Non più spettatori

greenpower

Berlusconi va in Green Power e commenta con battutacce l’intervento di una dipendente dell’azienda, una giovane donna, una area manager. La platea assiste, applaude, incita, ride. Quella platea siamo stati noi, per venti anni. Abbiamo riso come in una costante perpetua riproposizione della realtà come show televisivo. Abbiamo assistito, non partecipato, come se non ci riguardasse. Capitava in tv, come quella cosa del sabato sera.

Oggi possiamo dire di non essere più spettatori. Non possiamo più attendere dinanzi allo schermo azzurrino, a sbellicarci per una battuta, un pezzo di pelle nuda. Puoi chiedere alla donna area manager di voltarsi per osservare la curva del fondoschiena. Per anni, la banalizzazione del corpo femminile è stata tradotta in iconografia. Ma quello è un lessico che non è più in grado di distrarre dalla realtà, essendo essa eccessiva più della televisione. L’incantesimo è spezzato. E’ caduto un dì di Novembre, nel 2011.

Vittoria! Vittoria! Balli e canti sul cadavere della manovra

Ha vinto Berlusconi. Viva la revolucion! Peccato che questa ridicola messa in scena del governo causerà un buco di venti miliardi di euro rispetto ai 45 del saldo iniziale previsto dal decreto di ferragosto (via Il Sole 24 ore). L’azzeramento della manovra correttiva di Tremonti è avvenuto ad Arcore, a pranzo, in assenza di Bossi, uscito da palazzo alla chetichella, infilandosi immediatamente nella sua auto blu, senza incontrare i giornalisti. Mancava anche Maroni: era dovuto andare all’incontro con i sindaci. Restava il solo Calderoli, e non si può dire che egli sia la miglior rappresentanza per la Lega, viste le divergenze di veduta fra lui, Bossi e Maroni medesimi. Calderoli ha quindi ceduto sulle pensioni, ma solo per quella minima parte di contribuenti che hanno riscattato gli anni di leva o di laurea, una percentuale residua dell’elettorato leghista, avrà pensato. Ai fini elettorali, nessun danno. Il danno è per coloro i quali hanno pagato somme di denaro all’INPS e ora si vedono quegli anni di contributo inutili al calcolo degli anni di anzianità (rimangono invece nel computo dell’assegno). Dicono che questo sia il primo passo verso l’abolizione delle pensioni di anzianità. Di fatto la norma proposta trasforma in appropriazione indebita quei contributi già versati (di massima, il riscatto della laurea o della leva si fa per lavorare qualche anno in meno). E poi: via le province, ma solo per legge costituzionale. Significa posticipare nel tempo e rendere del tutto incerta la loro riforma, quindi rendere incerti anche i risparmi di bilancio relativi.

Il patto dei rigatoni, così passerà alla storia la cancellazione delle promesse fatte in sede europea – ma la manovra d’agosto non era dettata dalla BCE tramite quella famosa lettera di Trichet? – è stato siglato nella sala del pianoforte: la stessa dove si svolge(va) il bunga-bunga.

Sappiate che tutto quanto è stato deciso in quella sala, dovrà passare per il vaglio delle Camere. Dovrà essere tradotto in emendamenti e depositato in Commissione referente entro le 20 di.. ieri. Ieri. Ne consegue che il parlamento dovrà giocoforza riaprire i termini per la presentazione degli emendamenti affinché il relatore di maggioranza presenti un maxi-emendamento governativo che comprenda tutte le modifiche annunciate in serata. L’ennesima forzatura delle regole parlamentari.

Berlusconi, il caso Aurora Barzatta sbarca sul The Sun


Anche se oramai l’immagine del nostro paese è stata del tutto infangata, la stampa inglese trova pane per i propri denti e scodella senza verifiche la vicenda della pornostar (?) ignota Aurora Barzatta, la quale avrebbe denunciato Berlusconi per stupro (e non per sequestro di persona?). The Sun si limita a dire che i legali di Berlusconi hanno dovuto strenuamente negare le accuse di questa sedicente attrice hard, rimpolpando la vicenda con un richiamo a guai giudiziari di B. per il caso Ruby. Naturalmente nessun cenno al fantomatico giornalista che ha fabbricato l’articolo originario, tale Hicham Amer, su Libération Maroc. Intanto però quel bel titolo sul The Sun fa bella mostra di sé: Berlusconi accusato da una pornodiva.

