5 Stelle su a Bologna, giù a Napoli

Prime considerazioni sul voto alle amministrative cominciando dal Movimento 5 Stelle. Se si guardasse il solo dato bolognese ci sarebbe da dire che Grillo ha vinto. Nella realtà, bologna è un “caso” elettorale. Già questa tendenza era emersa alle Regionali, ma il risultato piemontese, con la sconfitta della Bresso anche a causa dei Grillini, l’aveva mascherata.

Oggi i dati parlano chiaro: a Torino il 5 Stelle prende il 5%, alle regionali del 28.03.2010 prese il 4.74%, non c’è differenza, a dispetto di un centrosinistra che passa dal 51.8% al 57%, e questo è il dato fuori Bologna più lusinghiero per i grillini. A Napoli, dove è nato il primo movimento, Roberto Fico, leader storico, candidato già alle regionali, è stato asfaltato da De Magistris: 1.2%. Poi c’è Bologna.

Verrebbe da chiedersi: perché? La risposta risiede nella storia di quella città. Storicamente rossa, sverginata dalla destra civica di Guazzaloca, poi delusa da Cofferati e da Del Bono, ha maturato una forte contestazione al potere che non può più esprimersi, per ragioni legate al fatto che ormai sono diventati istituzione, nella Lega Nord. Quale altro partito antisistemico? Il 5 Stelle. Chiusa l’analisi.

Qualcuno potrebbe dire: non è vero, i grillini hanno degli argomenti. Hanno un programma. Sono fuori dalla casta. Sì, ma ambiscono a farne parte, altrimenti non sarebbero lì. E poi tutti dicono di avere un programma.

Qui si cercano le ragioni profonde di questa anomalia che è Bologna. Non si spiegherebbe altrimenti l’abisso fra Bologna e Modena, fra Bologna e la Romagna.

12 Comments

  1. io sono di Bologna,del quartier corticella e sono gli unici che hanno fatto qualcosa ottenendo dei risultati per le esalazioni tossiche e maleodoranti delle fabbriche….il mio voto l’hanno conquistato così e non sono l’unico

  2. Ieri ho scritto di getto, diciamo. Ritornerò a parlare del 5 Stelle con un’analisi più ampia. Soprattutto perché l’intuizione secondo cui a Bologna il Mov è così forte per il fatto che la carica antisistemica non è mai stata raccolta dalla Lega, trova conferma nei dati del voto a Novara, laddove il M5S toglie voti alla Lega medesima.

  3. Perché poi in Romagna, a Rimini, i 5 Stelle prendono un 11%. Insomma, non è vero che è solo Emilia. A Monza hanno preso l’8%. Dati significativi. L’altro esperimento politico-elettorale, il FLI, è fallimentare al cospetto.
    Poi c’è l’aspetto della politica dal basso, della e-democracy. Chi partecipa veramente vale uno? E chi non partecipa? Gli elettori hanno la possibilità di incidere sulle gerarchie interne del Mov 5 Stelle? Esiste un modello ‘primarie’ anche per loro?

