Psicodramma M5S, Riotta querelato per un retweet

giarrusso

Avvocato Mario Michele Giarrusso

Aggiornamento: consiglio la lettura di questo post di Valigia Blu in cui si specifica meglio la natura del tweet di Riotta (tecnicamente non un retweet ma una interpretazione personale di una notizia che il giornalista medesimo ha letto – come poteva fare chiunque altro – sulla versione siciliana di Repubblica, versione cartacea).

http://www.valigiablu.it/il-caso-riotta-beppe_grillo-e-la-denuncia-per-un-retweet/

Massimo Mantellini: http://www.mantellini.it/2013/01/02/il-retweet-e-come-un-link/

E’ come se Riotta avesse tradotto la notizia con parole sue, con parole “nuove” (lottizzazione ce l’ha messa lui) e l’avesse riferita come se stesse chiacchierando con gli amici giù al bar. Sia chiaro, si risolverebbe tutto con una rettifica di 140 caratteri. E sarebbe finita lì, da galantuomini. Valigia Blu afferma che “Il RT come il tweet non dovrebbe esimere dalla verifica della notizia e in caso contrario si può incorrere in querele per diffamazione”. Non sono completamente d’accordo: Riotta ha divulgato una notizia che era sulla carta, interpretandola. Quante volte avete linkato e retwittato o citato parole di articoli di giornale? Avete provveduto ad eseguire le opportune verifiche? E’ possibile materialmente farlo? Un RT dura lo spazio di un millisecondo. Un tweet qualcosa in più, poiché il twitteratore deve comporre il messaggio e pensare a cosa scrive. Ma se traduce il significato di un articolo con una parola che prima non c’era, davvero compie diffamazione?

[Post originale]

Si chiama Mario Michele Giarrusso. E’ un avvocato ed è fresco candidato alle Politiche 2013 per il M5S. Quel che gli è successo lo spiega lui stesso sul blog di Grillo:

[sono] stato contattato da una pubblica amministrazione che deve liquidare l’ATO acque. Qualche tempo fa abbiamo vinto in maniera splendida un referendum che ha sancito che l’acqua deve essere pubblica, deve essere dei cittadini. Per fare questo bisogna liquidare tutte le strutture che sono state create per trasferire l’acqua, che è nostra, alle società private. Per fare ciò si dà un incarico a un avvocato, in questo caso il sottoscritto (blog Beppe Grillo).

La notizia di questo strano incarico è stata riportata da Repubblica, in particolare dal giornalista Carmelo Caruso. La storia subodora di lottizzazione, secondo Caruso. Riotta legge l’articolo e come un normale twitteratore ne scrive nei canonici 140 caratteri:

Di fatto si tratta di un Retweet, anche se non nella forma canonica. In gergo giornalistico potrebbe essere definito come una “ribattuta”. Naturalmente Riotta non ritwittera nel suo ruolo di giornalista, poiché altrimenti ne avrebbe scritto un articolo, come Caruso, e avrebbe per certi versi verificato la veridicità delle informazioni.  Ma l’avvocato a 5 Stelle lo querela ugualmente:

La liquidazione degli ATO idrico è stata decisa dall’Assemblea Regionale Siciliana non più di una settimana fa. Con tale provvedimento le funzioni d’Ambito tornano di competenza ai Comuni. L’ARS dovrà approvare una ulteriore legge per riconsegnare ai comuni siciliani la gestione dell’acqua. Dovrà farlo entro sei mesi: nel frattempo, la situazione viene cristallizzata.  I Comuni che non hanno consegnato ai privati i loro impianti non avranno più l’obbligo di procedere alla consegna. In sostanza, le società private a cui erano state assegnate le licenze di gestione dell’acqua pubblica dovranno essere smantellate. Centinaia di lavoratori verranno licenziati o ricollocati. Le società verranno liquidate. La chiusura dell’ATO di Catania verrà gestita proprio da Giarrusso. Il ruolo di Giarrusso, avvocato “di grido” come viene scritto da più parti, protagonista della lotta contro gli inceneritori e i rigassificatori, è quello di consulente del commissario della Provincia di Catania, Antonina Liotta, nominata tale dal presidente Crocetta lo scorso Novembre. Il caos sugli ATO in Sicilia è tale che non si capisce più dove sta il torto e dove la ragione: Giarrusso è stato nominato dalla Liotta, crocettiana. E’ sufficiente questo per gridare alla lottizzazione? Forse no, tanto più che gli ATO ora si rifiutano di restituire gli impianti ai Comuni: “Seicento milioni di euro di appalti, una società partecipata dalla Provincia regionale di Catania, e un partner privato che detiene il 49%. La Sie Spa, società che dovrebbe gestire il servizio idrico alle falde dell’Etna, è il capolavoro giuridico della gestione Lombardo della Provincia. Sino a questo momento gli Ato si sono rifiutati di consegnare gli acquedotti alla società” (LiveSiciliaCatania).

