Ucraina sospesa fra Mosca e il caos

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Dopo le dimissioni del premier Mykola Azarov, sostituito ad interim dal  vice premier Serhiy Arbuzov, dopo l’abrogazione delle leggi “liberticide”, sembra, e si spera, che l’Ucraina abbia trovato un compromesso che metta fine alla crisi politica e agli scontri violenti  tra i dimostranti più estremisti e la polizia. Per ora solo gli attivisti del movimento nazionalista Spilna Sprava sono stati convinti a lasciare il ministero dell’Agricoltura. Dopo laboriose trattative, il Parlamento (Rada), con l’astensione delle forze di opposizione, ha approvato un’amnistia che permetterà il rilascio di manifestanti antigovernativi.

La Russia terrà certamente conto dei cambiamenti nel governo dell’Ucraina predisponendo, o meno, un calendario per il sostengo finanziario del Paese. Nel contempo, ha confermato l’esecuzione e il mantenimento degli impegni presi, ma l’andamento delle contrattazioni richiede una discussione ulteriore.

L’Ucraina, in occasione del  vertice sul Partenariato orientale, tenutosi a  Vilnius, in Lituania, avrebbe avuto la possibilità di sottoscrivere un accordo di associazione con l’Unione Europea  per la creazione di un’area di libero scambio con Bruxelles e per chiedere l’alleggerimento dei termini di un possibile prestito da parte del FMI. Chiedeva anche la  concessione di  un sostanzioso  pacchetto di aiuti economici per il suo Paese, ma il presidente della Commissione UE, Josè Manuel Barroso, ha rifiutato il dialogo trilaterale tra Ucraina, Russia e Unione Europea ed ha chiesto a Yanukovich di impegnarsi direttamente a firmare un accordo. Nei mesi scorsi Mosca aveva concesso un bailout all’Ucraina: l’offerta della Russia comprendeva gas a buon mercato, finanziamenti per una quindicina di miliardi di dollari, rimozione di tutti i problemi sanitari riguardanti le merci da esportare in Russia. Se l’Ucraina avesse rifiutato, la Russia avrebbe preteso il pagamento dei debiti pregressi per le forniture di gas, oltre ad un ritocco del prezzo a 450 dollari. Putin aveva inoltre minacciato di revocare il proprio appoggio a Yanucovich in occasione delle presidenziali ucraine del 2015.

L’Europa, invece, offriva 500 milioni di euro di risparmi doganali, 186 milioni per portare a compimento le riforme e 610 milioni a riforme avvenute, ma l’adesione al Mercato Comune comportava il rischio che le merci europee inondassero l’Ucraina, penalizzando la sua bilancia commerciale.

Yanucovich,  per non pregiudicare un complesso sistema di relazioni politiche ed economiche che legano il Paese alla Russia, in primis in materia di forniture del gas, ha preferito l’offerta russa, nonostante l’Ucraina aspiri all’indipendenza energetica, che secondo i suoi piani avrebbe in grado di raggiungere solo nel 2020 (negli ultimi anni si sono verificate ben sei crisi del gas tra Ucraina e Russia).

Lo scenario in Ucraina è quindi pieno di variabili.

Negli Oblats (ripartizioni amministrative regionali) della parte occidentale dell’Ucraina, erano in corso occupazioni nelle sedi dei governatori, dove i partiti dell’opposizione hanno il maggior numero di voti. Nuove norme, approvate a gennaio dal Parlamento ucraino, limitavano sia il diritto a protestare che la libertà di stampa, e trasformavano in reato qualunque tentativo di dissentire dal governo, dando alla polizia la possibilità di usare violenza e inasprendo le pene contro chi esprimesse la propria opposizione: leggi che portano alla via dell’autoritarismo e in primis agevolano la discrezionalità di un potere incancrenito.

Yanucovich  è sostenuto da gruppi di estrema destra privi di organizzazione: i cosiddetti Tituski, giovani che sarebbero stati pagati dallo Stato per infiltrarsi nelle manifestazioni e compiere gesti violenti.