  4. Ecco le risposte all’impegno, come dire che è già una vittoria, la gente sta dando le risposte a conferma che tutti speriamo e vogliamo la svolta della politica, il fatto che si nutrino dei dubbi sull’operato di grillo, o meglio del gruppo 5 stelle, è piu che fondato conoscendo fra l’altro, che siamo nel contesto Italia, o meglio Italiani, ci vendiamo per una partita di calcio, e anche per meno.
    Il fatto stà che ancora siamo ancorati agli schemi , che i politici ci hanno abituati, o assoggettati a vedere , la sinistra il centro e la destra, occorre cambiare e capire che , e su questo credo siamo tutti daccordo , non esiste più l’ideologia politica,almeno nella mente dei nostri politici ma esiste la ideologia dell’affarismo e la convenienza.
    Come mai non spieghiamo perchè si muove una massa di gente per accaparrarsi , una poltroncina nei consigli comunali , provinciali, regionali, nazionali?
    Bello lo spirito, di altruismo, da parte di questa gente, non ci credo, e non ci crederò mai, nemmeno se lo mettono per iscritot come atto pubblico.
    abbiamo avuto le conferme , migliaia di volte, basta sfogliare i giornali e vedere la gente che viene portata in tribunale anche se poi non vanno in galera, ma questa è la conferma del perchè ormai l’interesse è solo uno e non vorrei essere tacciato del grillino, uno contro tutto e tutti.
    Rinunciare allo stipendio lo immaginate, che rivoluzione sarebbe, sono convinto che nessuno si prendere la briga di andarsi a rompere le palle, in quelle sale , senza alcun interesse economico solo per spirito di patriottismo.
    Lo dismostra il fatto che quando devono approvarsi gli aumenti, sono tutti presenti e tutti daccordo, quando devono votare una legge per pararsi il culo, ne il politico di destra di sx o centro vota contro, un politico dello schieramento opposto.
    Credo che ricordiamo tutti quando passo la legge per il rientro dei capitali dall’estero, un regalo fatto a chi ha evaso le tasse a dispetto dei cittadini che pagano le tasse, con sacrificio, per mantenere le poltrone a questi em signori.
    In quell’occasione guarda caso i ministri della sinistra , che potevano bloccare lo schifo di legge, erano molto impegnati , non faccio i nomi dei ministri,( sono stati pubblicati su alcuni post e da Travaglio nel web) ma chi mancava, doveva inaugurare una scuola materna, chi aveva la moglie incinta, chi l’amante, chi doveva fare l’assicurazione alla macchina nuova, qualcuno si giustifico dicendo che non aveva capito che era così importante ecc ecc ecc.
    Ma che ca..zo li paghiamo a fare se non riesco a tutelarci, per non parlare delle altre leggi porcherie che approvano in sordina importante che loro non vengono toccati.
    Quindi adesso qualcuno pensa che grillo fa un regalo alla destra, danneggiando la sinistra, ma quale sinistra? quella dei riciclati del vecchio psi?, della vecchia Dc? ex fascisti che per opportunismo ha cambiato sigla che cosa ne sanno delle ideologie delle battaglie per i diritti della classe operaia?( ho scoperto chi sono i dirigenti del PD della provincia di Siracusa noi li conosciamo, fate un giro su internet e lo scoprirete anche voi io li conosco tutti, come potrei votare PD?)
    Ebbene queste elezioni hanno dato una risposta, che la gente è stanca ormai di questa e di tutte le caste, vedi le interviste nelle varie televisioni la dx si chiede cosa sia successo, un po come quando spedimmo a casa la sinistra alle ultime politiche consapevoli che non votando avremmo consegnato il paese in mano a degl’incompetenti, e la sinistra anzichè affermare che la colpa era solo ed escusivamente della propria inefficienza, incapacità, e arroganza, nelle interviste si domandava ancora cosa fosse successo, erano talmente ignoranti da non capire ( naturalemte facevano finta, e credevano che noi fossimo stupidi di abboccare alle farse)
    Ma gli ene fegava piu di tanto, in ogni caso si erano aggiudicati lo bello stipendio, a vita, una bella poltrona in qualche nete creato ad hoc, ad insegnare in qualche università a sparare c….te convinti che chi li ascoltava credeva alle stro…zate che voleva propinare, ma non gli e ne fegava piu di tanto , loro stavano e stanno bene, per il resto non che la gente soffra tanto siamo solo dei pecoroni, ignoranti.
    Non voleva ammettere che la svolta era dovuta, all’insofferenza del paese della classe operaia che non riesce ad arrivare a fine mese, non riesce a garantire un futuro ai figli, non riesce a pagare,i generi di prima necessità, e non riesce a pagare le tasse ormai insostenebili per incapacita, e di tutti i politici.
    In quella fase si sarebbe voluto dalla sinistra un colpo di coda, ma era impossibi era agganciata alle lobby, con banche, petrolieri,industriali, a discapito della classe piu povera.
    Questo è il momento che dove verranno fatti i ballottaggi, il gruppo 5 stelle puo ottenere , con il ricatto alla sx, la possibilità di imporre l’approvazione e l’adozione del proprio programma,condizionato all’appoggio politico alle amministrazioni locali.
    Il programma è chiaro, e inutile riportalo, si puo scaricare da internet, in alternativa , niente appoggio ne a sx ne a dx, solo chi accetta quelle condizioni puo ottenere , la propria disponibilità al voto, alla fine se amministra dx o sx sono tutti uguali.
    Al momento questa è una carta che va giocata con molta oculatezza, statene certi che se giocata bene sarà l’inizio della fine del malgoverno.
    Partendo dalle amministrazioni locali, si arriverà a quelle nazionali e allora si che possiamo dire finalmente sta cambiando qualcosa, possiamo dire ecco finalmente il nuovo.

