Berlusconi, il caso Aurora Barzatta sbarca sul The Sun


Anche se oramai l’immagine del nostro paese è stata del tutto infangata, la stampa inglese trova pane per i propri denti e scodella senza verifiche la vicenda della pornostar (?) ignota Aurora Barzatta, la quale avrebbe denunciato Berlusconi per stupro (e non per sequestro di persona?). The Sun si limita a dire che i legali di Berlusconi hanno dovuto strenuamente negare le accuse di questa sedicente attrice hard, rimpolpando la vicenda con un richiamo a guai giudiziari di B. per il caso Ruby. Naturalmente nessun cenno al fantomatico giornalista che ha fabbricato l’articolo originario, tale Hicham Amer, su Libération Maroc. Intanto però quel bel titolo sul The Sun fa bella mostra di sé: Berlusconi accusato da una pornodiva.

Fra l’altro la storia che ieri vi ho raccontato non trova il suo giusto spazio nel marasma scandalistico di questi giorni, fra P4, case pagate dagli amici in cambio di qualche nomina, insulti vari fra ministri. Eppure è una vicenda da chiarire, no?

Aggiornamento ore 19.30: ora anche in ucraino!

Ruby e Casa di Montecarlo: è guerra aperta fra PdL e FLI

E’ guerra aperta fra il PdL e Futuro e Libertà, una guerra che si consuma a colpi di comunicati contenenti richieste di dimissioni, da una parte e dall’altra. E’ il risultato della strategia “difensiva” di Berlusconi messa in atto oggi da Frattini e dai deputati PdL con il voto affermativo della Giunta per le Autorizzazioni al rinvio delle carte dell’inchiesta Ruby.

1. Cominciamo con ordine: Frattini stamane è stato ascoltato dai senatori sul caso della Casa di Montecarlo, attribuita dai media berlusconiani al cognato di Fini, Giancarlo Tulliani. E’ stato il caos in aula. Di fatto Frattini non ha mostrato alcun documento. Si è limitato ad affermare che si tratta di documenti “autentici”. E che in essi si fa riferimento al suddetto Tulliani come reale beneficiario delle società off-shore coinvolte. La strategia è chiara tanto quanto è confusa e disperata la mente che l’ha partorita: distrarre dal Ruby-gate indirizzando l’odio dei berluscones su Gianfranco Fini e la sua mancata promessa di dimissioni. E’ una mossa disperata, che rivela l’affanno di chi sta cercando di sotttrarsi alla gogna pubblica. Una mossa ingenua, che solo la mente di un “povero vecchio” poteva studiare.

Stasera Il Fatto Quotidiano ha svelato le “carte” di Frattini. Ebbene, Frattini ha bleffato. Le carte inviate da Saint Lucia sono una chimera: la comunicazione di termine delle indagini corredata di copia della documentazione già nota da tempo, ovvero dalla scorsa estate quando Il Giornale di Feltri e Sallusti pubblicava quotidianamente fango sul Presidente della Camera. Il documento svelato da Il Fatto consta di una lettera, datata 10 Dicembre 2010, a firma del solito Stephenson King, primo ministro dell’isola caraibica:

“Abbiamo accluso – si legge –  una copia del memorandum ufficiale rilasciato dal procuratore generale ed a me indirizzato che e stato pubblicato su diversi giornali internazionali e che ha concluso che il sig. Giancarlo Tulliani era l’utilizzatore beneficiario di dette compagnie […]

II nostro primario interesse era di assicurare che le predette compagnie ed i predetti agenti fossero in regola con le leggi e la disciplina esistenti in materia di compagnie off-shore in Santa Lucia . E’ stata sempre nostra intenzione che il solo scopo delle indagini fosse di accertare che le compagnie ed i loro rispettivi agenti fossero in regola con le nostre leggi e che si proteggesse la reputazione della nostra giurisdizione in materia di società off-shore.