La rivolta vive tra le aspettative di una trattativa in corso e la spinta ad un cambiamento radicale. Oggi a Kiev stanno operando molte piccole organizzazioni di milizie semi-clandestine radicali, ognuna delle quali persegue il proprio obiettivo. A scatenare gli scontri erano taluni gruppi estremisti di destra, i cosiddetti Pravij Sector, un gruppo di militanti nazionalisti che si definiscono gioventù rivoluzionaria: non hanno un leader e sono pronti  a passare dalle parole ai fatti senza alcuna discussione o votazione. E’ un gruppo sorto in seno alle manifestazioni di Euromaidan: ha una pagina su Facebook ma non ha alcuna sede fisica.

Il movimento ha cercato di addestrare una milizia organizzata, ma non c’è riuscito per mancanza di disciplina. Non hanno una struttura democratica e non prendono decisioni con il voto.  Questi estremisti sono affiancati dagli ultrà del calcio, anche loro delusi dalla debolezza dell’opposizione.

Coinvolte negli scontri sono anche altre organizzazioni come il “Il Tridente”, “Patriota dell’Ucraina”, “Il Martello Bianco”, l’Assemblea Social-Nazionale, la Una-Unso, e altri. La maggior parte di queste è in pessimi rapporti con le forze dell’ordine; i loro membri sono stati coinvolti in omicidi e nella preparazione di atti terroristici. La più importante organizzazione nazionalista radicale ucraina è “Patriota dell’Ucraina”, cioè la parte militante del partito “Libertà”. Al tempo di Yuščenko, questa godeva del sostegno pubblico, ricevendo ottimi finanziamenti, e i suoi militanti venivano formati ufficialmente in diverse regioni dell’Ucraina, ed erano ben equipaggiati.

Il gruppo “Patriota dell’Ucraina” ha una vasta rete. La cosa più sorprendente è che il suo centro si trova nella parte orientale dell’Ucraina, nella città di Charkov, che è di lingua russa. Desta stupore il fatto che una organizzazione ucraina ultranazionalista sia composta principalmente di nazionalisti ucraini di lingua russa.

Il movimento Euromaidan, esercito insurrezionale ucraino, un gruppo semi-underground, è nato nel novembre 2013 e si compone dei rappresentanti di un numero imprecisato di organizzazioni più piccole che una volta erano unite nella cosiddetta Assemblea Social-Nazionale e sono considerate affini ai nazionalsocialisti, di cui espongono e indossano i simboli.

A Kiev stanno operando molte piccole organizzazioni di milizie semi-clandestine radicali, ognuna delle quali persegue il proprio obiettivo. Nessuno di questi gruppi ha un peso significativo e il coordinamento dei militanti avviene attraverso i social network russi. Spesso, dietro a molte di queste organizzazioni, ci sono uomini d’affari che hanno bisogno di proventi illegali: metodo molto popolare di arricchirsi in Ucraina. Costoro “affittano”, di volta in volta, “mercenari”, per le lotte di potere. Verso il paese vengono indirizzate ingenti quantità di denaro generalmente di provenienza estera che vanno ad alimentare i gruppi estremistici che hanno dichiarato guerra all’establishment.

Oggi, il Consiglio d’Europa ha approvato una risoluzione sull’Ucraina ma il suo contenuto è deludente: L’Assemblea ha deciso di non considerare la possibilità di sospendere il diritto di voto della delegazione ucraina, tuttavia potrebbe applicarlo nella sessione di Aprile, se il movimento di protesta su Maidan verrà sciolto con la forza.

La risoluzione, basata su un rapporto di Mailis Reps (Estonia, ALDE) e Marietta de Pourbaix-Lundin (Svezia, EPP/CD) invita la polizia e i manifestanti ad astenersi da qualunque forma di violenza o azioni che sono chiaramente rivolte a provocare reazioni violente nell’altra parte, e sottolinea che un utilizzo eccessivo e sproporzionato della forza da parte della polizia, e altre presunte violazioni dei diritti umani “devono essere pienamente e imparzialmente indagate, affrontate e risolte, e gli esecutori portati davanti alla giustizia”. L’Assemblea accoglie favorevolmente l’iniziativa del Segretario generale del Consiglio d’Europa di stabilire un gruppo di esperti indipendenti per indagare gli eventi violenti avvenuti durante le proteste Euromaidan (Newsroom Consiglio d’Europa).

La delegazione russa ha votato contro. La risoluzione è unilaterale e superficiale, ha dichiarato il rappresentante russo Slutskij. Un chiaro esempio di politica dei doppi standard.

