Le falsità di Grillo sulle #primarieparlamentari

primarieparlamentari

Le Primarie dei parlamentari PD non sono state copiate, come scrive Beppe Grillo, ma nascono nel PD e dal PD. E’ stata Prossima Italia – dubito che Grillo sappia di cosa si tratti – nel corso di Gennaio 2012 (“la proposta di Quarto”) a lanciare l’idea della selezione dei candidati alle politiche 2013 con il metodo delle primarie al fine unico di superare l’anomalia delle liste bloccate del Porcellum e di un nuovo Parlamento di nominati. Tutto ciò che è venuto dopo paga dazio a quell’idea originaria, nata dalla necessità (e non dalla convenienza) democratica.

Vengono così inaugurate, dopo le Parlamentarie del M5S, le Buffonarie del pdmenoelle. Le Buffonarie avranno una “modica quantità” di aspiranti parlamentari, un 10%, scelti da lui,medesimo: Gargamella Bersani. Nomi indimenticabili ci accompagneranno anche nella prossima legislatura, mai più senza Rosy Bindi, Anna Finocchiaro, Franco Marini, Giorgio Merlo, Maria Pia Garavaglia, Beppe Fioroni (blog Grillo).

Sappiate che i derogati dovranno passare ugualmente per primarie. Cioè, ottengono la deroga per potersi candidare non al parlamento e nemmeno nel listone del segretario, bensì per potersi sottoporre al vaglio degli elettori. La base elettorale sarà quella del 25 Novembre, a cui si aggiungono tutti gli iscritti del PD più quelli che lo erano nel 2011 e che hanno mostrato intenzione di rinnovare la tessera. Tanto per intenderci, si parla di una base elettorale di partenza di tre milioni di persone. Che a causa della data infelice, il 29 o il 30 Dicembre, a seconda della scelta delle direzioni regionali, chiaramente si ridurrà al 30-40% circa (una stima personale, sia chiaro), ovvero supererà di poco il milione di votanti. Al cospetto dei 20mila votanti delle blindatissime parlamentarie del M5S è comunque un numero enorme. Inoltre, sono candidabili anche i semplici elettori, i quali però devono raccogliere un numero di firme fra gli iscritti non inferiore a 50. Questa è di fatto una rivoluzione, checché ne dica l’esperto in buffonerie.

Beppe Grillo dice che le nostre #primarieparlamentari sarebbero «buffonarie». Lo scrive sul suo blog, nel poco tempo che gli deve essere rimasto tra un’epurazione e l’altra. Ma non facciamo polemica, non serve. Facciamo in modo che siano le elettrici e gli elettori democratici a rispondere. E a partecipare. Nonostante la data, i Maya e i pregiudizi che sempre ci accompagnano. Che tutte e tutti coloro che sono nelle condizioni di farlo, vadano a votare. E scelgano il proprio parlamentare e lo accompagnino per i prossimi cinque anni. Questo è il senso delle nostre primarie per i parlamentari. Che sono state concepite un anno fa. Ma tutto questo Beppe non lo sa (ciwati).

L’invito è quello di Partecipare. Non fatevi tentare dal ritornello dell’indignazione. Tutto può cambiare. Occupare il PD è un’idea rivoluzionaria. E votate donna.

5 Comments

  1. La principale ragione per cui prima è nato il blog e poi il M5S( quindi si parla di anni fa) è proprio il fatto che i partiti oligarchici se ne fregavano degli elettori. E Grillo ebbe il coraggio di iniziare a parlare di DEMOCRAZIA DIRETTA.E nessuno sapeva cosa fosse, e chi lo sapeva si guardava bene dal parlarne. Adesso siete tutti democratici diretti,eh? Paura EH?

    1. La democrazia diretta di cui parlava è quella che ha realizzato? Quella dei ventimila elettori su 250 mila iscritti? Quella delle epurazioni se ti permetti di criticare il vertice autoproclamatosi tale? No, per sapere.

I commenti sono chiusi.