Pil Italia, crescita rimandata di sei mesi

Pil Italia, crescita rimandata di sei mesi

Riprendo da un’analisi di qualche mese fa in cui mettevo in correlazione la curva del Prodotto Interno Lodo italiano e il PIL stimato dall’OCSE (OECD). Di fatto il paese ha mancato l’aggancio, o per meglio dire, l’inversione di tendenza, e risulta in ritardo di due periodi (un semestre) rispetto alla previsione dello scorso Novembre 2012. L’abbozzo di ripresa che è stato registrato nell’ultimo trimestre (curva blu) ha la medesima pendenza della previsione OECD (curva aracio scura), la quale prevedeva PIL positivo entro la fine dell’anno. Traslando la medesima curva di due periodi, il PIL positivo slitta a metà 2014.

Confronto Civati-Capezzone: come manipolare male i numeri

Ieri qualcuno su questo blog ha ricordato quel mirabile articolo del Fatto Quotidiano (il sempre lodato Scanzi) in cui si citavano – provocatoriamente – le affinità fra Civati e Capezzone in termini di voti espressi alla Camera. Ho replicato a quel commento spiegando che presentare quei dati in quella specifica maniera era fuorviante e certamente truffaldino. Ora vi spiego perché.

I dati presentati erano ripresi da uno screenshot del sito Openpolis. Scorrendo i dati ci si accorge già di una anomalia relativa al conteggio delle presenze in aula. Accanto al nome di Civati, infatti, è presente un ‘pollice verso’ rosso, segno di cattiva performance (131 assenze, pari al 12.6%), mentre accanto al nome di Capezzone compariva un lusinghiero ‘polllice verde’ (solo 79 assenze, pari al 7.6%). Questa è però una visione superficiale, di chi pratica male il mezzo Openpolis, o di chi lo vuol praticare per veicolare messaggi sbagliati e in malafede.

Controllate le pagine di Civati e di Capezzone:

Assente Presente In missione Totale
Capezzone 79 169 795 1043
Civati 131 912 0 1043
  1. Stiamo accomunando due parlamentari, uno dei quali, indovinate chi, è stato presente solo nel 16% dei casi ed è stato in ‘missione’ il restante 76% delle volte.
  2. Quindi, il calcolo di Openpolis è ristretto a sole 150 votazioni delle 1043 (14%) poiché solo in esse si è verificata la contemporanea presenza dei due deputati;
  3. di questi 150 voti solo 2 rientrano nel novero dei cosiddetti voti chiave (ovvero votazioni finali di leggi o decreti, sono esclusi quindi i voti su ordini del giorno o simili): si tratta del decreto sul Pagamento dei debiti della PA (entrambi favorevoli; M5S astenuto); del Decreto del Fare (entrambi favorevoli, M5S contrario).

Se quindi circoscriviamo l’analisi ai soli voti chiave possiamo concludere che:

Voti Chiave (secondo Openpolis) Capezzone Civati M5S
1 Convenzione Internazionale contro la violenza nei confronti delle donne In missione Favorevole Favorevole
2 Decreto del Fare Favorevole Favorevole Contrario
3 Decreto Emergenze In missione Favorevole Astenuto
4 Decreto ILVA In missione Favorevole Contrario
5 Decreto Lavoro In missione Favorevole Contrario
6 Decreto Svuota-Carceri In missione Favorevole Contrario
7 Delega al Governo per pene detentive non carcerarie In missione Assente Contrario
8 Dimissioni deputata Marta Leonori Voto segreto Voto segreto Voto segreto
9 Fiducia al Governo Letta Favorevole Assente Contrario
10 Modifica 416-ter, scambio elettorale politico-mafioso In missione Favorevole Favorevole
11 Pagamento debiti Pubblica Amministrazione Favorevole Favorevole Astenuto
12 Sospensione IMU Assente Favorevole Favorevole

Civati e Capezzone hanno votato ugualmente solo in due casi su dodici (17%), mentre se confrontiamo le scelte di tutto il M5S circa i voti chiave e contiamo quante volte hanno votato con Pippo Civati, ebbene, si tratta di tre casi su dodici (25%). Ergo, stando ai voti espressi ed effettivamente confrontabili, Civati è più vicino al Movimento 5 Stelle che a Capezzone.

