L’Italia divisa in due di Beppe Grillo

Beppe Grillo rilascia interviste solo ai giornalisti stranieri in modo da affermare cose che non possono essere smentite, o che non possono essere smentite con la dovuta forza. Come in questo caso:

The county is divided in two. Those who voted for [the other parties], they’re people who don’t want to change things. Because they have high pensions. With the crisis, the prices are low. Maybe they have two houses, and you take away their housing tax. We have 18 million pensioners, 4 million state employees, that’s 22 million people. Not all of them, but a big part, don’t want change because they’re surviving. The state is their employer.

But the discussion will change, because soon there won’t be public salaries or pensions. No money. The big industry is gone. From computing, mechanical, chemical, there’s nothing left in this country. The small and medium enterprises were holding on, but they’re closing by the thousands. How do we go forward? Finance? The state?http://world.time.com/2013/03/07/italys-beppe-grillo-meet-the-rogue-comedian-turned-kingmaker/#ixzz2MsxZq8Ry

Il paese è diviso in due, dice Grillo. Già alla prima frase avrei delle obiezioni (solo in due?); ma mi sarei aspettato, il paese è diviso fra nord e sud. Oppure fra cattolici e atei, eccetera. Ne abbiamo di divisioni interne. Pensate solo al mondo del lavoro: impiegati-operai, lavoratori a tempo indeterminato-precari. Fra vecchi e giovani. No, Grillo dimentica tutte le mille divisioni del nostro paese e ne presenta una nuova: quella fra coloro che votano M5S (gli amici) e coloro che votano gli altri partiti (i nemici). I secondi, in questa ennesima versione dicotomica del paese, non vogliono che cambi nulla. Sarebbero i sostenitori dello status quo del partitismo come lo abbiamo conosciuto sinora. Perché sono così antiprogressisti? Ma è ovvio: perché sono pensionati, sono lavoratori statali. Non tutti, ma molti di loro, non vogliono cambiare perché, all’interno di questo sistema, sopravvivono. “The state is their employer.” Lo stato è il loro datore di lavoro.

Ecco, Grillo deve conoscere molto bene il suo elettorato. Deve conoscerlo molto bene, o non lo conosce per nulla. Ma questa sciocca semplificazione è un racconto falso, una lente distorta che produce una pezza d’appoggio per la retorica del 5 Stelle, ma non per la realtà. La realtà è ben diversa. La realtà è anche difficilmente riassumibile. Grillo ha fatto dell’uso dell’indignazione verso il privilegio un fattore di produzione del consenso. Ha intercettato – ma prima di tutto costruito, fomentato – una domanda politica fornendo una proiezione di scelte, di decisioni che non è affatto certo possano esser prese, non tanto dal Parlamento, quanto dal M5S medesimo. Quale l’intenzione ultima di Grillo? La distruzione? La riduzione in maceria delle istituzioni democratiche del 1948 per essere sostituite da una tecnocrazia digitale? Dubbi, ancora dubbi. E domande.

8 Comments

  1. a quanto sopra citato nei confronti di grillo e del m5s dico:ma la foto della situazione italiana ce l’avete ben presente? tra gli anni 60/70 il la voro cresceva ed il debito era quasi zero, dopo cosa e’ successo? cio’ che si e’ costruito con ingegno ,fantasia,inteliggenza ,sacrificio ecc. si e’ distrutto tutto . di chi e’ la colpa di Grillo, di chi ha votato m5s e della gente semplice che fa’ i salti mortali per vivere? bravi bene e bis..Vergognatevi soloni e gattopardeschi ,state soffocando ,nessuno vi fara’ del male ,non siamo ipocriti come voi. Certo il m5s e’fresco libero pieno di vita ,pulsante vuole essere padrone di se stesso amando e rispettando il prossimo fraternamente ,con una visione di societa’ nuova e vecchia allo stesso tempo di rivolta dell’essere umano per una condizione cristiana e umana migliore ,dove non si deve abbandonare chi e’ solo ,chi non ce la fa’,chi ha bisogno di aiuto., mira ad una societa’ equa rispettosa dell’ambiente in cui vive. Ci si professa societa’ di cultura cristiana ma l’amore di Cristo dove’?chi siede nelle prime fila ha Gesu’ nel cuore o mammona?attenti,uso una allegoria ” il diavolo va con la bibbia sotto il braccio per far notare che dice la verita’ “attenti alla sua menzogna, come fan tanti giornalisti per gratificare i loro padroni ,non tutti pero’ ce ne sono di bravi e leali.

      1. gli ideali si possono realizzare , se ce voglia se si e’ onesti con se stessi e non solo( rinnoviamoci dentro ognuno faccia la sua parte),non al 100% qualcosa si puo’. altrimenti teniamoci nel liquame ,dove forse ti trovi meglio. Io no!!!