Fra l’altro la storia che ieri vi ho raccontato non trova il suo giusto spazio nel marasma scandalistico di questi giorni, fra P4, case pagate dagli amici in cambio di qualche nomina, insulti vari fra ministri. Eppure è una vicenda da chiarire, no?

Aggiornamento ore 19.30: ora anche in ucraino!

Aurora Barzatta, chi è la ragazza marocchina che denuncia Berlusconi per stupro?

Aurora Barzatta, al secolo Mouna Rajli, attrice pornografica e modella di professione, avrebbe denunciato – o sarebbe prossima a farlo – il presidente del Consiglio per stupro. A rivelarlo è stata l’edizione marocchina di Libération. L’articolo, a firma di Hicham Amer, riporta alcune informazioni circa l’accaduto:

  1. la donna sarebbe una 21 enne marocchina;
  2. i fatti si sarebbero svolti due anni fa, addirittura viene indicata una data precisa, 16 Marzo 2008;
  3. l’età della donna, quindi, all’epoca dei fatti, sarebbe stata quella di 19 anni;
  4. la violenza si sarebbe protratta per due settimane (il che, è evidente, dovrebbe far supporre un vero e proprio sequestro di persona);
  5. la donna avrebbe ottenuto laute ricompense per il suo silenzio (100mila euro subito, poi agevolazioni per un contratto come modella per 15mila euro annui);
  6. i contatti con Berlusconi si sarebbero protratti sino ai giorni nostri, almeno sino allo scoppio del caso Ruby;
  7. particolare non di poco conto, la ragazza abiterebbe a Milano.
Tutto ciò è stato raccolto e impacchettato dal Tg La7 delle ore 20 di ieri sera.
Vi anticipo che una verifica delle fonti è quasi impossibile, almeno per chi scrive questo blog. Intanto cominciamo col dire che lo stesso Mentana ha provveduto a fare delle verifiche sul nome “artistico” della ragazza nell’ambiente porno: nessuna traccia di Aurora Barzatta. Niente. Nulla. Il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Milano, Edmondo Bruti Liberati, ha negato l’esistenza di qualsiasi denuncia in merito – è pur vero che ai tempi del caso Ruby, egli stesso negò l’esistenza di rilievi penali circa i fatti dell’arresto della ragazza e del suo strano rilascio.
Questa è solo la premessa. Potrei concludere qui dicendo che si tratta di una clamorosa fake, di una bufala che il Tg La7 ci ha servito in un sol boccone. Eppure qualcosa non convince. A cominciare dall’autore dell’articolo, tale Hicham Amer.
Cercando su Google potete imbattervi su questa rivista online, chiamata Maghress. Cliccando su questo collegamento, troverete l’elenco degli articoli che Amer scrive per Libération, edizione Marocco. L’ultimo in ordine di tempo è proprio quello che parla di Berlusconi e della denuncia di stupro presunta. L’uomo scrive sia per Libération che per L’opinion che per Mountakhab, ma la sua attività di cronista sembra assolutamente saltuaria e limitata. Un profilo riconducibile più a un giornalista pubblicista che a un giornalista vero e proprio.
Quali sono le fonti di Hicham Amer? Mouna Rajili esiste davvero? domande che forse non troveranno risposta.
Intanto, questa simpatica notizia sbarca sui media inglesi, in special modo sul DailyMail:
Il Dailymail arricchisce la notizia già di per sé inquietante con estratti dall’intervista rilasciata dal medico personale nonché deputato PdL, Umberto Scapagnini, rilasciata a Novella 2000. In particolar modo Scapagnini esalta le doti di statista del premier: “è in grado di fare sesso sei volte la settimana”, ma anche di “farlo cinque colte in un giorno”. Tutto comincia con un riposino, durante il quale il premier si fa una iniezione, cito testuale: “injections at the base of the penis which have an immediate effect” (Dailymail). Ecco quindi svelato l’arcano.

