Discorso di Renzi al Parlamento Europeo: le reazioni della stampa estera

Bisogna scavare per trovare le reazioni della stampa estera al discorso di Matteo Renzi al Parlamento Europeo. Nessuna home page è al pari di Repubblica.it, per dire. Niente titoli a 99 pixel.

Le Monde reca in home page un trafiletto il cui titolo rimanda ad una frase detta dal presidente del Consiglio italiano: “la nostra generazione deve ritrovare lo spirito di Telemaco”, e pertanto la nuova Odissea del Telemaco Matteo Renzi inizia fra gli applausi e l’entusiasmo dei deputati: è la renzimania, scrive Alain Salles, scalfita dal presidente del PPE, Manfred Weber, che non intende soccombere ad essa. Weber scalfisce l’entusiasmo del giovane primo ministro: “bei discorsi in quest’aula ne abbiam sentiti tanti, ma noi attendiamo i fatti”, e poi “dobbiamo continuare ad applicare la legge (Maastricht,  ndr.), il debito non è il nostro futuro”, ha detto, citando il 130% del rapporto debito/Pil dell’Italia.

El Pais, in un articolo nascosto fra le pieghe della sezione Internazionale, si dilunga maggiormente sullo scorno fra Renzi e Weber, citando anche la risposta del primo, che si è dichiarato sorpreso dall’attacco di Weber e si è chiesto se stesse parlando per l’Europa o per la Germania. Ma, al di là della mera cronaca della giornata, El Pais non si è spinto in alcuna valutazione. Il giorno prima era stato pubblicato un pezzo di Pablo Oldag intitolato “Renzi leva il suo spirito riformista e modernizzatore al centro dell’Europa”, nel quale veniva di fatto ripreso lo schema narrativo che si è affermato sui media mainstream italiani, ovvero che Renzi ha avuto il pregio di farsi capire dagli italiani (il 40%!). “Gli italiani hanno detto che tra la presa in giro dell’Europa come fatto da Berlusconi e il boicottaggio di Grillo, vi è una terza opzione: prendere l’iniziativa”, ha scritto Oldag, ripetendo l’errore di dimenticare che le ultime elezioni europee hanno fatto registrare un astensionismo record, il vero primo partito italiano. Di questi cittadini, che hanno rifiutato di esercitare il proprio diritto, sembra si sia persa ogni traccia.

 

 

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