Questi sono i numeri. Se ci vogliamo fidare di essi, bisogna anche essere in grado di leggerli.

#Elezioni2013 | Il confronto alla Camera

Grafico analogo a quello pubblicato oggi sulla ‘decolorazione’ dell’Italia del 2008, a quel tempo così vivida di rosso e di blu, colori oggi appena accennati. Qui si tratta della Camera e mi par di capire che il calo è assolutamente analogo a quello registrato al Senato.

camera_csx_cdxLe ‘regioni’ rosse si sono ridotte alle sole Toscana e Emilia-Romagna mentre Umbria e Marche conoscono un fenomeno di normalizzazione tanto da risultare allineate alla Liguria, per esempio. Colpisce, ancora per quanto riguarda il centrosinistra, il calo del Veneto. Mi pare invece di capire che il cdx abbia mantenuto un certo vigore in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Mi sembra che sono con una analisi dei flussi si possano comprendere da quali ambiti partititi i 5 Stelle abbiano drenato consenso.

[grafici interattivi su http://politiche23013.iobloggo.com]

[segue]

#Elezioni2013 | Il confronto al Senato

Aggiorno con fatica e malavoglia queste analisi dati, ma tant’è, l’esito è quello che abbiamo sotto gli occhi e non si può far finta di niente. Il grafico sottostante lo potete vedere nella sua versione interattiva su http://politiche2013.iobloggo.com ma è evidente che il colpo d’occhio già dice tutto. A sinistra la cartina dell’Italia con la colorazione bluastra identifica la percentuale di voti presa al Senato dalla coalizione di centrodestra; nella parte destra, il colore rosso identifica la concentrazione percentuale del centrosinistra, anch’essa al Senato. In entrambi i casi si nota un calo della concentrazione, ma è significativo che il centrosinistra subisca una dura ‘botta’ anche e soprattutto nelle regioni tradizionalmente rosse.

Ripeto, l’analisi è condotta sulle percentuali e non sui voti assoluti.

sen_csx_cdx

#Elezioni2013 | Affluenza ore 22

Giusto per aggiornarvi sulla situazione: il grafico sottostante è costruito sulla base dei dati dell’affluenza delle ore 22 di ieri sera. Avrete già letto altrove del calo consistente (-7.6%). Più tardi avremo una indicazione maggiormente precisa della tendenza, ma mi pare chiaro – e non sono il solo a dirlo – che, Veneto a parte, tutte le province da cui proveniva la fetta più consistente del consenso per il centrodestra fanno registrare i picchi negativi.

Il grafico interattivo lo potete trovare su politiche2013.iobloggo.com

#Elezioni2013 | Affluenza ore 19

Vedi l’analisi dati sulla pagina speciale http://politiche2013.iobloggo.com/

Affluenza in forte diminuzione nelle province lombarde di Bergamo (-6.13), Como (-6.46) e Brescia (-4.04); giù anche Milano (-4.19). Sopra il 2008 l’Emilia Romagna; buona la partecipazione in Veneto, pari al 2008.

affluenza19La mappa che segue rappresenta in maniera piuttosto sintetica ma efficace l’andamento del voto per affluenza. La Lombardia in rosso insieme a tutto il Sud.

affluenza19_regioni

Ecco la tabella riassuntiva con le indicazioni sulla variazione dell’affluenza rispetto al 2008 (spicca il -10 di Vibo Valentia):