E B. disse: diremo che abbiamo aiutato Ruby perché avevamo pena di lei

Pena di lei. Questa la giustificazione. E che una si dà la patente di puttana da sola? No, dice B. al telefono con l’igienista (mentale?) dentale, diremo che l’abbiamo aiutata perché avevamo pena di lei:

Ruby racconta di registrazioni mai effettuate per giustificare la confessione. Ruby non ha potuto negare l’evidenza dinanzi al magistrato. Un fatto che ha mandato all’aria la gestione del caso da parte della segreteria di Berlusconi, già in opera per costruire false testimonianze:

Questo fa presupporre anche il reato di corruzione di testimone. Un recidivo, B.: ricordate Mills? Nella sua storia è arrivato sino a corrompere giudici – vedi caso Squillante. Quanto pubblicato in questi giorni sui giornali potrebbe essere solo la punta dell’iceberg. Potrebbe esserci tanto di quel fango e di quella melma nei brogliacci delle intercettazioni, da far impallidire tutti gli scandali sessuali del mondo. Non conosciamo per nulla le torbide profondità di Arcore. Possiamo solo impressionarci per quel poco che ne emerge.

Intanto sembra che Ruby voglia davvero costituirsi ‘parte civile’. Sarebbe la svolta per un processo che ancora deve cominciare.

(Immagini tratte dal Corriere della Sera, 05/04/2011).

Caso Ruby: dalla Giunta per le Autorizzazioni della Camera sì a conflitto attribuzione

Tratto da Il Fatto Quotidiano

La Giunta per le autorizzazioni della Camera con un parere favorevole votato a maggioranza – 11 a 10, questo il conteggio – ritiene che la Camera debba sollevare conflitto di attribuzione sul caso Ruby. La Giunta, si legge nel parere, “esprime che la Camera, a tutela delle sue prerogative costituzionali, debba elevare un conflitto di attribuzioni nei confronti dell’Autorità giudiziaria di Milano, essendo stata da quest’ultima lesa nella sfera delle sue attribuzioni riconosciute dall’art. 96 della Costituzione”.

leggi tutto

Se non ora quando? Diretta web dalle ore 14

Diretta web via twitter della manifestazione romana di ‘Se non ora, quando?’ (box a lato).

Ruby, Cicchitto choc: abbasseremo la maggiore età

Non è uno scherzo. No, ho verificato. Non è assolutamente uno scherzo. Quanto sopra è stato veramente detto da Fabrizio Cicchitto, capogruppo PdL alla Camera, piduista invecchiato 30 anni, forse da rottamare, considerato lo sproloquiare degli ultimi giorni. Oggi ha esordito – forse reduce da un bunga bunga – con una perla che resterà negli annali. No, non basta tutto lo scandalo e la vergogna che valicano i confini e raggiungono i giornali esteri. No, non si finisce mai di contribuire a questo sfascio.

Cicchitto ha risposto ad una domanda dei giornalisti, i quali gli chiedevano come si sarebbe comportato il PdL, la prossima settimana, quando la convenzione di Lanzarote, ovvero il trattato internazionale sottoscirtto anche dall’Italia contro lo sfruttamento e l’abuso minorile, giungerà in aula al Senato per il voto di approvazione:

“Colgo la provocazione che è insita nella sua domanda, comunque voteremo sì”, afferma Cicchitto. Potrebbe bastare, ma no. Lui sente il dovere di ragguagliarci sulle iniziative della maggioranza in proposito. E questa Convenzione fa proprio al caso del loro Padrone:  “la Convenzione di Lanzarote che il governo italiano deve ratificare prevede, tra l’altro, il raddoppio delle pene per prostituzione minorile” (Asca News).

Pensate che non verrà nuovamente preparata una leggina ad personam, anzi ad minor. Cicchitto ha così confermato – senza neppure un minimo di imbarazzo – che “allo studio del governo c’e’ una legge per l’abbassamento della maggiore eta’: ”E’ una delle tante questioni che ci sono sul tavolo – ha spiegato – ma non e’ la piu’ urgente” (Asca News, cit.).