      2. Quel che dici non ha senso. Parli, parlate di rivoluzione, dell’azzeramento delle istituzioni democratiche sostituite da una non meglio specificata democrazia diretta digitale. Il vostro capo, che dite non essere capo ma che si comporta come tale, vuole il 100% del Parlamento e nessuno di voi dice nulla. Tutti piegati ai suoi piedi. Pensate di cambiare il paese ma la vostra prima preoccupazione è quanti voti prenderà il 5 Stelle alle prossime elezioni. Io mi aspetto il cambiamento, voi solo un posto in parlamento. Ci sono delle urgenze, delle vere urgenze, che richiedono capacità di decisione e attenzione verso il reale. I vostri delegati in Parlamento non possono sottrarsi, sono lì per questo, e non si può rimandare alla prossima ipotetica legislatura. Servono adesso. Serve sporcarsi le mani? Sì. Serve stringere accordi? Sì, maledizione. Sì. E’ la fottuta politica. Smettetela di dipendere dalle idee di uno solo. Datevi una struttura, una organizzazione (che significa anche una gerarchia, ma è sicuramente meglio di adesso dove i molti non contano nulla e conta solo quel che dice il fondatore e il socio fondatore). Se le vostre regole saranno veramente democratiche – uno vale uno – e ci sarà veramente partecipazione dal basso – anche degli elettori e non solo degli iscritti – queste diventeranno le regole per tutti i partiti. Che – detto per inciso – non potranno mai essere cancellati poiché in un sistema rappresentativo i corpi intermedi – cioè i partiti medesimi e anche i sindacati – presiedono alla funzione fondamentale di raccogliere domande e sostegno e veicolarle verso il sistema politico (le istituzioni).
        Di questo io voglio parlare. Non di altro. Non di rivoluzioni che mai ci saranno – poiché stando all’opposizione non si cambierà mai nulla e se si occupa il Parlamento al 100% prima o poi arriva un’onda di rivolta che ti spazza (esattamente come sta capitando ora).

      3. …….non si vuol fare opposizione ad oltranza, si vuole governare. e’ qualche altro che vuol girare la frittata ,chi ha fatto finta di fare opposizione in questi anni ma facendo pagar dazio facendo passare tutte le porcate,che hanno ridotto l’Italia a brandelli.i Penati,Fiorito,Lusi ,nomi a caso,uno per parte , se preferisci farti governare ancora da questo tipo di”campioni” contento tu, io no!!!

      4. ps nessuno vuole azzerare le istituzioni ,si vuole solo fare pulizia di chi non pensa alla gente ma solo alla propria pancia. siamo seri.

      5. Poi perché dovete sempre giocare con l’equivoco che in fatto di partecipazione e di pulizia chi vi critica non la pensa come voi? Tu mi attribuisci un pensiero che non ho – il mantenimento dello status quo, soprattutto a sinistra. Questo blog è nato nel 2009 e porta come sottotitolo ‘Riprendiamoci la Politica’. Però voialtri, sostenitori a prescindere del Comico, non vi interessa sapere con chi parlate, bensì dovete solo sparare retorica anticasta su chi vi critica. Cambiare si può. Si poteva nel 2009, alle primarie per la segreteria del PD, che da voi non sono state partecipare, quindi avete di fatto rinunciato al cambiamento. Grillo in persona si era candidato segretario, una fesseria. Avrebbe potuto appoggiare il cambiamento, che allora aveva il nome di Ignazio Marino, ma non l’ha fatto perché tutti voi, tutti quelli che lo ascoltano e lo difendono sul web, acriticamente, siete per lui un enorme serbatoio di consenso che ogni giorno viene alimentato dalla indignazione verso la Casta. Un bel meccanismo, l’odio.
        Ecco, questa politica dell’Amico-Nemico (roba vecchia, fra l’altro) non è Politica. E’ di nuovo giocare sulla contrapposizione fra una entità (la Casta) e il suo contrario (il Popolo). Tutta retorica che non ci serve a creare lavoro, né ad aggiustare i gravi difetti della nostra democrazia rappresentativa. Restiamo concreti. E democratici.

      6. sostengo il libero arbitrio,ognuno e’ giudice di se stesso,le provocazioni bisogna saperle leggere, a fin di bene. il pensiero deve essere libero e nel rispetto del prossimo,non lasciarsi indurre, plagiare “infinocchiare” dagli occulti del potere finanziario ed economico.illudiamoci almeno di poter cambiare in bene,con Grillo o non Grillo.dall’alto la terra sembra bella ,calma,perfetta,rigogliosa,fantastica e lo e’ ma nell’animo della gente cosa ce’ ?

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