TORINO 1,87
ALESSANDRIA -0,34
ASTI -0,34
CUNEO 0,35
NOVARA -3,97
VERCELLI -4,1
BIELLA -3,55
VERBANO-CUSIO-OSSOLA -5,36
MILANO -2,11
MONZA E DELLA BRIANZA -4,47
BERGAMO -6,13
BRESCIA -4,04
COMO -6,46
SONDRIO -6,24
VARESE -4,39
LECCO -6,15
CREMONA -3,84
MANTOVA -0,28
PAVIA -3,15
LODI -3,61
BOLZANO -1,31
TRENTO -1,52
PADOVA 1,99
ROVIGO 0,12
VERONA -0,97
VICENZA 0,71
BELLUNO -4,74
TREVISO 0,05
VENEZIA 1,19
GORIZIA -2,68
UDINE -1,35
TRIESTE -0,92
PORDENONE 1,06
GENOVA 1,35
IMPERIA -0,91
LA SPEZIA -3,18
SAVONA 0,69
BOLOGNA 0,85
FERRARA -0,11
FORLI’-CESENA 0,42
MODENA 0,73
PARMA -1,14
PIACENZA -3,47
RAVENNA 3,18
REGGIO NELL’EMILIA 1,22
RIMINI 2,23
AOSTA 1,8
AREZZO -0,61
FIRENZE -0,19
GROSSETO -1,58
LIVORNO -0,43
LUCCA -0,51
MASSA-CARRARA -2,07
PISA 0,55
PISTOIA -0,79
SIENA 0,12
PRATO -1,41
PERUGIA -2,11
TERNI -2,47
ANCONA 2,84
ASCOLI PICENO -1,06
MACERATA -2,21
PESARO E URBINO 0,89
FERMO -3,31
ROMA 1,15
FROSINONE -4,03
LATINA -3,82
RIETI -3,86
VITERBO -2,59
CHIETI 2,14
L’AQUILA -3,04
PESCARA -1,68
TERAMO -0,36
CAMPOBASSO -0,35
ISERNIA -0,14
NAPOLI -4,18
AVELLINO -3,54
BENEVENTO -5,79
CASERTA -4,1
SALERNO -3,97
BARI -4,17
BRINDISI -2,85
FOGGIA -2,53
LECCE -4,63
TARANTO -2,96
BARLETTA-ANDRIA-TRANI -0,93
MATERA -2,53
POTENZA -3,84
CATANZARO -7,65
COSENZA -3,56
REGGIO CALABRIA -5,17
CROTONE -3,18
VIBO VALENTIA -10,48
AGRIGENTO -3,92
CALTANISSETTA -2,28
PALERMO -3,67
TRAPANI -2,88
CATANIA -3,79
ENNA -0,26
MESSINA -5,61
RAGUSA 0,16
SIRACUSA -2,09
CAGLIARI -0,89
NUORO -2,29
SASSARI -1,68
ORISTANO -2,19
CARBONIA-IGLESIAS -0,18
MEDIO CAMPIDANO -1,02
OGLIASTRA -1,48
OLBIA-TEMPIO -4,28

#Elezioni 2013 | Affluenza ore 12

Fra pochi minuti l’aggiornamento dei dati sull’affluenza. Seguite su http://politiche2013.iobloggo.com/

Il grafico sottostante mostra l’affluenza delle elezioni del 2008 confrontata con quella odierna. La barra rossa evidenzia il deficit di partecipazione che sta caratterizzando questa domenica elettorale.

affluenza12

Dopo aver atteso i dati del Viminale per oltre un’ora, ecco la tabella con le differenze in termini di affluenza alle urne rispetto al 2008. Fra le province del Nord attualmente sotto la nevicata, si registrano anche dei meno 3% (es. Asti, Pavia). In controtendenza Milano, solo -0.14 rispetto al 2008. Invece Bergamo e Brescia, enclave della Lega Nord, segnano un -2.4/-2.6. Questo fatto è molto importante in chiave risultato finale e assegnazione dei 49 seggi della Lombardia. La cartina mostra invece la ‘tradizionale’ distribuzione del voto: inferiore al 10% al Sud; intorno al 20% in Emilia-Romagna.