Una bagatella di poco conto, diciamo: legalizzare il bunga bunga con le diciassettenni. Primo punto del programma di governo.

 

Valigia Blu: invia una email al Presidente del Consiglio

Valigia Blu organizza questa protesta, a cui aderisco volentieri:

In un Paese democratico un capo di governo non può mentire ai suoi concittadini.

Vai qui: http://www.governo.it/scrivia/scrivi_a_presidente.asp – Compila il form e alla voce “testo” copia e incolla quanto segue:

LE DIECI BUGIE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

1.B. dice di «non aver fatto sesso con Ruby».

È contraddetto da numerosi documenti (intercettazioni, sms) e da testimonianze dirette.

2.B. dice che «anche Ruby lo scagiona».

È falso. Ruby è stata «interrogata» abusivamente da un «emissario» di B. e anche in quest’occasione opaca saltano fuori «le scene hard con il presidente)».

3.B. dice di aver telefonato una sola volta al capo di gabinetto della questura e di non averlo minacciato. È falso. Telefona più volte. Presenta Ruby come “la nipote di Mubarak” (altra bugia). L’ingerenza provoca l’agitazione dei funzionari e l’illegittimo affidamento a una prostituta brasiliana della minorenne.

4.B. dice: «E’ la 28esima persecuzione giudiziaria ».Il numero è inesatto. Berlusconi ha subito 16 processi (tre le assoluzioni).

5.B. dice: «Mi spiano dal gennaio 2010».

È falso. Sono soltanto stati raccolti i tabulati telefonicidelle sue amiche.

6.B. dice: «Hanno violato la mia casa».

È falso. Le indagini si sono sempre fermate al cancello della villa di Arcore.

7.B. dice: «I giudici di Milano sono incompetenti ».È falso. Dottrina e giurisprudenza danno ragione alla procura di Milano.

8.B. dice: «Hanno maltrattato le mie amiche ».È falso. Lo smentisce il suo ragioniere, Giuseppe Spinelli, anche lui perquisito: «Poliziotti garbati».

9.B. dice: «Non ho mai pagato una donna».

È falso. B. paga sempre le donne che partecipano al “bunga bunga” o che passano la notte con lui.

10.B. dice: «Non mi devo vergognare».

È la bugia più manifesta. Il premier deve dire finalmente la verità su questi dieci punti e assumersi fino in fondo le sue responsabilità, accettandone le conseguenze. In un Paese democratico un capo di governo non può mentire ai suoi concittadini.

Silvio Sodoma: Emilio Fede e i ricatti delle Escort

Questo passaggio delle intercettazioni, oramai di pubblico dominio, nonostante gli strali di Fede e le minacce di querela, getta una luce oscura sull’intera vicenda. Un passaggio in cui lo stesso Emilio Fede ammette di aver sborsato dei soldi di tasca sua per evitare un guaio più grosso. Leggete:

Nicole Minetti: Mh! Madonna mia!

Emilio Fede: Io non ti dirò, non ti dirò chi… ma

Nicole Minetti: Si

Emilio Fede: … una di quelle che circolavano, io l’altro ieri gli ho dato di tasca mia,

senza farlo risultare a lui diecimila euro! Va bene? Pe.. pe.. perché aveva delle

fotografie scattate col telefonino, aveva bisogno di soldi, va., dico va beh te li do io!

Diecimila

Nicole Minetti: No! Stai scherzando?

[…]

Emilio Fede: Ieri sera o, ti giuro avrei pagato per andarmene, per come stavo mi girava la testa, eccetera… e sai quindi, sai un attacco così di cervicale, quindi ieri sera io sapevo che era importante esserci, ma non per fare la cena, perchè., lui aveva, ha bisogno di un interlocutore capito? Perchè chi può essere l’interlocutore suo io, ieri
sera tu, Barbi e basta! Non è che lui può parlare di politica, di cose eccetera con altri!

Nicole Minetti: (si schiarisce la voce) Ah no assolutamente!

Emilio Fede: Ecco! Ieri sera era necessario, capito?

