Andrea Gallo, ecc., in quasi tutti gli appelli delle manifestazioni della sinistra girotondina. E’ un tipo di mobilitazione che fa uso del testimonial. Una mobilitazione organizzata dall’alto, e in qualche modo messa sotto controllo dalle parole d’ordine invocate in quegli appelli: giustizia, lavoro, uguaglianza. Niente di scandaloso, sia chiaro. Ecco qualche esempio:
Margherita Hack e Andrea Camilleri: «Bloccate il Parlamento»:
Margherita Hack, Andrea Camilleri, Dario Fo ed altre figure illustri del nostro Paese, hanno lanciato, tramite Micromega, un appello in cui si invita i deputati dell’opposizione a bloccare, in segno di protesta, i lavori del Parlamento. “Il governo Berlusconi, e la sua maggioranza parlamentare obbediente “perinde ac cadaver”, è entrato in un crescendo di eversione che mira apertamente a distruggere i fondamenti della Costituzione repubblicana e perfino un principio onorato da tre secoli: la divisione dei poteri.
(24.02.2011)
Il manifesto anti-Marchionne/ Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Margherita Hack su MicroMega: “Come lo squadrismo fascista”
(Affari Italiani, 04.01.2011)
14/10/2010
16 ottobre in piazza
Fuori Berlusconi – W la Costituzione – No al modello Pomigliano
Sabato 16 ottobre tutti a Roma con la Fiom Cgil insieme a
Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, don Andrea Gallo, Margherita Hack, Sabina Guzzanti, Antonio Tabucchi, Gino Strada, Luigi De Magistris, Altan, Sergio Staino, Ascanio Celestini, Moni Ovadia, Piergiorgio Odifreddi, Sonia Alfano, Gianni Vattimo, Lidia Ravera, Furio Colombo, Pancho Pardi, don Enzo Mazzi, don Paolo Farinella, Domenico Starnone, Carlo Lizzani, Giuliano Montaldo, Angelo d’Orsi, Valerio Magrelli e molti altri
(Info in Rete, 14/10/2010)
Poi venne lo sciagurato appello degli ‘intellettuali’ di snistra al Partito democratico. Appello in cui si chiedeva al segretario Bersani di non dire ‘no’ al nucleare, e la simpatia della Hack è venuta meno. Può la Hack definirsi ambientalista perché nuclearista?
“Siamo circondati dalle centrali nucleari – afferma l’astrofisica in un’intervista al ‘Riformista’ – Siamo costretti a comprare energia, dobbiamo pagarla agli altri perché siamo completamente dipendenti dall’estero e, se ci fosse un disastro in uno di questi paesi noi avremmo tutti i danni senza averne i vantaggi” […] poi parzialmente corregge il tiro: “Credo che intanto si dovrebbero sfruttare al massimo le energie rinnovabili, il solare, che e’ utilizzato piu’ dalla Svezia che dall’Italia, che e’ il paese del sole. Le rinnovabili non saranno sufficienti per i bisogni sempre crescenti dell’industria, quindi bisognera’ per forza ricorrere al nucleare”.
La Hack, per giustificare il ritorno al nucleare, fa un’affermazione strana: le rinnovabili non saranno sufficienti, i bisogni dell’industria sono sempre crescenti. E’ vero? Osservate questi due grafici:
Il grafico mostra il consumo di energia per abitante in relazione con il Pil. Il valore cresce fino al 2005, per poi crollare fra il 2007 e il 2009. La decrescita più grande fra il 2008 e il 2009 quando, si legge nel rapporto Istat, è crollata del 5.6% in un solo anno, probabile effetto della crisi economico-finanziaria del 2007-2008 e che tuttora ci perseguita. Si può affermare che se il consumo pro-capite è in relazione al pil, allora la diminuzione degli anni 2007-2009 è attribuibile al minor consumo per uso industriale. Ciò contraddice l’affermazione della Hack secondo cui i “bisogni dell’industria sono sempre crescenti”.
L’ipotesi di cui al capoverso precedente è confermata da questo secondo grafico, sempre contenuto nel Rapporto ISTAT del 6 Luglio 2010: la porzione di barra colorata di blu indica i consumi di energia (tradotti in milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) del settore industria: evidentemente in calo. Quello che non cala è il consumo per uso civile, ambito nel quale ognuno di noi nel suo piccolo può fare risparmio energetico.
