Alberto Musy è il leader torinese del Terzo Polo. E’ stato candidato sindaco alle elezioni amministrative di Torino del 2011. E’ un avvocato, docente di diritto comparato all’Università del Piemonte orientale, lavora presso Exor, una delle principali società d’investimento europee, controllata dalla Famiglia Agnelli. Liberale e cattolico, per sua stessa ammissione.
Stamane, fra le otto e le otto e trenta è stato raggiunto da tre/quattro colpi di pistola, sparati nel portone della casa dove vive da un uomo dal capo coperto con un casco integrale e vestito con un impermeabile anonimo. L’attentatore era nascosto nell’androne della scala e, una volta sorpreso dallo stesso Musy mentre si nascondeva accovacciato in un angolo, gli ha scaricato addosso i colpi di una calibro 38. Musy era rientrato eccezionalmente a casa dopo aver accompagnato a scuola le figlie.
Secondo una ricostruzione de La Stampa, Musy avrebbe sceso delle scale e ricevuto il primo colpo pistola, poi ha tentato di scappare. Ci sono testimonianze di alcuni abitanti del palazzo che hanno udito sparare i colpi “in cortile”.
Così Mario Calabresi, direttore de La Stampa, su twitter: “un professore colpito sotto casa è il film peggiore del Paese e fa grande angoscia”. Qualcuno parla di terrorismo, qualcuno mette in relazione l’impiego alla Exor, quindi il legame professionale con la famiglia Agnelli, quindi – per la proprietà transitiva – colpire lui equivale a colpire dentro Fiat. Qualcun altro suggerisce una somiglianza fra l’attentato a Musy e quello a Marco Biagi, di cui ricorreva l’anniversario qualche giorno fa. Ma non esiste alcuna correlazione politica né ideologica fra i due personaggi.
L’attentato avviene in un clima politico arroventato dalla trattativa sulla riforma del mercato del lavoro, proprio ieri giunta al bivio e all’abbandono da parte del governo Monti della concertazione come modello di relazione con le parti sociali. E’ avventato suggerire delle connessioni fra questo avvenimento e la rottura CGIL/Governo. E’ altresì avventato parlare di ritorno del terrorismo. Musy è un avvocato fallimentare. Possibile che la mano che ha sparato abbia tutt’altra provenienza.
(in aggiornamento)