I 5S vogliono un governo a 5 Stelle. Sembra sia l’unica condizione per il voto di fiducia. Ma non hanno mai indicato un nome. Questo strano Indovina Chi, un nuovo gioco di società, ci costerà molto probabilmente qualche decina di miliardi di euro di manovra correttiva, non a Novembre ma già nel corso dell’estate. Che dite? Lo facciamo pagare ai correntisti – come Cipro – questo salatissimo conto? L’IMU e poi la TARES renderanno impossibile una inversione di tendenza per quanto concerne il prodotto interno lordo. I pagamenti alle PMI da parte delle Pubblica Amministrazione, nella formula proposta dal Ministro Grilli, il pacchetto 20+20 miliardi in due anni, rischia di essere insostenibile non tanto per il deficit/pil quanto per il debito/pil (che si candiderebbe a sforare quota 130%). Non aggiungo una parola sulle risorse da disporre per la Cassa Integrazione.
Questo fosco quadro macroeconomico dovrebbe già da solo spingere gli onorevoli cittadini, e gli onorevoli e basta, a cercare un accordo quanto prima. Il giochetto è finito. Domani Bersani salirà al Colle con un nì (Scelta Civica), un no condizionato (Pdl e Lega), un no senza condizioni (ma ritrattabili a mezzo Facebook – M5S). Un magro bottino. Si parla di una delegazione pentastellata molto agitata, soprattutto per la gestione Crimi-Lombardi. La capogruppo alla Camera non gode di buona reputazione. Il video pubblicato ieri sul blog del Capo Comico, nel quale la cittadina deputata spiegava come il progetto di Grilli di pagamento dei debiti della PA fosse un regalo alle banche – una svista terribile se pensate che molte imprese hanno ceduto i propri crediti alle banche semplicemente per renderli esigibili e il loro pagamento non farebbe altro che estinguere la posizione debitoria per la quale lo Stato sta anche ora maturando interessi passivi – è semplicemente ridicolo e imbarazzante. Ha mostrato tutta la sua impreparazione e – se volete – pure l’incapacità dei Responsabili della Comunicazione – specie il cupo blogger Messora – di preparare un discorso decente per una tematica così delicata e complessa.
Non credo ci siano altri margini di manovra. L’insulto del Capo Comico è la pietra tombale ad una eventuale maggioranza PD-M5S. Non ci sono piani C, a meno di causare scissioni improbabili. Si va al buio, e io sono d’accordo così. Bersani andrà al Senato a forzare la mano (il piano K, che significa kamikaze). Aspettando Sam?