Lega Nord? No, associazione a delinquere

Così era tutto un drenare soldi dal partito per spostarli verso operazioni puramente private, finanziare la scuola della moglie, pagare le automobili per i rally al figlio più piccolo, e poi viaggi, vacmze, cene, tutto a Nostre spese. Denaro anche per il sindacato padano. Così Belsito in un brano delkle intercettazioni parla con il proprio interlocutore e dice che lui ha i “conti della famiglia”, non del partito.

E Tosi ha il coraggio di dire che a Bossi il denaro non è mai interessato. No, a lui no. Ma a tutti gli altri sì. E chi non era del Cerchio, i vari Maroni, Castelli, lo stesso Tosi, sapevano. Erano anche un po’ invidiosi di tutta questa mercanzia.

«La macchina», comprata per uno dei figli di Umberto Bossi. E poi «case», almeno una decina di viaggi-vacanza. Sempre per i figli del Senatùr oppure, la conferma arriva a tarda sera in ambienti investigativi, per un super-big del partito e un tempo dello Stato intero, Rosy Mauro, ex vicepresidente del Senato. E soprattutto, una delle principali chicche: denari con ogni probabilità pubblici impiegati per la ristrutturazione della «villa di Gemonio», appartenente proprio a Umberto Bossi. Ancora: almeno in un’occasione, soldi destinati alle «spese» della moglie del Senatùr. E un’altra somma, importante, a parere di chi indaga «distratta» dai conti della Lega per foraggiare la campagna elettorale di Renzo Bossi detto “Il Trota”, alle Regionali del 2010 […] tali atti di disposizione, in ipotesi non riconducibili agli interessi del partito e contrari ai suoi vincoli di statuto, hanno carattere appropriativo(Intercettazioni – Le intercettazioni – Belsito: «Anche io ho i costi della famiglia»| italia| Il SecoloXIX).

Si tratta di appropriazione indebita. E il partito, cos’è diventato? Il sindacato padano? Sono forse essi associazioni a delinquere?

Lega Nord: verso l’epurazione del sindaco Tosi

Sì, le forze centrifughe interessano tutti i partiti, è vero. Il PD con Veltroni e i popolari, il PdL con i malpancisti o i frondisti guidati dal redivivo Scajola. Ma quanto si è consumato ieri a Varese, durante il consiglio provinciale della Lega Nord, segna un cambiamento storico: il punto di non ritorno per il Carroccio. Il Consiglio è stato oggetto di dure critiche, fischi diretti persino a Bossi. Si doveva eleggere il nuovo segretario provinciale ma la votazione non ha nemmeno avuto luogo. Maurilio Canton era l’unico candidato presente. Il candidato di Bossi. Stamane, di fronte alla sede della Lega a Varese, è stato appeso questo striscione:

ovvero, Canton segretario di chi? Di nessuno. Canton è sindaco di Cadrezzat e di sé ha detto: “Il mio nome era stato indicato da Bossi in persona” […] “è andato tutto come doveva andare, cioè bene: sono stato eletto per acclamazione come in passato è già avvenuto in altri congressi della Lega” […] “sì, c’è stato qualche problema con alcuni delegati, e venivamo da alcuni dissidi interni ma poi il presidente ha usato i suoi poteri: siccome ero l’unico candidato ha deciso l’elezione per acclamazione. Spetta a lui decidere come votare, mica ai delegati, il regolamento parla chiaro” (TMNews).

A margine del consiglio provinciale di Varese, la polemica con il sindaco di Verona Tosi continua. Dopo le censure ricevute dalla segreteria nazionale a fine settembre, oggi Francesco Speroni, il leghista dei trecento all’ora sull’Autobahn, ha affermato che Tosi è “fuori della linea del partito”, che sta “assumendo posizioni centraliste” e pertanto la sua posizione sarà oggetto di valutazione da parte di chi di dovere In altre parole, Tosi rischia l’epurazione così come tutti gli altri eretici che stanno su posizioni di contrappunto al ruolo della Lega nella dinamica berlusconiana.