Ore 20. Il Tg1 rende conto degli scontri a Roma fra manifestanti aquilani e polizia. Secondo il tg diretto da Minzolini, gli scontri sarebbero stati causati da manifestanti di area ‘antagonista’, estranei ai manifestanti veri e propri.
Le immagini che seguono sono da diffondersi il più possibile. Poiché è quasi totale l’oscurità sulla vicenda visto che il Tg1 delle 13.30 non ne ha fatto nemmeno menzione. E le proteste sono ancora in corso. In questi istanti si sta svolgendo un sit-in dinanzi a Palazzo Grazioli, proprio mentre il Presidente del Consiglio è in riunione con la direzione del PdL. Tutto questo viene pubblicato come reazione al silenzio del più importante telegiornale italiano, il tg della tv pubblica.
La testimonianza di un ferito:
Vodpod videos no longer available.E il vergognoso silenzio del Tg1:
Dalle pagine di Repubblica.it si legge che Maroni è corso al Ministero dell’Interno per essere relazionato sui fatti. “Io giudico sui fatti, non sulle opinioni”. Poi aggiunge:
Maroni ha quindi riferito di “essere favorevole alle manifestazioni quando si svolgono pacificamente, senza violenze. E voglio capire perché questa non si è svolta in questo modo, voglio capire se ci sono responsabilità e da che parte” (Repubblica.it).
Il non violento Maroni? Ve lo ricordate nel 1996, resistere agli agenti della polizia mandati dall’allora pm Papalia a perquisire la loro sede? Badate bene che il ministro dell’Interno non ha atribuito la responsabilità degli scontri ai manifestanti: almeno, non ancora. Si è però lasciato andare a questa battuta, come se oggi la manifestazione SoS per L’Aquila fosse una manifestazione violenza e organizzata da violenti. Proprio lui: uno condannato a otto mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale.