Colpa degli elettori se #vinciamopoi

L’errore più banale che si possa commettere è affermare che è colpa degli elettori, soprattutto se pensionati, quindi vecchi e inadatti al cambiamento, che non penserebbero al futuro dei propri nipoti. L’errore storico che ha commesso la sinistra quando doveva commentare i successi di Berlusconi. E’ sempre colpa degli altri se gli altri non capiscono.

E’ un fatto se quasi tre milioni di elettori non ti votano più. Lo era quando capitava per il Pd, lo è ora per il Movimento 5 Stelle. Forse è venuto il momento di accettare un ruolo nel sistema, per poterlo cambiare. La strategia della Montagna (dell’isolamento), messa in atto all’indomani del voto delle Politiche 2013, ha solo creato confusione e divisione ed ha reso il Movimento ininfluente sulle dinamiche politiche dietro alle riforme costituzionali. Influenzare per il bene del paese doveva essere l’unica strategia percorribile. Chissà che non lo diventi ora, materializzando il vecchio piano C. C come Civati, che l’aveva pensato per primo, molto tempo fa.

#EP2014 Diretta Elezioni Europee

13.07 Il crollo di voti per Grillo

12.56 Oramai è confermato: eletti fra i civatiani, Daniele Viotti, Renata Briano, Elly Schlein, Elena Gentile. Quindi, per rispondere al quesito di Cerasa di ieri, sì siamo andati bene.

11,03 Preferenze: i civatiani eletti potrebbero essere tre/quattro. Forse due nel NW, quindi Elly Schlein e Elena Gentile.

4,47 Oramai il dato è confermato: successo storico del Pd, che ha riconquistato 3 milioni di voti rispetto al Febbraio 2013. La soglia Italicum è stata superata. La Destra? Quale destra?

23,16 …e visti i precedenti, mi frmo qui. A dopo.

23,11 Tecné invece dà un risultato meno cristallizzato di quello di Masia su La7 PD 27/34 M5S 24/31, con probabilità 58-65%

23,05 Alfano al 4%, in bilico insieme a Lista Tsipras

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23,00 EXIT POLL Italia @TgLa7  PD 33% (+/- 2,5%) M5s 26,5 FI 18

22,50 sì quindi Junker reclama la vittoria – ma i seggi di PPE e PSE potrebbero non bastargli

22,41 L’Ungheria si è smarrita

https://twitter.com/Giusva82/status/470662372978593793

22,40 Chiaramente è una stima, ma PSE avrebbe 193 seggi

22,23 il paradosso è che il voto antieuropeista avrà l’effetto di rafforzare il partito trasversale del rigore finanziario. Verso Junker?

22,18 Francia: “This result is a shock, an earthquake,” ha detto Manuel Valls, primo ministro socialista. Marine Le Pen chiede nuove elezioni

22,10 Serie storica dell’affluenza, 43,1 dato in linea con 2009

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22,07 scrive Civati: “Come a ogni elezione, tutto il voto minuto per minuto. Tra poco su Ciwati.it: http://www.ciwati.it/2014/05/25/tutto-il-voto-minuto-per-minuto-fino-a-una-certa/

22,05 in Germania affluenza al 47,9% – drammatico il dato in Polonia: 22%

22,00 Jaume Duch-Guillot: è un passaggio storico per l’Unione Europea. L’affluenza al 43,1%

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21,51 sul sito http://electionsnight2014.eu/ la diretta dell’annuncio del portavoce dell’europarlamento Jaume Duch-Guillot sulle prime stime dell’affluenza

21,40 Un riassunto del risultato dei partiti di estrema destra in Europa (Regno Unito, dato del partito di Farage?)

21,30 fra un po’ seguiterò a scrivere ma su twitter @yespolitical – perché si farà tardi..

21,23 Javier Solana, Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza dell’Unione Europea

21,10 Seggi chiusi dappertutto, tranne..

21,07 è già arrivato l’appello a Grillo

Tratto da Huffpost.it – fonte ANSA

“Unitevi a noi! Tutti coloro che sono per la libertà, l’indipendenza e contro l’Unione europea devono unirsi a noi”, ha affermato Le Pen, a margine del suo intervento a Nanterre, nel quartier generale del Front National. “L’Unione europea deve restituire quello che ha rubato, con la debolezza, la viltà e il tradimento delle elite europee, deve restituire al popolo la sua sovranità e dobbiamo costruire un’altra Europa: l’Europa delle nazioni libere e sovrane, l’Europa delle cooperazioni liberamente scelte. Ciò che è stato espresso oggi è un rifiuto massiccio dell’Ue”.

