E B. disse: diremo che abbiamo aiutato Ruby perché avevamo pena di lei

Pena di lei. Questa la giustificazione. E che una si dà la patente di puttana da sola? No, dice B. al telefono con l’igienista (mentale?) dentale, diremo che l’abbiamo aiutata perché avevamo pena di lei:

Ruby racconta di registrazioni mai effettuate per giustificare la confessione. Ruby non ha potuto negare l’evidenza dinanzi al magistrato. Un fatto che ha mandato all’aria la gestione del caso da parte della segreteria di Berlusconi, già in opera per costruire false testimonianze:

Questo fa presupporre anche il reato di corruzione di testimone. Un recidivo, B.: ricordate Mills? Nella sua storia è arrivato sino a corrompere giudici – vedi caso Squillante. Quanto pubblicato in questi giorni sui giornali potrebbe essere solo la punta dell’iceberg. Potrebbe esserci tanto di quel fango e di quella melma nei brogliacci delle intercettazioni, da far impallidire tutti gli scandali sessuali del mondo. Non conosciamo per nulla le torbide profondità di Arcore. Possiamo solo impressionarci per quel poco che ne emerge.

Intanto sembra che Ruby voglia davvero costituirsi ‘parte civile’. Sarebbe la svolta per un processo che ancora deve cominciare.

(Immagini tratte dal Corriere della Sera, 05/04/2011).

Ruby e Casa di Montecarlo: è guerra aperta fra PdL e FLI

E’ guerra aperta fra il PdL e Futuro e Libertà, una guerra che si consuma a colpi di comunicati contenenti richieste di dimissioni, da una parte e dall’altra. E’ il risultato della strategia “difensiva” di Berlusconi messa in atto oggi da Frattini e dai deputati PdL con il voto affermativo della Giunta per le Autorizzazioni al rinvio delle carte dell’inchiesta Ruby.

1. Cominciamo con ordine: Frattini stamane è stato ascoltato dai senatori sul caso della Casa di Montecarlo, attribuita dai media berlusconiani al cognato di Fini, Giancarlo Tulliani. E’ stato il caos in aula. Di fatto Frattini non ha mostrato alcun documento. Si è limitato ad affermare che si tratta di documenti “autentici”. E che in essi si fa riferimento al suddetto Tulliani come reale beneficiario delle società off-shore coinvolte. La strategia è chiara tanto quanto è confusa e disperata la mente che l’ha partorita: distrarre dal Ruby-gate indirizzando l’odio dei berluscones su Gianfranco Fini e la sua mancata promessa di dimissioni. E’ una mossa disperata, che rivela l’affanno di chi sta cercando di sotttrarsi alla gogna pubblica. Una mossa ingenua, che solo la mente di un “povero vecchio” poteva studiare.

Stasera Il Fatto Quotidiano ha svelato le “carte” di Frattini. Ebbene, Frattini ha bleffato. Le carte inviate da Saint Lucia sono una chimera: la comunicazione di termine delle indagini corredata di copia della documentazione già nota da tempo, ovvero dalla scorsa estate quando Il Giornale di Feltri e Sallusti pubblicava quotidianamente fango sul Presidente della Camera. Il documento svelato da Il Fatto consta di una lettera, datata 10 Dicembre 2010, a firma del solito Stephenson King, primo ministro dell’isola caraibica:

“Abbiamo accluso – si legge –  una copia del memorandum ufficiale rilasciato dal procuratore generale ed a me indirizzato che e stato pubblicato su diversi giornali internazionali e che ha concluso che il sig. Giancarlo Tulliani era l’utilizzatore beneficiario di dette compagnie […]

II nostro primario interesse era di assicurare che le predette compagnie ed i predetti agenti fossero in regola con le leggi e la disciplina esistenti in materia di compagnie off-shore in Santa Lucia . E’ stata sempre nostra intenzione che il solo scopo delle indagini fosse di accertare che le compagnie ed i loro rispettivi agenti fossero in regola con le nostre leggi e che si proteggesse la reputazione della nostra giurisdizione in materia di società off-shore.