Quello che segue invece è un estratto del rapporto mensile di Terna, la società “principale proprietaria della Rete di Trasmissione Nazionale di energia elettrica italiana” come si definiscono sul loro sito:
Il bilancio energetico Febbraio 2010-2011 ci dice sostanzialmente che la produzione netta di energia elettrica di origine fotovoltaica è aumentata del 115%, l’unica variazione significativa di un quadro produtttivo sostanzialmente immutato. 115% in un solo anno. Un vero boom. Praticamente raddoppiata: da 71 gigawattora a 153. Ciò smentisce l’altra affermazione della Hack secondo cui il fotovoltaico non basterà. Con questo trend di crescita, c’è da giurarci, avanzeremo tanta energia che non sapremo dove metterla.
Detto questo, la Hack si sarà sbagliata. E’ una scienziata del secolo scorso, forse troppo ‘einsteiniana’. L’atomo non può tutto. Può distruggere tutto, questo sì, ma difficilmente crea qualcosa. E’ comunque corretto dire che la Hack può espriemere le sue opinioni, può dire “a me piace l’atomo”. L’errore non è suo: l’errore è nostro quando l’abbiamo creduta attendibile come testimonial contro la legge bavaglio o il legittimo impedimento. Che abbiamo dato sostegno a appelli che impiegano scientemente testimonial e parole chiave per creare una mobilitazione che altrimenti non c’è o è difficilmente aggregabile. Non è corretto farci etero-dirigere da chi non ha il coraggio di metterci la faccia e manda avanti Hack e Camilleri.
E’ quindi inutile prendersela con la scienziata. Inutile costruire cause su Facebook come questa: Io NON sto con la Vanna Marchi del Nucleare – Screditare la Peggiore SERVA delle Lobby Mafiose del Nucleare.
fonte dati:
andrei piano a condannare in tutta fretta la Hach. è una persona bellissima. ha le sue anche il mio amico Zucchetti, che sta organizzando per il 23 aprile una manifestazione a Torino di sinistra sinistra, è nuclearista, in fatto di centrali. Che fare? anche a me piace l’atomo, ma ritengo troppo pericolosa la leggerezza con cui operano le aziende. e poi spesso la scelta dei siti è particolarmente pericolosa, o come in URSS e temo sarebbe la stessa cosa in Italia, l’obbedienza a politici corrotti e in carriera crea situazioni di estremo pericolo.
Ora vi saluto, piove, vado a misurare la radioattività nelle pozzanghere.
Margherita Hack è comunque nel mio cuore.
Boris
In Italia il problema di affidabilità delle aziende si somma al problema di affidabilità della pubblica amministrazione. Metteresti il nucleare in mano a Formigoni, o a Cota? Cosa non direbbero per farci accettare un reattore? Se anche nel caso di Fukushima si mise in opera un contenitore come quello del reattore quattro, nato con una crepa poi rappezzata, cosa potrebbe accadere qui da noi, con il cemento della ‘ndrangheta e i rifiuti radioattivi in mano ai Casalesi?
Ragazzi! SIAMO RADIOATTIVI! Poco, poco, ma c’è:
0,10 con punte di 0,18mR/h che corrispondo a circa 1 fino 1,8microsievert/h.
Valori 10 volte maggiori del normale, ma anche 10 volte meno che dopo il disastro di Chernobyl.
Il geiger che posseggo è affidabile, in più in casa segna valori normali!
mi sono divertito, più tardi vado a misurare ancora.
un caro saluto radioattivo
Boris B.
Incredibile! Aggiungiamo se possibile dei dati. Attendo conferme prima di scriverne un post?
vado a misurare dinuovo, tra 20 minuti scrivo i valori.
mi devo scusare! temo che la lancetta del mio geiger si sia spostata, infatti ora non ho misurato valori anormali. capita. mi scuso
boris
Le considerazioni di “cubicamente” sull’inconsistenza della Hack sono tutte condivisibili e (secondo noi) scontate… Tuttavia la conclusione con le osservazioni su chi ha promosso l’iniziativa su facebook si presta ad equivoci di vario genere e soprattutto evidenzia, stando alle premesse ed ai personaggi citati, una lettura estremamente superficiale sui promotori dell’attacco alla Hack per numerose ragioni:
1) Sembra che i promotori si limitino a ragioni o iniziative virtuali – Cosa non vera in quanto RNA , in fatto di pragmatismo e protagonismo sul territorio non accetta lezioni da nessuno:
2) Ancora piu’ importante: RNA NON appartiene all’universo dei girotondini, è fiera di essere aliena al circuito che mitizza personaggi non solo come la Hack o Veronesi… perché è distante ANNI LUCE da chi mitizza gli Andrea Camilleri, i Dario Fo, i Paolo Flores D’Arcais, i Don Andrea Gallo, gli ultranuclearisti tradizionali come Zucchetti e manco la rispettiva area $inistronza… per non parlare della moda ufologico-complottista.
