ANSA ore 3.16: Il corpo di Vittorio Arrigoni, volontario e attivista italiano rapito ieri mattina, e’ stato trovato nella notte in una casa a Gaza. Lo hanno annunciato fonti della sicurezza di Hamas, aggiungendo che due uomini sono stati arrestati. Il giovane era stato sequestrato da un gruppuscolo salafita ultra-estremista. I rapitori lo avevano mostrato in un video finito su Youtube, minacciando di ucciderlo entro le 17 di oggi […]
Non posso dire di conoscere Vittorio Arrigoni. Non l’ho mai visto di persona. Ma ho letto e ammirato le sue parole sul blog Guerrilla Radio. E’ come se fosse stato ucciso uno dei miei scrittori preferiti, come se fosse morto uno dei miei eroi letterari. Mi è presa una stretta allo stomaco, non so che dire. Arrigoni amava Gaza come fosse casa sua. Arrigoni ci ha mostrato la via della solidarietà e del rispetto. Qualche mano brutale lo ha messo a tacere per sempre, lui, voce libera e indipendente, mente illuminata, corpo pieno di passione e coraggio. Il suo motto era ‘restiamo umani’: come dire, resistiamo alla brutalità che ci circonda.
E che strano vedere il suo blog, racconto spezzato, incompiuto, come l’orologio della Stazione di Bologna, fermo per sempe ad un’ora, alla data del 13 Aprile. Non ci sarà mai un altro 13 Aprile.
Provo lo stesso sgomento e una specie di dolore sordo. Anche per me era un punto di riferimento fin dall’assedio di Gaza del gennaio 2009. Non so far altro che chiedermi perché? Chi?
Restiamo vivi era un motto bellissimo.
Resti vivo lui.
In noi…
[…] Aprile: Vittorio Arrigoni è stato ucciso […]