Virus A, la mutazione anche in Italia. Che effetti ha provocato negli altri paesi. Il problema delle polmoniti virali.

La mutazione del virus A che ha gettato nel panico l’Ucraina e ha allarmato Norvgia e Francia, è stata registrata anche in Italia. Il Ministero si è affrettato a dire che il vaccino è assolutamente efficace anche in caso di virus mutato, ma permangono molti dubbi sull’entità di questa variazione e tanto più sull’efficiacia degli antiinfluenzali e dei vaccini. Una laboratorio del Regno Unito ha precisato che il virus mutato si insidia in profondo nei polmoni provocando polmoniti virali gravi – esattamente come nel caso del paziente italiano, ricoverato a Monza in terapia intensiva e poi guarito. La polmonite virale causa il sanguinamento dei polmoni, una complicanza grave. Eppure non ci sono prove del contagio del virus mutato da persona a persona, sembra invece mutare in seguito alla persistenza nell’organismo e nei casi di recidiva, con uso prolungato di antivirali come l’osentalmivir.

D’altronde i dati parlano chiaro: fino alla settimana 45 i ricoveri negli ospedali sentinella per sindorme respiratoria acuta sono andati ben oltre la soglia di attenzione (fonte Influnet):

ricoveri per sindrome respiratoria acuta

Andamento che è coinciso con l’escalation del virus in Italia. L’esiguità dei casi gravi ha comunque spinto il Ministero, per mezzo del viceministro Fazio, a sostenere la necessità di fare il vaccino anche per scongiurare l’insorgenza di queste complicanze. Il Governo italiano, in fatto di influenza A, tende senpre a minimizzare. Il caso Ucraina ha fatto scuola: nelle settimane dell’emergenza, fra la popolazione si è scatenato il panico con l’assalto delle farmacie e l’accaparramento di antivirali e antiinfluenzali che sono presto diventati scarsi. Addirittura intere scuole e Università sono state chiuse. I media hanno contribuito a diffondere informazioni controcorrente sull’origine del virus e sul ruolo dei gruppi farmaceutici, alimentando le teorie complottistiche. Inoltre, la faccenda dela difficoltà di gestione dell’emergenza è diventata presto un fatto politico e si è innestata alla polemica fra il presidente in carica Victor Yushchenko e il primo ministro Yulia Tymoshenko. Voci incontrollate narravano di elicotteri visti volare in cielo e scaricare sostanze sconosciute in prossimità dell’emergenza sanitaria. Molti hanno pensato a un complotto contro la nazione ucraina. I due contendenti alla presidenza hanno fatto a gara nel mostrarsi vicino ai malati. Poi la Tymoshenko ha vietato le manifestazioni in pubblico, ma solo dopo aver svolto la propria manifestazione elettorale. Il tutto condito da una crisi economica gravissima (PIL terzo trimestre 2009 -15%) e dai rapporti sempre critici con madre Russia per la questione del gas.

  • Swine Flu Mutates Into New Diseases and into Political Issues

    A partire dal 28 novembre, due casi mortali del virus mutato sono emersi in Francia, dopo due decessi causati dal virus identificato in Norvegia il 20 novembre. […] La mutazione del virus sembra essere in grado di penetrare ulteriormente nei passaggi dei polmoni della vittima, rendendosi così più pericoloso. Tuttavia, non vi è ancora alcuna prova per dimostrare che può diffondersi tra le persone. Finché non vi è alcuna prova del contagio da persona a persona, il rischio relativo posto dalla mutazione è bassa, insistono gli esperti. […] Nel Regno Unito, un laboratorio ha riferito che l’attuale vaccino A-H1N1 probabilmente non sarebbe efficace contro la variante del virus dell’influenza suina che ha causato il panico in Ucraina. […] Questa variante, in cui il virus utilizza D225G come un dominio di legame con i recettori, causa il sanguinamento nei polmoni. Un altro risultato della mutazione H1N1 è la resistenza al trattamento con farmaci antivirali. La mutazione che si traduce in un danno polmonare acuto è stata definita a “a bassa reazione” per il vaccino, il che significa che il vaccino non fornirà una risposta immunitaria adeguata per quel ceppo di virus al fine di prevenire l’infezione. Emorragia polmonare provocata da una mutazione dell’influenza suina è stata segnalata dalla Cina e dalla Norvegia, dalla Francia e dall’Ucraina. […] In tutto il mondo, un ceppo di H1N1 mutato resistente al Tamiflu, un farmaco anti-virale principale, è stato trovato con elevata incidenza in Galles e in North Carolina. […]