Gli attuali agenti e i fruitori beneficiari delle Compagnie esistevano in conformità con le nostre leggi ed i nostri regolamenti; di conseguenza il Governo di Saint Lucia ha ufficialmente chiuso le indagini riguardanti le società Printemps ltd, Timara Ltd, e Jaman Directors.ltd e quindi non c’e più alcun ulteriore interesse da parte della nostra giurisdizione su tale materia” (Il Fatto Quotidiano).

Di fatto Tulliani viene indicato come “beneficial owner” delle suddette società off-shore. Ho già ampiamente trattato su questo blog della differenza fra beneficial owner e proprietà di una società. Vi rimando a questo post:

https://yespolitical.wordpress.com/2010/09/27/caraibi-corallo-e-walfenzao-i-nomi-chiave-del-giallo-fini-tulliani/

Avrete pertanto capito che i documenti in possesso della Farnesina sono cartaccia. Spazzatura. Servono solo ad aizzare contro il nemico Fini. E a chiederne le dimissioni strappandosi le vesti, in modo da farsi riprendere dal TG1 e da diventarne la prima notizia del giorno, come è accaduto oggi.

2. La Giunta per le autorizzazioni della Camera, intanto, ha votato a favore di una mozione della maggioranza che richiedeva il rinvio della documentazione dell’inchiesta Ruby al mittente: la Giunta, quindi il Parlamento – si è così convenuto – non è competente a decidere sull’autorizzazione a effettuare le perquisizioni degli uffici del Rag. Spinelli, uffici di pertinenza della segreteria dell’onorevole Berlusconi. La competenza è del Tribunale dei Ministri. B. avrebbe agito per difendere l’onorabilità di Mubarak, quindi per ragioni di opportunità dettate dalla politica estera del governo medesimo. Lui credeva che Ruby fosse la nipote del presidente egiziano. Era stato indotto in errore dalla ragazza medesima. Pertanto quella telefonata è stata compiuta da B. in quanto primo ministro. Da ciò la competenza a giudicare B. sarebbe del suddetto Tribunale dei Ministri e non della Procura di Milano. Questa la teoria della maggioranza, architettata dal geniale pool di avvocati di B medesimo. L’obbiettivo è di giungere al “conflitto di attribuzione” dinanzi alla Consulta: quindi di allungare i tempi dell’indagine e del processo. Anche questa una mossa disperata, vista e considerata la gravità del reato che comporta una prescrizione del reato stesso molto lontana negli anni. Per B. questa volta è veramente difficile sottrarsi dal processo. Difficilissimo.

La linea della maggioranza è passata anche a causa delle defezioni dell’opposizione – 11 a 8 il voto finale (composizione: 9 maggioranza, 10 opposizione, 2 gruppo misto) – ma soprattutto per il voto favorevole degli appartenenti al gruppo Misto. La vittoria di oggi rischia però di essere un boomerang: dovrà essere riconfermata dal voto dell’aula la prossima settimana, e dovrà essere un voto a maggioranza assoluta, ovvero di almeno 316 deputati. Un nuovo voto di fiducia, si può ben dire. Che si svolgerà per voto palese. Non ci potranno essere voti ribelli, a meno di essere pubblicamente additati come salvatori di Berlusconi.

3. Il vergognoso attacco de Il Giornale a Ilda Boccassini, pm di Milano del caso Ruby:

Un caso risalente al 1982. Pensate, ventinove anni fa. Ventinove. Se non è gogna questa… La prima pagina de Il Giornale vi fornisce l’esatta proporzione della disperazione di B. Sì, è talmente spacciato da dover ricorrere a questi mezzi. E non parlate di giornalismo: questo è in realtà fasc-ismo.

Ruby Gate, le nuove carte che inchiodano Berlusconi

Sì, B. è sepolto sotto una montagna di carte e non lo sa. E’ una montagna di fango, la stessa che ha coltivato a lungo, come sua corte, e che ora gli tracima addosso come quando capitano le alluvioni.

Le oltre 250 pagine inviate oggi dalla Procura di Milano alla Giunta per le Autorizzazioni sono aggiornate a non più di dieci giorni fa, quando lo scandalo era già in divenire. Impressionante il livore della Minetti, la preferita, l’igenista dentale promossa a consigliere regionale per meriti sul “campo”, verso lo stesso Berlusconi, colpevole di averla scaricata.

