Sembra che il clima romano sia particolarmente turbolento. Attacchi a locali gay e ronde nere. Il sindaco Alemanno si appella al Prefetto, ma quale vera attività preventiva ha applicato il Comune? Da un lato, quello pubblico, si mostra la faccia critica e contraria a questo genere di eventi criminosi, dall’altra parte, quella privata, forse si continuano a mantenere rapporti con aree politiche contigue con le frange estremiste di destra.
Il dibattito congressuale interno al PD relativamente alla parte dei diritti civili – sia LGBT che etero – è condotto ancora una volta e soltanto dagli esponenti della mozione Marino. Ieri sera in Puglia, alla presenza di Paola Concia e di Ignazio, il candidato regionale Enrico Fusco è tornato ad esprimersi sulla necessità di assegnare eguali diritti alle coppie di fatto, siano esse coppie etero, siano esse dello stesso sesso.
Al di là della controversia sulle Civil Partnership che divide il mondo LGBT – CP ghetto oppure no? – quello che conta è mantenere viva la discussione su questi argomenti affinché si affermi l’istanza di uguaglianza dei LGBT. L’impegno di Ivan Scalfarotto, Anna Paola Concia, Enrico Fusco dovrebbe motivare tutto il mondo LGBT a mobilitarsi in favore della mozione terza, anziché dividere. Se non altro questa unità intorno al gruppo di Ignazio Marino dovrebbe avere il senso di portare alla luce della scena pubblica la cogenza del problema dell’omofobia e dell’esclusione dai diritti.
Nuovo attacco omofobo a Roma – Molotov contro locale gay
- Ancora un atto intimidatorio al “Qube”, sede storica degli eventi organizzati da Muccassassina
Si tratta dell’ennesimo episodio di intolleranza omosessuale nella Capitale
- Un ordigno molotov è stato lanciato poco prima delle sette di questa mattina contro la serranda della discoteca Qube
- la bomba molotov ha causato un principio di incendio ma nessun ferito.
- Una persona che ha avvertito i carabinieri avrebbe riferito di aver visto due giovani a bordo di una moto che lanciavano il rudimentale ordigno
- Solo a Roma dal 19 agosto scorso sono stati numerosi gli episodi di intolleranza omofoba, espressa con aggressioni a ragazzi gay o atti intimidatori verso luoghi e locali frequentati dalle comunità omosessuali
In città debuttano le ronde nere- Alemanno: “Intervenga il prefetto”
- Tra i volontari la presidente dell’Msi Maria Antonietta Cannizzaro e uno dei promotori delle ronde, il presidente del Partito Nazionalista Italiano Gaetano Saya
- Hanno fatto la loro prima uscita pubblica romana a Piazza della Repubblica e da qui hanno inscenato una mini-parata fino a via Nazionale. Sono i volontari della Guardia Nazionale che, oggi pomeriggio, in attesa di organizzare ‘ronde notturne nelle periferie’, hanno fatto una prima azione dimostrativa nella Capitale
- Iniziativa subito condannata dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, che ha chiesto “ufficialmente al prefetto e al questore di
- Divisa color ocra, tricolore e aquila appuntata sul petto, sei volontari delle cosiddette ‘ronde nere’ hanno percorso le vie centrali di Roma in schiera e con il braccio destro alzato in segno del saluto del legionario.
- Ad accoglierli reazioni di incredulità, sdegno e risa da parte dei passanti e un’azione dimostrativa “carnevalesca” (con lancio di coriandoli e stelle filanti), da parte di un consigliere provinciale della Sinistra, Gianluca Peciola.
- Alla guida dei militanti, il presidente del partito nazionalista Gaetano Saya, rinviato a giudizio nel 2004 per propaganda di idee fondate sull’odio razziale e nel 2005 ai domiciliari per aver creato all’interno del dipartimentimento studi strategici antiterrorismo una sorta di polizia parallela.
- Chi li ha incontrati questo pomeriggio nella prima loro parata a braccia tese ha avuto reazioni contrastanti. “All’inizio ho creduto che fossero un corpo dell’esercito straniero – ha commentato una signora
- “It’s possible only in Italiy!”, ridevano alcune turiste di passaggio.
- tra di loro c’è chi si prende molto sul serio: “Siamo pronti a morire e a scendere in armi per difendere l’Italia contro chiunque attenti alla sua unità e alla sua Costituzione – ha detto Saya prima di ‘sciolgliere le legioni’ – E mi riferisco in primis a Bossi. Sappia che nel corso di una prossima grande iniziativa a Roma crocifiggeremo il suo fantoccio”.
- Tante le manifestazioni di condanna da vari esponenti del Pd, da Michele Meta a Roberto Morassut
ENRICO FUSCO HA PRESENTATO LA MOZIONE MARINO A PUTIGNANO. IL 25 OTTOBRE IL CONGRESSO DEL PD.