Insomma, per i malintenzionati che intendono querelare questo blog per quanto pubblicato qui sopra, rivelerò che si tratta di un racconto di fantasia, tanto la realtà è ben peggiore, questo è certo. Ora, facendo una breve analisi del testo,

a) cosa non si fa per il Capo: addirittura si sborsano i soldi di tasca propria per evitargli le noie dei ricatti delle ragazze per le foto fatte con il cellulare; questa è fedeltà, ma è anche “prevenzione” del malumore del Capo, è darsi da fare per evitare che il Capo si arrabbi poiché se si arrabbia capita che quel favore che ci poteva fare salta da un momento all’altro; tutti loro, tutta questa corte di pezzentoni, è lì, attende che Lui, il Capo, conceda loro quanto promesso, quanto desiderato; è una forma alquanto arcaica, direi quasi medievale, un feudalesimo bislacco e amorale;

b) il Capo, il Re, a corte, ha bisogno del suo paggio; ha bisogno di essere allietato, rincuorato, lunsingato; egli ha sempre ragione e tutti gli devono rivolgere attenzione; la Corte si pavoneggia con i suoi soldi mentre lui, solo nelle vuote stanze, gravato dalla responsabilità dell’intero paese, schiacciato da questo peso che gli toglie persino il sonno, viene ricondotto ai rapporti umani attraverso questa pletora di arriviste pronte a tutto.

Gli storici un giorno avranno materiale in abbondanza per costruire la vita di Corte negli anni Dieci del 2000. Una involuzione paurosa del potere pubblico che ritorna a vestire i panni dell’Assolutezza e della dissolutezza delle Monarchie del Settecento. In fondo, sono anche queste Cronache dal Default.

The New York Times: il mondo commenta lo scandalo Berlusconi-Ruby

Negli scorsi giorni, il mondo anglosassone ha potuto specchiarsi nel nostro sex-scandal. Berlusconi e  il sesso con la minorenne. Sex, drug and Silvio. Sì, certo: solo di sesso si è parlato. Nessun giornale straniero ha minimamente preso in considerazione il risvolto legato al rapporto di Berlusconi con la giustizia. Perché rifiutarsi di farsi interrogare dai magistrati? I giornali stranieri, e in particolare quelli americani, hanno accostato il caso B. a quello celeberrimo di Bill Clinton. Con la discriminante evidentissima che quella di Clinton fu una scappatella extra coniugale, quello di B. un vero giro di super squillo a pagamento. Non so se notate la differenza.

Sul The New York Times è stato aperto un forum sul caso Berlusconi. Questo il tenore dei commenti. Si passa dall’antropologismo culturale al maschilismo, a teoremi d’invidia di classe. Ho provato a tradurre alcuni passaggi.

Durante la presidenza di Bill Clinton ero sposata con un cittadino italiano che ha pensato che non ci fosse nulla di sbagliato in quello che Clinton ha fatto. Cercando di insultarmi, mi ha chiamato moralista. Non ho dubbi che con il suo cornetto mattutino e il caffè espresso, sta leggendo La Republica e applaude il signor Berlusconi. Uomini europei (alcuni, molto) hanno un modo diverso di pensare. (Giusto per essere chiari, Ero sposata, non più). Ho detto basta (Amy Ahlert, Philipse Manor, N.Y.).

Le persone che stanno attaccando Berlusconi lo stanno facendo così, inconsciamente, sapendo che non si può avere niente di tutto questo lusso, anche a metà dei propri anni. E ‘solo lo sfogo dei non abbienti. Lasciate che l’uomo abbia il suo divertimento, fino a quando egli non utilizza le casse dello Stato per i suoi affari e fa il suo lavoro (di primo ministro) di destra (Dewan Jaglul Central Florida).

L’età del consenso (per avere rapporti sessuali) in Italia e Germania è di 14 in Francia e Svezia, 15. Tu e io possiamo non essere d’accordo ma questa è la legge in questi paesi. Quindi abbiamo un 74 anni, con più soldi che neanche Creso [trentesimo e ultimo sovrano della Lidia, 506-561 a.C.] potè contare, fa affidamento sul suo pacemaker al fine di avere rapporti sessuali consensuali con belle giovani donne (Rosario Exeter NH).