Quelli che seguono sono alcuni estratti, a cui ne faranno seguito certamente altri nel corso della notte.

Da un verbale 15/1/2011MakDoum Maria: “giugno 2010 lele mora mi chiese se ero interessata a partecipare ad una serata ad arcore presso la residenza del pres consiglio e se sapevo ballare la danza del ventre e se volevo fare parte del suo harem. Mi trasferì a casa sua da giugno ad agosto.
Mi sono recata ad arcore a luglio. Alla partenza da viale monza c’erano altre ragazze. Le vetture erano……….. prima di arrivare ad arcore si sono materializzate da una stradina laterale delle autovetture con i contrassegni della polizia di stato. Si trattava di una sola macchina con un lampeggiante.
Ognuna di noi si è seduta per la cena dove voleva. Finita la cena il pres disse: “e ora facciamo il Bunga Bunga” e spiegò che cosa era, cioè una cosa sessuale. Lei fa la danza del ventre. Le De Vivo in mutante e reggiseno. Il presidente le toccava e loro lo toccavano nelle parte intime. E si avvicinarono anche a Emilio Fede che le toccava il seno e altre parti intime. Poi la ragazza brasiliana con perizoma ballava la samba in maniera hard.
Il presidente le toccava il seno e altre parti intime.
Anche le altre ragazze ballavano facendo vedere il seno e il fondo schiena, tutte loro si avvicinavano al presidente che le toccava nelle loro parti intime. Sono rimasta inorridita. Se avessi saputo prima quello che si faceva alla villa non sarei andata. Mora: per entrare nel mondo dello spettacolo bisogna pagare un prezzo, cioè vendere il proprio corpo. Gli dissi che non sarei mai stata disposta: sono rimasta emarginata. Ho raccontato a Ferrigno

Il seguito su Il Post Viola

Ruby, Cicchitto choc: abbasseremo la maggiore età

Non è uno scherzo. No, ho verificato. Non è assolutamente uno scherzo. Quanto sopra è stato veramente detto da Fabrizio Cicchitto, capogruppo PdL alla Camera, piduista invecchiato 30 anni, forse da rottamare, considerato lo sproloquiare degli ultimi giorni. Oggi ha esordito – forse reduce da un bunga bunga – con una perla che resterà negli annali. No, non basta tutto lo scandalo e la vergogna che valicano i confini e raggiungono i giornali esteri. No, non si finisce mai di contribuire a questo sfascio.

Cicchitto ha risposto ad una domanda dei giornalisti, i quali gli chiedevano come si sarebbe comportato il PdL, la prossima settimana, quando la convenzione di Lanzarote, ovvero il trattato internazionale sottoscirtto anche dall’Italia contro lo sfruttamento e l’abuso minorile, giungerà in aula al Senato per il voto di approvazione:

“Colgo la provocazione che è insita nella sua domanda, comunque voteremo sì”, afferma Cicchitto. Potrebbe bastare, ma no. Lui sente il dovere di ragguagliarci sulle iniziative della maggioranza in proposito. E questa Convenzione fa proprio al caso del loro Padrone:  “la Convenzione di Lanzarote che il governo italiano deve ratificare prevede, tra l’altro, il raddoppio delle pene per prostituzione minorile” (Asca News).

Pensate che non verrà nuovamente preparata una leggina ad personam, anzi ad minor. Cicchitto ha così confermato – senza neppure un minimo di imbarazzo – che “allo studio del governo c’e’ una legge per l’abbassamento della maggiore eta’: ”E’ una delle tante questioni che ci sono sul tavolo – ha spiegato – ma non e’ la piu’ urgente” (Asca News, cit.).

Una bagatella di poco conto, diciamo: legalizzare il bunga bunga con le diciassettenni. Primo punto del programma di governo.