    • È stato individuato in Italia il primo caso di mutazione del virus della nuova influenza A/H1n1
    • Lo annuncia il ministero del Welfare, spiegando che dopo le segnalazioni delle autorità sanitarie norvegesi «l’Istituto superiore di sanità ha rivalutato le sequenze di oltre 100 ceppi virali identificati da altrettanti pazienti diagnosticati negli ultimi mesi in diverse regioni italiane
    • La mutazione è stata rinvenuta sino ad ora in un solo paziente, affetto da una grave forma di polmonite risolta a seguito di trattamento con ecmo eseguito in terapia intensiva
    • La mutazione, tuttavia, sottolinea il ministero «non influisce sull’efficacia del vaccino né sull’efficacia del trattamento con farmaci antivirali. A questo proposito – aggiunge – si ricorda che, secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità, su oltre 160 pazienti analizzati sinora, si è riscontrato un unico caso di resistenza a oseltamivir. Tale resistenza è insorta a seguito del trattamento prolungato di un paziente affetto da gravi patologie preesistenti ed è rimasta isolata, non avendo dato seguito ad episodi di trasmissione del ceppo resistente»

    • la mutazione in oggetto non appare per ora predominante nei casi gravi o letali di nuova influenza; inoltre, la stessa mutazione ha un carattere sporadico e non sembra allo stato attuale in fase di diffusione
    • una settimana fa, ricorda il dicastero, le autorità sanitarie norvegesi hanno segnalato l’identificazione di una singola mutazione dell’emoagglutinina (proteina virale di superficie) del virus della nuova influenza A/H1n1, consistente nel cambiamento di un unico aminoacido (una glicina al posto di un acido aspartico), in alcuni pazienti affetti da una grave polmonite

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Caso Ucraina, le informazioni del Ministero della Salute sulla diffusione dell’influenza A

Qiuesta la situazione in Ucraina secondo il comunicato odierno del Ministero della Salute.

ALLA DATA DEL 28 OTTOBRE 2009, IL MINISTERO DELLA SALUTE DELL’UCRAINA HA NOTIFICATO ALL’OMS. TRAMITE L’UFFICIO TERRITORIALE, UN’INUSUALE ALTA INCIDENZA DI MALATTIE RESPIRATORIE ACUTE NELLA PARTE OCCIDENTALE DEL PAESE, ASSOCIATA AD UN INCREMENTATO NUMERO DI ACCESSI AGLI OSPEDALI E DI DECESSI.

IL 30 OTTOBRE 2009, IL MINISTERO DELLA SALUTE DELL’UCRAINA HA CONFERMATO LA PRESENZA DEL VIRUS H1N1, ATTRAVERSO LA METODICA RT-PCR. IN 11 DEI 30 CAMPIONI OTTENUTI DAI PAZIENTI CON MALATTIA RESPIRATORIA ACUTA NELLE DUE REGIONI PIÙ COLPITE. I TEST SONO STATI EFFETTUATI IN 2 LABORATORI DI KYIV, CHE FANNO PARTE DEL CENTRO NAZIONALE PER L’INFLUENZA. I TEST DI CONFERMA SONO STATI EFFETTUATI DA UNO DEI CENTRI DI COLLABORAZIONE OMS PER L’INFLUENZA.

LA SITUAZIONE È IN CONTINUA EVOLUZIONE CON LIVELLI INCREMENTATI DI ARI E DI ILI, OSSERVATI NELLE REGIONI TERNOPIL, LVIV, IVANO-FRANKIVSK E CHERNIVTSI. ALL’AUMENTATA INCIDENZA IN QUESTE REGIONI CORRISPONDE UN INCREMENTO DEGLI ACCESSI IN OSPEDALE E UN MAGGIOR NUMERO DI DECESSI DOVUTI A COMPLICANZE DELLE MALATTIE RESPIRATORIE ACUTE.