… E questo sarebbe il ragazzo che castiga i gay ad ogni occasione che ha. Vergogna!!! (westcoastkid San Diego, CA)

Sono stato spesso in Italia ultimamente. Gli Americani non possono avere un’idea in ciò che sta accadendo. Immaginate il presidente proprietario di Fox News e controllore di quel che accade negli altri canali televisivi, e che possieda due giornali. Immaginate che un giorno un politico va all’opposizione (come per esempio Fini ha fatto), i titoli urlano della sua presunta irregolarità per settimane, e quando queste scorrettezze si scoprono essere solo invenzioni, ignorano i fatti. Immaginate un magistrato seguito da un cameraman per tutto il giorno essere ridicolizzato per ore perché aveva messo su i calzini viola. Immaginate talk-show invasi dai Berlusconians che letteralmente urlano tutto il tempo e non lasciano nessun altro finire una frase. Questo è ciò che sta accadendo (Eduardo, Uruguay).

La maggiore preoccupazione per queste squallide storie dovrebbe essere incentrata sulla sicurezza nazionale e il fatto che il capo di un governo di una grande nazione europea è soggetto al ricatto. Per quanto riguarda l’uso del termine “stupro”, in Italia l’età del consenso è 14. Anche se la prostituzione non è illegale qui, aver fatto sesso con una prostituta di età inferiore ai 18 anni è un reato grave. Anche se il comportamento di Berlusconi da molti è visto come intrattenimento, non dovrebbe essere così. Piuttosto, il suo comportamento e la sovversione del processo parlamentare per il beneficio personale e la sua tutela giuridica è una tragedia per tutti gli italiani e per l’Europa. L’Italia soffre anche della debolezza dell’opposizione politica incapace in frenare l’abuso dell’arroganza del potere da parte di Berlusconi. Questo sottolinea l’importanza in avere un’opposizione forte e competente in politica di governo per il bene del popolo (American in Rome).

Vedo che c’è molta confusione nei commenti. Berlusconi è indagato per non aver fatto sesso con una minorenne, ma per aver assunto una minorenne come una prostituta, e per aver usato il suo status per liberarla dopo che era stata arrestata per furto (l’accusa sostiene che ha fatto ciò per impedire che venisse divulgato il primo reato). Indipendentemente da ciò che è il valore del diritto in un paese come l’Italia, entrambe le azioni sono considerate come reato, almeno sulla carta, e l’accusato non è un cittadino normale, ma il primo ministro di un paese membro del G8 (PP Tuckahoe, NY)

Silvio Berlusconi è il politico più onesto del mondo. Non ha mai promesso di fare il suo grande paese, ha promesso solo di farsi grande. Non ha mai rappresentato i valori della famiglia, i diritti umani, la giustizia universale o il miglioramento della società. Rappresenta solo se stesso e i suoi amici. Sapendo tutto questo, l’elettorato italiano ha votato per lui, e gli ha dato la possibilità di farsi anche più ricco. Solo per questo motivo merita di andare avanti, a differenza della truffa Obama che ha promesso per ripristinare i diritti umani del mondo nei confronti degli Stati Uniti e chiudere Guantanamo. Berlusconi ha adempiuto in tutto e per tutto la sua campagna si impegna per farsi più potente. Obama deve ancora raggiungere un tale successo nei suoi obiettivi dichiarati (Alan Spain).

E via discorrendo. Per chi volesse divertirsi e continuare a vergognarsi, questo è il link:

http://community.nytimes.com/comments/www.nytimes.com/2011/01/19/world/europe/19italy.html

