Influenza A, morti per vaccino in Germania. Probabili reazioni allergiche?

Morti per vaccino A-H1N1. Le notizie si accavallano in rete. Due casi in Germania, precedentemente a fine Ottobre qualche riferimento in articoli in lingua inglese venne fatto per i casi di morte sospetta avvenuti in Svezia in persone che avevano appena fatto il vaccino anti influenza A.
Il Codacons, dopo la diffida all’Aifa e al Ministero della Salute, rende noto il caso di un medico radiologo che si e’ sottoposto a vaccinazione come da prassi, subendo imprevisti effetti collaterali: dopo circa 15 minuti dall’iniezione del vaccino si sarebbe verificata una reazione avversa, sfociata in crisi lipotimica (svenimento senza perdita di coscienza) e febbre alta fino a 39 gradi, durata 2 giorni, reazioni documentate dal Pronto soccorso dell’ospedale, dal medico di famiglia e dall’infermiera che ha iniettato il vaccino. Il viceministro Fazio sostiene che l’antidoto è sicuro e che farà vaccinare i suoi figli, appena se ne presenterà l’occasione. Strano visto che hanno 19 e 21 anni e possono decidere per loro conto se vaccinarsi o meno. Dire che li farà vaccinare ha la sua utilita propagandistica, diciamo. Il viceministro dovrebbe invece preoccuparsi per il mancanto coordinamento fra Stato-Regioni e fra Regioni, viste le discrepanze e le difformità nella distribuzione del vaccino che si sono verificate. Il virus A-H1N1 swl non è maggiormente mortale come l’influenza suina, ma se lo fosse stato, il sistema che è stato messo in piedi sarebbe stato del tutto insufficiente a fronteggiare l’emergenza: il vaccino è scarso, ci sono dubbi sulla sua efficacia e la mancata nocività, il viceministro non ha argomenti per rassicurare o interviene tardivamente – come nel caso della domanda del sen. Marino sulla presunta inefficacia del Tamiflu, ancora senza risposta, oppure la necessià di dare ai bambini una doppia dose quando la raccomandazione dell’OMS è di vaccinarne il più possibile – le Regioni impiegano modalità di distribuzione diverse (strutture ospedaliere, asl, ambulatori medici di famiglia) e regna la confusione su quali siano le categorie a rischio.

    • in Germania le prime due probabili vittime del vaccino contro l’influenza A. Si tratta di un uomo di 46 anni ritrovato morto a Wuppertal, nei pressi di Colonia, dai colleghi nella sede della sua azienda il giorno dopo essersi fatto vaccinare. Si tratta ora di stabilire se il decesso sia in qualche modo collegabile all’immunizzazione.

    • Verrà anche verificato se vi sia stata un’eventuale reazione allergica. Anche se "una reazione allergica acuta è da escludere perché in quel caso l’uomo sarebbe morto prima", ha anticipato la portavoce dell’amministrazione municipale di Wuppertal, Martina Eckermann, citata dal Rheinische Post

    • L’altra vittima è una donna di 65 anni deceduta nel land orientale della Turingia.o riporta il quotidiano tedesco Bild

    • subito dopo l’inoculazione del vaccino la moglie non aveva avvertito alcun disturbo, mentre dopo cena ha subito un infarto ed è deceduta dopo il ricovero in ospedale

    • A Duesseldorf un uomo di 30 anni ha invece subito uno choc anafilattico dopo essere stato vaccinato. A salvarlo è stato il fatto che si trovava ancora nello studio del suo medico curante

    • Una donna di 27 anni, senza malattie croniche o pregresse, è deceduta martedì scorso a Viry-Chatillon, nella regione parigina, dopo aver contratto il virus dell’influenza A/H1N1. La vittima era stata curata a casa dal suo medico di base con il farmaco Oseltamivir.

    • È stata disposta l’autopsia per stabilire le cause esatte del decesso. La donna si era ammalata pochi giorni prima, ma il suo stato di salute si era improvvisamente aggravato.

    • Il ministro francese della Sanità, Roselyne Bachelot, ha riferito che non c’è nessun legame certo tra il caso sospetto della sindrome di Guillain-Barré, segnalato giovedì in Francia, e la somministrazione del vaccino per il virus A/H1N1

    • Il ministro ha però ammesso che resta un legame «probabile». Ogni anno si registrano in Francia 1.700-1.800 casi della sindrome, una malattia rara del sistema nervoso periferico, il cui apparire è legato a un episodio infettivo, batterico o virale, fra cui l’influenza

    • Un cittadino tedesco è morto il giorno successivo la vaccinazione contro l’influenza A/h1n1. La procura di Wuppertal, città del Reno-Westfalia, nella parte ovest della Germania, hanno già ordinato l’autopsia per determinare se il decesso del 46enne sia stato provocato dalla stessa dose dell’antifluenzale

    • Al Codacons giungono le prime segnalazioni da parte di soggetti che – dopo la somministrazione del prodotto – denunciano reazioni fisiche negative

    • l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) assume una posizione chiara: il vaccino contro l’influenza A puo’ essere somministrato anche ai pazienti oncologici in trattamento con chemioterapia, perché vanno considerati tra le categorie a rischio di complicanze delle vie respiratorie concomitanti alla sindrome influenzale

    • Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), consiglia di vaccinare i bambini contro lo pneumococco, per evitare la sovrapposizione di polmoniti alla nuova influenza A. "Il l vaccino eptavalente disponibile, l’unico con una specifica indicazione rivolta alla prevenzione della polmonite, è sicuro ed efficace, anche contro altre gravi malattie, come meningiti e otiti"

    • Dallo scoppio della pandemia di influenza A/h1n1 le vittime hanno superato quota 6.250. Lo ha reso noto l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), sottolineando però che la diffusione del virus sembra rallentare. Dall’8 novembre i decessi sono stati 179 contro i 224 dei sette giorni precedenti. Un netto crollo rispetto ai 700 morti dell’ultima settimana di ottobre.

    • Nonostante ci sia stata una nuova vittima positiva al virus, la malattia in Campania, la regione finora più colpita dall’A/h1n1, rallenta. Non aumentano infatti i ricoveri di adulti e bambini.

    • Una donna di 27 anni, che è sempre stata in buona salute, è morta nella regione parigina, dopo aver contratto il virus dell’influenza A/h1n1. La vittima era stata curata a casa dal suo medico di base con il Tamiflu. La locale prefettura ha parlato di una forma di influenza "folgorante"

    • mentre 147.000 persone sono già state vaccinate, il sottosegretario Fazio ricorda che "la percentuale delle vittime per influenza A è lo 0,0048%" dei malati contro lo 0,2% dei decessi per la normale influenza. Va considerato – inoltre – che essendo la percentuale delle vittime calcolata, considerando i casi clinici segnalati al sistema di sorveglianza, poiché questi sono molto probabilmente sottostimati, il valore potrebbe essere addirittura inferiore alla stima sopra riportata".