  5. seguo questo blog da diverse settimane e devo dire che ho sempre trovato gli argomenti trattati sempre molto bene analizzati e con un distacco e imparzialità che mi hanno convinto a tenere alta l’attenzione. in questo caso, come Cubicamente concorda nei commenti che ho letto, l’analisi è un po’ troppo semplicistica. mi rivolgo in particolare a questo commento:

    “Qualcuno potrebbe dire: non è vero, i grillini hanno degli argomenti. Hanno un programma. Sono fuori dalla casta. Sì, ma ambiscono a farne parte, altrimenti non sarebbero lì. E poi tutti dicono di avere un programma”.

    se uno seguisse il M5S probabilmente potrebbe avere un’idea diversa da quanto riportato ma quello che non mi piace è la deduzione che, siccome i candidati 5 stelle cercano di entrare nei consigli comunali e regionali allora vogliono far parte della casta. Che magari vogliano fare buona politica attiva non passa a nessuno per la testa e di questo mi dispiace, non tanto per le 5 stelle di cui faccio parte, ma per il fatto che è un indizio che gli italiani non sono ancora pronti a cambiare mentalità e ad approfondire le cose informandosi meglio e non prestando orecchio solo alle dicerie e alle opinioni frettolose. Si cercano con la lente d’ingrandimento ogni piccolo difetto epidermico sulla pelle delle 5 Stelle per rendere gloria agli eroici Pdini che ci stanno (lo spero!) per liberare da B. e improvvisamente ci si dimentica delle leggi sul conflitto d’interessi mai fatte, delle leggi vergogna votate anche dal csx, di Tedesco, delle mancate autorizzazioni su D’Alema e La Torre. Non voglio dire che PD e PDL siano perfettamente uguale ma voglio ragionare sul fatto che ritengo che gli italiani abbiano finalmente diritto a non dover scegliere il meno peggio e penso che un buon numero di italiani se ne siano, finalmente, resi conto.

    1. Sì, l’ho già detto, ho terribilmente banalizzato. E’ vero, fare buona politica è un merito e spero rimanga uno dei elementi distintivi del movimento. Però il dato che vorrei sottolineare è che se uno volesse entrare nel best of della politica trova oggi nel mov 5 stelle il mezzo più accessibile. Per spiegarmi vorrei fare un paragone con quanto accadde con la Lega Nord, movimento politico che con il 5 Stelle condivide l’origine antisistemica. La Lega ha allevato una classe dirigente nuova – seppur orientata al peggio: prima della Lega, i vari Calderoli e soci erano persone del mondo “terreno”, erano dentisti, ingegneri ecc. La Lega ha socializzato alla politica una generazione che era estranea alle dinamiche partitiche di allora. Prendi per esempio la parabola di Maroni: era un signor nessuno che militava in Democrazia Proletaria. Una partecipazione politica modesta, la sua. Ora è ministro. Certo, per arrivare sin là, ha ingoiato diversi rospi, per così dire, però questa è un’altra storia.
      Ora non ho tantissimo tempo da dedicare al blog. Potrei tornare verso fine settimana con un post di approfondimento. Mi piacerebbe argomentare con tutti voi sul fatto che il M5S gadagna terreno, in alcuni comuni, a discapito della Lega stessa. Questo è un fenomeno interessante e necessità di essere intercettato e capito.
      Per quanto ne so, non ho questa pruderie di evidenziare i difetti del M5S per sminuire quelli del PD. Ho anche avuto il piacere di intervistare Favia, una volta. Però dico che il progetto della democrazia diretta che trova realizzazione con il web ha delle implicazioni considerevoli e che il M5S rischia di fallire proprio nella sua realizzazione poiché si scontra con l’aspetto organizzativo. Organizzazione vuol dire gerarchia e gerarchia vuol dire che qualcuno comanda su qualcun altro. Ci sono pagine e pagine della Scienza Politica che parlano di questo. Già lo scorso anno, in occasione delle Regionali, la vicenda della scelta del secondo eletto in regione Emilia-Romagna ha messo il Mov dinanzi allo scoglio procedurale di come sintetizzare la numerosità dell’organizzazione. E quella piccola prova è stata consumata con alcune rotture. Un segnale del fatto che l’aspetto procedurale non è stato pienamente risolto; nemmeno si è in grado di specificare il grado di apertura del movimento rispetto all’elettorato. Il M5S non prevere ‘primarie aperte’, il che significa che gli iscritti e solo gli iscritti hanno il grado di partecipante attivo, al di là di questa cerchia non vi è alcun coinvolgimento se non il voto o la lettura/scrittura dei blog e dei forum.
      Qui mi fermo. Chiedo il tuo contributo, Alessandro. Quello degli altri che leggono questo blog e partecipano a questa discussione. Cominciamo dai dati. Cominciamo dai processi decisionali in atto nel Mov. Osservare i flussi è un buon modo per capire ciò che non funziona e per capire ciò che funziona. E’ un approccio non ideologico, quello che vi propongo. Un approccio sistemico. Proviamoci se siete d’accordo.

