Elezioni in Germania: il punto sui sondaggi a tre giorni dal voto

Mancano tre giorni alle elezioni politiche tedesche. Fino a qualche mese fa, si faceva dipendere da questo evento la persistenza delle politiche di austerità monetarie della empasse nella evoluzione di una dinamica politica europea. Ma i sondaggi, e una candidatura socialdemocratica poco efficace, hanno spento qualunque entusiasmo: Angela Merkel resterà al proprio posto, guiderà la Germania per altri quattro anni. Lo scorso fine settimana, le elezioni regionali nel Land della Baviera hanno confermato il trend di crescita per la CSU (i cristiano-sociali), alleati della CDU al governo. Viceversa, mentre la SPD non sfonda, il partito liberale è crollato e non ha rappresentanza alcuna nel parlamento regionale. Pertanto sono sorti dubbi molto forti circa il mantenimento dell’attuale coalizione di governo e taluni analisti si sono spinti sino a ipotizzare il ritorno di una Große Koalition.

Un recente sondaggio, eseguito dalla ARD-DeutschlandTREND nei giorni 10-12 Settembre, disegna un paese che al 71% è contento della situazione economica (+5% rispetto alla precedente rilevazione), una convinzione che è tornata ai livelli massimi dalla fase di ripresa che il paese ha vissuto nel 2011:

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Nonostante ciò, la misura della soddisfazione del governo è relativamente bassa: i soddisfatti e i molto soddisfatti sono diminuiti del 5% (complessivamente: soddisfatti 47%; non soddisfatti 53%). Fra gli elettori della CDU, la soddisfazione rispetto all’operato del governo sale all’86%, mentre è minima fra gli elettori della Linke, dei Verdi e della SPD (16%; 26%; 27%). Il grafico che segue mostra il miracolo di Angela Merkel: aver riportato la fiducia nel governo a livelli più che accettabili, in poco più di un anno.

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Sia l’elettorato della SPD che quello della CDU ha già deciso come voterà (entrambi solo il 16% di indecisi), mentre fra gli elettori dei Liberali (FDP), dei Verdi (Grüne) e della Linke gli indecisi sono circa un terzo del proprio elettorato storico.

Merkel mantiene diciassette punti di vantaggio sullo sfidante della SPD, Steinbruck (che vi ricordo fu scelto dal partito senza la benché minima partecipazione dell’elettorato – niente primarie, niente apertura a giovani candidati; la sua fu una selezione dettata dall’organigramma partitico, null’altro).

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La convinzione degli elettori della CDU verso Angela Merkel è quasi totale: il 96% preferisce lei a qualsiasi altro candidato; viceversa, gli elettori della SPD sono meno convinti del proprio candidato (solo l’80% intende votarlo). In ogni caso, l’ultimo mese di campagna elettorale ha visto un inversione di tendenza per quanto concerne l’intenzione di voto del candidato cancelliere: Merkel ha perso più di dieci punti (Ago: 60%; Set: 49%); Steinbruck ha guadagnato qualche punto, ma molti voti sono sfociati nell’indecisione (Steinbruck: +7%; Indecisi +3%).

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Leggi l’analisi completa (via @electionista): deutschlandtrend1874