    • eppure altri 10.000.000 di dosi di vaccino sono in arrivo per fine Dicembre mentre nei primi mesi del 2010 il totale di dosi che il governo distribuirà alle regioni salirà a 24.000.000, il 40% della popolazione italiana

    • Qualcosa non torna? Le informazioni che ci giungono dai media sono contraddittorie tra loro?

    • Pare ormai chiaro che l’influenza AH1N1 è un’influenza forse un po’ più aggressiva della normale stagionale ma, ormai anche i dati forniti dal ministero non possono negarlo, dalla mortalità decisamente bassa

    • Ogni anno in Italia muoiono più di 8000 persone per patologie collegate alla "banale" influenza stagionale, la maggior parte sono persone oltre i 65 anni, ma ben 2000 decedono pur non essendo in età a rischio

    • E’ di qualche giorno fa, infatti, la notizia secondo la quale in Svezia quattro infermiere sarebbero morte dopo aver assunto il vaccino

    • Dice il tabloid svedese Expressen: "In ottemperamento alle disposizioni vigenti i decessi sono stati segnalati all’autorità sanitaria incaricata della farmacovigilanza, poiché la campagna di vaccinazione contro l’influenza suina in Svezia è già iniziata da due settimane. Non sono stati evidenziati collegamenti tra questi decessi ed il vaccino"

    • si moltiplicano i ricoveri avvenuti a causa delle forti reazioni allergiche seguite alla vaccinazione

    • I primi sintomi che si denunciano sono febbre, dolori muscolari, mal di stomaco, mal di testa, vertigini, stanchezza seguiti da forti dolori in sede di iniezione e da un senso di costrizione toracica che causa dispnea, per non parlare di una immuno-depressione generale

    • Il Belfast Telegraph del 27 Ottobre riporta la notizia di un ragazzo diversamente abile che è finito in ospedale poche ore dopo aver assunto il vaccino, mentre negli stati Uniti è una cheerleader a sviluppare la distonia – un disordine del movimento muscolare – appena 10 giorni dopo aver fatto il vaccino – [Affermazione non corretta: la cheerleader, si vaccinò ad agosto e fece il vaccino per l’influenza stagionale]

    • sono molte, infine, le testimonianze di donne incinte che una volta assunto il vaccino hanno avuto complicanze se non addirittura aborti spontanei.

La storia della Cheerleader che è diventata disabile, affetta da dystonia una rara malattia neurologica, dopo essersi vaccinata per l’influenza stagionale – e non per quella suina, come erroneamente riportato in alcuni articolo.

    • Vaccino H1N1, Report morti dalla Svezia: quattro morti per il vaccino H1N1 – che è il vaccino contro l’influenza suina morti, per chi non è in sintonia con i cambiamenti nella nomenclatura – si dice che abbiano colpito i pazienti in Svezia. Le relazioni locali che due pazienti anziani di recente morti pochi giorni dopo aver ricevuto il vaccino contro l’influenza suina. Decessi segnalati in precedenza avevano cause già sufficienti per avviare una campagna al fine di sollecitare un’indagine approfondita;
    • Le ultime morti riportate per vaccino H1N1 hanno colpito un anziano di 74 anni da lungo cardiopatico e affetto da malattie polmonari, nonché un paziente novantenne in uno stato di salute non conosciuto. In precedenza si erano collegate all’influenza suina le morti che hanno colpito un paziente di sesso femminile, la cui età è rimasta riservata, con una storia di malattie muscolari e un uomo di 50 anni, con una cardiopatia. Non è né provato né smentito che le morti sono dovute al vaccino contro l’influenza suina.
  • Influenza A, la 18a vittima in Italia|L’Occidentale – 04/11/2009
    • a Napoli, si segnala il caso di un’infermiera vaccinata che ha avuto una reazione allergica. La donna è ricoverata in osservazione al Cardarelli. Il primario della Rianimazione, Luigi Occhiochiuso conferma che ha fatto il vaccino giovedì e sabato è praticamente collassata con sudorazione fredda, forte abbassamento della temperatura. Allo stato non vi è certezza del rapporto diretto tra vaccino e sintomi, ma è chiaro che il dubbio è forte. Ci sarebbe anche un altro caso analogo al Santobono (l’ospedale pediatrico dove è morta la bimba di Pompei) ma non si hanno notizie più precise

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Virus A-H1N1 resistente al Tamiflu? Fazio non risponde.

Alla domanda del senatore Ignazio Marino sulla eventuale resistenza del ceppo di A-H1N1 in circolazione in Italia al farmaco antivirale della Roche, il Tamiflu, il viceministro Fazio ha detto di non avere elementi per rispondere. Si documenterà, ha affermato il viceministro.
Casi di resistenza al Tamiflu si registrano dall’avvio della pandemia in Messico. Alcuni dubbi sull’efficacia del Tamiflu sorsero anche ai tempi dell’Aviaria. Ne potete trovare tracce sul web. Con una conferenza stampa dello scorso 11 Settembre 2009, la casa di produzione del farmaco, la Roche, rendeva noto che i casi di resistenza al Tamiflu documentati erano 23. Recentemente si è avuto notizia di un nuovo caso di resistenza riscontrato in Olanda, il 4 novembre scorso, su un paziente ricoverato in ospedale per l’influenza. Un ceppo di virus A-H1N1 swl resistente al Tamiflu era in circolazione al confine fra USa e Messico, nella città di El Paso e vicino a McAllen, in Texas, già all’inizio di Agosto. Altri casi si sono registrati in tutto il mondo, dal Giappone, alla Danimarca al Vietnam.

  • Roche Holding AG ha detto Venerdì (11/09/09) che ci sono stati solo 23 casi segnalati in cui  l’influenza suina A-H1N1 ha resistito agli effetti del farmaco antivirale Tamiflu.
  • Dr. David Reddy, che guida la tasl force pandemica di Roche, ha detto ai giornalisti che il numero è in linea con ciò che l’azienda aveva osservato nei propri studi clinici.
  • più il farmaco verrà utilizzato, più vedremo questi casi come isolati nel tempo", Reddy ha detto in una conferenza stampa
  • Circa 13 dei casi di resistenza si sono verificati in persone che erano nuove all’esposizione  al virus H1N1 e hanno avuto una bassa dose di farmaco per prevenire l’infezione
  • L’anno scorso, il virus H1N1 dell’influenza stagionale – un ceppo diverso da H1N1 dell’influenza suina – ha sviluppato una resistenza contro il Tamiflu negli Stati Uniti e in molti altri paesi.
  • i medici dovrebbero osservare i propri pazienti più da vicino e optare per incrementi di dose se essi continuano a essre ammalati
    • Le autorita’ sanitarie olandesi hanno registrato il primo caso di resistenza all’antivirale Tamiflu (oseltamivir), il farmaco piu’ ‘gettonato’ contro il virus A/H1N1. Si tratta, in altre parole, di un paziente che non risponde alla terapia basata sull’assunzione di questo medicinale. Finora l’Organizzazione mondiale della sanita’ ha registrato 39 casi di resistenza al Tamiflu.