 

Silvio Sodoma: Emilio Fede e i ricatti delle Escort

Questo passaggio delle intercettazioni, oramai di pubblico dominio, nonostante gli strali di Fede e le minacce di querela, getta una luce oscura sull’intera vicenda. Un passaggio in cui lo stesso Emilio Fede ammette di aver sborsato dei soldi di tasca sua per evitare un guaio più grosso. Leggete:

Nicole Minetti: Mh! Madonna mia!

Emilio Fede: Io non ti dirò, non ti dirò chi… ma

Nicole Minetti: Si

Emilio Fede: … una di quelle che circolavano, io l’altro ieri gli ho dato di tasca mia,

senza farlo risultare a lui diecimila euro! Va bene? Pe.. pe.. perché aveva delle

fotografie scattate col telefonino, aveva bisogno di soldi, va., dico va beh te li do io!

Diecimila

Nicole Minetti: No! Stai scherzando?

[…]

Emilio Fede: Ieri sera o, ti giuro avrei pagato per andarmene, per come stavo mi girava la testa, eccetera… e sai quindi, sai un attacco così di cervicale, quindi ieri sera io sapevo che era importante esserci, ma non per fare la cena, perchè., lui aveva, ha bisogno di un interlocutore capito? Perchè chi può essere l’interlocutore suo io, ieri
sera tu, Barbi e basta! Non è che lui può parlare di politica, di cose eccetera con altri!

Nicole Minetti: (si schiarisce la voce) Ah no assolutamente!

Emilio Fede: Ecco! Ieri sera era necessario, capito?

Insomma, per i malintenzionati che intendono querelare questo blog per quanto pubblicato qui sopra, rivelerò che si tratta di un racconto di fantasia, tanto la realtà è ben peggiore, questo è certo. Ora, facendo una breve analisi del testo,

a) cosa non si fa per il Capo: addirittura si sborsano i soldi di tasca propria per evitargli le noie dei ricatti delle ragazze per le foto fatte con il cellulare; questa è fedeltà, ma è anche “prevenzione” del malumore del Capo, è darsi da fare per evitare che il Capo si arrabbi poiché se si arrabbia capita che quel favore che ci poteva fare salta da un momento all’altro; tutti loro, tutta questa corte di pezzentoni, è lì, attende che Lui, il Capo, conceda loro quanto promesso, quanto desiderato; è una forma alquanto arcaica, direi quasi medievale, un feudalesimo bislacco e amorale;

b) il Capo, il Re, a corte, ha bisogno del suo paggio; ha bisogno di essere allietato, rincuorato, lunsingato; egli ha sempre ragione e tutti gli devono rivolgere attenzione; la Corte si pavoneggia con i suoi soldi mentre lui, solo nelle vuote stanze, gravato dalla responsabilità dell’intero paese, schiacciato da questo peso che gli toglie persino il sonno, viene ricondotto ai rapporti umani attraverso questa pletora di arriviste pronte a tutto.

Gli storici un giorno avranno materiale in abbondanza per costruire la vita di Corte negli anni Dieci del 2000. Una involuzione paurosa del potere pubblico che ritorna a vestire i panni dell’Assolutezza e della dissolutezza delle Monarchie del Settecento. In fondo, sono anche queste Cronache dal Default.

The New York Times: il mondo commenta lo scandalo Berlusconi-Ruby

Negli scorsi giorni, il mondo anglosassone ha potuto specchiarsi nel nostro sex-scandal. Berlusconi e  il sesso con la minorenne. Sex, drug and Silvio. Sì, certo: solo di sesso si è parlato. Nessun giornale straniero ha minimamente preso in considerazione il risvolto legato al rapporto di Berlusconi con la giustizia. Perché rifiutarsi di farsi interrogare dai magistrati? I giornali stranieri, e in particolare quelli americani, hanno accostato il caso B. a quello celeberrimo di Bill Clinton. Con la discriminante evidentissima che quella di Clinton fu una scappatella extra coniugale, quello di B. un vero giro di super squillo a pagamento. Non so se notate la differenza.

Sul The New York Times è stato aperto un forum sul caso Berlusconi. Questo il tenore dei commenti. Si passa dall’antropologismo culturale al maschilismo, a teoremi d’invidia di classe. Ho provato a tradurre alcuni passaggi.

