“Le dimissioni del rappresentante tedesco della Bce Jurgen Stark sono di una gravita’ inaudita. Ancora una volta la Germania, che con l’obiettivo di essere egemone in Europa provocò due guerre mondiali, ripete lo scenario di destabilizzazione dell’Europa con l’arma della finanza”.
“Oggi, come allora l’Ue deve saper reagire per non infrangere il sogno collettivo di 450 milioni di abitanti ponendo un freno alle rinnovate mire tedesche. Il Parlamento europeo non puo’ non affrontare il tema con un dibattito al suo interno e prendere adeguate decisioni. Inoltre la delegazione italiana tutta (Ppe, Socialisti, Lega, Idv), deve saper far valere le proprie ragioni con fermezza e autorevolezza”.
Lo ha detto il finissimo analista italiano, l’eurodeputato Potito Salatto, membro dell’assemblea nazionale di Fli. Bene, giustifichiamo pure il nostro debito e la nostra ingovernabilità, persino il bunga-bunga e lo squallore delle olgettine, ricordando ai tedeschi Hitler e l’Olocausto. Un’altra occasione persa per stare zitti.