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Caso Ucraina, le informazioni del Ministero della Salute sulla diffusione dell’influenza A

Qiuesta la situazione in Ucraina secondo il comunicato odierno del Ministero della Salute.

ALLA DATA DEL 28 OTTOBRE 2009, IL MINISTERO DELLA SALUTE DELL’UCRAINA HA NOTIFICATO ALL’OMS. TRAMITE L’UFFICIO TERRITORIALE, UN’INUSUALE ALTA INCIDENZA DI MALATTIE RESPIRATORIE ACUTE NELLA PARTE OCCIDENTALE DEL PAESE, ASSOCIATA AD UN INCREMENTATO NUMERO DI ACCESSI AGLI OSPEDALI E DI DECESSI.

IL 30 OTTOBRE 2009, IL MINISTERO DELLA SALUTE DELL’UCRAINA HA CONFERMATO LA PRESENZA DEL VIRUS H1N1, ATTRAVERSO LA METODICA RT-PCR. IN 11 DEI 30 CAMPIONI OTTENUTI DAI PAZIENTI CON MALATTIA RESPIRATORIA ACUTA NELLE DUE REGIONI PIÙ COLPITE. I TEST SONO STATI EFFETTUATI IN 2 LABORATORI DI KYIV, CHE FANNO PARTE DEL CENTRO NAZIONALE PER L’INFLUENZA. I TEST DI CONFERMA SONO STATI EFFETTUATI DA UNO DEI CENTRI DI COLLABORAZIONE OMS PER L’INFLUENZA.

LA SITUAZIONE È IN CONTINUA EVOLUZIONE CON LIVELLI INCREMENTATI DI ARI E DI ILI, OSSERVATI NELLE REGIONI TERNOPIL, LVIV, IVANO-FRANKIVSK E CHERNIVTSI. ALL’AUMENTATA INCIDENZA IN QUESTE REGIONI CORRISPONDE UN INCREMENTO DEGLI ACCESSI IN OSPEDALE E UN MAGGIOR NUMERO DI DECESSI DOVUTI A COMPLICANZE DELLE MALATTIE RESPIRATORIE ACUTE.

IL 30 OTTOBRE 2009, 2.300 SOGGETTI SONO STATI OSPEDALIZZATI, COMPRESI 1.100 BAMBINI.. 131 CASI HANNO RICHIESTO CURE INTENSIVE, INCLUSI 32 BAMBINI. IL 31 OTTOBRE 2009 SONO STATI NOTIFICATI 38 DECESSI ASSOCIATI A COMPLICANZE DI ARI. INDAGINI EPIDEMIOLOGICHE PRELIMINARI INDICANO CHE I CASI GRAVI E I DECESSI SIANO OCCORSI, DOPO 5-7 GIORNI DALL’INIZIO DEI SINTOMI, PRINCIPALMENTE IN GIOVANI ADULTI, DI ETÀ COMPRESA TRA I 20 E I 50 ANNI, PRECEDENTEMENTE IN BUONA SALUTE.

IL 3 NOVEMBRE 2009, IL MINISTERO DELLA SALUTE DELL’UCRAINA HA REGISTRATO PIÙ DI 250.000 CASI DI ILI CON 235 PAZIENTI CHE HANNO RICHIESTO CURE INTENSIVE. ALLA DATA DEL 2 NOVEMBRE SONO STATI RIPORTATI 70 DECESSI PER MALATTIA RESPIRATORIA ACUTA. LE REGIONI DELL’UCRAINA OCCIDENTALE CONTINUANO A PRESENTARE I PIÙ ALTI TASSI DI ARI E DI ILI.

L’OMS RACCOMANDA FORTEMENTE IL TRATTAMENTO PRECOCE CON FARMACI ANTIVIRALI, OSELTAMIVIR O ZANAMIVIR. AI PAZIENTI CHE RIENTRINO NEI CRITERI DIAGNOSTICI CLINICI ANCHE IN ASSENZA DEL TEST DI CONFERMA DI LABORATORIO PER INFLUENZA DA H1N 1. SU RICHIESTA DEL GOVERNO, SONO STATI INVIATI DALL’OMS, ESPERTI DI VARIE DISCIPLINE ARRIVATI IERI SERA A KYIV.

I MEMBRI DEL TEAM INDAGHERANNO PER DEFINIRE LE CARATTERISTICHE CLINICHE ED EPIDEMIOLOGICHE DELL’EPIDEMIA. IL LAVORO INIZIERÀ DA LVIV. DOVE SONO STATI RIPORTATI NUMEROSI CASI CON GRAVI COMPLICANZE DI MALATTIE RESPIRATORIE ACUTE. ALCUNI CAMPIONI SONO STATI INVIATI AL CENTRO DI RIFERIMENTO E DELLA RICERCA PER L’INFLUENZA, MILL HILL DI LONDRA, PER LA CONFERMA E PER ULTERIORI CARATTERIZZAZIONI DEL VIRUS.

L’ESPERIENZA INTERNAZIONALE DELLA PANDEMIA DA VIRUS H1N1. SPECIALMENTE NELL’EMISFERO MERIDIONALE, HA DIMOSTRATO CHE I CASI CLINICI GRAVI SONO ASSOCIATI A RITARDO NELL’ACCESSO ALLE CURE. INOLTRE, IL VIRUS HA DIMOSTRATO DI CAUSARE UN RAPIDO COINVOLGIMENTO POLMONARE MOLTO DIFFICILE DA TRATTARE.

IL MINISTERO DELLA SALUTE UCRAINO HA RACCOMANDATO MISURE DI SANITÀ PUBBLICA, QUALI DISTANZE SOCIALI: CHIUSURA DELLE SCUOLE E DIVIETO DI ASSEMBRAMENTO; INCREMENTO DELLE ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA; INCREMENTO DELL’IGIENE RESPIRATORIA E CONTINUAZIONE DELLA CAMPAGNA VACCINALE CONTRO L’INFLUENZA STAGIONALE PER I GRUPPI A RISCHIO.

MOLTI INTERROGATIVI RESTANO DA ESSERE CHIARITI. L’EPIDEMIA IN UCRAINA PUÒ ESSERE INDICATIVA DI COME IL VIRUS POSSA COMPORTARSI NELL’EMISFERO NORD DURANTE LA STAGIONE INVERNALE. DATO IL SIGNIFICATO POTENZIALE DI QUESTA EPIDEMIA COME PRECOCE SEGNALE DI ALLERTA, L’OMS RACCOMANDA AL GOVERNO UCRAINO LA TRASPARENZA NEI RAPPORTI E LA CONDIVISANE DEI CAMPIONI.

