Sulla base dei dati raccolti nel post di ieri (qui), ho tentato una analisi dei dati impiegando una linea di tendenza polinomiale di grado 3 (ipotizzando quindi di avere tre picchi, ovvero il crollo del 2009, la ripresina del 2011 e il nuovo crollo 2012). Grazie a Excel 2003 si possono fare previsioni sulle tendenze future. Ecco quello che succede se ipotizziamo un mantenimento del trend attualmente in corso:Nel grafico ho inserito le curve del PIL della Germania, dell’area Euro e dell’Italia. Le curve in grassetto sono le cosiddette polinomiali di grado terzo. La previsione per il secondo trimestre 2012 descrive il PIL della Germania in crescita, ma meno del solito, intorno al 1%-1.2%; il tasso di crescita dell’area Euro invece dovrebbe stabilirsi su un modesto +0.3%; quello italiano cadere del -2% (dati su base annua).
Durante il terzo trimestre 2012, il peggioramento in atto avrebbe effetto anche sul PIL tedesco, che diventerebbe negativo (-0.1%?) così come quello dell’intera area Euro. Il PIL italiano scenderebbe invece del 3-3.5% (una previsione assolutamente in linea con quanto affermato dal presidente di Confindustria, Squinzi, secondo il quale il PIL italiano a fine anno risulterà pari al -4%).
[…] mesi or sono. Il risultato conferma la validità della nostra previsione, pubblicata su questo blog qualche settimana fa. Volendo approfondire il tentativo di analisi della volta precedente, possiamo prendere in esame il […]