  6. carissimo Alessandro, scusa la mia ignoranza ma non riesco a comprendere il concetto del tuo post, premesso che seguo da molti anni le iniziative e le proposte condotte, dai componenti eletti e non del movimento che onestamente condivido.
    Il solo fatto che quello che si chiede è su questo la maggioranza dei cittadini concorda è correttezza civile nei confronti di tutti i cittadini, cosa alquanto importante e che manca da parte delle istituzioni.
    Il fatto di scegliere il meno peggio, purtroppo al momento non ci sono alternative, per i seguenti motivi , primo non abbiamo una coscienza civile per riuscire a cambiare, e siamo purtroppo legati agli schieramenti, i media purtroppo, su questo incidono moltissimo, e fra le fonti d’informazione rimane al momento unico mezzo che arriva direttamente alle orecchie e agli occhi della gente comune, casalinghe pensionati,una parte dei giovani, e di lavoratori, che purtroppo non usano la rete per aggiornarsi sui comportamenti reali della nostra classe politica.
    Ancora oggi alcune persone con le quali mi confronto ( gente anche con cultura oltre la media) non sà o sostiene che Il candidato grillo ( e lui in effetti non lo è ) mira allo sfascio delle istituzioni, rabbrividisco al sentirli, mia suocera ultraottantenne guaradando la sola TV lo odia solo perchè qualche giornalista stronzo le ha fatto credere nelle poche citazioni che si limitano a elencare,descrivendolo come un incapace ignorante ecc, lei crede che sia addirittura un ex terrorista che non voterebbe mai.
    Ecco come viene manipolata l’informazione, a colui che arriva un messaggio, dato con frasi ambigue, e messaggi mirati deformano le verità.
    Chiaro che molti ma ancora pochi di noi riusciamo grazie alla rete a tenerci informati, ma quanto tempo deve ancora passare prima che nei politici sviluppi il senso responsabile, e se non sviluppa quanto dobbiamo ancora attendere affinche riusciamo a far cambiare le cose?
    In attesa che veramente cambi qualcosa, si è costretti a stringere non alleanze, in quanto si è anni luce dalla mentalità dei sistemi politici tradizionali, ma in attesa di un risveglio sociale ,è necessario stringere qualche alleanza al solo scopo di poter lavorare dall’interno per smontare il sistema
    Questo è un mio pensiero, non concorde con me stesso, ma credo una possibile soluzione, se c’è ne sono altre, alla critica ci si affianchi anche la proposta.