Gli attuali agenti e i fruitori beneficiari delle Compagnie esistevano in conformità con le nostre leggi ed i nostri regolamenti; di conseguenza il Governo di Saint Lucia ha ufficialmente chiuso le indagini riguardanti le società Printemps ltd, Timara Ltd, e Jaman Directors.ltd e quindi non c’e più alcun ulteriore interesse da parte della nostra giurisdizione su tale materia” (Il Fatto Quotidiano).

Di fatto Tulliani viene indicato come “beneficial owner” delle suddette società off-shore. Ho già ampiamente trattato su questo blog della differenza fra beneficial owner e proprietà di una società. Vi rimando a questo post:

https://yespolitical.wordpress.com/2010/09/27/caraibi-corallo-e-walfenzao-i-nomi-chiave-del-giallo-fini-tulliani/

Avrete pertanto capito che i documenti in possesso della Farnesina sono cartaccia. Spazzatura. Servono solo ad aizzare contro il nemico Fini. E a chiederne le dimissioni strappandosi le vesti, in modo da farsi riprendere dal TG1 e da diventarne la prima notizia del giorno, come è accaduto oggi.

2. La Giunta per le autorizzazioni della Camera, intanto, ha votato a favore di una mozione della maggioranza che richiedeva il rinvio della documentazione dell’inchiesta Ruby al mittente: la Giunta, quindi il Parlamento – si è così convenuto – non è competente a decidere sull’autorizzazione a effettuare le perquisizioni degli uffici del Rag. Spinelli, uffici di pertinenza della segreteria dell’onorevole Berlusconi. La competenza è del Tribunale dei Ministri. B. avrebbe agito per difendere l’onorabilità di Mubarak, quindi per ragioni di opportunità dettate dalla politica estera del governo medesimo. Lui credeva che Ruby fosse la nipote del presidente egiziano. Era stato indotto in errore dalla ragazza medesima. Pertanto quella telefonata è stata compiuta da B. in quanto primo ministro. Da ciò la competenza a giudicare B. sarebbe del suddetto Tribunale dei Ministri e non della Procura di Milano. Questa la teoria della maggioranza, architettata dal geniale pool di avvocati di B medesimo. L’obbiettivo è di giungere al “conflitto di attribuzione” dinanzi alla Consulta: quindi di allungare i tempi dell’indagine e del processo. Anche questa una mossa disperata, vista e considerata la gravità del reato che comporta una prescrizione del reato stesso molto lontana negli anni. Per B. questa volta è veramente difficile sottrarsi dal processo. Difficilissimo.

La linea della maggioranza è passata anche a causa delle defezioni dell’opposizione – 11 a 8 il voto finale (composizione: 9 maggioranza, 10 opposizione, 2 gruppo misto) – ma soprattutto per il voto favorevole degli appartenenti al gruppo Misto. La vittoria di oggi rischia però di essere un boomerang: dovrà essere riconfermata dal voto dell’aula la prossima settimana, e dovrà essere un voto a maggioranza assoluta, ovvero di almeno 316 deputati. Un nuovo voto di fiducia, si può ben dire. Che si svolgerà per voto palese. Non ci potranno essere voti ribelli, a meno di essere pubblicamente additati come salvatori di Berlusconi.

3. Il vergognoso attacco de Il Giornale a Ilda Boccassini, pm di Milano del caso Ruby:

Un caso risalente al 1982. Pensate, ventinove anni fa. Ventinove. Se non è gogna questa… La prima pagina de Il Giornale vi fornisce l’esatta proporzione della disperazione di B. Sì, è talmente spacciato da dover ricorrere a questi mezzi. E non parlate di giornalismo: questo è in realtà fasc-ismo.

Ruby Gate, le nuove carte che inchiodano Berlusconi

Sì, B. è sepolto sotto una montagna di carte e non lo sa. E’ una montagna di fango, la stessa che ha coltivato a lungo, come sua corte, e che ora gli tracima addosso come quando capitano le alluvioni.

Le oltre 250 pagine inviate oggi dalla Procura di Milano alla Giunta per le Autorizzazioni sono aggiornate a non più di dieci giorni fa, quando lo scandalo era già in divenire. Impressionante il livore della Minetti, la preferita, l’igenista dentale promossa a consigliere regionale per meriti sul “campo”, verso lo stesso Berlusconi, colpevole di averla scaricata.

