E di tutto il Movimento. Non sono riusciti a spiegare innanzitutto a sé stessi che il voto ai presidenti di Camera e Senato non significa giocoforza essere scesi a compromessi con il sistema. Funziona così: le aule assembleari hanno dei presidenti che ne governano i lavori. Nulla di drammatico. Sono figure istituzionali di alto profilo e richiedono persone e caratteri di alto profilo. Il Partito Democratico ha compiuto una svolta per loro inaspettata. Sarà un caso, ma lo scranno dei segretarissimi ha avuto i suoi benefici effetti.
Crimi ha dapprima affermato, dinanzi ai cronisti, che il M5S avrebbe sostenuto la sua precedente deliberazione, ovvero il voto per Luis Orelliana. Dopo il voto ha lamentato la pratica di PD-Sel di aver calpestato la norma consuetudinaria di spartizione bipartisan della seconda e terza carica dello Stato. Si sono accaparrati le istituzioni. I 5 Stelle, che sono profondamente contrari a qualsiasi sorta di inciucio, lamentano la prepotenza della ‘maggioranza’ (ma quale?) che avrebbe calpestato l’opposizione. Veramente Crimi ritiene necessaria questa norma non scritta, che è pura cortesia istituzionale e per giunta un po’ desueta? Come ben ricorda il capogruppo al Senato, fu Berlusconi a rompere con questa prassi e da allora chi vince le elezioni ha sempre imposto lo spoil system sulle presidenze di Montecitorio e di Palazzo Madama.
Se Crimi preferiva il rispetto di tale antica spartizione, avrebbe potuto invitare i suoi senatori a votare per il candidato dell’opposizione. Schifani.
Emblematica questa successione di video:
Il Sig. Crimi, evidentemente poco avezzo a far di conto, si e fatto infinocchiare da bersani,e la sua avversità verso berlusconi non lo ha aiutato a ragionare. Adesso la sua presenza in aula sarà del tutto inutile.Dia le dimissione che come capogruppo vale poco.
Il sig. Crimi non è riuscito minimamente a leggere il sottotesto politico della votazione. Vuole il cambiamento oppure no? Vuole persone competenti e di alto profilo istituzionale oppure no? Vuole che maggioranza e opposizione si spartiscano le cariche oppure no? Scelga, e sarà giudicato. Bene hanno fatto quelli che hanno disobbedito. Non sono traditori, sono persone che sanno ragionare.
Gli italiani in qualunque fazione politica militino sono e rimangono italiani, cioè scordarelloni. Eppure non è passato molto tempo da quando è iniziato l’accaparramento delle cariche istituzionali da parte di una fazione e questo è dovuto alla destra, che oggi protesta per ciò che essa stessa ha inaugurato come metodo. Mi sorprende che Crimi si appiattisca sulle posizioni di Berlusconi e del PDL che grida all’occupazione militare delle Istituzioni. Chissà cosa avrebbero fatto loro se avessero vinto le elezioni? Ci siamo dimenticati dell’espressione del competitor di Grasso che ad ogni pie’ sospinto reclamava i diritti della “maggioranza”?
Inoltre mi pare di capire che Crimi e co. non sono in grado di formulare una qualsiasi posizione politica indipendentemente da quanto deciso dal vertice antidemocratico ed extraparlamentare. Il gruppo si è diviso già durante la riunione fra terzo e quarto voto. Ci sono state pesanti discussioni. Alla fine è stata data, in extremis, libertà di voto. Non sono riusciti a ricomporre il gruppo sulla decisione iniziale di votare Orelliana. Anche Orelliana ha espresso i suoi dubbi. Senza quei tredici voti, avremmo ora Renato Schifani presidente del Senato e seconda carica dello Stato. Qui non si può parlare di traditori, ma di patrioti. Li ringrazierò tutti e tredici.
come sempre i nostri avi ci avevano visto giusto quando hanno scritto la carta costituzionale. la prevaricazione del pensiero personale nel essere giusto ,non scontra con l’essere eletto in un movimento o in un partito politico. l’elezione ieri dei presidenti delle due camere e un atto che riguarda i n quel caso alla piena autonomia del eletto. non essendoci maggioranze qualificate uscite dalle urne gli eletti in questo momento hanno il dovere di confluire in rispetto alla richiesta di consenso verso quei punti che le varie forze politiche hanno nei loro programmi.se si crede nel rispetto delle regole tutto questo chiacchiericcio non serve.chi ha per legge avuto sia per poco la maggioranza di suffragio abbia l’onere di proporre ,e non si facciano giochetti che andrebbero contro il consenso chiesto.quel bellissimo articolo della costituzione che rende indipendente l’eletto dopo la sua elezione serve proprio in questo caso percè proprio oggi questo deve dare o no il consenso a proposte programmatiche per l’interesse del paese e non del proprio segretario o movimento o partito. se cambiamento vogliamo allora esercitiamo in pieno i diritti e i doveri che la carta costituzionale ci da. caro grillo quando hai scelto di candidare il movimento al giudizio del popolo,hai accettato le regole democratiche che esso comporta. minacciare i tuoi parlamentari fa diventare te un eversivo e coì diventi peggio di chi tu giudichi. se hai intenzione di voler diventare l’unico trovati un isola deserta e li fondsa la repubblica di grillo e auguri. rispetto per chi sofre e sopratutto rispetto della nazione che tu dici di difendere.oggi tutto ciò che e convergente per il bene del paese deve essere votato e sottoscritto. quando democraticamente cambierete la legge elettorale in modo che dalle urne esca una maggioranza qualificata per governare mi spiace ma solo allora i tuoi discorsi sarenno seri fino ad allora il movimento e i partiti presenti alle camere oggi hanno il diver didare risposte a noi cittadini.giuseppe altamura
Scrit
Grillo ha lanciato idee nuove, sentirsi in linea non vuol dire solo comunicare le SUE idee, ed ubbidire alle sue indicazioni, ma di volta in volta esaminare re proposte con la nostra ragione ed esperienza. In Parlamento è bene avere teste pensanti autonomamente. Usate la vostra testa ed avremo un buon Parlamento.