  7. mi piace questa discussione per un motivo molto semplice: è uno spaccato di quel sano modo di essere civili che in Italia spesso non si vede. In Italia c’è una tifoseria politica che spinge da una parte e dall’altra a seconda del mulino cui portare acqua. Qui c’è ragionamento ed è, pertanto, un’ottima base per una discussione di alto livello. Forse esagero ma, credetemi, fra tanti troll che girano per la rete non è facile poter dire ciò che si pensa senza doversi difendere da insulti e facilonerie scritte solo per confondere il proprio commento.
    Cerco di andare per ordine ma riprendetemi se qualcosa non si capisce. gli argomenti hanno molteplici aspetti e variabili da considerare.
    comincio con Angelo. se scegliere “il meno peggio” è un fatto isolato riferito solo a Pisapia o a De Magistris se potessi votare a Milano o Napoli ti assicuro che mi otturerei il naso con del cemento armato ma andrei a votare per loro. Però questa questione del voto utile e del “meno peggio” non può protrarsi all’infinito ed è per questo che sostengo che gli italiani hanno diritto a poter scegliere chi li rappresenterà per i prossimi 5 anni (si spera!) senza doversi tappare il naso ma perchè hanno abbastanza elementi da poter dire che chi stanno votando è onesto, coerente, non ricattabile e non acquistabile a peso. Questa è democrazia. Il resto è ricatto o voto di scambio. Per cui ben venga Pisapia a Milano e De Magistris a Napoli a patto che l’euforia del momento non annebbi la memoria quando sarà il momento di dover fare un bilancio dell’amministrazione Pisapia (che mi auguro di tutto cuore). I cittadini devono controllare i politici così come un datore di lavoro controlla un suo dipendente. Se lavori male forse è il caso che ti trovi un altro impiego.
    Secondo punto, dici che “purtroppo al momento non ci sono alternative, per i seguenti motivi, primo non abbiamo una coscienza civile per riuscire a cambiare, e siamo purtroppo legati agli schieramenti, i media purtroppo, su questo incidono moltissimo, e fra le fonti d’informazione rimane al momento unico mezzo che arriva direttamente alle orecchie e agli occhi della gente comune, casalinghe pensionati,una parte dei giovani, e di lavoratori, che purtroppo non usano la rete per aggiornarsi sui comportamenti reali della nostra classe politica”. sono d’accordo con te ma le rivoluzioni (che non implicano per forza violenza ma significa cambiamento) avvengono col tempo e proprio perchè ci sono i motivi che hai descritto tu. da ciò che hai scritto si deduce forse che l’Italia sia un paese veramente democratico. a me pare di no. la coscienza di un popolo cambia con la cultura che, come sai, in Italia è tenuta sottochiave come l’armadietto degli alcolici per i bambini. Leggo in ciò che scrivi un bisogno di cambiamento per cui arriverai al punto anche tu di volerti sentire libero di votare qualcuno di degno. è solo questione di tempo, credo io.
    Poi mi parli di tua suocera. io sarò pure un idealista che guarda ad utopie, come molti sostengono siano i sostenitori delle 5 stelle. Ma per quanto io possa essere idealista non posso pretendere che sia tua suocera di x anni a cambiare questo paese. Così come non me la prendo con tua suocera se non va su internet ad informarsi, non me la prendo con la fan di Silvio di 80 anni che mi dice che il bunga-bunga è un ballo o con quella signora che dice che Silvio è un passerotto che vola libero. Il cambiamento deve arrivare da giovani e meno giovani ma che non siano semplicemente dei tifosi. Un aumento dell’interesse per la politica e della cultura porterà questo paese a risultati eccezionali. Ci vorrà tempo ed è per questo che è secondo me necessario che gli italiani la smettano di pensare che un qualunque messia possa cambiare un paese disastrato come il nostro in 6 mesi con luccicanti promesse. Nelle 5 stelle si parla di impegno, sacrificio e coerenza. Finora ritengo che alle parole siano succeduti fatti e se non è così mi piacerebbe leggere fatti tangibili del contrario e non dei troll da tifoseria spinta. Qui per fortuna non capita ma saprete meglio di me che è questa la prassi. Terzo e ultimo punto di Angelo: le alleanze. Le 5 stelle non si alleano. E questo è un dato oggettivo. Non c’è la presunzione di essere meglio degli altri a tutti i costi anche se, confrontandosi con D’Alema o un De Luca (plurindagato) o un Cicchitto o un Gasparri etc. etc., ce ne vuole a sentirsi inferiori. Non ci alleiamo perché dobbiamo mantenere la nostra coerenza. È un fatto di stomaco. Come faccio ad allearmi con la Bresso che vuole la TAV come Cota? Come faccio ad allearmi con Vendola che costruisce inceneritori ed è benedetto dalla Marcegaglia (gli inceneritori sono i suoi) e da don Verzè? Come faccio a non prendermela con un De Magistris che, per quanto onesto, ha preso i voti anche e soprattutto dei grillini, per svolgere un compito importantissimo al parlamento europeo per poi scoprire che si fa fagocitare dalla politica nazionale a suon di botta e risposta in tv. Io credo che De Magistris sarebbe un eccellente amministratore per Napoli ma penso anche che tutti siamo importanti e nessuno è indispensabile. È questo il concetto che si trova nelle 5 stelle e che giustifica i due mandati e poi a casa. Il cambiamento parte da piccole cose e se alimentato porta una rivoluzione. Voglio ricordarvi che se oggi c’è un po’ meno razzismo nel mondo lo si deve ad una ragazza che si è seduta al posto sbagliato (nella mentalità dei bianchi) in un bus vietato ai neri. Lei non pensava sarebbe partita una rivoluzione. Ci sono voluti anni ma c’è comunque stata e oggi insegniamo ai nostri figli che siamo tutti uguali.

