Caos Lega Nord, Belsito si dimette – Il Secolo XIX scoprì le manovre sospette già a Febbraio

Gli articoli del Secolo XIX che inchiodano il tesoriere leghista Belsito

E’ stata una escalation. Dalle prime voci di perquisizioni circolate stamane alle dimissioni di Francesco Belsito, tesoriere leghista, accusato di aver distratto qualche milione di euro dai rimborsi elettorali leghisti, diciamo gonfiandoli un poco, forse distrattamente, e dirottandoli dal partito alla “famiglia” di Bossi. Si tratta di milioni di euro. Milioni. Soldi pubblici, sia chiaro.

Già stamane il sospetto era pesantissimo: solo qualche mese fa, proprio Belsito si rese protagonista di operazioni fimanziarie spregiudicate. La Lega, si scrisse, investiva denari, molti, troppi, in fondi esteri da tripla B (quindi rischiosi). Si coniò il termine Lega Tanzania, dal nome di un fondo di investimento del paese africano.

Qualcuno ha detto: Belsito indagato dal pm napoletano Woodcock, il pm delle cause perse. Berlusconi ha espresso solidarietà a Bossi. Zaia esprime tutto il suo sdegno: “mi sembra raccapricciante quello che sta accadendo”. Certamente è causa del fatto che ora la Lega Nord si trova all’opposizione. Lo dice @byoblu su Twitter. Lo pensano gli elettori leghisti che telefonano a Radio Padania. Quelli non censurati. Ma è lo stesso Roberto Maroni a dire che è necessario “fare pulizia e che Belsito si faccia da parte”. Nel pomeriggio la notizia delle perquisizioni e del capo d’accusa (appropriazione indebita e truffa ai danni dello Stato, si indaga inoltre per riciclaggio) aprono tutti i giornali sul web. Un altro tesoriere pescato ad operare sui bilanci di partito, soldi pubblici spostati come sacchetti di sabbia, a beneficio del padrone, pare.

Una breve rassegna stamap dal sito Gli Intoccabili:

Perquisizioni anche per la segretaria di Bossi
Zaia: “Mi sembra raccappricciante ciò che sta avvenendo: questa è un’agonia”
Solidarietà Berlusconi a Bossi: Impossibili sospetti su lui
Lega Nord, indagato il tesoriere Belsito «Fondi per pagare i conti di Bossi» Le ipotesi di reato: appropriazione indebita e truffa ai danni dello Stato. Si indaga inoltre per riciclaggio
Lega Nord: Belisario (Idv), nel Carroccio non solo poche mele
Radio Padania annuncia la fine della perquisizione a via Bellerio
Lega: Maroni, “fare pulizia e Belsito faccia passo indietro”
Lega Nord, carabinieri e finanza in sede Milano mandati dal pm di Napoli John Woodcook

Lega Ladrona, il terribile ritratto dell’ex partito del Nord, fra razzismo e lottizzazioni

Massimo Donadi, capogruppo di Italia dei Valori alla Camera, ha realizzato un dossier sul partito della Lega Nord e tutte le sue contraddizioni, gli inganni, l’inutile propaganda anti-straniero, il sostegno pieno al regime del berlusconismo dal quale ha drenato poltrone e potere. Un’analisi completa e insieme sintetica, estremamente utile per comprendere l’impronta lasciata negli ultimi quindici anni dal partito di Bossi. Dalla fallimentare legge sul federalismo ai provvedimenti presi dagli amministratori locali contro gli immigrati e gli stranieri, che Donadi condensa in un elenco che lascia esterrefatti. Eccolo, in anteprima, come breve epitaffio al partito che doveva combattere Roma Ladrona ed ha finito per scrivere leggine inutili e a difendere gli interessi di B.

(Grazie a Thomas Casadei per la segnalazione).

Lega Nord, il dossier di Massimo Donadi (leggi tutto)