Giarrusso è stato scelto per la sua competenza di avvocato o piuttosto perché appartenente al M5S? La sua nomina fa parte della strategia di seduzione invocata da Cancelleri l’indomani della elezione di Crocetta (“presidente, ci seduca”, disse Cancelleri)? Domande che meritano risposte, non querele.

10 Comments

  1. Io starei più attento a chi candidate in sicilia,avrete ed avremo brutte sorprese.Sperando che mi sbagli.Cordiali saluti

  2. Non sono abituato a replicare a chi, VIGLIACCAMENTE, e dietro la codardia di uno pseudonimo instilla veleno in puro stile “macchina del fango”….
    L’avv. Mario Michele Giarrusso è un mio amico d’infanzia.
    Al pari di altri………, alcuni con brillanti storie professionali altri con alle spalle normali storie di vita.
    Mario nn è un matrimonialista o un legale che lavora nel settore assicurativo, ha sempre fatto l’amministrativista, ed a giudicare dagli incarichi ricevuti e dai successi professionali riportati (basta dare un occhio in rete….) posso tranquillamente dedurre che fa molto bene il proprio lavoro.
    VIGLIACCO, Mario è un avvocato di grido SENZA VIRGOLETTE (codardamente aggiunte all’articolo di Live Sicilia)……..
    Questo, nn a difesa di un amico ne di una parte politica; nn ho + l’età per alimentare “tifoserie” ne, se mi consente, lo stato “sociale”…….
    Semplicemente è una storia di vita e professionale che conosco DI PRIMA MANO ed è intollerabile che venga “distorta” ed “insudiciata” per fini poco nobili….
    Abbia il coraggio di metterci la faccia.
    Pericle Romano

    1. Mi sembra che lei si stia scaldando per nulla. Per quanto riguarda Giarrusso, nel post ho cercato di fare chiarezza sul tipo di ruolo che l’avvocato ha nei confronti dell’ATO di Catania, null’altro. Le virgolette si impongono quando io cito uno scritto altrui, peraltro citato nel post. Avvocato di grido non è farina del mio sacco, per cui lo metto fra virgolette. E’ chiaro?
      Il fatto è un altro: Giarrusso querela un giornalista per un retweet. Ha capito? Lei conosce la differenza fra giornalismo e un tweet? Non è eccessiva una querela per un retweet?
      Come al solito offendete chi scrive ma saltate a piè pari il fossato delle argomentazioni che io vi porto. Perché le interessa sapere la mia identità? Perché mi dà del vigliacco? Lei sarebbe più coraggioso, invece, perché si è firmato nome e cognome? Cosa c’è di coraggioso in questo, se poi prende a prestito il solito slogan della “macchina del fango” (che lei mette inusitatamente fra virgolette)? Perché non commenta la mia domanda finale? Non conosco Giarrusso, né è mia intenzione diffamarlo. Ho soltanto chiesto di rispondere ad un paio di domande. Per quanto ne so, Giarrusso si è battuto contro gli inceneritori. Contro i rigassificatori. Il giudizio che ho di lui si ferma a queste due considerazioni. Non mi sembra di esser stato parziale o di aver mostrato intenzione di “insudiciare” alcunché. Ma ho notato una sproporzione fra l’azione (Riotta che retwitta) e la reazione (Giarrusso che querela). Riotta ha posto la questione; Giarrusso avrebbe fatto bene a rispondere nel merito. Tutto qui. Senza drammi.
      [Comunque farebbe bene a scusarsi per il suo commento inutilmente offensivo].