  8. scusate se occupo altro spazio ma voglio rispondere alle curiosità di Cubicamente che più va avanti col suo blog e più lo rispetto.

    “Però il dato che vorrei sottolineare è che se uno volesse entrare nel best of della politica trova oggi nel mov 5 stelle il mezzo più accessibile.”
    Lo può dire a gran voce. Infatti in molti ci provano e con i mezzi più subdoli che ti possono venire in mente. Collaboro con un consigliere comunale delle 5 stelle da circa due anni e ne ho viste (e ne vedrò) parecchie. Ci si fa un bel pelo sullo stomaco a forza di vedere come la vecchia politica, invece di accettare il confronto democratico, tenti di distruggerti e, se non ci riesce, di ostacolarti o fagocitarti. Essendo un Movimento nuovo e di cui ci si accorge solo sotto elezioni è normale che dovremo farci degli anticorpi per evitare che i personalismi e l’ambizione distruggano il nostro progetto. Non pretendo di dire che siamo perfetti, ci mancherebbe. Quello che ci contraddistingue è l’entusiasmo e, diciamolo, qualche volta anche l’ingenuità di chi vuol fare qualcosa per gli altri – tutti gli altri – in modo disinteressato solo e soltanto perché lo trova giusto. Più ingenui di così, verrebbe da dire, si muore. Eppure è così che, secondo me, si può avere una nuova stagione politica seria, concreta, alla portata di tutti e che migliori questo paese. Del resto, se la politica fosse già così le 5 stelle nemmeno esisterebbero. Molti degli attivisti delle 5 stelle potrebbero starsene tranquilli con la proprio famiglia invece di dover mettere a posto quello che i “professionisti della politica” hanno invece ridotto a macerie.
    Il tuo spunto è “l’inizio del M5S come la Lega” e se il prosieguo è uguale allora, giustamente dici, stiamo freschi. È chiaro che il rischio c’è ma penso sia altrettanto chiaro che, mentre la Lega basava la sua politica su due argomenti (secessione, politica anti-immigrati esterni ed interni) alimentando il malcontento dei delusi, le 5 stelle, che hanno il loro bacino soprattutto tra i delusi dalla politica, ha un programma ben definito e con idee che, chi conosce le 5 stelle e vede come lavorano gli eletti, sanno essere idee concrete. Si può essere d’accordo oppure no ma guarda caso le idee delle 5 stelle sono quelle di cui si parla in europa e negli USA come, per esempio, sulle questioni ambientali oppure il no ai derivati etc. Penso sia una questione importante. Non c’è solo la leva sul malcontento ma è un modo di fare politica assertivo. Portare proposte concrete, tangibili che nella maggior parte dei casi è solo un copiare chi ha già fatto meglio di noi e già gode dei risultati. Piuttosto semplice, no?
    Poi dici “Per quanto ne so, non ho questa pruderie di evidenziare i difetti del M5S per sminuire quelli del PD”. Sono d’accordo con te. Il riferimento ai PDini non era per il tuo blog ma su ciò che trovo di solito leggendo in giro per la rete e in quest’ultima settimana ne ho lette di tutti i colori. Mi ricordo come hai trattato la questione di Favia e dell’emilia romagna e l’ho trovato molto professionale e corretto.
    Per quanto riguarda l’aspetto organizzativo è ancora da migliorare e molto. Sono d’accordo con te su questo. Bisogna considerare che chi fa politica con le 5 stelle sono tutte persone che lo fanno come volontariato. Quindi c’è – ancora per poco spero – scarsa esperienza e si pecca d’ingenuità a volte ma per fortuna queste due cose concorrono a rendere granitica la coerenza e la trasparenza. Ciò che invece non aiuta è la paura che gli altri partiti – i più vicini alle nostre idee, in particolare – hanno nei nostri confronti. Fino a quando eravamo dei pesciolini da 1-2% e non davamo fastidio facevamo quasi sorridere. Dopo i primi risultati, tra troll, giornalisti che scrivono di noi solo quando c’è da criticare (mai che discutano una nostra proposta passata in un consiglio comunale qualunque) e infiltrati non si riesce a tenere il conto di quanti ci vorrebbero vedere sparire. Questo non aiuta ad avere quella struttura flessuosa e tranquilla e trasparente che la rete, coi mezzi che fornisce, permetterebbe di ottenere. Tieni conto che nei meet-up non si contano gli infiltrati (anche tra i gestori) di persone con tessere di altri partiti. Delle due l’una: se sei di un partito che ci fai con le 5 stelle. Se ti senti “grillino” come fai a rimanere in un partito? Per me le due cose non conciliano ma ci sono molti esempi.
    Organizzazione implica avere dei punti di riferimento, dei coordinatori, non necessariamente una gerarchia. Io collaboro col mio riferimento, che è il consigliere comunale, completamente alla pari. È chiaro che lui, essendo dentro il comune e conoscendo meglio di me regolamenti e procedure, ha più competenza di me e può facilmente dirmi se un’idea può essere presentata meglio in una maniera o nell’altra. Se la gerarchia, come dici tu, proviene dalla competenza allora ben venga, ma solo perché espressione di un merito guadagnato e soprattutto umile. Non mi risultano gerarchie nelle 5 stelle. Se poi mi dici che l’organizzazione va migliorata, gestita meglio etc. sono d’accordo e comunque ritengo sia normale che un movimento nato da poco abbia dei punti da migliorare. Se le critiche (costruttive si spera) sono su questi punti ben venga ma come di certo saprai di solito non è su questo che veniamo attaccati né sui contenuti che cerchiamo di portare. Per votazioni e primarie ancora il sistema non è certamente perfetto. Il portale del movimento è ancora un beta. Resta il fatto che chiunque senza tessere elettorali può iscriversi e dire la sua su ogni argomento proposto o aggiungerne di suo. Se poi arriva uno che dice “non aboliamo le provincie” e sul programma c’è scritto esattamente il contrario… ma che cavolo vieni qui a fare? Sei di un’idea diversa – ti rispetto – ma non vedo perché devi stare nelle 5 stelle se non ne condividi le idee. Chiaramente capita anche questo.
    Perdonami se ho fatto confusione o non ho approfondito come desideravi tu. Sto scrivendo anch’io di getto in una pausa caffè che uso volentieri per una discussione che so già proficua.

