Servizi Pubblici Locali, nuove modifiche con il DL Sviluppo

Ancora modifiche al decreto legge 13 agosto 2011, n. 138 (poi convertito nella legge 14 settembre 2011, n. 148). Sì, si tratta di nuovo della normativa che disciplina le modalità di assegnazione dei servizi pubblici locali come riscritta in seguito al referendum del 2011 e opportunamente adeguata alla normativa europea in materia.

Il Decreto Sviluppo torna a modificare con il metodo del taglia e incolla alcune frasi dell’articolo 4 comma 3 del suddetto decreto, che specifica l’iter di approvazione della delibera quadro, apparso fin dall’inizio farraginoso e alquanto punitivo nei confronti dell’ente locale che intenda assegnare i servizi in via esclusiva alle ex-municipalizzate (assegnazione diretta “in house”). Il discriminante è la verifica di mercato che l’ente locale è tenuto a eseguire a a inviare in verifica all’Autorità per la Concorrenza, atto che l’Autority può impugnare, imponendo al Comune o alla Provincia o alla Regione un regime concorrenziale. La sostanza della norma non cambia, ed è rivolta ancor di più a tutelare il mercato dei servizi pubblici locali, in special modo laddove vi è maggior probabilità di fare businness, ovvero nei grandi comuni e nelle aree metropolitane (ovvero laddove si ipotizza di avere un giro d’affari sopra i duecentomila euro l’anno).

“Nello specifico”, è scritto nella relazione tecnica allegata al decreto, “l’esito della verifica di mercato e della delibera deve essere trasmessa all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato solo nel caso in cui dalla verifica sia emersa la non realizzabilità di una gestione concorrenziale e sia stato deciso di conferire diritti di esclusiva“. In sostanza, se l’Ente locale mette a gara l’assegnazione della gestione di un servizio pubblico, dopo aver valutato l’opportunità (per il mercato!) di realizzare “economie di scala” e di massimizzare “l’efficienza del servizio”, non succede nulla;  ma qualora decidesse altrimenti, ovvero di conferire diritti di esclusiva, e soltanto nel caso in cui “il valore economico del servizio” da assegnare in esclusiva sia superiore a duecentomila euro annui, “pari alla soglia per la possibilità di affidamenti diretti in house indicata al comma 13 dell’articolo 4”, allora e solo allora la verifica di mercato e la delibera devono essere sottoposte al parere dell’Autority, la quale ha la possibilità di non esprimersi, nel qual caso la delibera è adottata.

Ecco il testo consolidato dell’articolo 4 con le modifiche apportate con il Decreto Sviluppo:

Art. 4 c. 3 decreto legge 13 agosto 2011, n. 138 (in rosso le modifiche apportate): “3. La delibera di cui al comma precedente nel caso di attribuzione di diritti di esclusiva se il valore economico del servizio è pari o superiore alla somma complessiva di 200.000 euro annui è adottata previo trasmessa per un parere obbligatorio dell’Autorità all’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che si pronuncia entro sessanta giorni che può pronunciarsi entro sessanta giorni, sulla base dell’istruttoria svolta dall’ente di governo locale dell’ambito o del bacino o in sua assenza dall’ente locale, in merito all’esistenza di ragioni idonee e sufficienti all’attribuzione di diritti di esclusiva e alla correttezza della scelta eventuale di procedere all’affidamento simultaneo con gara di una pluralità di servizi pubblici locali. Decorso inutilmente il termine di cui al periodo precedente, l’ente richiedente adotta la delibera quadro di cui al comma 2. La delibera e il parere sono resi pubblici sul sito internet, ove presente, e con ulteriori modalità idonee”.

Manovra Monti: taglio di 1,4 miliardi ai comuni, IVA +2%

Diretta streaming della conferenza stampa di Monti e del governo:

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Attenzione che Monti ha stravolto tutto quanto detto finora! Seguite in diretta su http://twitter.com/#!/yes_political

Indiscrezioni ANSA:

  1. ARRIVA ICI-IMU, 0,4% SU PRIME CASE
  2. SOGLIA TRACCCIABILITA’ A 1.000 EURO
  3. IRPEF A 46% SOPRA 75000 EURO FINO A 2014
  4. PENSIONI, BLOCCO PEREQUAZIONI OLTRE MINIMO PER 2012-13
  5. POSSIBILE AUMENTO IVA 2 PUNTI SU 10-21%
  6. SOPPRESSI INPDAP-ENPALS, FUNZIONI A INPS
  7. SCURE SU AUTHORITY, DA ANTITRUST A CONSOB
  8. ADDIO VECCHIE MONETE, NON POTRANNO ESSERE PIU’ CAMBIATE
  9. PIU’ CONTRIBUTI PER AUTONOMI E AGRICOLTORI
  10. DEDUZIONE QUOTA DI IRAP SU COSTO LAVORO
  11. GARANZIA STATO SU PASSIVITA’ BANCHE
  12. PENSIONI: AUTONOMI A 66 ANNI 1/2 2012, DONNE 63 1/2
  13. PENALIZZAZIONI PER CHI ESCE PRIMA 63 ANNI
  14. SUPERBOLLO BOLIDI, +20 EURO A KW DOPO I 170