21,05 Ultimi dati dalla Francia ridimensionano leggermente il FN (22%)

21,00 Intanto su Twitter #EP2014 sfiora le 200 mila menzioni

21,00 Bulgaria, partito conservatore del premier Borisov al 30%

20,48 Con la crisi del Partito Socialista francese, a rischio la nomina di Martin Schulz come presidente della Commissione Europea. Il gruppo PSE in Europarlamento sarà guidato da SPD e Partito Democratico. Fatto che rende ancor più importante aver espresso le giuste preferenze.

20,40  delusione forte nei commenti su Twitter #EP2014 dopo gli exit poll francesi:

20,37 – Alba Dorata è pur sempre la terza forza partitica in Grecia, in EP gonfierà le fila degli antieuro

20, 30 – Estrema destra euroscettica vince anche in Danimarca – fortuna che i danesi assegnano solo 13 seggi.

20,30 – Il grafico degli exit poll francesi – qui il PS fermo al 14,2

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20,19 Nel 2009 era al 4%

20,17 – Non stiamo tanto bene…

20,15 – Republica.it pubblica un exit-poll per errore ad urne ancora aperte #fail

20,10 – Marine Le Pen e il Front National al 25%, Partito Socialista al 14,7% – tgLa7

20,05 – Oggi pomeriggio Claudio Cerasa ha fissato alcuni criteri che, a suo dire, dovrebbero permettere di valutare i risultati: 1) Renzi vince se supera Veltroni 2008 (???);

– Sfide da seguire nel Pd: De Luca che prova a sgambettar Renzi appoggiando Caputo per togliere voti a Ferrandino (sindaco renziano di Ischia)

– Per sapere quanto pesa ancora Bersani osservare i voti che prenderanno Caronna (nord-est), Zanonato (nord-est), Panzeri (nord-ovest).

– Per capire quanto peserà Civati osservare i voti di Viotti (nord-ovest), Schlein (nord-est), Bonaccorsi (centro), Gentile (sud).

20,00 – Exit Poll in Austria – People’s Party 27%, Socialist Democratic Party 23.8, Green party 15, Freedom party 19

19,50 – Il dato del 42% mostra chiaramente una flessione rispetto al 2009

In controtendenza la Francia, con un aumento della’affluenza di quasi il 2% alle ore 17 35.07% (33.18% nel 2009)  dati Ipsos

19,45 – Affluenza ore 19, dati ancora parziali, ma pare attestarsi al 42%

18.48 – la suddivisione dei seggi tedeschi nel grafico di @electionista

https://twitter.com/electionista/status/470599708252340225

18,40 – Noi invece dobbiamo aspettare sino alle 23, anche se il macrodato europeo conferma buona prestazione dei partiti di sinistra. Se solo fossero uniti…

18,35 – Sono appena usciti gli exit-poll della Grecia che vedono Syriza largamente in testa (27-30%). E quelli della Germania:

  • CDU/CSU (EPP): 36,1% (36 seggi)
  • SPD (S&D): 27,5% (27 seggi)
  • Grüne (Greens/EFA): 10,6% (10 seggi)
  • FDP (ALDE): 2,9% (3 seggi)
  • Die Linke (GUE/NGL): 7,6 (8 seggi)
  • Alternative für Deutschland (—): 6,5% (6 seggi)
  • others: 8,8% (6 seggi).

18,30 – Comincia il liveblogging su yespolitical.com

L’acciaio s’è spento

Non è solo la politica ad essere in ritardo, a Piombino. Sebbene sia stato firmato un accordo fra le parti e il governo al fine di riprendere l’attività dell’altoforno fra “due o tre” anni, le incertezze sul futuro dell’area non sono affatto fugate. A Piombino sono in ritardo tutti, quindi, se come è vero il gruppo Lucchini è in amministrazione straordinaria dal 2012, schiantatosi al suolo a causa del peso di 800 milioni di euro di debiti. Il dibattito pubblico non è mai esistito. Concentrato com’è sui costi della politica, si è perso importanti pezzi del tessuto industriale del paese.

Ma, pazienza, ora che la campagna elettorale entra nel vivo, Piombino può essere un ottimo palcoscenico. Vi sarà certamente qualcuno che urlerà alla piazza eccitando gli animi, facendo accrescere il senso di rivalsa verso chi si è dimenticato di loro, gli operai delle acciaierie.

L’agonia è durata diciotto mesi. Nessuno degli abili oratori è stato a Piombino, in questo tempo. Quando, per le primarie, Civati era passato di là, la situazione era già fortemente compromessa. Civati parlava allora da candidato segretario e sosteneva che, una delle ragioni della “ferita” di Piombino, era lo scollamento fra cittadini e istituzioni. La politica è incapace di vedere il mondo reale intorno a sé ed è sempre più rinchiusa in una narrazione in cortocircuito: il nuovo contrasto bloccante, Casta vs. Anticasta, è sempre di più giocato nel campo dell’iperpopulismo. Mentre il paese, il paese muore.