Il deputato pentastellato Manlio di Stefano ha così detto dinanzi al presidente del Consiglio Mario Monti sulla vicenda dei Marò:
Senatore Monti, le sue valutazioni non possono essere sufficienti. Vogliamo nello specifico sapere se ci sono implicazioni tra la vicenda in questione e lo sblocco dell’accordo commerciale da 300 milioni di euro tra l’India e la WASS di Livorno, controllata da Finmeccanica, per la fornitura di siluri ad alta tecnologia (Resoconto lavori Camera dei deputati).
La Wass? Di Stefano ha avuto forse dei suggeritori poco attenti. La questione della fornitura dei missili prodotti dalla Wass di Livorno, società del gruppo Finmeccanica, è stata sbloccata in data 11 Marzo dietro il parere di un comitato interno al ministero della Difesa del governo indiano:
An internal committee of the DefenceMinistry has opined that there were no wrongdoings in the selection of Black Shark torpedoes being procured for the Indian Navy after irregularities were alleged in the process, LokSabha was informed today […] “The Special Technical Oversight Committee (STOC) has opined that the procurement has been progressed in accordance with the laid down procedures, in keeping with the provisions of the Request for Proposal and DPP-06 in transparent and fair manner.
“The DAC has considered the STOC Report and accepted the same in September, 2012. Government has not taken a final decision on the procurement,” Defence Minister A K Antony told Lok Sabha in reply to a written query.
Black Shark torpedoes, multi-purpose weapons designed to be launched from submarines or surface vessels, are produced by a Finmeccanica company called WASS. Finmeccanica is under the scanner for its alleged role in the VVIP chopper scam (Times of India).
In definitiva, il comitato speciale di supervisione tecnica (STOC) aveva rilevato che l’appalto è stato assegnato secondo le procedure stabilite, in linea con le disposizioni della Richiesta di Proposta, in modo equo e trasparente. Ma il governo indiano non aveva – ripeto, non aveva – preso ancora una decisione definitiva in merito. I marò erano in Italia ma Giulio Terzi non aveva ancora annunciato il rifiuto alla restituzione dei due militari alle autorità indiane che sta maturando in quelle ore ma su un binario che pare essere assolutamente slegato da questa vicenda. Fate attenzione alle date. L’undici Marzo non era ancora successo niente.