Scandalo Ruby: il destino di Berlusconi nelle mani di Futuro e Libertà

Caso Ruby: per B. si profila il giudizio immediato. Lui sussurra di volersi avvalere del legittimo impedimento, ovvero delle rovine del legittimo impedimento come demolito dalla Consulta lo scorso 14 Gennaio. Il giudizio immediato è un rito speciale caratterizzato dalla mancanza dell’udienza preliminare. Affinché il PM possa chiedere il giudizio immediato, “occorre l’evidenza della prova e che la persona sottoposta alle indagini sia stata interrogata sui fatti dai quali emerge l’evidenza della prova oppure che la persona, pur avendo ricevuto l’invito a presentarsi, non si sia presentata” (wikipedia). Il fascicolo completo delle indagini, che come riferito da Gianni Barbacetto su Il Fatto Quotidiano, è stato inviato alle Camere, alla Giunta per le Autorizzazioni poiché la Procura di Milano intende perquisire gli uffici dell’avvocato Spinelli, definito “l’uomo portafoglio” di B.: a quanto pare è lui ad erogare le somme per mantenere l’harem di Via Olgettina (Il Fatto Quotidiano). Gli uffici di Spinelli sono considerati pertinenza della segreteria dell’onorevole Berlusconi, pertanto i magistrati devono passare le la Giunta per le Autorizzazioni, sebbene buona parte dell’indagine sia stata effettuata con i metodi delle intercettazioni e dell’analisi dei tabulati dei telefonini, e in parte attraverso le dichiarazioni delle ragazze. Si parladi un malloppo  di 300 pagine.

Come si comporterà la Giunta per le Autorizzazioni? Visto e considerato il fallimento di Futuro e Libertà alla votazione della mozione di sfiducia non più di un mese fa, come si comporteranno le opposizioni? La perquisizione dell’ufficio di Spinelli potrebbe fornire ai magistrati le prove schiaccianti dei passaggi di denaro di B. verso Lele Mora.

Dovete sapere che la Giunta è presieduta da Castagnetti (PD). La fuoriuscita di FLI dalla maggioranza ha scombussolato l’equilibrio delle Commissioni: in molte di esse, i deputati e i senatori di FLi sono decisivi. La Giunta per le Autorizzazioni è così composta:

PD 5; IDV 1; UDC 2; FLI 2; Lega 2; PdL 7; Misto 2; ovvero, maggioranza 9, opposizioni 10, misto 2.

Potete bene comprendere come ancora una volta la questione si sposti dal piano giudiziario a quello politico. FLI può votare a favore delle perquisizioni? A sentire Roberto Rosso, fresco coordinatore del FLI in Piemonte (che opportunismo) è assolutamente necessario “circondare di uno scudo costituzionale, per tutta la durata del mandato, l’attività delle alte cariche italiane” (Il Nichilista). Forse Rosso è stato colto da un rigurgito di berlusconismo, oppure più probabilmente tiene in tasca una doppia tessera. Fini si è mostrato su di un altro piano, preferendo non commentare le recenti vicende del premier, autocensurandosi castamente.

Domani la Giunta si riunirà. Cosa verrà deciso? Berlusconi è in questi istanti trasmesso sulle proprie televisioni, con il mezzo del video-messaggio. Sta cercando di scagionarsi riprendendo il medesimo copione di sempre: persecuzione della magistratura per sé e per i suoi prossimi. Potrà fare in tempo a comprare il voto decisivo dei due componenti della Giunta appartenenti al gruppo Misto? I loro nomi:

MISTO (2 componenti)

Cosa faranno i finiani? E l’UDC? Potranno assestare al B. morente il colpo finale? Come può Italo Bocchino sostenere che queste non sono faccende politche? E Bossi? Bossi è caduto su una gaffe clamorosa. Leggete:

Questa vicenda” ha detto il Senatur, riferendosi alla vicenda di Ruby, “non avrà ripercussioni di nessun tipo. Anzi, la gente magari comincia a convincersi sul serio che lui sia un perseguitato (La Repubblica.it).

Ecco il punto: non è perseguitato, è evidente che non lo è. Però la gente può convincersi del contrario. E’ quello che è accaduto, è quello che accade ancora.

Berlusconi e Ruby: la stampa estera e lo scandalo del sesso con la minorenne

Sex, drug and Silvio: nemmeno l’ombra di dimissioni. [Farà la fine di Ben Alì?]

