Dalla Costituzione Italiana, Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Viene spesso immediato appellarsi alla Costituzione. Impiegarla come scudo, come libro rosso, il fondamento della Legge. E’ a questo punto che, di solito, in tema di diritti delle coppie omosessuali e delle Famiglie Lgtb, il nostro interlocutore, con un balzo al contrario, riesce a negare sempre attraverso la Costituzione, il loro diritto a costituirsi e ad esistere liberamente. Gli basta sciorinare il primo comma dell’articolo 29, e solo quello: “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”. Tale schema argomentativo è stato messo in crisi sia dalla Corte di Cassazione (sentenza n. 4184/2012), sia dalla Corte Costituzionale (sentenza n. 138/2010). Durante il dibattito delle scorse primarie, nel Novembre 2012, mentre in Europa e nel mondo il dibattito verteva sul diritto delle coppie gay a sposarsi e ad adottare figli, i due candidati principali, Bersani e Renzi, biascicavano sottovoce di Civil Partnership e di Patti Civili per unioni di fatto. Non mancava solo il coraggio, mancava la visione.
Fra i documenti congressuali depositati la scorsa settimana, solo uno riesce ad affrontare la questione con tale afflato, senza perifrasi, senza slittamenti lessicali: la mozione Civati.
Ho voluto riassumere in otto punti la parte della mozione in cui si parla, per la prima volta in Italia, di Matrimonio Egualitario.
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Riconoscimento della rilevanza costituzionale delle Famiglie Lgbt, a una delle «formazioni sociali» di cui parla l’art. 2 della Costituzione;
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Diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia;
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Riforma globale del diritto di famiglia, al fine di riconoscere nuove famiglie e regolamentarne le diverse forme di relazioni affettive;
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Riconoscimento del concetto di Amore Civile;
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Estendere il matrimonio civile alle coppie formate da persone dello stesso sesso;
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Riconoscere pubblicamente delle unioni civili per coppie dello stesso sesso o di sesso diverso, attraverso una normativa differente da quella del matrimonio
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Estensione al partner o al genitore non biologico della co-responsabilità sul minore;
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Estensione della possibilità di adozione a persone singole o alle coppie formate da persone dello stesso sesso.