· Grandi temi civili: testamento biologico e coppie di fatto. Fusco: “Ignazio Marino è il vero democratico”.
· Domani, alle 18, il PD di Putignano discute in pubblico le mozioni.
· Ieri sera a Polignano, cena di finanziamento alla Tana Marina con la deputata Paola Concia, il candidato alle primarie Ignazio Marino (di rientro entrambi da Bari: il 25 ottobre Marino sfiderà Franceschini e Bersani per la segreteria del Partito Democratico) e Enrico Fusco, candidato alla segreteria regionale del PD (sostiene la mozione Marino).
· “C’è in atto un oscuramento della mozione Marino, ritenuto il terzo incomodo”.Fusco accusa pure la stampa: “Dobbiamo inventarci qualcosa per essere sui giornali…”.”PD: PARTITO DI COOPTATI, MARINO E’ IL VERO DEMOCRATICO” –
· Il candidato denuncia scorrettezze all’interno del partito stesso, tra i candidati alla segreteria regionale, in particolare Blasi per la mozione Bersani: “Lui manda sms e email, a noi, invece viene impedito di entrare in contatto con gli iscritti”.Fusco fa notare come, stranamente, nell’ultimo periodo il numero degli iscritti si sia raddoppiato: “Si parla di interi pacchetti di tessere acquistati. Chi governa il partito si divide equamente le due mozioni avversarie. E’ in corso una lottizzazione correntizia di un partito di cooptati.
· La presenza di Marino a Bari non è stata diffusa, nonostante abbia inviato un testo alla sede regionale del partito
· LA MOZIONE MARINO – Enrico Fusco parla di laicità dello Stato e ne ha pure per la senatrice teodem Paola Binetti: “C’è una contraddizione interna al partito per la quale i clericali hanno impedito di decidere sul testamento biologico. La dignità della morte è un obiettivo al quale bisogna avvicinarsi con laicismo…come recita il vocabolario Devoto-Oli, il laico non è succube di alcuna morale religiosa. Franceschini non rappresenta il nuovo, mentre Bersani ha al suo interno lettiani che votano al centro-destra”.
· COPPIE DI FATTO – Nella mozione Marino c’è spazio per i grandi temi civili; si discute su coppie di fatto per le unioni etero e omosessuali“E’ un problema che un paese civile -spiega Fusco- deve affrontare. La Costituzione italiana stabilisce il principio di uguaglianza. Se il nostro ideale è quello di una società civile, il Partito Democratico non può fingere che questi problemi non esistano”.
· L’Italia è uno dei pochi paesi in Europa dove alcuni diritti delle coppie di fatto sono sistematicamente negati, senza che finora si sia mai aperto un serio dibattito a tal proposito:
– se uno dei due partner ha bisogno di un intervento medico urgente e rischioso, l’altro non può autorizzarlo, visto che non figura come parente;
– il convivente non può chiedere permessi di lavoro se il partner si ammala;
– il convivente che collabora all’impresa dell’altro non ha nessun diritto. Meglio, quindi, premunirsi con un regolare contratto di società o di lavoro dipendente;
– se la convivenza termina, il convivente in stato di bisogno non ha diritto a nessun sostegno economico da parte dell’altro;
– se dalla convivenza sono nati dei figli e questi sono ancora minorenni nel caso in cui la convivenza cessi, l’affidamento è stabilito in base al criterio dell’interesse del minore. Se vi è disaccordo, l’affidamento è deciso dal tribunale per i minorenni. Anche dopo la cessazione della convivenza, il genitore ha l’obbligo di mantenere il figlio che conviva con l’altro partner;
– in caso di maltrattamenti di un convivente nei confronti dell’altro si configura il reato di maltrattamenti in famiglia;
– se uno dei conviventi sconta una pena detentiva, il partner ha lo stesso diritto a colloqui e permessi di un coniuge;
– se cessa la convivenza il proprietario o l’intestatario del contratto d’affitto ha diritto a restare nell’abitazione, salvo un diverso accordo tra le parti. Tuttavia non è lecito “cacciare” l’altro convivente e ogni contrasto dovrà essere risolto dal giudice;
– se uno dei due conviventi muore e l’appartamento era di sua proprietà, quest’ultimo spetta agli eredi legittimi del defunto. Il convivente potrà continuare ad abitarlo solo se l’altro ne aveva disposto con testamento in suo favore;
– se invece la casa era in locazione, il convivente ha diritto di subentrarvi nel contratto;
– se uno dei partner è extracomunitario non può chiedere il rilascio/rinnovo del permesso o carta di soggiorno per convivenza con il partner italiano.
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