Quelli che seguono sono alcuni estratti, a cui ne faranno seguito certamente altri nel corso della notte.

Da un verbale 15/1/2011MakDoum Maria: “giugno 2010 lele mora mi chiese se ero interessata a partecipare ad una serata ad arcore presso la residenza del pres consiglio e se sapevo ballare la danza del ventre e se volevo fare parte del suo harem. Mi trasferì a casa sua da giugno ad agosto.
Mi sono recata ad arcore a luglio. Alla partenza da viale monza c’erano altre ragazze. Le vetture erano……….. prima di arrivare ad arcore si sono materializzate da una stradina laterale delle autovetture con i contrassegni della polizia di stato. Si trattava di una sola macchina con un lampeggiante.
Ognuna di noi si è seduta per la cena dove voleva. Finita la cena il pres disse: “e ora facciamo il Bunga Bunga” e spiegò che cosa era, cioè una cosa sessuale. Lei fa la danza del ventre. Le De Vivo in mutante e reggiseno. Il presidente le toccava e loro lo toccavano nelle parte intime. E si avvicinarono anche a Emilio Fede che le toccava il seno e altre parti intime. Poi la ragazza brasiliana con perizoma ballava la samba in maniera hard.
Il presidente le toccava il seno e altre parti intime.
Anche le altre ragazze ballavano facendo vedere il seno e il fondo schiena, tutte loro si avvicinavano al presidente che le toccava nelle loro parti intime. Sono rimasta inorridita. Se avessi saputo prima quello che si faceva alla villa non sarei andata. Mora: per entrare nel mondo dello spettacolo bisogna pagare un prezzo, cioè vendere il proprio corpo. Gli dissi che non sarei mai stata disposta: sono rimasta emarginata. Ho raccontato a Ferrigno

Il seguito su Il Post Viola

Ruby, Cicchitto choc: abbasseremo la maggiore età

Non è uno scherzo. No, ho verificato. Non è assolutamente uno scherzo. Quanto sopra è stato veramente detto da Fabrizio Cicchitto, capogruppo PdL alla Camera, piduista invecchiato 30 anni, forse da rottamare, considerato lo sproloquiare degli ultimi giorni. Oggi ha esordito – forse reduce da un bunga bunga – con una perla che resterà negli annali. No, non basta tutto lo scandalo e la vergogna che valicano i confini e raggiungono i giornali esteri. No, non si finisce mai di contribuire a questo sfascio.

Cicchitto ha risposto ad una domanda dei giornalisti, i quali gli chiedevano come si sarebbe comportato il PdL, la prossima settimana, quando la convenzione di Lanzarote, ovvero il trattato internazionale sottoscirtto anche dall’Italia contro lo sfruttamento e l’abuso minorile, giungerà in aula al Senato per il voto di approvazione:

“Colgo la provocazione che è insita nella sua domanda, comunque voteremo sì”, afferma Cicchitto. Potrebbe bastare, ma no. Lui sente il dovere di ragguagliarci sulle iniziative della maggioranza in proposito. E questa Convenzione fa proprio al caso del loro Padrone:  “la Convenzione di Lanzarote che il governo italiano deve ratificare prevede, tra l’altro, il raddoppio delle pene per prostituzione minorile” (Asca News).

Pensate che non verrà nuovamente preparata una leggina ad personam, anzi ad minor. Cicchitto ha così confermato – senza neppure un minimo di imbarazzo – che “allo studio del governo c’e’ una legge per l’abbassamento della maggiore eta’: ”E’ una delle tante questioni che ci sono sul tavolo – ha spiegato – ma non e’ la piu’ urgente” (Asca News, cit.).

Una bagatella di poco conto, diciamo: legalizzare il bunga bunga con le diciassettenni. Primo punto del programma di governo.

 

Valigia Blu: invia una email al Presidente del Consiglio

Valigia Blu organizza questa protesta, a cui aderisco volentieri:

In un Paese democratico un capo di governo non può mentire ai suoi concittadini.

Vai qui: http://www.governo.it/scrivia/scrivi_a_presidente.asp – Compila il form e alla voce “testo” copia e incolla quanto segue:

LE DIECI BUGIE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

1.B. dice di «non aver fatto sesso con Ruby».