  9. Innanzitutto grazie per il rispetto. Cerco di esprimere dei concetti nel modo più chiaro possibile senza cedere alla retorica in uso sul circuito “istituzionale” che è quel coro anti-Grillo privo di qualsiasi sostanza.
    Certamente non scrivo che Grillo è uguale a Bossi. No, questo no. Parlo di dinamiche proprie di quel fenomeno che interessa il nostro sistema politico, che manca di circolazione e che ad un tratto produce la “cellula” antisistemica. Questo aspetto è proprio dei sistemi chiusi o quasi chiusi. Il nostro sistema politico lo è. Giornalisticamente si chiama casta. Nella Scienza Politica si chiama circolazione delle elité e ha molto a che fare con la logica sistemica e la legge dell’entropia. Di fatto un sistema che tende a divenire chiuso, tende al disordine. Nel sistema politico, il disordine non è molecolare o cellulare, ma sociale.
    Il nostro sistema previene il disordine producendo organismi che sussumono in sé il disordine stesso e lo traducono in proposta politica sottraendo forza alla tendenza rivoluzionaria (quindi violenta). Negli anni settanta questo non funzionanva e c’erano le Br piuttosto che il terrorismo nero. Certamente abbiamo fatto un passo in avanti. Abbiamo – per ora – abbandonato la via violenta. Ora è più rivoluzionario applicare il metodo democratico.
    Per questa ragione vedo similitudini fra Lega e 5 Stelle. Entrambi hanno assolto a questa funzione. La Lega ora è istituzionalizzata e non può più raccogliere questo consenso. Di fatto ciò è testimoniato dalla profonda discrasia fra la base – profondamente anti-casta – e la dirigenza di partito, invece avvinta nel humus romano dei sottosegretariati e delle nomine Rai. Basta ascoltate Radio Padania per averne testimonianza.
    Qui entra in gioco il M5S. Che non a caso cresce più in fretta laddove il sentimento antisistemico non è mai fluito ne leghismo, dove la sinistra è sinistra di governo, quindi abbarbicata al potere: ovvero in Emilia-Romagna.
    Nel fine settimana riordino le idee. Convinto però ancora che l’equazione Pisapia=Moratti sia affrettata quanto il mio post di lunedì. Soprattutto sia ingiusta verso lo stesso Pisapia, un uomo semplice, oserei dire, sul quale non possono essere fatte ricadere le ambiguità politiche di Vendola.

