Le foto che seguono sono tratte dal video registrato dalla polizia e pubblicato da La Repubblica sul suo sito. Gli scatti chiariscono la dinamica con cui è avvenuto l’incidente a Luca Abbà, salito sul traliccio dell’alta tensione con lo scopo di rallentare le operazioni di esproprio messe in atto dagli agenti questa mattina al fine di allargare il cantiere della TAV.
Nella prima foto si vede Luca che sembra parlare al telefono: forse sono gli istanti in cui parla a Radio Black Out. Poi Luca si avvicina pericolosamente ai cavi dell’alta tensione mentre nell’ultimo fotogramma, Luca sta per essere raggiunto da un uomo della polizia.
Quello che accade dopo è la caduta di Luca a terra, folgorato dalla corrente elettrica e con un polmone perforato. Passano istanti lunghissimi prima che sia dato l’allarme e che giungano i soccorsi. La polizia ha fatto sapere oggi di aver intimato più volte a Luca di scendere dal traliccio, ma se osservate il video, tutto l’episodio si consuma in pochissimi minuti ed è quindi da escludere che ci sia stata una vera e propria trattativa per farlo scendere con le buone dal traliccio.
Si è suicidato per non cadere nelle mani della PS?!
Un minchione!
Un caramba travestito?
…Di sicuro al servizio di fatto di chi specula sui lavori pubblici non fatti…
No, un semplice abitante di Chiomonte che possiede un pezzo di terra dove qualcuno vuol far passare per forza un treno.
Il sig. Scaruffi suppongo non sia della val di susa e non conosca i suoi abitanti. Qui l’educazione alla giustizia, al lavoro, al legame del proprio territorio è molto sentita. I vecchi hanno educato i giovani ai principi della Resistenza, alla Libertà. Negli ultimi decenni inoltre i valori della difesa del territorio e dello sviluppo sostenibile si sono sovrapposti ai principi di solidarietà e uguaglianza.
La lotta contro la nuova e terza linea ferroviaria ad alta velocità (perché il tav c’è già da anni) è frutto di questa cultura d’avanguardia e non dalla meschina difesa del proprio orticello come i potenti vogliono far credere agli Italiani.
Questa tragedia mi rattrista il cuore e spero che gli Italiani e il sig. Scaruffi alla fine comprendano quanto in val susa si sta facendo.
un caro saluto
Boris Bellone
ANPPIA di Torino (ass. naz. perseguitati politici ital. antifascisti)