Volo di Stato a domicilio per Calderoli

Il Moralista Calderoli (#cotechinoelenticchie) è accusato di truffa e peculato dalla Procura di Roma per uso personale di voli di Stato. Che memoria corta, quella di Calderoli: ha chiesto spiegazioni a Monti con una interrogazione parlamentare per il presunto festino di Capodanno del Presidente del Consiglio. Non solo è stato sbertucciato da Monti con il famoso comunicato del Cotechino e delle Lenticchie, ma deliberatamente dimenticava di quando lui medesimo utilizzava l’aereo di Stato per spostarsi da e per Cuneo, per tornare dalla sua compagna.

Ad accusare (senza citarlo) il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli e’ il consigliere regionale Fabrio Biole’, eletto con il Movimento 5 Stelle. «Questa e’ la storia DI un VOLO – scrive in una lettera inviata a giornali e tv -.  E’ il 19 gennaio 2011. Al mattino decolla, presumibilmente dall’aeroporto Ciampino, un massiccio Airbus A319-115 CJ dell’Aeronautica militare, contrassegnato ”Repubblica Italiana”. A bordo: un ministro della Repubblica. Destinazione: l’aeroporto di Cuneo Levaldigi. Scopo della missione: non pervenuto» . E aggiunge: «Il ministro, che ha forti legami con la Granda ha utilizzato, vista la palese assenza di agenda istituzionale sul territorio interessato, un Airbus di Stato da 140 posti per scopi strettamente personali. Lo ritengo vergognoso». Biole’ allega anche fotografia dell’Airbus a Levaldigi, per verificarne modello e capienza. Il ministro non replica direttamente. Lo fanno gli uomini dell’entourage. «Intanto si tratta di un Airbus da 40 posti. Non e’ partito da Roma con a bordo il ministro che si trovava a Bergamo per altri impegni ma, invece di andarlo a prendere a Milano Linate, lo ha preso a bordo a Levaldigi. Quindi nessuno spreco di denaro dei cittadini». Per capire. Al ministro leghista Roberto Calderoli, compagno della presidente della Provincia Gianna Gancia, da anni e’ imposta una scorta di «alto livello». Tutto inizio’ con le magliette sull’Islam e alcune DIchiarazioni che lo hanno messo al centro di una serie di minacce di morte. Di qui, per lui, l’obbligo di muoversi sempre sotto scorta «di livello 2»: piu’ agenti, tragitti concordati. Il 19 gennaio si trovava a Bergamo «e di qui, in auto, ha raggiunto la compagna Gianna Gancia a Cuneo», raccontano al ministero. Sempre il 19 doveva essere a Roma per la Commissione sul Federalismo fiscale. «Ha comunicato alla scorta che invece di imbarcarsi a Milano-Linate sarebbe partito dall’aeroporto Cuneo-Levaldigi. Quindi l’Airbus, che non sceglie lui, e che doveva potarlo a Roma e’ decollato da Roma Ciampino come sempre: anziche’ accoglierlo all’aeroporto di Milano-Linato e’ atterrato a Levaldigi e lo ha portato a destinazione dove lo attendevano compiti istituzionali. Una questione di routine, un polverone demagogico». (Archivio Storico La Stampa.it).

Capite? Il Moralista Calderoli si faceva venire a prendere sotto casa da un Airbus di Stato. Neanche lo sforzo di spostarsi a Milano-Linate. No. Piuttosto facciamo atterrare un Airbus – un Airbus per una persona sola! – nel trafficatissimo aeroporto di Cuneo. Lega Tanzania? No, è sempre la stessa Lega Nord. Quella di sempre. Quella che vi ha buggerato con la storiella del federalismo.

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