È contraddetto da numerosi documenti (intercettazioni, sms) e da testimonianze dirette.

2.B. dice che «anche Ruby lo scagiona».

È falso. Ruby è stata «interrogata» abusivamente da un «emissario» di B. e anche in quest’occasione opaca saltano fuori «le scene hard con il presidente)».

3.B. dice di aver telefonato una sola volta al capo di gabinetto della questura e di non averlo minacciato. È falso. Telefona più volte. Presenta Ruby come “la nipote di Mubarak” (altra bugia). L’ingerenza provoca l’agitazione dei funzionari e l’illegittimo affidamento a una prostituta brasiliana della minorenne.

4.B. dice: «E’ la 28esima persecuzione giudiziaria ».Il numero è inesatto. Berlusconi ha subito 16 processi (tre le assoluzioni).

5.B. dice: «Mi spiano dal gennaio 2010».

È falso. Sono soltanto stati raccolti i tabulati telefonicidelle sue amiche.

6.B. dice: «Hanno violato la mia casa».

È falso. Le indagini si sono sempre fermate al cancello della villa di Arcore.

7.B. dice: «I giudici di Milano sono incompetenti ».È falso. Dottrina e giurisprudenza danno ragione alla procura di Milano.

8.B. dice: «Hanno maltrattato le mie amiche ».È falso. Lo smentisce il suo ragioniere, Giuseppe Spinelli, anche lui perquisito: «Poliziotti garbati».

9.B. dice: «Non ho mai pagato una donna».

È falso. B. paga sempre le donne che partecipano al “bunga bunga” o che passano la notte con lui.

10.B. dice: «Non mi devo vergognare».

È la bugia più manifesta. Il premier deve dire finalmente la verità su questi dieci punti e assumersi fino in fondo le sue responsabilità, accettandone le conseguenze. In un Paese democratico un capo di governo non può mentire ai suoi concittadini.

The New York Times: il mondo commenta lo scandalo Berlusconi-Ruby

Negli scorsi giorni, il mondo anglosassone ha potuto specchiarsi nel nostro sex-scandal. Berlusconi e  il sesso con la minorenne. Sex, drug and Silvio. Sì, certo: solo di sesso si è parlato. Nessun giornale straniero ha minimamente preso in considerazione il risvolto legato al rapporto di Berlusconi con la giustizia. Perché rifiutarsi di farsi interrogare dai magistrati? I giornali stranieri, e in particolare quelli americani, hanno accostato il caso B. a quello celeberrimo di Bill Clinton. Con la discriminante evidentissima che quella di Clinton fu una scappatella extra coniugale, quello di B. un vero giro di super squillo a pagamento. Non so se notate la differenza.

Sul The New York Times è stato aperto un forum sul caso Berlusconi. Questo il tenore dei commenti. Si passa dall’antropologismo culturale al maschilismo, a teoremi d’invidia di classe. Ho provato a tradurre alcuni passaggi.

Durante la presidenza di Bill Clinton ero sposata con un cittadino italiano che ha pensato che non ci fosse nulla di sbagliato in quello che Clinton ha fatto. Cercando di insultarmi, mi ha chiamato moralista. Non ho dubbi che con il suo cornetto mattutino e il caffè espresso, sta leggendo La Republica e applaude il signor Berlusconi. Uomini europei (alcuni, molto) hanno un modo diverso di pensare. (Giusto per essere chiari, Ero sposata, non più). Ho detto basta (Amy Ahlert, Philipse Manor, N.Y.).

Le persone che stanno attaccando Berlusconi lo stanno facendo così, inconsciamente, sapendo che non si può avere niente di tutto questo lusso, anche a metà dei propri anni. E ‘solo lo sfogo dei non abbienti. Lasciate che l’uomo abbia il suo divertimento, fino a quando egli non utilizza le casse dello Stato per i suoi affari e fa il suo lavoro (di primo ministro) di destra (Dewan Jaglul Central Florida).

L’età del consenso (per avere rapporti sessuali) in Italia e Germania è di 14 in Francia e Svezia, 15. Tu e io possiamo non essere d’accordo ma questa è la legge in questi paesi. Quindi abbiamo un 74 anni, con più soldi che neanche Creso [trentesimo e ultimo sovrano della Lidia, 506-561 a.C.] potè contare, fa affidamento sul suo pacemaker al fine di avere rapporti sessuali consensuali con belle giovani donne (Rosario Exeter NH).

