C’è un signore che discetta di democrazia diretta e va dicendo che il PD è morto e che i giovani farebbero bene a stracciare le tessere. Sul Il Fatto quotidiano traducono questa strategia con la definizione di “operazione di svuotamento del PD”. E perché mai i giovani del PD, che non sono una categoria e non rispondono come un sol uomo, dovrebbero mai abbandonare le pur misere possibilità di ribaltare il gruppo dirigente attuale e assoggettarsi ad un Comico che, fra l’altro, tratta i parlamentari eletti nel suo Movimento come un gregge di pecore?
Il PD non sarà morto ma non se la passa benissimo. E il poco democraticamente eletto leader dei 5 Stelle ha orientato la decisione del governissimo con il Pdl molto opportunisticamente negando qualsiasi collaborazione con i democratici. Questa è una storia che non andrebbe dimenticata. Grillo aveva il potere di metter fuori gioco una volta per tutte Berlusconi. Ha scelto di consumare il PD per mero calcolo. In tal senso, il Comico altro non è che un arrampicatore elettorale. La sua critica alla Casta si basa sul grande motore dell’indignazione, che lui evoca ad ogni comizio, ad ogni post, ad ogni tweet. L’odio verso il privilegio della classe dei professionisti della politica genera consenso e interazioni. Sul web, la capacità di generare interazioni è potere. Non smettete di ripeterlo.
Il PD si può cambiare. Si può cambiare con la partecipazione. Il più grave errore che si possa compiere è dar ascolto ad uno speculatore. Se l’attuale segreteria compierà il grave errore di ‘chiudere’ il congresso, i giovani del PD non possono stare a guardare, non possono stracciare le tessere e andarsene. Se sono davvero giovani e vogliono cambiare questo partito, allora vadano oltre la semplice contestazione. Bisogna mettere in piedi una Mozione. La Mozione che porterà il nome di Pippo Civati.