Durante la presidenza di Bill Clinton ero sposata con un cittadino italiano che ha pensato che non ci fosse nulla di sbagliato in quello che Clinton ha fatto. Cercando di insultarmi, mi ha chiamato moralista. Non ho dubbi che con il suo cornetto mattutino e il caffè espresso, sta leggendo La Republica e applaude il signor Berlusconi. Uomini europei (alcuni, molto) hanno un modo diverso di pensare. (Giusto per essere chiari, Ero sposata, non più). Ho detto basta (Amy Ahlert, Philipse Manor, N.Y.).

Le persone che stanno attaccando Berlusconi lo stanno facendo così, inconsciamente, sapendo che non si può avere niente di tutto questo lusso, anche a metà dei propri anni. E ‘solo lo sfogo dei non abbienti. Lasciate che l’uomo abbia il suo divertimento, fino a quando egli non utilizza le casse dello Stato per i suoi affari e fa il suo lavoro (di primo ministro) di destra (Dewan Jaglul Central Florida).

L’età del consenso (per avere rapporti sessuali) in Italia e Germania è di 14 in Francia e Svezia, 15. Tu e io possiamo non essere d’accordo ma questa è la legge in questi paesi. Quindi abbiamo un 74 anni, con più soldi che neanche Creso [trentesimo e ultimo sovrano della Lidia, 506-561 a.C.] potè contare, fa affidamento sul suo pacemaker al fine di avere rapporti sessuali consensuali con belle giovani donne (Rosario Exeter NH).

… E questo sarebbe il ragazzo che castiga i gay ad ogni occasione che ha. Vergogna!!! (westcoastkid San Diego, CA)

Sono stato spesso in Italia ultimamente. Gli Americani non possono avere un’idea in ciò che sta accadendo. Immaginate il presidente proprietario di Fox News e controllore di quel che accade negli altri canali televisivi, e che possieda due giornali. Immaginate che un giorno un politico va all’opposizione (come per esempio Fini ha fatto), i titoli urlano della sua presunta irregolarità per settimane, e quando queste scorrettezze si scoprono essere solo invenzioni, ignorano i fatti. Immaginate un magistrato seguito da un cameraman per tutto il giorno essere ridicolizzato per ore perché aveva messo su i calzini viola. Immaginate talk-show invasi dai Berlusconians che letteralmente urlano tutto il tempo e non lasciano nessun altro finire una frase. Questo è ciò che sta accadendo (Eduardo, Uruguay).

La maggiore preoccupazione per queste squallide storie dovrebbe essere incentrata sulla sicurezza nazionale e il fatto che il capo di un governo di una grande nazione europea è soggetto al ricatto. Per quanto riguarda l’uso del termine “stupro”, in Italia l’età del consenso è 14. Anche se la prostituzione non è illegale qui, aver fatto sesso con una prostituta di età inferiore ai 18 anni è un reato grave. Anche se il comportamento di Berlusconi da molti è visto come intrattenimento, non dovrebbe essere così. Piuttosto, il suo comportamento e la sovversione del processo parlamentare per il beneficio personale e la sua tutela giuridica è una tragedia per tutti gli italiani e per l’Europa. L’Italia soffre anche della debolezza dell’opposizione politica incapace in frenare l’abuso dell’arroganza del potere da parte di Berlusconi. Questo sottolinea l’importanza in avere un’opposizione forte e competente in politica di governo per il bene del popolo (American in Rome).