  10. Carissimo Ale complimenti, per la chiarezza, e esplicità del tuo post, spero solo che nella gente nasca veramente, la volontà di acquisire quanto hai dettagliatamente descritto, un augurio di vero cuore, condivido, per punto e virgola,quanto da te espresso.
    Andiamo avanti su questa strada è quella giusta, già cominciano a tremare e io lo sento in giro, nei vecchi ranghi dei politicanti, nelle espressioni delle trasmissioni, tracollano balbettando, chiedendosi( e lo si sente a vista) nel loro intimo che hanno poca vita politica.

  11. caro Angelo, da parte mia ce la metto tutta e dai rumors non posso che essere d’accordo con te. dico velocemente la mia sull’equazione Pisapia=Moratti. questo è quanto dice Beppe Grillo, che è il megafono mediatico delle 5 stelle. Grillo dà voce a questo assunto da prima che il Movimento nascesse e che, anche se questa volta è rivolto a Pisapia che, francamente, non se lo merita, va rivisto come csx=cdx. Di esempi per sostenere questa tesi purtroppo ce ne sono, anche nella mia città in cui, a parti rovesciate, è il csx che con malgoverno e litigi per poltrone immobilizza un’intera città. E sto parlando delle cose più evidenti e lecite.
    Tutto questo per dire che:
    1 – cari milanesi, votate Pisapia vi scongiuro.
    2 – cari milanesi, tenete il fiato sul collo di Pisapia (se viene rispettato il punto 1) perchè l’attenzione e la critica costruttiva non devono mai calare. Permettetemi poi di dire che ci sarà Calise (e tutti i ragazzi delle 5 stelle) a dare una mano in tal senso e spero proprio che non deludano.
    3 – ricordiamoci delle tante volte in cui il csx poteva dare l’affondo a Berlusconi e al berlusconismo e non l’ha fatto. invece di guardare solo a Pisapia=Moratti bisognerebbe comprendere le parole di Grillo in questo senso. Diamo pure il beneficio del dubbio a Pisapia, che rispetto, ma va tenuta alta la guardia. Io spero che faccia il suo dovere e smentisca Beppe Grillo ma voglio ricordare che sarebbe solo una delle poche eccezioni all’equazione csx=cdx. Il PD è pieno di buoni esempi di ottimi amministratori, uno anche dalle mie parti, ma sembra che nel PD la confusione sia tale che questi buoni esempi vengono lasciati in disparte. è una cosa voluta? spero di no ma penso di si.

    Finisco subito con un ultima utopica considerazione per quanto riguarda le analogie Lega-5 stelle. La storia, si dice, tende a ripetersi. Come in un cerchio. Io sostengo una tesi: la storia non è circolare ma procede a spirale. In eventi che sembrano ripetersi ci sono delle variabili che sembrano ininfluenti ma fanno sì che gli eventi si discostino dal solito ripetersi e che le cose migliorino o peggiorino. Queste variabili per me sono di due tipi: persone ed idee. Spero che ce ne siano abbastanza di buone, nelle 5 stelle, da farmi dire, tra qualche anno, che ho avuto ragione

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