IL 30 OTTOBRE 2009, 2.300 SOGGETTI SONO STATI OSPEDALIZZATI, COMPRESI 1.100 BAMBINI.. 131 CASI HANNO RICHIESTO CURE INTENSIVE, INCLUSI 32 BAMBINI. IL 31 OTTOBRE 2009 SONO STATI NOTIFICATI 38 DECESSI ASSOCIATI A COMPLICANZE DI ARI. INDAGINI EPIDEMIOLOGICHE PRELIMINARI INDICANO CHE I CASI GRAVI E I DECESSI SIANO OCCORSI, DOPO 5-7 GIORNI DALL’INIZIO DEI SINTOMI, PRINCIPALMENTE IN GIOVANI ADULTI, DI ETÀ COMPRESA TRA I 20 E I 50 ANNI, PRECEDENTEMENTE IN BUONA SALUTE.

IL 3 NOVEMBRE 2009, IL MINISTERO DELLA SALUTE DELL’UCRAINA HA REGISTRATO PIÙ DI 250.000 CASI DI ILI CON 235 PAZIENTI CHE HANNO RICHIESTO CURE INTENSIVE. ALLA DATA DEL 2 NOVEMBRE SONO STATI RIPORTATI 70 DECESSI PER MALATTIA RESPIRATORIA ACUTA. LE REGIONI DELL’UCRAINA OCCIDENTALE CONTINUANO A PRESENTARE I PIÙ ALTI TASSI DI ARI E DI ILI.

L’OMS RACCOMANDA FORTEMENTE IL TRATTAMENTO PRECOCE CON FARMACI ANTIVIRALI, OSELTAMIVIR O ZANAMIVIR. AI PAZIENTI CHE RIENTRINO NEI CRITERI DIAGNOSTICI CLINICI ANCHE IN ASSENZA DEL TEST DI CONFERMA DI LABORATORIO PER INFLUENZA DA H1N 1. SU RICHIESTA DEL GOVERNO, SONO STATI INVIATI DALL’OMS, ESPERTI DI VARIE DISCIPLINE ARRIVATI IERI SERA A KYIV.

I MEMBRI DEL TEAM INDAGHERANNO PER DEFINIRE LE CARATTERISTICHE CLINICHE ED EPIDEMIOLOGICHE DELL’EPIDEMIA. IL LAVORO INIZIERÀ DA LVIV. DOVE SONO STATI RIPORTATI NUMEROSI CASI CON GRAVI COMPLICANZE DI MALATTIE RESPIRATORIE ACUTE. ALCUNI CAMPIONI SONO STATI INVIATI AL CENTRO DI RIFERIMENTO E DELLA RICERCA PER L’INFLUENZA, MILL HILL DI LONDRA, PER LA CONFERMA E PER ULTERIORI CARATTERIZZAZIONI DEL VIRUS.

L’ESPERIENZA INTERNAZIONALE DELLA PANDEMIA DA VIRUS H1N1. SPECIALMENTE NELL’EMISFERO MERIDIONALE, HA DIMOSTRATO CHE I CASI CLINICI GRAVI SONO ASSOCIATI A RITARDO NELL’ACCESSO ALLE CURE. INOLTRE, IL VIRUS HA DIMOSTRATO DI CAUSARE UN RAPIDO COINVOLGIMENTO POLMONARE MOLTO DIFFICILE DA TRATTARE.

IL MINISTERO DELLA SALUTE UCRAINO HA RACCOMANDATO MISURE DI SANITÀ PUBBLICA, QUALI DISTANZE SOCIALI: CHIUSURA DELLE SCUOLE E DIVIETO DI ASSEMBRAMENTO; INCREMENTO DELLE ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA; INCREMENTO DELL’IGIENE RESPIRATORIA E CONTINUAZIONE DELLA CAMPAGNA VACCINALE CONTRO L’INFLUENZA STAGIONALE PER I GRUPPI A RISCHIO.

MOLTI INTERROGATIVI RESTANO DA ESSERE CHIARITI. L’EPIDEMIA IN UCRAINA PUÒ ESSERE INDICATIVA DI COME IL VIRUS POSSA COMPORTARSI NELL’EMISFERO NORD DURANTE LA STAGIONE INVERNALE. DATO IL SIGNIFICATO POTENZIALE DI QUESTA EPIDEMIA COME PRECOCE SEGNALE DI ALLERTA, L’OMS RACCOMANDA AL GOVERNO UCRAINO LA TRASPARENZA NEI RAPPORTI E LA CONDIVISANE DEI CAMPIONI.

