European Parliament strongly opposes ACTA’s democratic deficit | La Quadrature du Net.
Strasburgo, 10 marzo 2010 – Il Parlamento europeo ha approvato una massiccia risoluzione comune con la quale si oppone al processo negoziale in corso per quanto riguarda l’Anti-Counterfeiting Trade Agreement (ACTA). Questa risoluzione è una richiamo importante per la trasparenza e il rispetto dei processi democratici. Nelle prossime settimane, il Parlamento avrà l’opportunità di affrontare ulteriormente l’effettivo contenuto del testo negoziato attraverso la dichiarazione scritta 12/2010.
La risoluzione, sostenuta da parte dei cinque principali gruppi politici del Parlamento europeo, sollecita la Commissione a garantire la trasparenza del ACTA attraverso il rilascio dei documenti del negoziato. Si afferma con forza il ruolo del Parlamento nel quadro interistituzionale dell’Unione europea nel rilasciare una dichiarazione “in grassetto”, dicendo che il Parlamento non esiterà a ricorrere alla Corte di giustizia europea per difendere i suoi poteri di co-legislatore.
L’opposizione del Parlamento ad ACTA è anche espressa in una proposta di dichiarazione scritta che contesta il contenuto effettivo dell’attuale testo di ACTA. La dichiarazione scritta 12/2010 individua direttamente i problemi fondamentali di ACTA, come il possibile cambiamento di regime giuridico nella responsabilità degli intermediari Internet. Quest’ultima causerebbe radicalmente un danno alla neutralità della Rete e alle libertà civili, trasformando i fornitori di servizi Internet in una polizia privata e gli ausiliari di giustizia in tutori del diritto d’autore. Con la dichiarazione viene anche chiesto se le misure proposte per l'”enforcement” in sede civile e penale dei brevetti non sarebbero di grave ostacolo all’accesso alla conoscenza e ai farmaci in tutto il mondo.
“Il voto della risoluzione da parte dei 633 deputati contro 13 è un segnale politico per colpire i negoziatori dell’UE e degli Stati membri. Il Parlamento europeo quasi all’unanimità afferma che non intende tollerare ACTA, un processo negoziale poco trasparente. Questa risoluzione è un primo passo importante, e il Il Parlamento ha ora l’opportunità di stabilire chiare linee guida ai negoziatori dell’UE con la dichiarazione scritta 12/2010. Basandosi su questa pietra miliare verso la trasparenza democratica, i cittadini devono chiedere ai colleghi di firmare la dichiarazione scritta, al fine di contrastare le misure in ACTA che mettono in pericolo la natura ‘open’ di Internet “, conclude Jérémie Zimmermann, portavoce del gruppo di difesa dei cittadini di La Quadrature du Net.