L’OMS CONTINUA A NON RACCOMANDARE LA CHIUSURA DELLE FRONTIERE E NESSUNA RESTRIZIONE AI VIAGGI INTERNAZIONALI, COMPRESI QUELLI VERSO L’UCRAINA. L’ESPERIENZA MOSTRA CHE TALI MISURE NON POSSONO FERMARE LA DIFFUSIONE DEL VIRUS.

Dr.Anna Caraglia

Influenza A, l’aggiornamento dei dati del Ministero della salute.

Uno su mille ha preso l’influenza suina. Tre morti ogni centromila ammalati. Vaccinati al 1° Novembre, 41 mila. Tutti i numeri del Ministero.

Comunicato stampa n. 483 6 novembre 2009

Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali

UFFICIO STAMPA

Influenza A/H1N1

Il punto della situazione al 6 novembre 2009

Aggiornamento ore 17.00

  • Incidenza settimanale dell’influenza nella popolazione: 0,9 per cento

  • Numero dei casi settimanali stimati in base all’incidenza: 540mila

  • Percentuale di decessi in rapporto ai malati dall’inizio della pandemia : 0,0032 per cento

  • Decessi dall’inizio della pandemia: 26

  • Vaccinati al 1 novembre: 41 mila

Sorveglianza dell’epidemia

Casi e incidenza

In base al dati del sistema di sorveglianza Influnet basato sui medici sentinella, i casi di influenza settimanali stimati sono circa 540mila. In totale dal 19 ottobre, giorno di avvio della sorveglianza Influnet, al 1 novembre, sono stimati 785 mila casi nel nostro Paese.

Le Regioni dove si registra la più ampia diffusione del virus sono la Campania con un incidenza dell’1,5 per cento e la Lombardia (1,3), seguite da Emilia Romagna, Marche e Lazio (1,1).

I più colpiti sono bambini e adolescenti, da zero a 14 anni, con un’incidenza pari al 2,8 per cento dei casi in media (1,7 nei più piccoli da zero a 4 anni e 3 per cento dai 5 ai 14). Tra i giovani e gli adulti dai 15 ai64 anni l’incidenza dell’influenza è dello 0,5 per cento mentre tra persone dai 65 anni in su è lo 0,1 per cento.

Casi che necessitano di assistenza respiratoria

Le Regioni hanno segnalato fino ad oggi al Ministero 161 ricoveri in ospedale per complicanze di cui 75 che richiedono cure di alta specializzazione e assistenza respiratoria: una quota pari allo 0,014 per cento delle persone che hanno contratto l’influenza dall’inizio della pandemia.

Decessi

La percentuale delle vittime correlate all’influenza A è lo 0,0032 per cento dei malati contro lo 0,2 per cento dei decessi correlati alla normale influenza.

Al 5 novembre sono stati segnalati 26 decessi per i quali è stata confermata la diagnosi di influenza AH1N1. Tutti i soggetti, tranne uno, presentavano gravi patologie pregresse.

Situazione in Italia

Totale decessi Italia 26

Regione

Campania 10

Lombardia 4

Emilia Romagna 3

Piemonte 2

Lazio 2

Molise 1

Sicilia 1

Toscana 1

Umbria 1

Veneto 1

Situazione europea (fonte ECDC)

Totale decessi 389

di cui

Gran Bretagna 154

Spagna 73

Francia 49

Situazione mondiale (fonte ECDC)

Totale decessi 6394

di cui

Brasile 1368

Stati Uniti d’America 1004

Argentina 593

Vaccinazione della popolazione

Distribuzione

La Conferenza Stato-Regioni ha raggiunto il 5 novembre un’Intesa in base alla quale entro fine novembre verranno consegnate 5 milioni di dosi di vaccino in vari tipi di confezionamento. Ciò consente la programmazione della offerta attiva, da parte delle Regioni, della vaccinazione pandemica a tutti i soggetti a rischio individuati dalle Ordinanze ministeriali.

Intanto continua la distribuzione dei vaccini alla Regioni, iniziata il 12 ottobre. Con la terza distribuzione, che si concluderà domenica 8 novembre saranno distribuite alle Regioni complessivamente quasi 2,5 milioni di dosi.

Al 1 novembre la vaccinazione è stata avviata in 18 Regioni e Province autonome. Entro il 9 novembre sarà avviata in tutte le Regioni.

Vaccinati

In base ai dati pervenuti all’Istituto superiore di sanità sono state vaccinate al 1° novembre oltre 41 mila persone nelle 18 Regioni che hanno iniziato la vaccinazione, in gran parte personale sanitario.

Tutte le Regioni hanno pianificato la campagna vaccinale.

Entro il 9 novembre in tutte le Regioni sarà avviata la vaccinazione.

In particolare le Regioni sono state sollecitate a vaccinare con la maggiore rapidità le donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza e i soggetti dai 6 mesi ai 64 anni appartenenti alle categorie a rischio per patologie preesistenti, con priorità assoluta per i bambini.

Azioni di governo

L’Organizzazione mondiale della sanità l’11 giugno 2009 ha dichiarato lo stato di pandemia influenzale con il passaggio alla fase di massima allerta.

La pandemia è causata da un nuovo virus influenzale A/H1N1 che si è diffuso da marzo 2009 a partire dal Messico in tutto il mondo.

Il Governo ha immediatamente assunto tutte le misure per fronteggiare la pandemia influenzale e tutelare la salute dei cittadini.

Il Ministero ha istituito il 24 aprile un’apposita Unità di Crisi presieduta dal Viceministro Ferruccio Fazio. Ecco le principali azioni:

  • Controlli e contenimento fase iniziale

Nella prima fase della diffusione della malattia sono state applicate tutte le misure di controllo e contenimento dell’infezione atte a limitare il diffondersi del virus. Ciò ha evitato nel nostro Paese una prima ondata epidemica prima dell’estate 2009 che invece si è verificata in altri Paesi europei. Tra le misure di prevenzione più efficaci si ricorda la pronta identificazione dei casi nei viaggiatori provenienti da zone affette, la profilassi dei loro contatti stretti, la promozione delle regole di igiene e protezione individuali come il lavaggio delle mani.