… E questo sarebbe il ragazzo che castiga i gay ad ogni occasione che ha. Vergogna!!! (westcoastkid San Diego, CA)

Sono stato spesso in Italia ultimamente. Gli Americani non possono avere un’idea in ciò che sta accadendo. Immaginate il presidente proprietario di Fox News e controllore di quel che accade negli altri canali televisivi, e che possieda due giornali. Immaginate che un giorno un politico va all’opposizione (come per esempio Fini ha fatto), i titoli urlano della sua presunta irregolarità per settimane, e quando queste scorrettezze si scoprono essere solo invenzioni, ignorano i fatti. Immaginate un magistrato seguito da un cameraman per tutto il giorno essere ridicolizzato per ore perché aveva messo su i calzini viola. Immaginate talk-show invasi dai Berlusconians che letteralmente urlano tutto il tempo e non lasciano nessun altro finire una frase. Questo è ciò che sta accadendo (Eduardo, Uruguay).

La maggiore preoccupazione per queste squallide storie dovrebbe essere incentrata sulla sicurezza nazionale e il fatto che il capo di un governo di una grande nazione europea è soggetto al ricatto. Per quanto riguarda l’uso del termine “stupro”, in Italia l’età del consenso è 14. Anche se la prostituzione non è illegale qui, aver fatto sesso con una prostituta di età inferiore ai 18 anni è un reato grave. Anche se il comportamento di Berlusconi da molti è visto come intrattenimento, non dovrebbe essere così. Piuttosto, il suo comportamento e la sovversione del processo parlamentare per il beneficio personale e la sua tutela giuridica è una tragedia per tutti gli italiani e per l’Europa. L’Italia soffre anche della debolezza dell’opposizione politica incapace in frenare l’abuso dell’arroganza del potere da parte di Berlusconi. Questo sottolinea l’importanza in avere un’opposizione forte e competente in politica di governo per il bene del popolo (American in Rome).

Vedo che c’è molta confusione nei commenti. Berlusconi è indagato per non aver fatto sesso con una minorenne, ma per aver assunto una minorenne come una prostituta, e per aver usato il suo status per liberarla dopo che era stata arrestata per furto (l’accusa sostiene che ha fatto ciò per impedire che venisse divulgato il primo reato). Indipendentemente da ciò che è il valore del diritto in un paese come l’Italia, entrambe le azioni sono considerate come reato, almeno sulla carta, e l’accusato non è un cittadino normale, ma il primo ministro di un paese membro del G8 (PP Tuckahoe, NY)

Silvio Berlusconi è il politico più onesto del mondo. Non ha mai promesso di fare il suo grande paese, ha promesso solo di farsi grande. Non ha mai rappresentato i valori della famiglia, i diritti umani, la giustizia universale o il miglioramento della società. Rappresenta solo se stesso e i suoi amici. Sapendo tutto questo, l’elettorato italiano ha votato per lui, e gli ha dato la possibilità di farsi anche più ricco. Solo per questo motivo merita di andare avanti, a differenza della truffa Obama che ha promesso per ripristinare i diritti umani del mondo nei confronti degli Stati Uniti e chiudere Guantanamo. Berlusconi ha adempiuto in tutto e per tutto la sua campagna si impegna per farsi più potente. Obama deve ancora raggiungere un tale successo nei suoi obiettivi dichiarati (Alan Spain).

E via discorrendo. Per chi volesse divertirsi e continuare a vergognarsi, questo è il link:

http://community.nytimes.com/comments/www.nytimes.com/2011/01/19/world/europe/19italy.html

Ruby, epitaffio sulla tomba (politica) di Berlusconi

[Così fu scritto sulla tomba – politica – di Berlusconi]