NON aderisce QUINDI alle piazzate del deviazionismo manovrato e di Destra del Violaceismo e soprattutto non scende in piazza manovrata dal quotidiano di $orgenia… per farsi appendere al collo cartelli con su scritto “sono coglione” o peggio: “sono farabutto pure io…”.
Quindi ogni accostamento ad eventuali delusi o pentiti… di certi falsi miti… rappresenta una pura cantonata.
Infine… per contro, vorremmo far notare a “cubicamente” che alla fine dell’articolo si finisce per assolvere la Vanna Marchi del nucleare…. per le stesse ragioni per cui ancora viene difesa dall’agglomerato girotondista sopra citato: “infondo ha solo espresso un’opinione”…
Cosa NON vera in quanto come firmataria dell’appello al PD di scienziati “intellettualizzati”… oltre che a farsi strumentalizzare da tutte le Lobby… non ha fatto altro che fare un’intervento politico.
Ed in ogni caso… “Il Nucleare… NON è un’opinione” : http://www.nonukes.it/rna/news220.html
Buona lettura.
L’opinione politica è pur sempre un’opinione.
Invece, per quanto detto sulla questione del nucleare, è tutto condivisibile. Resta il fatto che non posso dileggiare la da voi apostrofata Vanna Marchi per il solo fatto che non la pensa allo stesso modo sull’atomo. Non conoscevo RNA prima d’ora e ritengo che per contestare una scienziata si debba usare la scienza, quindi la ragione, piuttosto che il dileggio. Questa è la mia opinione, che è profondamente politica, sia chiaro.
Ma, stando anche ai dati di FATTO, che smentiscono quotidianamente ogni scienziantucolo da 30 denari: dagli Zucchetti alla Hack passando per i Veronesi…
Per Noi NON c’è alcuna differenza tra l'”opinione” (e l’interventismo politico sostenuto dalle lobby) della Hack e un Aldo Forbice, tra quello “rosso-bruno” di uno Zucchetti e quello di Cancronesi o di un Sartori……. (anch’egli su posizioni dichiaratamente scajolane… , di recente, è stato editorializzato dal Corriere…).
Tanto per dimostrare poi che alla fine l’infezione dei MITI rischia di intaccare anche chi sembra volerli demolire… come mai il “dileggio” su altri personaggi va sempre bene (sempre proposto da RNA…) mentre se andiamo a toccare i Veronesi… Le Hack ed altri che vengono fuori… con tutto quello che deve venir fuori… ci si straccia le vesti…
Il Nucleare NON è un’opinione.
Troppo comoda come risposta ” usare la scienza per contestare”. Non è necessario rispondere con linguaggi scientifici, basta OSSERVARE quel che accade nel mondo, basta ricordare che gli scenziati sono il più delle volte dei narcisisti e molte loro scoperte sono spesso utilizzate negativamente. La Hack è un’astrofisica e utilizza il suo mito per convincere il popolo a favore del nucleare, suggerendo inoltre la costruzione di tutte le centrali in Sardegna, come se non avessimo già dato abbastanza con gli inquinamenti militari. IL NUCLEARE NON E’ UN’OPINIONE.
Lei trascura il fatto che osservare è scienza. La scienza non può prescindere dall’osservazione della realtà fattuale. E questa non è un’opinione.
Poiché non tutti hanno dimestichezza con la scienza le alternative sono due: o ci si mette a studiare seriamente o si crede a quello che ci dicono coloro che ne sanno di più.
Io preferisco credere a Margherita Hack e a Umberto Veronesi.. per altri le “fonti” sono il comico Beppe Grillo, o il governatore col recin, Nicky Vendola
[…] ha sempre accettato di essere strumentalizzata: proprio l’anno scorso ha aperto al nucleare, divenendo «da guru dei girotondini a mito da rottamare», nel 2011 ha fatto inorridire gli invas-atei che […]