  • Vaccinazione della popolazione

Il Governo ha predisposto una strategia vaccinale per fronteggiare l’ondata epidemica di nuova influenza A (H1N1) in atto nella stagione influenzale 2009-2010 ed eradicare l’epidemia da nuovo virus A(H1N1) nel nostro Paese. E’ prevista a vaccinazione del 40% della popolazione italiana a partire dai lavoratori dei servizi essenziali, come il personale sanitario, e delle categorie a rischio di complicanze (bambini e adulti con malattie croniche nella fascia di età dai 6 mesi ai 64 anni, donne in gravidanza nel secondo e terzo trimestre). E’ attivo il monitoraggio della campagna vaccinale.

  • Scorte farmaci antivirali

Il Ministero dispone di quaranta milioni di dosi di farmaci antivirali, tre dei quali sotto forma di principio attivo in polvere che, mano a mano che sono progressivamente incapsulate dall’Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, sono distribuite alle Regioni. Il Ministero ha inoltre emanato raccomandazioni puntuali per l’uso corretto degli antivirali.

  • Gestione casi gravi

Il Ministero ha fornito un primo orientamento agli operatori nella gestione delle forme gravi e complicate di influenza da nuovo virus A(H1N1) e promosso presso le Regioni e Province autonome l’identificazione dei centri a cui far afferire i pazienti colpiti da insufficienza respiratoria acuta. Vengono inoltre definiti i criteri per la gestione dei pazienti, in particolare riguardo l’accesso alla terapia intensiva e il successivo percorso all’interno dei centri di terapia intensiva che compongono le reti regionali.

  • Sorveglianza dell’epidemia

A partire dal 19 ottobre 2009, la sorveglianza dell’influenza è basata sul sistema Influnet, che raccoglie i casi della rete dei medici sentinella registrati tra i propri assistiti nonché i dati sui virus circolanti dalla rete dei laboratori accreditati.

Viene inoltre effettuato il monitoraggio dei casi ospedalizzati, delle forme gravi e dei decessi.

  • Sorveglianza sentinella degli accessi ai Pronto Soccorso

Il Ministero e l’Istituto superiore di sanità hanno avviato in collaborazione con le Regioni una specifica sorveglianza degli accessi ai Pronto Soccorso. I dati saranno trasmessi su base settimanale.

  • Farmacovigilanza

Nell’ambito degli interventi coordinati dall’Unità di crisi, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha predisposto un Piano Nazionale di Farmacovigilanza per il monitoraggio della sicurezza dei vaccini pandemici e degli antivirali in corso di pandemia influenzale. Il sistema è attivo dal mese di ottobre.

Per saperne di più

Tutte le informazioni sull’azione di governo, le domande e le risposte più frequenti, le nome e i documenti utili per gli operatori su www.ministerosalute.it, giochi e test interattivi per conoscere e combattere meglio il virus A/H1N1al sito www.fermailvirus.it.

Informazioni anche via telefono chiamando il Call center 1500 del Ministero, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle 18.00.

Influenza A, analisi sui dati del Ministero della Salute.

I dati che seguono a fondo pagina, fonte Ministero della Salute, riferiscono alla Settimana 43, ovvero quella che va dal 19 al 25 Ottobre scorsi, e riportano il numero globale di casi e i tassi d’incidenza nelle regioni che hanno attivato la sorveglianza medica di base. L’incidenza è espressa come numero di sindromi influenzali (casi) per 1000 assistiti per settimana.

Sebbene i dati siano “datati” – la settimana 43 infatti non è stata contrassegnata dal parrossismo mediatico di questi giorni – alcune considerazioni si possono fare lo stesso. Primo, la maggior incidenza nella fascia d’età compresa fra gli 0 ei 14 anni era già evidente a metà Ottobre – 60 % dei casi se si guarda ai numeri assoluti, il 87% se invece si osservano le percentuali di incidenza a parità di assistiti. E gli over 65 possono dormire sonni tranquilli in entrambi i casi.



Casi di influenza A-H1N1 suddivisi per età

Suddivisione per fascia d'età, valori assoluti - fonte Min. Salute

Suddivisione per fascia d'età, incidenza ogni mille assistiti

Suddivisione per fascia d'età, incidenza ogni mille assistiti, fonte Min. Salute

E’ naturale che se le proprozioni sono queste, allora la percentuale di mortalità complessiva – che negli altri paesi è inferiore al 1 per mille e in Italia, dati attuali, è circa 0.07 per mille, vale a dire 18 vittime su 250000 casi accertati, vedi La Stampa.it di oggi – avrà all’incirca la medesima distribuzione per classi d’età. Nello stesso articolo de La Stampa, fra l’altro, viene riferito che il governo ha rassicurato sui bambini, essi “non sono a rischio”. Viene da chiedersi se il Ministero della Salute e il viceministro Fazio abbiano letto gli stessi rapporti che pubblicano sul loro sito. Se non altro, dovrebbero sapere che la categoria d’età da 0 a 14 anni, fino al 25 Ottobre, secondo la sorveglianza dei medici di base, a partià di assistiti, era quella nota del 86%. Ragion per cui c’è da aspettarsi che i deceduti per complicanze o per sola influenza A, alla fine della pandemia, tenderanno a ricalcare grossomodo la distribuzione di cui sopra. Quindi l’affermazione fatta oggi è puramente volta a raffreddare gli animi. Non vi diranno di certo che alla fine – sicuramente – qualche bambino sarà morto.

Torniamo ai dati del Ministero.

Andamento settimanale Influenza - rete Influnet

Andamento settimanale Influenza - rete Influnet

Quest’altro grafico mostra l’andamento delle rilevazioni di campioni positivi per influenza stagionale e pandemica realizzate dalla rete Influnet, una serie di laboratori di Aziende Ospedaliere e Università delle varie città italiane. Naturalmente i dati raccolti si fermano alla settimana 42, quindi al 18 di Ottobre; sarebbe interessante chiarire cosa è stato detto e scritto su tv e giornali durante la settimana 30, che corrisponde circa alla scorsa metà di Luglio e confrontarla con quanto verrà registrato nella settimana corrente, che ha visto esplodere la pandemia mediatica. Per rispondere bisogna aspettare il nuovo bollettino della rete Influnet, ma tenete ben presente il grafico. Il dato del numero dei campioni, di per sé, non ci dice nulla e può portare a considerazioni erroree: l’aumento dei casi in Luglio è dovuto a una maggiore attività della rete Influnet, o effettivamente di reale incremento si è trattato? Possiamo solo dire che dalla settimana 21 a oggi, la quasi totalità di casi di campioni positivi lo erano per l’influenza A e solo una quota marginale per influenza stagionale. E questo è un po’ poco.

