Prescrizione Breve, camera dei deputati in diretta streaming
Mentre alla Camera l’opposizione tenta di ostacolare il percorso di approvazione del ddl sulla Prescrizione Breve, il Csm ha emesso un parere che non lascia spazio a interpretazioni. In particolare, pur esprimendosi favorevolmente per la “radicale riscrittura dell’art. 4” che determinava l’estinzione dei processi qualora non all’interno dei cosiddetti “tempi di fase”, manifesta tutti i propri dubbi sul fatto “che non emerge con chiarezza quale sia la finalità e la ricaduta della citata segnalazione al Ministro della giustizia ed al Procuratore generale presso la Corte di cassazione, posto che non viene in evidenza alcuna ipotesi di illecito disciplinare specificamente richiamabile“.
Suscita, invece, preoccupazioni l’emendamento che ha introdotto l’art. 3 del DDL, denominato “Modifiche al codice penale”, il quale interviene nuovamente sull’art. 161 del codice penale riducendo ulteriormente il termine di prescrizione dei reati, già ridotto nel 2005 con la legge 5 dicembre 2005 n. 251, portando l’aumento massimo del termine conseguente all’interruzione del decorso della prescrizione ad 1/6 – anziché all’attuale 1/4 – del limite di pena edittale, per gli imputati incensurati (OdG Csm del 06/04/2011).
Di fatto, avvertono dal Csm, l’impatto della norma avrà l’effetto di una “sostanziale amnistia”. Amnistia, ricordatevelo bene, approvata con il voto dei leghisti, un tempo alfieri della politica morale, oggi servi dei peggiori servi.