Michele Emiliano svela su Twitter la manovra di Monti: tagli agli enti locali per 1,4 miliardi di euro e aumento dell’IVA del 2%. Nella cronaca del sindaco di Bari, il discorso serissimo e superbo di Vasco Errani, che non trova risposte da parte del governo.

  1. Arrivo a Ciampino con Ryan Air sotto la pioggia alle 12 da Monti per conoscere quanto e come dovremo soffrire inizio non incoraggiante
    December 4, 2011 3:36:35 AM EST
  2. Siamo entrati nella sala dell’incontro con #Monti tutti insieme sindaci, province e regioni quasi 50 persone ma come si farà a discutere?
    December 4, 2011 6:20:54 AM EST
  3. Tre quarti d’ora di ritardo del presidente del Consiglio #Monti #Vendola deve scaricare la tensione parlando con Burlando
    December 4, 2011 6:47:38 AM EST
  4. È entrato #monti : La situazione è grave ed anche da Washington Pechino e Tokio si segue la situazione italiana
    December 4, 2011 7:06:25 AM EST
  5. #Monti: dobbiamo riguadagnare autorevolezza attraverso il consolidamento della finanza pubblica
    December 4, 2011 7:07:40 AM EST
  6. #Monti: dobbiamo realizzare il pareggio di bilancio entro il 2013
    December 4, 2011 7:08:21 AM EST
  7. #Monti: ho iniziato con Germania e Francia un massiccio ripensamento delle politiche economiche europee
    December 4, 2011 7:09:18 AM EST
  8. #Monti nel 2012 dobbiamo fare una manovra netta da 20 miliardi di euro lorda da 24 miliardi
    December 4, 2011 7:10:11 AM EST
  9. #Monti: bisogna gravare meno su lavoro e impresa
    December 4, 2011 7:10:58 AM EST
  10. #Monti: per avviare la crescita col Min Passera abbiamo unito le competenze dello sviluppo e delle infrastrutture
    December 4, 2011 7:12:01 AM EST
  11. #Monti: nessuno deve essere soddisfatto dalle nostre azioni perchè tutti debbono partecipare allo sforzo del Paese
    December 4, 2011 7:12:55 AM EST
  12. #Monti: prende la parola il min #Giarda
    December 4, 2011 7:14:44 AM EST
  13. #Monti #Giarda : la misura netta della manovra è 20 miliardi ed incorpora la manovra sulle pensioni
    December 4, 2011 7:15:52 AM EST
  14. #Monti #Giarda il primo blocco riguarda la riforma delle pensioni con effetti modesti nel 2012
    December 4, 2011 7:16:41 AM EST
  15. #Monti #Giarda la mi OVRA sviluppa i suoi effetti nel 2013 e 2014 con l’anticipazione dell’entrata in vigore del metodo contributivo
    December 4, 2011 7:18:02 AM EST
  16. #Monti #Giarda : i vantaggi della riforma pensionistica arrivano ad importi molto importanti sui bilanci dello stato a partire dal 2018
    December 4, 2011 7:19:31 AM EST
  17. #Monti #Giarda : intervento molto importante sulla tassazione dei redditi immobiliari che ammonta a circa 10 miliardi (Imu)
    December 4, 2011 7:20:54 AM EST
  18. #Monti #Giarda : aumento rendite catastali più recupero ivi più tassa sui servizi (Tarsu) più accise per 5 mld €
    December 4, 2011 7:22:02 AM EST
  19. #Monti #Giarda : interventi su beni di lusso (barche aerei auto) che affiancano l’Imu andranno a comporre in futuro la tassa Patrimoniale
    December 4, 2011 7:24:16 AM EST
  20. #Monti #Giarda : non c’è traccia di tassa patrimoniale
    December 4, 2011 7:25:03 AM EST
  21. #Monti #Giarda : taglio lineare su deduzioni fiscali per famiglie per 22 miliardi o intervento su Iva
    December 4, 2011 7:26:28 AM EST
  22. #Monti #Giarda : previsto un ulteriore aumento dell’Iva del 2% per un importo di 16 miliardi
    December 4, 2011 7:30:07 AM EST
  23. #Monti #Passera: dobbiamo semplificare le procedure e sbloccare i cantieri
    December 4, 2011 7:40:41 AM EST
  24. #Monti #Passera premiate fiscalmente utili tenuti in azienda o nuovi apporti di capitale
    December 4, 2011 7:41:47 AM EST
  25. #Monti #Errani: il paese deve comprendere ció che state facendo
    December 4, 2011 7:47:51 AM EST
  26. #Monti #Errani : bisogna fare il tagliando al federalismo fiscale
    December 4, 2011 7:49:25 AM EST
  27. #Monti #manovra #Errani : tolta la sanità nel 2012 il taglio per trasferimenti alle regioni è totale
    December 4, 2011 7:56:14 AM EST
  28. #Monti : nonostante l’Imu ai comuni viene sottratto un altro miliardo di € siamo finiti
    December 4, 2011 8:14:43 AM EST
  29. #Monti #manovra viene sottratto un altro miliardo al comparto dei Comuni così non possiamo reggere
    December 4, 2011 8:15:42 AM EST
  30. #Monti #manovra il patto di stabilità viene appesantito di un altro miliardo e quattrocentomila euro così i comuni dovremo chiuderli
    December 4, 2011 8:17:06 AM EST
  31. #Monti #manovra nessuna misura per il sud e nessuna modifica patto di stabilità aggiunti al taglio del 75% del trasporto pubblico locale
    December 4, 2011 8:18:58 AM EST
  32. #Monti #manovra hanno convocato il CdM alle 16 è tutto già deciso stiamo solo perdendo tempo
    December 4, 2011 8:31:46 AM EST
  33. #Monti #manovra sostiene la discussione con Errani (straordinario) il min dei rapporti col Parlamento che non ha delega sulla materia
    December 4, 2011 8:52:16 AM EST
  34. #Monti #manovra #Errani Errani è pronto ad assumere l’incarico di Presidente Consiglio nessuno è in grado di rispondergli per il governo
    December 4, 2011 8:54:09 AM EST
  35. #Monti #manovra riunione finita male ognuno sulle sue posizioni
    December 4, 2011 9:14:16 AM EST
  36. #Monti #manovra riunione finita il pubblico sciama fuori da palazzo Chigi pieno di delusione
    December 4, 2011 9:24:43 AM EST