  3. La querela è al tweet è un trucchetto e ci state cascando tutti.
    Al caro avvocato volpone, è servito per sviare l’attenzione dal primo articolo, quello di Repubblica (solo carta), dove veniva sgamata la sua delega a rappresentare l’Ato in vece di presidente. Di quella non parla nessuno, avvocatizzo compreso.
    Poi ha parlato di “consulenza”, poi ha rinunciato all’incaricozzo, poi ha querelato un tweet (aspetto di vedere la querela all’articolo), poi ha alzato il polverone…

  4. Andiamo per ordine:

    dal Dizionario Italiano
    Vigliacco: “che manca di coraggio”
    Codardo: “chi per viltà fugge i pericoli o viene meno ai suoi doveri”
    Vile: “si dice di persona che manca di coraggio”

    Premessa: il Dr. G. Riotta ed il sig. cubicamente fanno giornalismo; a prescindere che siano iscritti all’ordine, a prescindere che la propria identità sia certa o celata, a prescindere che facciano un pezzo o un tweet o un retweet (in pratica: un maldicente ed un riportatore di maldicenze….) ed infine a prescindere se la notizia sia riportata su carta stampata o online e dal “prestigio” delle stesse.

    Per i motivi sopra-riportati penso che lei continui a fare il furbo, qualora avesse riportato in virgolettato (o in corsivo) il testo integrale di LiveSicilia (http://catania.livesicilia.it/2012/12/29/il-commissario-liotta-nomina-il-grillino-giarrusso_215537/) non avrei certamente fatto nessun appunto; il suo scritto ha sapientemente rimaneggiato pezzi di un articolo per instillare un dubbio.
    Per l’appunto una tecnica giornalistica che prende spunti da frammenti di notizie, non verifica le fonti e trae delle conclusioni:
    “Giarrusso è stato scelto per la sua competenza di avvocato o piuttosto perché appartenente al M5S? La sua nomina fa parte della strategia di seduzione invocata da Cancelleri l’indomani della elezione di Crocetta (“presidente, ci seduca”, disse Cancelleri)? Domande che meritano risposte, non querele.”

    Per questo penso che chi viene meno ai fondamentali della propria professione commette una grave violazione nei confronti di cose o persone, chi lo fa in forma anonima manca di coraggio……

    Le assicuro che se si fosse firmato con nome e cognome, Lei avrebbe espresso un parere (in disaccordo con la mia visione della persona avv. M. Giarrusso) cmq meritevole di rispetto e per questo avrei certamente (come è mio costume) utilizzato l’appellativo di Gent.mo Sig. “tal dei tali”……. per spiegarLe il mio punto di vista…..

    Pertanto non sfuggo al nocciolo della questione: male ha fatto il Dr. Riotta in quanto giornalista è venuto meno alla propria deontologia professionale preferendo la logica del “cortile”; malissimo ha fatto cubicamente poichè oltre ad avere violato quanto appena riportato, lo ha fatto in forma anonima.

    Mi spiace, qualora Lei dovesse dimostrare il coraggio delle proprie idee ed assumersi la responsabilità di ciò che scrive e/o di ciò che insinua, Le assicuro che non utilizzerò più questi appellativi nei suoi confronti…..
    …… allo stato attuale non posso scusarmi di nulla……..