Scarica il documento intero

Scandalo Ruby: il destino di Berlusconi nelle mani di Futuro e Libertà

Caso Ruby: per B. si profila il giudizio immediato. Lui sussurra di volersi avvalere del legittimo impedimento, ovvero delle rovine del legittimo impedimento come demolito dalla Consulta lo scorso 14 Gennaio. Il giudizio immediato è un rito speciale caratterizzato dalla mancanza dell’udienza preliminare. Affinché il PM possa chiedere il giudizio immediato, “occorre l’evidenza della prova e che la persona sottoposta alle indagini sia stata interrogata sui fatti dai quali emerge l’evidenza della prova oppure che la persona, pur avendo ricevuto l’invito a presentarsi, non si sia presentata” (wikipedia). Il fascicolo completo delle indagini, che come riferito da Gianni Barbacetto su Il Fatto Quotidiano, è stato inviato alle Camere, alla Giunta per le Autorizzazioni poiché la Procura di Milano intende perquisire gli uffici dell’avvocato Spinelli, definito “l’uomo portafoglio” di B.: a quanto pare è lui ad erogare le somme per mantenere l’harem di Via Olgettina (Il Fatto Quotidiano). Gli uffici di Spinelli sono considerati pertinenza della segreteria dell’onorevole Berlusconi, pertanto i magistrati devono passare le la Giunta per le Autorizzazioni, sebbene buona parte dell’indagine sia stata effettuata con i metodi delle intercettazioni e dell’analisi dei tabulati dei telefonini, e in parte attraverso le dichiarazioni delle ragazze. Si parladi un malloppo  di 300 pagine.

Come si comporterà la Giunta per le Autorizzazioni? Visto e considerato il fallimento di Futuro e Libertà alla votazione della mozione di sfiducia non più di un mese fa, come si comporteranno le opposizioni? La perquisizione dell’ufficio di Spinelli potrebbe fornire ai magistrati le prove schiaccianti dei passaggi di denaro di B. verso Lele Mora.

Dovete sapere che la Giunta è presieduta da Castagnetti (PD). La fuoriuscita di FLI dalla maggioranza ha scombussolato l’equilibrio delle Commissioni: in molte di esse, i deputati e i senatori di FLi sono decisivi. La Giunta per le Autorizzazioni è così composta:

PD 5; IDV 1; UDC 2; FLI 2; Lega 2; PdL 7; Misto 2; ovvero, maggioranza 9, opposizioni 10, misto 2.

Potete bene comprendere come ancora una volta la questione si sposti dal piano giudiziario a quello politico. FLI può votare a favore delle perquisizioni? A sentire Roberto Rosso, fresco coordinatore del FLI in Piemonte (che opportunismo) è assolutamente necessario “circondare di uno scudo costituzionale, per tutta la durata del mandato, l’attività delle alte cariche italiane” (Il Nichilista). Forse Rosso è stato colto da un rigurgito di berlusconismo, oppure più probabilmente tiene in tasca una doppia tessera. Fini si è mostrato su di un altro piano, preferendo non commentare le recenti vicende del premier, autocensurandosi castamente.

Domani la Giunta si riunirà. Cosa verrà deciso? Berlusconi è in questi istanti trasmesso sulle proprie televisioni, con il mezzo del video-messaggio. Sta cercando di scagionarsi riprendendo il medesimo copione di sempre: persecuzione della magistratura per sé e per i suoi prossimi. Potrà fare in tempo a comprare il voto decisivo dei due componenti della Giunta appartenenti al gruppo Misto? I loro nomi:

MISTO (2 componenti)

Cosa faranno i finiani? E l’UDC? Potranno assestare al B. morente il colpo finale? Come può Italo Bocchino sostenere che queste non sono faccende politche? E Bossi? Bossi è caduto su una gaffe clamorosa. Leggete:

Questa vicenda” ha detto il Senatur, riferendosi alla vicenda di Ruby, “non avrà ripercussioni di nessun tipo. Anzi, la gente magari comincia a convincersi sul serio che lui sia un perseguitato (La Repubblica.it).

Ecco il punto: non è perseguitato, è evidente che non lo è. Però la gente può convincersi del contrario. E’ quello che è accaduto, è quello che accade ancora.

Berlusconi e Ruby: la stampa estera e lo scandalo del sesso con la minorenne

Sex, drug and Silvio: nemmeno l’ombra di dimissioni. [Farà la fine di Ben Alì?]