Pareggio di Bilancio in Costituzione passa in sordina alla Camera

La Camera approva, in sordina, mentre l’opinione pubblica discetta di eliminazione dei vitalizi dei parlamentari, la nuova norma costituzionale che introduce fra i principi fondamentali dello Stato quello del pareggio di bilancio. Eppure, considerati i tempi che corrono, una maggior attenzione a una norma di tale portata andrebbe posta.

L’iniziale proposta di legge del governo è stata affiancata da ulteriori proposte, una anche a firma del PD (primo firmatario il segretario, Bersani) e tutto questo innovativo corpus normativo è divenuto nella trattazione in Commissione un unico faldone, da oggi ufficialmente approvato in prima lettura dalla Camera.

Il principio del pareggio di bilancio è molto semplice da capire e si potrebbe risolvere in un comma, molto breve, che modifichi l’art. 81 della Costituzione. E così dovrebbe essere:

PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE

Art. 1.

1. All’articolo 81 della Costituzione sono aggiunti, in fine, i seguenti commi:

«L’equilibrio annuale di bilancio deve essere raggiunto senza ricorso al debito pubblico. Le entrate derivanti dal debito pubblico devono essere destinate esclusivamente a spese di investimento. La legge ordinaria definisce le procedure per l’attuazione delle disposizioni dei commi quinto e sesto e individua gli investimenti da effettuare nel corso di ogni singolo esercizio finanziario».

I vincoli introdotti sono in realtà ben più del solo pareggio di bilancio. Si tratta di:

  1. pareggio di bilancio senza ricorso al debito;
  2. entrate derivanti dal debito pubblico impiegate esclusivamente per gli investimenti;
  3. gli investimenti da effettuare sono individuati mediante legge (riserva di legge).

In sede di disciplina attuativa dei principi costituzionali, dovranno però essere definiti con maggior precisione:

– la platea dei soggetti istituzionali tenuti a rispettare il vincolo di bilancio (ci saranno dei soggeti esclusi? se sì, quali?);

– il carattere consolidato (per tutta la PA) o individuale (per i singoli enti) del vincolo stesso;

– gli aggregati contabili da prendere in considerazione, riguardanti sia i saldi di bilancio (saldo nominale o strutturale, inclusione o esclusione delle partite finanziarie, possibilità o meno di poste fuori bilancio) che il debito (inclusione o esclusione dei debiti di fornitura);

– i criteri contabili da utilizzare (competenza giuridica o economica, cassa o competenza mista);

– l’arco temporale di riferimento (il singolo esercizio o un arco pluriennale di durata da definire con riferimento agli enti territoriali).