Un altro grafico realizzato sui dati della rete Influnet mostra la distribuzione regionale dei casi di influenza A:

Dati rete Influnet suddivisi per Regione

Dati rete Influnet suddivisi per Regione

Sorveglianza medica di base, numero casi di influenza A ogni 1000 assistiti

Sorveglianza medica di base, numero casi di influenza A ogni 1000 assistiti

I dati della rete Influnet, rispetto alla sorveglianza medica di base, sottostimano il Piemonte, mentre confermano la tendenza di una maggiore incidenza del virus influenzale nella regione Campania. A parziale giusificazione di ciò, è stata chiamata in causa la maggior densità demografica. Infatti, fra le dieci città più densamente popolate d’Italia, otto sono della provincia di Napoli:

Pos. Città Provincia Area (km²) Popolazione Densità (Pop per km²)
1 Portici (NA) 4 57.777 14.444,25
2 Melito di Napoli (NA) 3 36.547 12.182,00
3 Casavatore (NA) 1,62 19.608 12.103,70
4 San Giorgio a Cremano (NA) 4,11 48.079 11.698,05
5 Grumo Nevano (NA) 2 18.883 9.441,50
6 Bresso (MI) 3 26.814 8.938,00
7 Napoli (NA) 117 984.242 8.412,42
8 Arzano (NA) 4,68 37.994 8.118,38
9 Frattaminore (NA) 1,99 15.987 8.033,67
10 Sesto San Giovanni (MI) 11 81.031 7.366,55

fonte wikipedia, parola chiave: densità demografica italia

Questo forse basta a dare una spiegazione sulla maggior diffusione del virus nella Regione. Di certo non è sufficiente a giustificare la maggiore mortalità.

Questa infine la tabella dei dati Regione per Regione raccolti con la sorveglianza medica di base.

Settimana 43/2009 Totale Totale Totale Incidenza 0 – 4 5-14 15 – 64 +65
Regione Medici Casi Assistiti Totale Casi Inc Casi Inc Casi Inc Casi Inc
PIEMONTE 53 449 67866 6,61 69 15,43 186 21,97 176 4,34 18 1,24
VAL D’AOSTA
Pr,Aut,BOLZANO 10 32 19152 1,67 3 8,67 14 7,22 15 1,14 0 0
Pr,Aut,TRENTO 11 14 15102 0,92 6 6,57 1 0,45 7 0,77 0 0
VENETO 77 89 101109 0,88 22 3,48 24 2,04 36 0,58 7 0,32
EMILIA ROMAGNA 80 323 105301 3,06 61 9,62 109 9,61 141 2,21 12 0,5
MARCHE 22 133 27363 4,86 45 15,49 61 11,95 23 1,69 4 0,69
LAZIO 68 378 87427 4,32 51 9,17 147 14,21 158 2,86 22 1,34
MOLISE
CAMPANIA 27 401 32408 12,37 69 16,79 255 29,83 72 4,48 5 1,35
BASILICATA 3 6 4478 1,33 0 0 1 6,02 5 1,99 0 0
SARDEGNA 8 4 7169 0,55 4 2,99 0 0 0 0 0 0
ABRUZZO 3 0 2399 0 0 0 0 0 0 0 0 0
CALABRIA 4 6 5566 1,08 0 0 1 8,2 5 1,14 0 0
FRIULI V,G, 18 22 23714 0,93 2 0,93 0 0 18 1,51 2 0,33
LIGURIA 38 213 48137 4,42 29 12,88 85 17,41 88 3,13 11 0,85
LOMBARDIA 153 1214 207630 5,85 192 11 619 18,67 386 3,38 17 0,4
PUGLIA 124 281 160357 1,75 64 6,84 96 5,37 111 1,05 10 0,36
SICILIA 53 143 67271 2,13 13 5,63 32 5,32 84 1,8 14 1,14
TOSCANA 48 364 61716 5,9 14 5,31 149 22,59 185 4,77 16 1,17
UMBRIA 13 43 16291 2,64 7 5,71 26 9,98 10 1,11 0 0

Anche le nanoparticelle nel vaccino per l’A-H1N1. Fra formaldeide, alluminio, thiomersale, e squalene.

L’articolo di Rita Pennarola fa il resoconto delle sostanze pericolose contenute nel vaccino dell’A-H1N1: fra conservanti, alluminio, formaldeide, ceppi virali prelevati dalle scimmie verdi in Africa, laddove si narra si sia sviluppato il virus dell’HIV, non c’è tregua.
Ancora morti, oggi. Ogni giorno il bollettino dei telegiornali si allunga. Tutti i media naturalmente si affrettano a dire che sono deceduti per A-H1N1 in concomitanza di un quadro clinico già compromesso da patologie croniche a livello del sistema respiratorio eccetera eccetera. Il viceministro Fazio, che sinora ha gettato acqua sul fuoco, dice oggi che Italia e Spagna sono i paesi più colpiti in Europa. Il rischio paralisi è dietro l’angolo: il vaccino preoccupa più del virus, nemmeno i medici se lo fanno.

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    • Sorpresa: nei grandi ospedali per malattie infettive buona parte di medici in servizio non intende vaccinarsi contro il virus della Suina. Succede al Cotugno di Napoli. E non solo. Vediamo perche’.

    • i colossi del farmaco, dall’alto del loro mezzo biliardo di dollari e passa all’anno di fatturato, superano di gran lunga l’invincibile industria delle armi, non risulta poi cosi’ difficile capire perche’ periodicamente, con cadenza ormai “regolare”, scoppia l’allarme mediatico sulle pandemie

    • quali conseguenze potranno avere sulla salute umana prodotti a base di virus, realizzati molto spesso sull’onda dell’emergenza, ma destinati alla profilassi di massa su scala mondiale

    • dopo gli allarmi globalizzati sul virus dell’antrace (2001) e sull’influenza aviaria (che nel 2005 vide l’allora ministro della Salute Francesco Storace lanciato all’acquisto di dosi da milioni di euro, poi di fatto mai utilizzate perche’ nel frattempo il virus era “mutato”), oggi dovesse arrivare una ennesima “maledizione biblica”

    • Dopo le prime avvisaglie della scorsa primavera, il clamore mediatico sulla suina esplode a giugno, quando la Organizzazione mondiale della sanita’ annuncia che la pandemia sara’ di livello 6, vale a dire molto elevato, scatenando la corsa dei governi all’acquisto del vaccino

    • L’attivita’, nei laboratori, diventa da allora frenetica. Quali rischi comportano la fretta e la conseguente, possibile approssimazione? «Alle multinazionali del cartello Big Pharma (GlaxoSmithKline, Baxter, Novartis e altre) – punta l’indice Gianazza – e’ stato assicurato che non vi sara’ contro di loro alcun ricorso per eventuali morti o gravi danni che questi vaccini possono causare»

    • Ancor piu’ esplicito il movente economico: «la Novartis – fa sapere Gianazza – ha raccolto ordinativi gia’ da trenta diversi Paesi. Solo dagli Usa ricevera’ 346 milioni di dollari per l’antigene e 348,8 milioni per un adiuvante.