Le Monde

Dietro gli scandali, la mafia. Parola di Berlusconi

Opera Buffa, "Una commedia che dura da troppo tempo", The Economist, oggi 04.11.2010

Il caso Ruby? Le rivelazioni di Nadia Macrì? Sono opera della mafia che si vendica di Berlusconi e della sua politica irreprensibile in fatto di lotta alla criminalità. In verità la frase pronunciata dal Presidente del Consiglio dinanzi alla platea della Direzione Nazionale del partito è diversa:

Per la prima volta si profila la possibilità di sconfiggere per sempre la piaga della mafia e della criminalità organizzata. I colpi che infliggiamo ci fanno dire che nessuno oggi può eslcudere che alcune cose che accadono siano vendette della malavita (Il Fatto Quotidiano).

Stasera, Fabrizio Cicchitto, portavoce del PdL, durante Otto e Mezzo la trasmissione di La7, avverte: certe dichiarazioni di alcuni presunti pentiti, di Ciancimino, di Spatuzza, lasciano presagire uno scenario allarmante. Si farebbe un uso criminoso del pentitismo a fini politici. Non mi sento di specificare oltre, fa presente Cicchitto. All’insistenza della Gruber, che lo incalzava in maniera molto morbida sia chiaro, chiedendogli se il caso Ruby e Macrì fossero da mettersi in correlazione con una possibile probabile vendette mafiosa, Cicchitto ha sin quasi balbettato. Ha preferito riparare dietro il discorso anti-Ciancimino. Una frase, quella del premier, che imbarazza persino i suoi. Ma che c’entrano le escort con la mafia? Quale salto quantico si può compiere per mettere in congiunzione due ambiti apparentemente distinti? Come si arriva da Ciancimino e dal caso del Generale Mori alla vicenda tristissima di puttanopoli?

Una frase tanto grave dovrebbe mettere in agitazione tutto lo staff dedicato alla sicurezza del (finto) premier. Ma ancora una volta si compie lo scempio della parola al solo fine di riparare al danno politico creato dallo scandalo escort. Basta spararla grossa, poi tutto si aggiusta. Magicamente.

La nuova ipocrisia di FLI: appoggio esterno al governo. Ma fra i berluscones cresce l’angoscia

FLI, alias Futuro e Libertà, oggi presenta il simbolo ma si trincera dietro il solito catenaccio: non saremo noi a staccare la spina. Il che dovrebbe far pensare: il governo, se ne deduce, se è attaccato alla spina, allora è in rianimazione e – diciamo – vive solo per mezzo delle macchine. Se si stacca la spina, allora è eutanasia, e nessuno conosce il testamento biologico del governo. Il malato è irrecuperabile, tant’è persino a destra hanno parecchi dubbi sulla permanenza in vita del Berlusconi IV. Dubbi che circolano scomposti qualche giorno dopo lo scoppio del nuovo sex-scandal con annesso abuso di potere e menzogna.

Il titolo di Libero di stamane assomiglia più ad un avviso “ai naviganti”, una sorta di ‘si salvi chi può’. Berluscones di tutto il mondo, scappate, meetetevi al riparo, “qui viene giù tutto”. Solo i Capitani come Belpietro resteranno al timone della Nave (Editoriale) e affonderanno insieme al Nostromo. Infatti, i nostri non sporcano le loro penne stilografiche per esprimere loro stessi, in rpima persona, i dubbi destrosi sul caso Ruby, ma incaricano le seconde linee, ovvero Filippo Facci da un lato e Marcello Veneziani dall’altro.

Facci si lamenta di un (finto) premier che necessita sempre di spiegazioni, eppure le solite abusate spiegazioni sul suo soverchiante privato – la sinistra, il complotto, le toghe rosse – in questo caso paiono una inutile perdita di tempo: non è colpa mia, si scusa Facci. Non è colpa mia, scrive, se dietro a Berlusconi c’è soltanto lui o “quattro soldatini imbarazzanti” e non un partito. Non si possono perdere stagioni a parlare delle sue mutande. Ma intanto – divertiti e distratti – lo facciamo.