affluenza_province

TORINO -0,62
ALESSANDRIA -1,97
ASTI -3,07
CUNEO -2,89
NOVARA -1,84
VERCELLI -2,64
BIELLA -2,95
VERBANO-CUSIO-OSSOLA -1,47
MILANO -0,14
MONZA -1,43
BERGAMO -2,39
BRESCIA -2,6
COMO -1,79
SONDRIO -4,04
VARESE -0,93
LECCO -2,54
CREMONA -2,85
MANTOVA -0,9
PAVIA -3,25
LODI -1,96
BOLZANO -2,72
TRENTO -1,12
PADOVA -0,04
ROVIGO -0,88
VERONA -0,41
VICENZA 0,09
BELLUNO -3,97
TREVISO 0,04
VENEZIA 0,71
GORIZIA -0,12
UDINE -0,79
TRIESTE 1,11
PORDENONE 0,68
GENOVA 0,8
IMPERIA -0,57
LA SPEZIA -2,42
SAVONA -0,52
BOLOGNA -1,78
FERRARA -1,6
FORLI’ -3,74
MODENA -2,33
PARMA -2,08
PIACENZA -2,91
RAVENNA -1,88
REGGIO EMILIA -1,51
RIMINI -0,82
AOSTA -0,57
AREZZO -0,45
FIRENZE 0,12
GROSSETO -0,68
LIVORNO -1,85
LUCCA -1,58
MASSA-CARRARA -2,86
PISA -1,05
PISTOIA -1,51
SIENA 0,03
PRATO -0,97
PERUGIA -1,36
TERNI -1,38
ANCONA 0,13
ASCOLI PICENO -1,6
MACERATA -1,42
PESARO E URBINO -1,03
FERMO -1,69
ROMA -0,43
FROSINONE -2,25
LATINA -1,88
RIETI -1,81
VITERBO -1,39
CHIETI 1,11
L’AQUILA -2,02
PESCARA -1
TERAMO -1,2
CAMPOBASSO -1,2
ISERNIA -1,55
NAPOLI -3,96
AVELLINO -2,39
BENEVENTO -3,11
CASERTA -2,38
SALERNO -3,03
PUGLIA -1,59
BARI -1,97
BRINDISI -1,24
FOGGIA -1,03
LECCE -3,93
TARANTO -0,91
BARLETTA -1,33
MATERA -1,34
POTENZA -2,07
CATANZARO -2,46
COSENZA -1,61
REGGIO CALABRIA -2,46
CROTONE -1,57
VIBO VALENTIA -3,97
AGRIGENTO -1,09
CALTANISSETTA -1,28
PALERMO -2,26
TRAPANI -0,95
CATANIA -1,16
ENNA -0,66
MESSINA -1,9
RAGUSA -0,73
SIRACUSA -0,6
CAGLIARI -1,36
NUORO -2,16
SASSARI -1,44
ORISTANO -1,62
CARBONIA-IGLESIAS -0,91
MEDIO CAMPIDANO -1,2
OGLIASTRA -0,96
OLBIA-TEMPIO -2,42

Politiche 2013, le tendenze del voto nei sondaggi

Ho raccolto i risultati dei sondaggi degli ultimi 30 giorni circa (periodo 10/12/12-02/01/13) in questa tabella:

tabella

Ho determinato la percentuale della cosiddetta Lista Monti sommando le percentuali delle varie liste separate (UDC, Montezemolo alias Italia Futura o Liste Monti e Fli). Nel grafico, ho inserito sia la curva del PD che del Centrosinistra al completo. L’analisi è eseguita tramite curve di tendenza lineare: il Csx cresce se cresce il PD; Sel fornisce alla coalizione un apporto statico, ancora inferiore allo zoccolo duro che fu di Rifondazione comunista nel 1996 (8-10%). E’ interessante notare come l’agenzia SWG e Euromedia tendano a stimare il PD intorno al 30%, mentre tutti gli altri lo posizionano intorno al 33% (media PD:32.5%; senza SWG e Euromedia: 33.85%).

grafico_sondaggiLa Lista Monti risulta in crescita, ma la percentuale registrata da Piepoli (12%) non è dissimile dalla somma delle varie componenti e sottocomponenti come rilevate dai sondaggi precedenti, quando la decisione del Senatore di partecipare alle elezioni come candidato premier del ‘centrino’ era ancora di là da venire. La fotografia dei sondaggi rivela il calo del M5S, un calo consolidato almeno dal 19 dicembre, mentre sembra che il ritorno in campo di Berlusconi abbia ridato vigore al derelitto PdL. La Lega Nord è stabile: oscilla intorno al 5% ma senza un’allenza con il PdL, il Carroccio uscirà dalle politiche 2013 fortemente ridimensionato.

Nel grafico che segue ho cercato di raffiguarare l’effetto che la candidatura di Ingroia avrebbe avuto sulle liste oramai marginali di IDV e di Federazione della Sinistra. La somma di IDV+FDS confrontata con il risultato della Lista Ingroia (apprezzato sinora solo da Piepoli) risulta inferiore ma non di molto: l’ex pm di Palermo aggiungerebbe un magro 1.5% circa.

idv_sel_ingroiaI sondaggi sono stati ripresi dal sito www.sondaggipoliticoelettorali.it/