Nuova Sinistra

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E’ un titolo provocatorio, lo so. Guardando alle cose reali, non c’è niente di nuovo a sinistra. Se ne sono accorti in molti che la sinistra in Italia è scomparsa. Se ne sono accorti specialmente gli esperti del marketing politico. C’è un mercato. C’è un bisogno frustrato. Il prodotto politico è tutto da costruire e qualcuno intenderebbe costruirlo a partire da una personalità, poiché partire dal contenuto (la proposta politica) è sempre un po’ pericoloso e mette a rischio l’investimento.

Invece la personalità funziona bene come proxy di contenuti che ancora non esistono: una personalità forte, che appaia “di sinistra” – nel linguaggio, nella microstoria personale – aiuta a creare immedesimazione e, nel lungo periodo, conformismo. La personalità accelera il processo di coagulazione di una rete politica: se carismatica, determina la cancellazione del contenuto nonché la sua totale sostituzione. La personalità diventa contenuto politico.

Questo, diciamo, è il lato patologico. Una Nuova Sinistra non potrebbe però nascere senza personalità politiche e al tempo stesso dovrebbe tendere alla dimensione collettiva organizzata e orientata al raggiungimento di obbiettivi. Per questo, quando sento parlare di operazione DiBa (che sarebbe poi un’operazione di marketing messa in opera da Casaleggio, tramite Di Battista, per intercettare la fetta di mercato elettorale che il Pd di Renzi starebbe per consegnare definitivamente al proprio destino), il senso di ‘imballo vuoto’ si fa massimo.

Sinistra non è una etichetta che si possa applicare su confezioni industriali. La nuova Sinistra, se mai nascerà, è il recupero di una identità politica condivisa. E’ un metodo. Non è retorica del fare, e certamente non tende alla poiesis, alla mera produzione di cose, obbligata in rigide pianificazioni ove la discussione è minaccia, è perdita di tempo. La nuova Sinistra dovrebbe nascere in un contesto di confronto onesto e trasparente. E’ ideologica, nel senso che detiene un logos della idealità. Certamente non pone la meta in un futuro idealtipico, bensì la integra in un progetto discorsivo e insieme immanente.

Cos’è invece Di Battista?

One Comment

  1. DiBa,non è niente,è uno che vale uno,aldilà delle ideologie bieche di destra ,sinistra o centro concepite dagli uomini ed attuate a modo ed applicate in tanti modi ,al bisogno della propria casacca.Ci sono dei principi dei diritti e dei doveri, assoluti,aldilà delle ideologie che l’egoismo dell’uomo non vuol comprendere,dell’amore fraterno e rispetto del prossimo chiunque esso sia di qualsiasi colore e razza,ricco o povero ,condividere, senza sperare in un ritorno di interesse;donarsi ad una giusta causa. DiBattista è uno che sommato a tanti altri uno fà :oltre l’ipocrisia della paura del dubbio di cambiare. L’uomo sociale moderno è fallito con tutte le sue presunzioni del sapere, è perduto nella sua ignoranza della condivisione reciproca.

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