I morti ritornano. Giovanni Paolo II viene riesumato per farne un quasi santo. Il corpo morto viene agitato come feticcio. Milioni di persone, pur non vedendo la salma, pur all’oscuro della putrescenza delle carni, adorano il nuovo idolo pensandolo in vita, pensandolo vero e presente e non invece trapassato remoto.
Oggi è la volta di un altro corpo, il corpo del diavolo, del male assoluto. Lui, Osama. Viene mandato all’inferno da un colpo di fucile di un marine, così dicono. Ma il corpo non c’è. Presto entrerà nel mito. Verrà avvistato in ogni parte del globo, come accade per il volto di Padre Pio nelle nuvole. Dicono che l’hanno disperso in mare. Che le onde lo hanno inghiottito con le loro oscure fauci. Ma sappiamo che non ce ne siamo veramente liberati del tutto.
Ecco, i morti non sono morti. Camminano in mezzo a noi, forse ci fanno meno paura, le loro carni cadono a pezzi ma per noi è come se fossero ancora tutti interi.