Esodati, chi offre di più? La matematica di Fornero e Inps è un’opinione

Quel brutto pasticcio degli esodati continua d alimentare un balletto di cifre che ha del ridicolo. Gli esodati sono lavoratori che hanno accettato di interrompere il proprio rapporto di lavoro pensando di andare in pensione e che invece, a causa della riforma delle pensioni, non hanno né lavoro né pensione, neppure sono a tutti gli effetti disoccupati. Sono dei non-lavoratori, esodati dalle categorie verbali e dalla realtà.

Ebbene, il numero di questi esodati è stato un problema per il Direttore Generale dell’Inps, Mario Nori. Una specie di croce, di grana fastidiosa che gli ha ammorbato le giornate. Quanti sono gli esodati? E’ difficile dirlo, per Mario Nori. E’ stato difficilissimo dirlo anche per Fornero. Oggi sappiamo che sono 65.000 persone. Lo ha affermato ufficialmente il Ministero del Lavoro, dopo circa un mese di “verifiche”.

Subito si è scatenata una ridda di dichiarazioni correttive dei sindacati, da esponenti politici, come Boccia del Pd; gli esodati NON sono 65.000. Sono molti di più. Eh no, dicono al Ministero. Sono di meno. Sono “solo” 65 mila, come ha titolato il Tg La7. Solo. Ci aspettavamo molto di più. Circa 350 mila, come afferma la CGIL.

Questo gioco delle cifre è possibile esclusivamente per una ragione: il”confine” della eosdati non è chiaro. Suo malgrado, il Direttore dell’Inps stamane, nella ennesima dichiarazione in cui anticipava delle “stime” (ho detto: stime!) affermava che bisogna distinguere fra:

  1. lavoratori in mobilità;
  2. persone inserite nel fondo di solidarietà e credito;
  3. persone uscite dal lavoro sulla base di accordi volontari;

solo nell’ultimo caso si può parlare effettivamente di “esodati”. I lavoratori in mobilità, secondo le stime di Nori, sono circa 40.000; le persone inserite nei fondi di solidarietà circa 15.000; gli esodati veri e propri 70.000.  Fornero annuncia oggi nel tardo pomeriggio che la cifra “esatta” degli esodati è appunto 65.000, molto prossima alle stime di Nori, ma solo per la parte che ufficialmente può vantarsi dell’etichetta di esodato, altrimenti no. Altrimenti non quadra un bel niente.

Ecco, possiamo concludere che i numeri della CGIL siano sbagliati? Macché, risparmiate il fiato. Nori, nell’audizione alla Camera in Commissione Lavoro, ha affermato che “esiste anche un’altra categoria, quella delle persone che sono in prosecuzione volontaria, si tratta di 1,4 milioni di lavoratori”. Sono esodati oppure no? Se per Fornero gli esodati sono solo 65.000, allora no, il milione e quattrocentomila “prosecutori volontari” sono esclusi da qualunque tutela. Per Nori, invece, solo alcuni di essi potrebbero essere sottoposti a tutela, il che dovrebbe far intendere che il numero di lavoratori esclusi dal lavoro e dalla pensione, siano essi esodati o meno, raggiunga la vetta di 350.000 persone.

Conclusione: o sei ufficialmente esodato, e allora ti tutelano, ma se sei in “prosecuzione volontaria”, ovvero sei un ex lavoratore che ha continuato a versarsi i contributi e che a un passo dalla pensione ha visto allontanarsi il traguardo, no, non sei un esodato. Sei qualcosa d’altro. Non sappiamo cosa, non esiste un termine per te, sei uno che non fa niente e basta.

Il comunicato capolavoro del Ministero del Lavoro:

‘Salvaguardati’, le stime prudenziali del Salva Italia consentono la copertura di tutta la platea senza nuovi oneri    
Nelle prossime settimane si procederà all’emanazione del previsto decreto ministeriale

Il Ministro Elsa Fornero ha ricevuto oggi i risultati dell’analisi compiuta dal tavolo tecnico istituito per le problematiche relative ai cosiddetti “salvaguardati”. Il lavoro dei tecnici è stato guidato dall’obiettivo di evitare che lavoratori in prossimità del pensionamento si trovino senza reddito e senza pensione, nonché ispirato dai criteri della trasparenza e dell’equità, al fine di evitare disparità di trattamento fra situazioni analoghe.

Il tavolo ha consentito di accertare che il numero di persone complessivamente interessate è di circa 65mila e pertanto l’importo finanziario individuato dalla riforma delle pensioni, attuata col decreto Salva Italia, è adeguato a corrispondere a tutte le esigenze senza dover ricorrere a risorse aggiuntive. Tale importo era il frutto di stime prudenziali che hanno reso possibile includere anche quanti, successivamente introdotti da emendamenti parlamentari al decreto Milleproroghe, non erano compresi nella platea originariamente prevista. Proprio per rispetto verso queste persone il Ministro Fornero ha voluto che il controllo dei dati fosse scrupoloso e preciso, una stima che ha quindi richiesto un’analisi di dettaglio molto puntuale e un tempo relativamente lungo che può aver alimentato preoccupazione. Si è data così risposta a una situazione di comprensibile ansia per migliaia di persone, fugando un  ingiustificato allarmismo.

Sulla base di tutto ciò, si procederà nelle prossime settimane all’emanazione del previsto decreto ministeriale. Il Ministro sta altresì valutando, per specifiche situazioni e con criteri analoghi, l’ipotesi di un intervento normativo per trovare soluzioni che consentano a lavoratori interessati da accordi collettivi stipulati in sede governativa entro il 2011, comunque beneficiari di ammortizzatori sociali finalizzati all’accompagnamento verso la pensione, di accedervi secondo le previgenti regole.  

Sitografia:

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-04-12/stime-inps-esodati-uscita-101205.shtml?uuid=Ab7KtnMF

3 Comments

  1. stanno facendo di tutto per istigare la gente a cacciarli coi forconi e contestualmente lo stesso capiterà ai partiti e all’asse ABC

  2. ecco la deficienza della deficienza <quando la cosa non quiadra ecco che si presenta l'incapacità a sapere cosa fare e cosa dire ma come mai paghiamo a questi deficienti milioni di euro di stipendi quando non sono capaci di dare risposte concrete, quando un dipendente sbaglia paga personalmente, quando questi deficienti sbagliano paghiamo noi cittadini, DEVONO ANADRE VIA , governi tecnici politici arraffoni, dirigenti e tutta quella classe che ha distrutto l'italia, i soldi per gli esodati ci sono basta reperirli dai rimborsi , elettorali , poi una bella sforbiciata, alle pensioni supermilionarie, poi niente piu liquidazione di fine mandato ai politici, poi nessun doppio incarico, poi riduzione di stipendi dell'80 % niente privilegi, ecc ecc e nel giro di una settimana L'italia recupererà, in alternativa se non si attuerà rigore e perequazione, credo che avranno vita breve, già si sentono i piedi freddini, mai visto una commistione e accordo fatto pubblicamente, Destra ,Sinistra e Centro a braccetto.
    Ecco come si capisce che quando si comincia a perdere credibilità meglio allearsi( anche se lo sono sempre stati quando è stato il momento di accaparrarsi privilegi)ma non credo che facciano molta strada la gente è stanca di questa massa di deficienti

    1. Oggi su La Stampa si diceva che il sottosegretario Polillo ha affermato che ci sono risorse solo per i primi 65.000 esodati. I primi? Allora ce ne sono altri! Allora il Ministero mente!

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