Paolo Butturini è il segretario dell’Associazione Stampa Romana (Asr), il sindacato che ieri, insieme a esponenti del Cdr del Tg La7, ha minacciato di denunciare il direttore Mentana alla magistratura per comportamento antisindacale. Mentana sarebbe reo di non aver letto il comunicato della Asr di solidarità con la categoria dei tipografi, da ieri in mobilità ecc. ecc.
“Ribadiamo – [ha detto Butturini] – che c’e’ stata violazione contrattuale e dunque abbiamo annunciato, ma non deposto, la denuncia” al tribunale. Nulla da dire, invece, quanto “all’operato professionale di Mentana, di cui non abbiamo mai chiesto le dimissioni” (corriere.it).
Violazione contrattuale. Ecco il punto. E’ davvero così?
Il contratto fra FNSI e FIEG, sindacato giornalisti e categoria degli editori, è stato rinnovato nel 2009 con validità sino al 2013. All’art. 6 – Poteri del Direttore – è scritto:
È il direttore che propone le assunzioni e, per motivi tecnico-professionali, i licenziamenti dei giornalisti. Tenute presenti le norme dell’art.34, è competenza specifica ed esclusiva del direttore fissare ed impartire le direttive politiche e tecnico-professionali del lavoro redazionale, stabilire le mansioni di ogni giornalista, adottare le decisioni necessarie per garantire l’autonomia della testata, nei contenuti del giornale e di quanto può essere diffuso con il medesimo, dare le disposizioni necessarie al regolare andamento del servizio e stabilire gli orari secondo quanto disposto dal successivo art.7.
Quindi il direttore di una testata giornalistica ha il potere di decidere cosa viene scritto o detto in un giornale. Lui e solo lui. Con il limite dell’art. 34. Che sarebbe nientemeno che la norma che istituisce il Cdr, il consiglio di redazione, la rappresentanza sindacale dei giornalisti. Al terzo comma, intitolato ‘Comunicati Sindacali’, viene specificato che
Nell’ambito della funzione informativa dei giornali quotidiani, dei periodici, delle agenzie di informazioni quotidiane per la stampa e delle emittenti radiotelevisive private comunque collegate ad aziende editoriali, si consente all’impegno di pubblicare i comunicati ufficiali della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, delle Associazioni regionali di stampa e dei comitati di redazione secondo i seguenti criteri territoriali:
– i comunicati della Federazione Nazionale della Stampa Italiana sui mezzi di informazione di tutto il territorio nazionale;
– i comunicati delle Associazioni regionali di stampa sui mezzi di informazione delle rispettive giurisdizioni territoriali.
Il comitato di redazione e il coordinamento dei comitati possono chiedere almeno tre ore avanti la chiusura della prima edizione al direttore, o a chi lo sostituisce, l’inserimento dei loro comunicati sulle pubblicazioni dell’azienda. L’eventuale dissenso sull’opportunità della pubblicazione sarà risolto dal rappresentante statutario dell’Associazione regionale della stampa o, per quanto concerne le agenzie di stampa, della FNSI.
Tali comunicati dovranno contenersi in limiti ragionevoli di spazio e riferirsi ai problemi sindacali dei giornalisti. Il sindacato del direttore del giornale, sul contenuto di tali comunicati, dovrà limitarsi agli aspetti che investono la sua responsabilità di fronte alla legge.
E’ evidente che la norma abbia definito con chiarezza i soggetti che emettono i comunicati, il contenuto degli stessi nonché il raggio di diffusione che deve essere loro dato. Ebbene, il comunicato di ieri era a firma della Asr, quindi una associazione regionale della FNSI: la norma indica che tale comunicato debba avere diffusione sui “mezzi di informazione delle rispettive giurisdizioni territoriali“. Il Tg La7 ha caratura nazionale, non locale, e sebbene il comunicato sia stato sottoscritto dal Cdr Tg La7, non è chiaro se questo dovesse avere diffusione su un tg nazionale. Inoltre il Tg La7 non ha edizione locale, e la norma contrattuale non chiarisce se questo aspetto implichi comunque l’obbligo per il direttore a veicolare sull’unica testata nazionale il comunicato di una organizzazione sindacale locale.
Butturini è invece sicuro che vi sia stata violazione contrattuale. Strano che la denuncia non sia stata fatta ma sia ancora in valutazione da parte di uno studio legale. E colpisce inoltre il fatto che un sindacato si rivolga ad avvocati per valutare una azione legale per violazione di norme contrattuali.
Forse si è fatto un tal polverone per nulla.