Il fuorionda di Mitt Romney

Noi in Italia, per una vicenda simile e infinitamente più piccola (intendo il caso Favia-Piazzapulita) ci siamo autoflagellati sulla moralità di un giornalismo che pubblica una dichiarazione intercettata a insaputa del dichiarante. Qui invece si tratta di Mitt Romney, e allora si dirà “è la stampa, bellezza”. Siamo così poco abituati al giornalismo. Avevamo tutta una pletora di belanti agiografi, in primis i giornalisti televisivi, con qualche piccola eccezione. Ora, non solo la videocrazia vacilla, ma addirittura c’è chi prova a fare il suo mestiere. Non è più Italia.

Al povero Mitt posso dire che ha sbagliato paese. Il video è stato ottenuto dalla rivista Mother Jones, la quale ha rivelato che la sua fonte lo ha girato durante un evento di donazione al Boca Raton, in Florida, a casa di Marc Leder, un gestore di private equity.

 

Obama raccoglie meno dollari di Romney anche a Luglio

Confronto Obama’s fundraising 2008 vs. 2012

(via Danny Yadron, Wall Street Journal)
Lo sforzo per farsi rieleggere da parte del presidente Barack Obama continua a costare più di quello che il presidente ha raccolto il mese scorso in quanto il denaro finito in cassa è crollata rispetto alla ben più generosa raccolta dei donatori del repubblicano Mitt Romney.

La campagna di Obama e del Comitato Nazionale Democratico ha concluso Luglio con 126.900.000 $ depositati in banca, uno svantaggio notevole per un presidente in carica rispetto a Mr. Romney che invece incassa 185,9 milioni dollari, incluso il denaro fornito dal GOP nazionale (Partito Repubblicano).

Questi numeri potrebbero rivelarsi ostili ad Obama anche perché il signor Romney non può spendere granché del suo denaro almeno fino a che non cucirà ufficialmente la nomina del suo partito durante la Convenzione Nazionale Repubblicana la prossima settimana. Dovrebbe ridurre drasticamente la sua spesa. Infatti, la legge elettorale federale proibisce ai candidati di spendere i soldi raccolti per le elezioni politiche fino a quando non sono ufficialmente candidati dal partito.

Obama ha dovuto affrontare una simile restrizione legale, ma non è stato gravato da una costosa campagna per le primarie come il suo avversario.

Nonostante le preoccupazioni di alcuni democratici che l’impegno per la rielezione sia eccessivamente costoso – nel corso degli ultimi tre mesi, ha speso il 120% di quello che ha raccolto – la campagna di Obama sembra attenersi ad una sorta di bilancio intrinseco.

Ha speso in costi operativi, nel mese di Luglio, circa 58,5 milioni dollari, più o meno quello che ha speso (57700000 $) il mese precedente. Per il secondo mese consecutivo, è sceso un po’ sotto i  40 milioni di dollari l’acquisto di spazi in tv e di spot radio. E anche se la spesa per i sondaggi di opinione pubblica è scesa drasticamente, l’acquisto di annunci sul web è aumentato del 49%, attestandosi a 8,8 milioni dollari.