Va da sè che la formulazione del terzo comma dell’art. 81 della Costituzione parla di equilibrio annuale dei bilancio e solo in via interpretativa lo possiamo definire pareggio. Ma si tratta di pareggio contabile  o di sostenibilità? Ovvero, il criterio dell’equilibrio ha delle sfumature oppure indica inequivocabilmente l’equilibrio delle entrate e delle uscite? Nei lavori preparatori della Camera viene fornita la seguente spiegazione:

Qualora il termine “equilibrio” debba essere inteso come pareggio contabile, ne conseguirebbe che, in presenza di uno stock di debito e di una conseguente componente di spesa per interessi, il saldo primario dovrebbe essere necessariamente in avanzo di un ammontare sufficiente a pareggiare la spesa per interessi, in modo tale da annullare il deficit e garantire il pareggio. L’assenza di un deficit comporterebbe l’invarianza nel tempo dello stock nominale di debito. In presenza di una condizione di crescita, anche moderata, del PIL, ne conseguirebbe la tendenza alla progressiva riduzione del rapporto debito/Pil. Tale tendenza non potrebbe arrestarsi nemmeno quando il predetto rapporto dovesse scendere sotto una determinata soglia (ad esempio quella del 60% definita in sede comunitaria), in quanto l’obbligo di equilibrio di bilancio sancito in costituzione (qualora esso vada inteso come pareggio contabile) non verrebbe meno. L’adozione del vincolo del pareggio, riferito al saldo complessivo di bilancio, implicherebbe quindi l’adozione implicita dell’obiettivo di progressivo annullamento del rapporto debito/Pil (Atto Camera C. 4620/4205/4525/4596/4607, scheda di lettura n. 551).

In sostanza, l’obiettivo posto dalla nuova norma costituzionale è realizzare costantemente un avanzo primario al fine di abbattere il debito. Allo stesso tempo non è specificato quali debbano essere i mezzi per realizzare questo avanzo primario. Naturalmente un ente pubblico può indebitarsi garantendo l’equilibrio. Ma se lo fa mettendo a bilancio entrate che non è sicuro di avere? Il problema potrebbe essere scoperto solo in fase di bilancio consuntivo, quando emergerebbe il vero buco di bilancio e il fallimento dell’obiettivo dell’equilibrio sancito costituzionalmente. E poi? Cosa succede all’amministratore che bara sul bilancio?

Nella nostra normativa è già presente la fattispecie dei “grave dissesto finanziario”, che può comportare la rimozione, per esempio, del presidente della regione, cui si applicano per un periodo decennale la sanzione dell’incandidabilità ed altre sanzioni interdittive (decreto legislativo 6 settembre 2011, n.149, recante la disciplina dei meccanismi sanzionatori e premiali relativi a regioni, province e comuni). Il nuovo testo dell’art. 81 prevede comunque che “a garanzia del corretto perseguimento del principio dell’equilibrio di bilancio”, debbano essere assicurate “verifiche a consuntivo e le eventuali misure di correzione”. Il legislatore sembra riferirsi a “quel complesso di procedure, già previste dalla legislazione in materia di contabilità e finanza pubblica, che prevedono attività di monitoraggio degli effetti finanziari di norme in vigore nonché degli andamenti complessivi di finanza pubblica e, in esito a tali procedure, meccanismi correttivi da porre in essere nel caso in cui si registrino oneri che eccedano le previsioni originarie ovvero scostamenti rispetto ad equilibri sanciti con gli strumenti di programmazione” (Scheda di lettura n. 551).

Si richiamano inoltre le previsioni del comma 13 del medesimo art. 17 della legge n. 196/2009, riguardanti, più in generale, le attività di monitoraggio poste in essere dal Governo rispetto agli andamenti complessivi di finanza pubblica. Il Ministro dell’economia e delle finanze, allorché riscontri che l’attuazione di leggi rechi pregiudizio al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, assume tempestivamente le conseguenti iniziative legislative al fine di assicurare il rispetto del vincolo costituzionale di copertura finanziaria delle leggi. La medesima procedura è applicata in caso di sentenze definitive di organi giurisdizionali e della Corte costituzionale recanti interpretazioni della normativa vigente suscettibili di determinare maggiori oneri (ibidem).

Si tratta del commissariamento? Che fu minacciato da Tremonti quando la sanità pugliese sembrava essere al tracollo? E’ possibile che questa attività di monitoraggio sia lasciata al governo? Oppure è necessaria una autority indipendente che attui le verifiche e denunci il comportamento illegittimo alla Corte dei Conti?