Si tratta dell’Atto Camera N. 1165, a firma di DAMBRUOSO, CARUSO, ANTIMO CESARO, GALGANO, GIGLI, MARAZZITI, MAZZIOTTI DI CELSO, MOLEA, NISSOLI, RABINO, ANDREA ROMANO, ROSSI, SCHIRÒ PLANETA, VARGIU e presentato in data 6 Giugno 2013, alla chetichella, senza clamore né notizia alcuna.
Il progetto di legge, è scritto nella relazione introduttiva, mira ad ampliare “l’ambito applicativo dell’istituto della rettifica” nell’ottica di garantirne un effettivo esercizio “al riparo da omissioni e manipolazioni”, inserendo “il divieto di commenti, risposte e titoli, che oggi, troppo spesso, vengono utilizzati per sminuire, ridicolizzare, o semplicemente disinnescare la rettifica”.
Si prevede, quindi, l’aggiunta di un titolo standard che indichi l’articolo cui la rettifica si riferisce, la data di pubblicazione
e l’autore, e si precisa che la rettifica deve avere lo stesso rilievo e la stessa collocazione della notizia diffamatoria, deve essere pubblicata nella sua interezza e, per quanto attiene ai blog, deve essere riportata in testa di pagina, prima dell’articolo che ne forma oggetto.
La norma, per la prima volta in assoluto, cita testuale i blog come prodotto editoriale da sottoporre allo strumento della rettifica. La citazione è contenuto all’articolo 1, comma 4, il quale specifica per i blog un termine di 48 ore entro le quali si deve provvedere alla pubblicazione della rettifica, con un titolo standard e riportandola in testata. La sanzione per il mancato adempimento varia da 8000 a 16000 euro. La rettifica non potrà essere commentata né dall’autore del blog né dai lettori. Inoltre, secondo gli autori della proposta di legge, “nella determinazione del danno derivante da diffamazione a mezzo stampa, il giudice deve tener conto della diffusione quantitativa o geografica del mezzo di comunicazione usato per compiere il reato”, per cui per diffamazione condotta via web – quindi teoricamente a diffusione globale – si potrebbe persino incorrere nel massimo della sanzione.
Cubi credo d’aver accusato una mia stanchezza congenita e cronica molto prima di oggi per il fatto d’esser divenuto refrattario ad articoli di legge citati e circostanziati in tribunale a Nuoro ed Oristano, talvolta a Sassari o Cagliari. Citato a fare il pubblico ministero all’occorrenza, io conosco solo la legge del menga non son in grado come te di produrre arringhe circostanziate con citazioni di legge perchè son laureato in ingegneria elettronica. Non propriamente una laurea acquisita all’università od al politecnico ma una buona preparazione militare nell’ambito e premetto il particolare “preparazione militare” che equivaleva allora ad una laurea civile onoris causa. Mio genero che è un avvocato affermato presso il forum di Sassari ed Alghero potrebbe rispondere al tuo consulto io, certamente son in grado di formularti qualche formula chimica ma non azzardo a citare alcun articolo di legge in tua presenza ad evitare la sopprafazione. Un caro saluto.
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