Le accuse di Bossi alla Bce finiscono sul The Guardian

Grazie di essere tornati anzitempo dalle vacanze. Grazie. Le parole dei nostri politici, riuniti per l’occasione intimamente e in formazione fortemente rimaneggiata nell’aula delle Commissioni I e V della Camera, hanno già creato dei guasti. Al centro della polemica sempre quella lettera della Bce, quella in cui i nostri creditori – francesi e tedeschi – ci obbligano a fare certe leggi piuttosto che altre (non certamente quelle annunciate dal finto premier in quella formidabile conferenza stampa con Tremonti).

Ci pensa Bossi a aiutare i giornali stranieri a fomentare il panico. Domani voi investitori, piccoli medi o grandi che siate, rischierete di vedere i vostri risparmi e le vostre rendite ridursi all’osso. Bossi vi ha dato una mano a finire laggiù. Ricordatevelo quando sarà ora. Oggi l’eroe padano ha escogitato una balla grossa grossa per intrattenervi mentre i titoli rimbalzavano in una sorta di rally senza senso. Bossi ha detto che la lettera della Bce è stata scritta a Roma. Che è quindi una manovra per abbattere il loro – ridicolo – governo. Bossi è contro i tagli alle pensioni. E’ contro la Bce. E’ contro la patrimoniale. E’ contro l’aumento delle tasse. E’ contro se stesso che è contro a qualcosa d’altro. Dice che la lettera della Bce porta le impronte digitali di Mario Draghi. Una analisi da prima elementare.

Il resto lo hanno fatto Stracquadanio e Crosetto con le loro puerili critiche verso Tremonti – ridicole anch’esse, soprattutto considerato il fatto che per tre anni i suddetti hanno votato tutto e il contrario di tutto – e con il loro annuncio, che puzza di ricatto, di non votare la manovra.

Si direbbe: si sapessero i contenuti della nuova manovra. Macché. E’ tutto un mistero. Domani la notizia che Tremonti non ha niente in mano si spargerà per i mercati e sarà un tranquillo venerdì di paura. Trenta miliardi di euro da trovare in un week-end sono troppi. Anche per un creativo come lui.

 

Stasera: ‎”Abbiamo parlato di rotture di coglioni”, ha risposto il leader politico, Parlamentare e Ministro per le Riforme Umberto Bossi ai cronisti che gli chiedevano dell’incontro con il Presidente del Consiglio (via NonLeggerlo)