L’OMS CONTINUA A NON RACCOMANDARE LA CHIUSURA DELLE FRONTIERE E NESSUNA RESTRIZIONE AI VIAGGI INTERNAZIONALI, COMPRESI QUELLI VERSO L’UCRAINA. L’ESPERIENZA MOSTRA CHE TALI MISURE NON POSSONO FERMARE LA DIFFUSIONE DEL VIRUS.

Dr.Anna Caraglia

In Ucraina epidemia di influenza A e non solo. Dinamo Kiev-Inter con la mascherina.

In Ucraina la situazione è critica. Sessantasette i morti da infezioni polmonari, e stranamente solo 22 colpite anche da influenza A. Come sappiamo bene anche noi in Italia, di sola influenza A è difficile morire, ma è possibile incappare nelle complicanze alle vie polmonari e al cuore. C’è però chi parla di una strana epidemia del tutto simile alla influenza A che serpeggia nel paese della ex URSS.
A Kiev, domani sera, gli spettatori della partita di Champions fra la Dinamo e l’Inter indosseranno tutti la mascherina. Addirittura il sindaco della città aveva proposto di giocare la partita a porte chiuse. Già è stata emanata una direttiva in cui si vieta qualsiasi assembramento di due o più persone in luogo pubblico. Sembra che il paese non abbia i mezzi per far fronte all’emergenza sanitaria. La lotta politica fra la Timoshenko e il presidente Yuschenko non si ferma neanche dinanzi a questo caos. Yuschenko non ha perso un attimo per colpevolizzare il governo di non aver predisposto tutte le misure necessarie.

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    • I tifosi che assisteranno domani al match di Champions League fra Dinamo Kiev ed Inter verranno forniti di una mascherina per il volto per prevenire possibili contagi da influenza A. Lo ha annunciato il presidente del club ucraino, Ihor Surkis. Considerando che sono stati venduti tutti i 17mila biglietti disponibili, il club fornirà altrettante mascherine.

       

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    • Deputati con mascherine, scuole chiuse, riunioni in luoghi pubblici vietate: l’Ucraina, con 67 morti causate dal virus A/H1N1 è il Paese più colpito in Europa.

       

    • Il nuovo bollettino del ministero della Sanità di Kiev ha aggiornato a 67 il numero dei decessi da complicazioni connesse alla nuova influenza

       

    • Le zone più colpite sono soprattutto quelle occidentali, più vicine ai confini con l’Unione europea

       

    • 255mila persone contagiate dal virus. Di queste, 15mila sono state ricoverate in ospedale

       

    • Lo speaker parlamentare Litvin oggi in conferenza stampa non ha escluso l’introduzione dello stato di emergenza.

       

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    • In Ucraina 53 persone sono morte finora a causa di una epidemia di influenza che imperversa nel paese. Nel comunicarlo, il ministero della sanita’ non ha precisato il numero delle vittime provocate dal virus H1N1 dell’influenza A. In tutto, le persone colpite dall’influenza sono state finora quasi 185mila, di cui 7.400 circa ricoverate in ospedale. Particolarmente colpita la regione di Leopoli (Ucraina occidentale), dove si registra quasi la meta’ dei morti.

       

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    • In Ucraina è panico per l’influenza che sta colpendo la popolazione. Secondo il governo sarebbero quattro le persone morte per il virus H1N1, tredici quelle accertate che lo hanno contratto.

       

    • Venerdì l’esecutivo aveva adottato drastiche misure per limitare il contagio, come la chiusura delle scuole per tre settimane e il divieto di riunioni pubbliche.

       

    • Yulia Timoshenko: “E’ una malattia molto pericolosa che minaccia la vita delle persone. A questo proposito il governo ha annunciato lo stato di epidemia. Ma non dobbiamo cedere al panico”

       

    • c‘è chi ipotizza una strumentalizzazione dell’influenza A per fini elettorali

       

    • Il presidente Yuschenko ha dichiarato che le vittime finora sono 48, accusando il governo e la premier Yulia Timoshenko, sua avversaria, di non aver fatto abbastanza contro il diffondersi del virus

       

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