Su Il Giornale, gli fa eco Marcello Veneziani:

Sì, è proprio brutto, orripilante, direi, scoprire dall’oggi al domani che B. non degna di uno sguardo le statistiche sul debito e il PIL perché avvinto dal sedere di una diciassettenne. E’ desolante scoprirlo solo oggi. Sì, stiamo affodando, ma lo facciamo con stile. Evviva i party. Già, l’antica enfasi dei giornalisti di proprietà sembra stemperarsi dinanzi al precipizio verso cui il governo serva avviarsi senza freni. Chi li salverà se B. cadrà nella polvere?

Silvio e le cinque giornate di Sodoma

Hendrik Goltzius, Lot e le figlie (1616)

 

Durante il periodo del suo ritiro a Capri fece arredare con divani una stanza apposita, che divenne il luogo dove dava sfogo alla sua segreta libidine. Lì, infatti, requisiti da ogni dove gruppi di ragazze e invertiti, assieme a quelli che lui chiamava “spintrie”, che inventavano mostruose forme di accoppiamento, li costringeva ad unirsi a tre a tre e a prostituirsi tra loro in ogni modo, per eccitare la sua virilità di uomo ormai in declino.

[Svetonio, Vite dei Cesari, Tiberio]

La decadenza di Silvio IV; Silvio si è fermato a Sodoma; la senilità di Silvio: in altre decine di modi avrei potuto intitolare questo post. La realtà appare oramai chiara: il caso Ruby Rubacuori potrebbe essere il capolinea del governo. La Lega si è spazientita, ma anche nelle ultime ore è tornata a rivolgere parole di fuoco contro l’ipotesi di governo tecnico. Al di là della decadenza sessuale di B., forse solo ipotetica ma pur così letteraria, è il caso politico a far da detonatore a una situazione già di per sé esplosiva, con la questione Lodo Alfano irrisolta, la querelle sulla Riforma della Giustizia e della assoggettabilità al Viminale dei pubblici ministeri, i rifiuti di Napoli e le rivolte di Terzigno e Boscoreale. Le indebite pressioni sulla questura di Milano per la liberazione di Karima El Mahroug, una diciassettenne ora diciottenne aspirante Velina o Letterina o Consigliera Regionale – che intanto è lo stesso – sono il nuovo inaspettato caso giudiziario che coinvolge B. fino al collo: l’uso abnorme del potere personale. Ed è una inchiesta per giunta nelle mani di Ilda Boccassini, la quale stamane ha provveduto a interrogare l’ex questore Indolfi, difeso invece strenuamente da Maroni. Se ne deduce che lo scenario ritorna ad essere quello di inizio settembre, con la possibilità di un voto di sfiducia e l’apertura di una crisi al buio.

L’escalation della polemica politica oggi sui giornali:

Governo, Berlusconi: non mi ritiro, Udc valuti suo sostegno Reuters Italia

Caso Ruby, interrogato l’ex questore Lega: rivolta contro il Governo Tecnico la Stampa

Berlusconi: se lasciassi procurerei danni seri al paese RaiNews24

Calderoli, governo tecnico e’ golpe ANSA.it

E indovinate nelle mani di chi è la pistola con il colpo in canna di questa irrazionale roulette russa? Proprio di Fini. Sono infatti i deputati e i senatori di FLI a dover prendere la scelta se terminare con l’iniezione letale questo governo immobilista, o continuare la pantomima dell’appoggio condizionato, con qualche voto a favore regalato (vedi casi immunità Lunardi e il voto sulla retroattività del Lodo Alfano) in cambio di una pubblica dialettica inconcludente ma che appaga da un punto di vita elettorale. Insomma, mentre PD, IDV e UDC per una volta sembrano non ammettere dei distinguo e marciano insieme verso la mozione di sfiducia, il cero corto rimane nelle mani di Fini. Stando alle sue dichiarazioni di ieri, pare proprio la fine per B.:

Decisamente meno bonarie le valutazioni del presidente della Camera Gianfranco Fini che ha parlato di una vicenda «imbarazzante per l’Italia», augurandosi che le cose «non siano andate così come sono state raccontate» e cioè che quella telefonata del premier non ci sia stata. Perchè altrimenti, dice chiaro e tondo il leader di Futuro e Libertà, si configurerebbe un «uso privato di incarico pubblico» (La Stampa.it).

E forse, soltanto allora, B. potrà optare come Tiberio per il suo ritiro dorato ad Antigua e così circondarsi di ragazzi e ragazze e nani e ballerine.