Immigrati: fermare l’invasione! Atti degli amministratori locali leghisti contro gli immigrati:
Adro (Bs): premio di 500 euro ai vigili urbani per ogni clandestino individuato.
Alassio (Sv): divieto di trasporto di mercanzia in borsoni e sacchi di plastica e di utilizzo di furgoni come deposito merce.
Alessandria: la moschea viene chiusa perché i locali sono giudicati inidonei e privi del certificato di agibilità.
Alzano Lombardo (Bg): incentivi economici alle nuove coppie ma solo se italiane.
Assisi (Pg): divieto di mendicare nei luoghi pubblici situati a meno di 500 metri da chiese ed edifici pubblici. L’ordinanza anti elemosina vige in diverse altre città, da Cesena a Savona, da Firenze a Roma.
Azzano Decimo (Pn): divieto di burqa. Proposta di censimento dei residenti di fede islamica.
Brignano Gera d’Adda (Bg):  aiuti economici solo per i disoccupati italiani.
Cantù (Co): un numero verde per segnalare la presenza di clandestini.
Capriate San Gervasio (Bg): divieto di aprire kebaberie e call center in centro.
Caravaggio (Bg): nozze agli stranieri solo se in possesso di un permesso di soggiorno e in grado di capire l’italiano.
Casalpusterlengo (Lo): il centro islamico viene chiuso per presunti abusi edilizi.
Ceriano Laghetto (Mb): vietati kebab, phone center e servizi di trasferimento di denaro (ma non è contro gli stranieri, no).
Cernobbio (Co): ispezione dei vigili urbani nelle case dei futuri sposi per accertare la pulizia di muri e pavimenti, e il perfetto funzionamento di docce, bagni e caldaie.
Cittadella (Pd): residenza solo a chi ha un reddito di almeno 5000 euro all’anno e una casa  con un minimo di metri quadri (Moratti a Milano si dice interessata). 18 anni di residenza per ottenere una casa popolare. Schedatura di tutti gli stranieri.
Coccaglio (Bs): controlli anti immigrati in occasione del Natale: è la famosa operazione “White Christmas” (Bianco Natale).
Como: la ‘moschea’ viene chiusa per “irregolarità edilizie”.
Crespano del Grappa (Tv): cittadinanza solo a chi conosce l’italiano.
Drezzo (Co): vietato il burqa in pubblico.
Fermignano (PU): vietato il burqa in pubblico.
Firenze: vietato trasportare merci in borsoni sacchetti di plastica e simili.
Gallarate (Va): dura opposizione del Comune al centro islamico.
Gerenzano (Va): i cittadini sono invitati a non vendere o affittare casa agli stranieri.
Lecco: panchine più piccole per impedire ai barboni di dormire, divieto di sistemare giacigli nei luoghi pubblici e di chiedere l’ elemosina in piazze e parcheggi.
Lodi: per impedire la costruzione di una moschea la Lega Nord versa sul terreno urina di maiale (poi, la stessa cosa, a Padova).
Lucca: vietati ristoranti etnici nel centro storico.
Magenta (Mi):  la moschea viene chiusa perché giudicata abusiva.
Milano:  (proposta) autisti di autobus e tram solo italiani; (proposta) vagoni della metropolitana riservati ai milanesi.
Milano:  autobus con le grate alle finestre vengono usati per rinchiudere gli extracomunitari che nei controlli sono trovati sprovvisti di documenti in regola. L’uso di questi “autobus galera” verrà abbandonato dal Comune dopo qualche mese anche a seguito di polemiche.
Monfalcone (Ts):  divieto di sputo, «comportamento comune tra i bengalesi».
Morazzone e Tradate (Va): un assegno per i neonati esclusi quelli extracomunitari.
Ospitaletto (Bs): per diventare residente è necessario presentare la fedina penale.
Piacenza: La moschea viene chiusa per violazioni di norme edili e urbanistiche.
Prato: Vietati ristoranti etnici nel centro storico.
Romano d’Ezzelino (Vi): i bambini extracomunitari sono esclusi dai bonus scuola (vedi anche Brescia).
Rovato (Brescia): divieto per i non cristiani di avvicinarsi a meno di 15 metri dalle chiese.
San Martino dall’Argine (Mn): il comune invita a denunciare la presenza di immigrati clandestini.
Sanremo (Im): vietato sedersi sulle panchine comunali per chi ha un’età compresa tra 12 e 60 anni.
Teolo (Pd): cittadinanza solo a chi conosce l’italiano.
Tombolo (Pd): espulsione degli stranieri dopo 90 giorni di permesso.
Treviso: divieto ai negozi cinesi di esporre lanterne rosse. La provincia nega qualsiasi autorizzazione alla costruzione di moschee.
Varallo Sesia (Vc): vietati burqa e burqini.
Varese: la moschea viene chiusa per cambio di destinazione d’uso non autorizzato.
Venezia: vietato trasportare merce in borsoni sacchetti di plastica e simili.
Verona: (proposta) ingressi separati sugli autobus. Vietato chiedere l’elemosina. Controllo sulla pericolosità sociale per chi chiede la cittadinanza.
Vicenza: vietato sedersi sulle panchine per i minori di 70 anni.
Voghera (Pv): vietato sedersi in più di tre persone sulle panchine.