Le Monde

Ruby, straniera, minorenne e prostituta? Quando l’immigrazione fa bene

Che fine ha fatto la lotta all’immigrazione clandestina? La Lega non sarà soddisfatta dell’operato del (finto) premier. Qui si parla di minorenni marocchine. E le minorenni italiane? Sono forse passate di moda?

Lei si chiama Ruby e ha fatto parte del carrozzone di Lele Mora. Fu portata a bordo di una Mercedes ad Arcore. Lì l’ha vista pure Emilio Fede, che di Mora è amico inseparabile. E’ subito entrata nelle grazie di Papi (sì, ci tocca rispolverare l’ormai desueto nomignolo). Ma quando viene fermata dalla polizia senza documenti, al centro di una lite con la sua coinquilina, lei inizia il suo lungo racconto di soldi e sesso. Scappa più volte dalle case-famiglia gestite da religiose, prima a Milano, poi a Genova, finché non viene interrogata dal pm milanese, Pietro Forno. A quel punto il suo racconto prende la forma di un verbale, un verbale che scotta. Mora manda avanti la figlia per chiedere Ruby in adozione. Sembra che sia stata direttamente la Presidenza del Consiglio, su intercessione della consigliera regionale lombarda, Nicole Minetti, a fare pressione sulla Questura di Milano, quando Ruby viene fermata, affinché non venisse schedata:

Secondo il quotidiano diretto da Ezio Mauro, Ruby viene fermata in Corso Buenos Aires a Milano lo scorso 27 maggio. E’ accusata di furto in casa di un’altra ragazza che l’ha precedentemente ospitata. Ma Ruby non viene né fotografata né identificata. Secondo Repubblica, infatti, alla questura arrivano telefonate direttamente da Palazzo Chigi. Sul posto si precipita anche Nicole Minetti, ex igienista dentale eletta alla Regione Lombardia, ora indagata secondo il quotidiano per favoreggiamento della prostituzione insieme a Emilio Fede e Lele Mora. Sono quasi le tre del mattino del 28 maggio quando le due lasciano la questura. La Minetti chiama immediatamente Berlusconi al telefono. Anche Ruby parla con il premier (Il Fatto Quotidiano).

Stasera, notizia ANSA, la Questura di Milano ha smentito di aver avuto trattamenti di favore verso la giovane. Indirettamente ha però confermato di aver ricevuto la telefonata da Palazzo Chigi.

Intanto si scopre che Emilio Fede e Lele Mora sono indagati, nell’ambito della stessa vicenda, per il reato di favoreggiamento della prostituzione. Fede, poc’anzi, alle 19, è regolarmente in onda, nonostante sia scoppiato lo scandalo. La scaletta del suo telegiornale è una gelida architettura costruita al fine di lamentare la persecuzione giudiziaria nei suoi confronti, nonché in quelli del suo Capo. Parla di Acerra, dell’inceneritore e della visita odierna di Berlusconi; del meteo, di Avetrana e della fuga di notizie (non dei testimoni e avvocati ad uso e consumo delle televisioni); quindi il salto carpiato, il non-detto fra le righe. Le fughe di notizie, questa barbarie. Bisogna stare attenti, intima, poiché si può sapere di essere indagati dai giornali, così, all’improvviso, svegliandosi una bella mattina:

Berlusconi in serata – durante la conferenza stampa di Acerra – ha fatto una mezza ammissione: aiuto da sempre chi ne ha bisogno. Tutto il resto è spazzatura mediatica. Altra spazzatura che non può essere messa negli inceneritori. Pensate, però: il governo, quella sera in cui Ruby viene fermata dalla polizia, si mobilita per salvare una minorenne marocchina. Mentre, quando altri minorenni marocchini sono annegati nel Canale di Sicilia, hanno mandato le vedette della Guardia di Finanza solo per certificare che fossero tutti morti. Minorenni marocchini, nigeriani e quant’altro, soffocano ogni giorno nei Centri di Identificazione ed Espulsione. Per loro il governo ha in serbo solo i legni della polizia. E non parlo di Terzigno e Boscoreale, che nemmeno sono paesi marocchini. Lì, il governo mette la spazzatura. Lo fa con il metodo della forza. E loro, i cittadini, devono considerarlo un aiuto.