Vedo che c’è molta confusione nei commenti. Berlusconi è indagato per non aver fatto sesso con una minorenne, ma per aver assunto una minorenne come una prostituta, e per aver usato il suo status per liberarla dopo che era stata arrestata per furto (l’accusa sostiene che ha fatto ciò per impedire che venisse divulgato il primo reato). Indipendentemente da ciò che è il valore del diritto in un paese come l’Italia, entrambe le azioni sono considerate come reato, almeno sulla carta, e l’accusato non è un cittadino normale, ma il primo ministro di un paese membro del G8 (PP Tuckahoe, NY)

Silvio Berlusconi è il politico più onesto del mondo. Non ha mai promesso di fare il suo grande paese, ha promesso solo di farsi grande. Non ha mai rappresentato i valori della famiglia, i diritti umani, la giustizia universale o il miglioramento della società. Rappresenta solo se stesso e i suoi amici. Sapendo tutto questo, l’elettorato italiano ha votato per lui, e gli ha dato la possibilità di farsi anche più ricco. Solo per questo motivo merita di andare avanti, a differenza della truffa Obama che ha promesso per ripristinare i diritti umani del mondo nei confronti degli Stati Uniti e chiudere Guantanamo. Berlusconi ha adempiuto in tutto e per tutto la sua campagna si impegna per farsi più potente. Obama deve ancora raggiungere un tale successo nei suoi obiettivi dichiarati (Alan Spain).

E via discorrendo. Per chi volesse divertirsi e continuare a vergognarsi, questo è il link:

http://community.nytimes.com/comments/www.nytimes.com/2011/01/19/world/europe/19italy.html

The Financial Times: Berlusconi è una vergogna per l’Italia

Nel marzo del 2010, il governo di Silvio Berlusconi ha approvato una legge per proteggere il sedicente “uomo più perseguitato di tutta la storia del mondo intero” dai procedimenti penali nei tribunali d’Italia. Il 13 gennaio, la Corte Costituzionale ha annullato parzialmente tale legge. E’stato giusto fare così. Tuttavia, è una misura triste della natura disfunzionale della politica italiana che questa decisione può ancora funzionare a vantaggio di Berlusconi – e a danno del suo paese.

La legge di Berlusconi “legittimo impedimento” esenta i ministri del governo dall’apparire in tribunale sulla base del fatto che essi sono troppo impegnati. Tale tesi è un affronto al principio di uguaglianza davanti alla legge. Nessuno, neanche un miliardario magnate dei media che è anche primo ministro, è al di sopra della legge. Il giudice deve ancora pubblicare i dettagli della sua pronuncia, ma dovrebbe essere applaudito per difendere tale principio.

Tuttavia, l’impatto della sentenza su Berlusconi rischia di essere lieve. Sul fronte legale, cambierà poco. Berlusconi non è mai stato condannato con sentenza definitiva per nessuna delle numerose accuse che sono state rivolte a lui dal suo primo periodo di Primo Ministro nel 1994. Anche se i tre processi per corruzione in sospeso contro di lui sono riaperti, l’esito più probabile è che essi saranno prescritti. Il pesante sistema giudiziario italiano è raramente abbastanza veloce per portare i casi complessi alla loro conclusione prima che i termini di prescrizione li cassino.

Sul fronte politico, la sentenza può anche – paradossalmente – giocare a favore di Berlusconi. Ha trascorso molto del suo tempo in ufficio belando che egli è vittima di una cospirazione da parte dei giudici di sinistra per spodestarlo. Incongiunzione con un’inchiesta aperta il 14 gennaio nella quale si sostiene che Berlusconi ha abusato del suo ufficio, cercando di aiutare a uscire dal carcere una ballerina di discoteca, marocchina,  di 17 anni, la sentenza della Corte Costituzionale gli consentirà di sostenere questa narrazione fino alle elezioni successive, che probabilmente si verificheranno in primavera.

Questa è una vergogna enorme per l’Italia. Prima delle prossime elezioni, il paese merita un dibattito onesto sulla litania di problemi che deve affrontare. La settima potenza economica più grande del mondo ha bisogno di riforme: uno giovane su quattro è disoccupato, la crescita è poco più che anemica; gli investimenti esteri sono in calo, il debito nazionale ha raggiunto la quota di 1.800 miliardi di euro. Il cancro della criminalità organizzata deve essere rimosso. L’elenco potrebbe continuare. Eppure, invece di trovare soluzioni a questi problemi, il paese rischia di essere scenario di un’altra puntata di Berlusconi contro la magistratura. L’Italia merita di meglio.

© The Financial Times – tradotto da cubicamente