    1. Non sono anonimo né ho intenzione di esserlo. Se mi scrive per email (legga la pagina dei contatti) mi conoscerà, altrimenti si accontenti di ciò che legge qui. Inoltre, non sono – e ripeto il non – un giornalista. Uno: perché non provengo da scuole di giornalismo; due: perché non ho mai praticato la professione; tre: perché di lavoro faccio tutt’altro; quattro: perché non sono iscritto a nessun albo, è chiaro? Ho un blog, come milioni di altri. Scrivo le mie opinioni e posso verificare le notizie che leggo solo tramite il mezzo del web (proprio perché non sono un giornalista, ok?). Quindi la mia operazione di verifica si è fermata all’articolo di Live Sicilia. Questo ho trovato. Se avessi trovato informazioni circa l’operato di Giarrusso che avessero svelato qualche altro particolare, le avrei riportate, come è mia consuetudine. Il mio intento non era verificare l’identità di Giarrusso o di chicchessia, non era e non è di mio interesse chiarire i rapporti di Giarrusso con l’ATO di Catania. A questo ci penseranno i giornalisti. Ho cercato di dire – e mi scuso se non sono stato chiaro a sufficienza -che magari prima di querelare per un tweet un giornalista, gli si potrebbe rispondere per le rime, in un commento, in un post, in una richiesta di rettifica. Le sembrano conclusioni le mie? Ho messo punti di domanda dappertutto, proprio perché non ho intenzione di fornire una conclusione, ma di suggerire un atteggiamento diverso, a voi sostenitori e futuri candidati del M5S: prima di attaccare – e insultare come lei ha fatto con me – provate a rispondere nel merito.
      Questo suo predicozzo sul fatto che uso uno pseudonimo e non il mio nome è sciocco. Il web è pieno di autori/scrittori/giornalisti che usano pseudonimi. Il mio nome non è necessario a rafforzare la mia opinione. Non sono un personaggio pubblico noto. E comunque questo blog è nato così e così resta.
      Su questo blog non è stata violata la rispettabilità del sig. Giarrusso. E’ stato riportato quanto scritto da Live Sicilia sul ruolo di Giarrusso in seno all’ATO di Catania, elemento che io non ho potuto altrimenti verificare poiché non posso materialmente leggere la lettera di nomina di Antonina Liotta. Così si fa una verifica, andando alla fonte, ovvero visionando il documento originale, cosa che io evidentemente non posso fare, è chiaro? Provi lei a cercare l’atto di nomina (o di conferimento di incarico) sul sito della Provincia di Catania: http://www.provincia.catania.it/ricerca/ricerca.aspx?zoom_query=giarrusso
      Nel post ho anche scritto questa frase, che lei dimentica: “E’ sufficiente questo per gridare alla lottizzazione? Forse no”, di fatto dando ragione nel merito al Giarrusso e smentendo Riotta.
      Ripeto: farebbe meglio a chiedermi scusa.
      Saluti.

  5. dal Dizionario Italiano
    Instillare: Insinuare in modo graduale e subdolo

    Non le ho detto che lei è giornalista ma che fa giornalismo: il non essere giornalista di x se nn è una autorizzazione a scrivere ciò che vuole e pretendere di nn suscitare reazioni indignate.

    Dice di avere utilizzato degli interrogativi: difatti le ho contestato di “instillare” insinuazioni e non avere profuso certezze……..

    Le sue opinioni vanno benissimo anche in forma anonima; a condizione che queste, quando si basano solo su congetture, non ledano l’altrui onorabilità……

    Ripeto qualora avesse usato una identità non avrei utilizzato l’epiteto in cui la descrivo come “carente di coraggio”

    Naturalmente pronto a rettificare

    1. Comunque grazie per aver impiegato così male questo spazio. Avrebbe potuto difendere la rispettabilità di Giarrusso parlandomi di Giarrusso, ma ha preferito insultarmi. Io non scrivo ciò che voglio ma ciò che penso. Non scrivo per insinuare dubbi su chicchessia, né tantomeno per diffamare. E mi permetta: dire che scrivere su un blog è “fare giornalismo” equivale ad offendere chi davvero il giornalismo lo fa.
      In ogni caso, sulla questione della pretestuosità della querela di Giarrusso neanche un cenno, il che vuol dire che a voialtri non interessa discutere nel merito ma soltanto attaccare chi osa criticare i 5 Stelle.
      Infine, se desidera citare dal dizionario di Italiano, riporti autore, titolo, luogo di edizione, editore, anno e la pagina da cui trae la citazione.
      Per esempio così:
      F. FURET, “Costituzione civile del clero”, in: F.FURET e M.OZOUF (a cura di), Dizionario critico della Rivoluzione francese, Milano, Bompiani, 1988, p. 490.
      Grazie.

I commenti sono chiusi.