    • La Baxter ha ordini da cinque Paesi per 80 milioni di dosi, ma non ha ricevuto l’approvazione della Food and Drug Administration, quindi vendera’ al di fuori degli Stati Uniti. GlaxoSmithKline ha ricevuto 250 milioni per la fornitura agli Usa di numerosi “prodotti pandemici”. Il totale degli ordini nei soli Stati Uniti ammonta a 7 miliardi di dollari»

    • Numerose le sostanze tossiche, a partire dai cosiddetti adiuvanti, senza i quali i vaccini non potrebbero essere conservati ne’ mantenuti in forma stabile

    • Gianazza enumera ad esempio «il thimerosal, conservante 50 volte piu’ tossico del mercurio, che puo’ provocare a lungo termine disfunzioni
      del sistema immunitario, sensoriali, motorie, neurologiche, comportamentali

    • GlaxoSmithKline, che ha sede a Londra, come adiuvante per i suoi vaccini usa anche un composto contenente alluminio, il cui uso, in certe dosi, e’ causa accertata di disfunzione cognitiva

    • C’e’ poi la formaldeide: una nota sostanza cancerogena e tossica per l’apparato riproduttivo. «Nel 2007 – continua Gianazza – la California ha utilizzato piu’ di 30.000 tonnellate di questa sostanza cancerogena come microbicida sulle piu’ importanti coltivazioni sparse nel suo territorio»

    • Altro ingrediente comune ai nuovi vaccini e’ lo squalene, noto come sostanza che puo’ provocare l’artrite reumatoide. E i ricercatori oggi associano l’uso dello squalene alla cosiddetta “Sindrome della Guerra del Golfo”

    • Baxter International con casa madre a Chicago e una sede anche in Italia

    • Non si conoscono ancora fino in fondo le sostanze presenti nel nuovo vaccino, ma puo’ essere utile dare un’occhiata a quelle che si trovavano nel prodotto contro il virus H5N1 dell’influenza aviaria

    • «Le cellule in coltura – si legge nel dossier di Gianazza – sono prese dalla “scimmia verde africana”. I tessuti prelevati da questa specie di scimmie sono stati in passato responsabili della trasmissione di virus, tra cui l’HIV e la poliomielite. La Baxter ha posto una richiesta di brevetto sul processo che utilizza questo tipo di coltura cellulare per la produzione di quantita’ di virus infettivi, che vengono poi inattivati con formaldeide e luce ultravioletta»

    • l’elvetica Novartis International AG con sede a Basilea e una propaggine in Italia, a Torre Annunziata, ai margini del fiume Sarno

    • Ed e’ proprio dalla Novartis che l’Italia avrebbe acquistato le sue dosi di vaccino anti-suina. Al pari della Baxter, la corazzata elvetica sta utilizzando una linea cellulare di cui e’ proprietaria (analoga a quella della scimmia verde) per far crescere i ceppi del virus, invece delle uova di gallina, come si era sempre fatto finora

    • Altro allarme e’ quello lanciato dall’economista e politologo William Engdahl, collaboratore di testate come Asia Times e autore di libri sulla globalizzazione. A meta’ settembre il gruppo indipendente internazionale Global Research pubblica un articolo in cui Engdahl rivela la presenza di nanoparticelle nei vaccini per l’influenza H1N1

    • i vaccini approvati per essere utilizzati in Germania e nei paesi europei contengono delle nanoparticelle in una forma che e’ risultata attaccare cellule sane e che puo’ essere mortale

    • «queste particelle sono cosi’ sottili che, una volta iniettate, nuotano nella matrice extracellulare della pelle e vanno di filato ai linfonodi. Entro pochi minuti raggiungono una concentrazione di cellule D migliaia di volte maggiore che nella pelle. La risposta immunitaria puo’ essere quindi estremamente forte»

    • «C’e’ un solo – obietta Engdahl – piccolo problema: i vaccini che contengono nanoparticelle possono essere mortali o, come minimo, causare danni irreparabili per la salute»

    • Le particelle di nanodimensioni – viene spiegato – si fondono con le membrane del nostro corpo e, secondo studi recenti condotti in Cina ed in Giappone, vanno avanti a distruggere le cellule senza sosta

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A-H1N1, cronache della pandemia mediatica.

Sale la febbre nei media per il virus pandemico: è la seconda ondata dopo quella della scorsa primavera, quando il virus si manifestò per la prima volta in Messico. Ora in Messico ci sono 47 nuove vittime, improvvisamente da una settimana all’altra. Eppure il viceministro Fazio sostiene che il virus è altamente contagioso ma innocuo, basta seguire le regole di Topo Gigio. Intanto a Napoli quattro persone sono ricoverate in gravi condizioni al Cotugno. Una di esse è una giovane madre di 32 anni che ha appena partorito: è addirittura intubata. Fazio dice che il virus non è più di una influenza normale. Ci sono i primi due morti in Russia. In Italia la situazione è sotto controllo. Il medico morto ieri, sebbene medico e seppure con altre patologie, non ha ricevuto il vaccino. La distribuzione del vaccino doveva cominciare a metà Ottobre, ora invece si dice che avrà inizio da Novembre. Le dosi disponibili erano circa 500 mila. Entro sabato si deciderà se includere anche i calciatori fra le categorie a rischio. Nessuno parla del vaccino della Novartis, o di quello della Glaxo. Men che meno di ciò che li differenzia dalla versione della Baxter. Nemmeno della loro efficacia si fa menzione.

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    • COMINCERANNO ai primi di novembre le vaccinazioni contro l’influenza A/H1N1

    • Il ministero della salute ha predisposto per i dipendenti dello Stato un piano un piano che prevede diverse fasce a seconda delle categorie più esposte al contagio

    • Lo scopo, data la virulenza in cui il contagio si trasmette e quello di evitare di trovarsi uffici e unità operative vuote proprio nel momento in cui ce ne sarebbe più bisogno, bloccando i servizi essenziali

    • operatori della sanità, poi le forze dell’ordine, e a seguire il personale degli enti locali diviso in sottocategorie

    • non è obbligatorio vaccinarsi e secondo i dati che stanno pervenendo alla Prefettura di Imperia, ad esempio, le forze di polizia sembrano più propense ad assumere il vaccino, rispetto agli impiegati del Comune

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    • Partirà sabato 31 ottobre la Campagna di sanificazione degli Istituti Scolastici comunali, anticipata e intensificata per prevenire la diffusione del virus influenzale A/H1N1. 

    • D’intesa con gli assessorati alla Pubblica Istruzione  e ai Lavori Pubblici del Comune di Molfetta, l’ASM ha programmato interventi di "ozonizzazione" degli ambienti nelle scuole d’Infanzia, Elementari e Medie di Molfetta.

    • La ozonizzazione, che offre maggiori garanzie rispetto ad altri sistemi, sarà praticata di sabato pomeriggio e domenica mattina per non interferire con le normali attività scolastiche.

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    • Primi due casi in Russia di decessi legati alla nuova influenza A/H1N1. Lo rende noto l’agenzia Interfax.

    • ”Due donne, di 29 e 50 anni, sono morte a Cita”’, in Siberia meridionale, e ”per entrambe e’ stata confermata la diagnosi del virus A/H1N1”, ha riferito il capo della sanita’ russa Ghennadi Onishenko, ricordando che tutte e due le donne soffrivano di polmonite.

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    • Quattro persone sono trovano ricoverate in gravi condizioni all’ospedale Cotugno di Napoli per aver contratto il virus della nuova influenza A/H1N1. Tutti e quattro, interessati da altre patologie che ne hanno indebolito le difese immunitarie, si trovano ricoverati in Rianimazione.

    • Preoccupano le condizioni di una donna, 32 anni, che ha recentemente partorito. Il direttore sanitario dell’ospedale napoletano, Cosimo Maiorino, ha spiegato che si trova in coma farmacologico e che è intubata. Le sue condizioni destano particolari timori.

  • H1N1: Messico, 47 morti in 7 giorni Il totale delle vittime dalla primavera scorsa sale a 318

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    • Il Messico ha registrato 47 nuovi casi mortali dell’influenza A/H1N1 nel corso dell’ultima settimana. Il totale aggiornato sale a 318 decessi e di 50.234 casi di contagio dalla comparsa del virus nella primavera scorsa. Lo ha annunciato ieri (martedi’) il ministero della sanita’. Il Messico era stato in aprile e maggio il focolaio mondiale della diffusione del virus A/H1N1, che ha fatto almeno 4.108 morti nel mondo, secondo l’ultimo bilancio dell’Oms.

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A-H1N1, Calciatori a rischio. Il governo nega il vaccino.

Un’altra vittima del virus suino e il mondo del calcio va in paranoia: i medici sportivi chiedono a gran voce di dare l’autorizzazione alle società di calcio di acquistare il vaccino, ma il viceministro Fazio glielo nega, non sono categorie a rischio. In realtà a rischio ci sono i diritti tv: se dovessero saltare degli incontri per l’A-H1N1, chi le sente le emittenti televisive?
Il morto a Napoli era un medico. Era ancora operativo, anche se con problemi di insufficienza renale. Anni prima era stato colpito da un linfoma. E’ peggiorato in tre giorni. Fazio rassicura dicendo che è partita la distribuzione del vaccino. Ma si vaccineranno solo 4 medici su 10: per Fazio è un successono, sono il doppio di quelli che fanno il vaccino stagionale.

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    • L’influenza A colpisce anche il calcio europeo e il mondo del pallone comincia a tremare

    • Dopo i casi nel Blackburn, anche il Bolton in Premier League ha reso noto che cinque suoi giocatori e un membro dello staff sono stati contagiati dal virus H1N1

    • Al momento comunque in Inghilterra nessuna gara è stata rinviata. Diversamente da quanto successo domenica nella Ligue 1 francese.

    • La gara tra Marsiglia e il Paris St. Germain è stata rinviata all’ultimo momento in seguito alla quarantena decisa per giocatori e staff del club parigino

    • Dopo l’attaccante Ludovic Giuly, ex del Barcellona e della Roma, e il difensore Mamadou Sakho, anche il centrocampista Jeremy Clement è risultato positivo al test per il virus dell’H1N1 e altri due, uno dei quali sarebbe Loris Arnaud, accuserebbe gli stessi sintomi

    • richieste opposte delle due società, con il club parigino che preferiva il rinvio mentre quello marsigliese contava di poter comunque giocare

    • A fare pressione c’era anche Canal+, che possiede i diritti di trasmissione, e che col rinvio ha accusato una grossa perdita economica

    • il calcio italiano si sta muovendo per non farsi trovare impreparato di fronte al rischio influenza A

    • "Come presidente dell’Associazione dei Medici italiani del Calcio ho scritto una lettera al vice ministro del Welfare, Ferruccio Fazio, facendo presente quali sono i pericoli di una contagiosità grossa in uno spogliatoio e chiedendo un incontro"

    • "Questa influenza non è pericolosa, ma altamente contagiosa, quindi se il virus entra nello spogliatoio – ha spiegato ancora il medico degli azzurri – è facile che vengano contagiati più giocatori. I medici delle società di calcio si sono rivolte a me per sapere come acquistare il vaccino, che non è possibile comprare senza mandato del Ministero della Salute. Attendiamo una risposta"

    • E la risposta non è tardata ad arrivare. Ma non nella direzione che Castellacci si auspicava

    • "I calciatori non rientrano nelle categorie essenziali che hanno la priorità nella vaccinazione contro l’influenza A/H1N1", è la replica del viceministro del Welfare. "Le categorie essenziali che hanno la priorità nella vaccinazione sono state identificate sulla base della legge 146 del 1990" e la legge è stata "il riferimento per definire le categorie che hanno la priorità nella vaccinazione"

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    • U

      n medico, Claudio Petré, già in dialisi e con insufficienza renale, è morto all’ospedale Cotugno di Napoli

    • n medico, Claudio Petré, già in dialisi e con insufficienza renale, è morto all’ospedale Cotugno di Napol

    • ricoverato nella notte tra domenica e lunedì in gravissime condizioni, con le patologie aggravate dal virus dell’influenza A

    • sono ancora in corso esami di conferma per stabilire se si tratta del virus H1N1

    • Claudio Petré aveva 56 anni era stato colpito 8 anni fa da un linfoma che lo aveva cistretto a sottoporsi per molti mesi a una devastante radioterapia che ne aveva minato il sistema immunitario

    • Residente a Lipari ma domiciliato a Napoli, era un chirurgo del Nuovo Policlino della Federico II di Napoli. L’ultimo intervento che lo aveva visto al tavolo operatorio risale a venerdì mattina.

    • Poi il giorno dopo i primi sintomi dell’influenza che ha complicato il quadro già critico di un paziente con insufficienza renale

    • Non cala il livello di attenzione sull’Influenza A. La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e di Sanità Pubblica (S.It.I.) ha istituito una Task Force di esperti contro la pandemia influenzale.

    • Al via la vaccinazione contro l’influenza pandemica per le categorie a rischio, come le donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza e i malati cronici fino ai 64 anni d’età. Saranno vaccinati, dunque, contestualmente agli operatori sanitari e i lavoratori dei servizi essenziali. Lo ha precisato il viceministro della Salute, Ferruccio Fazio

    • Per il viceministro, il comportamento dei media italiani sull’influenza A è stato "finora responsabile". E poi: "I giornalisti hanno capito che non è il caso di fare scoop sulla pelle dei cittadini".

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