Santoro, Annozero sul web il 25 Marzo da Bologna. Il CdA Rai conferma il bavaglio.

Guarda la diretta streaming su Yes, political!

E’ confermato: Santoro andrà in onda sul web con Annozero il 25 Marzo con una trasmissione in live streaming dal Paladozza di Bologna. La manifestazione è indetta dalla Fnsi a favore della libertà d’espressione. Ci sarà anche Giovanni Floris. La Federazione nazionale della stampa ha scelto Bologna e il PalaDozza come scenografia della manifestazione per la libertà d’espressione del 25 marzo prossimo. Si intitolerà “Rai per una notte”.

”La Fnsi ha fatto una comunicazione molto chiara alla Rai per delineare il quadro di questa manifestazione. La nostra presenza sarà a titolo non solo gratuito ma volontario, con grande partecipazione sentimentale”, dice Santoro. “Per quanto potremo far assomigliare questa iniziativa ad una trasmissione tv, non sembrerà mai una puntata di ‘Annozero’…”, conclude Santoro.

La decisione di procedere con l’organizzazione di una manifestazione sulla rete internet è maturata a prescindere dagli ultimi sviluppi in CdA Rai sull’applicazione del famigerato regolamento della Commissione di vigilanza Rai. Oggi, il CdA, riunito d’urgenza su iniziativa del Presidente Rai Garimberti ha nuovamente deliberato a favore della sospensione dei programmi di informazione e approfondimento politico. Il Consiglio ha deliberato a maggioranza (5 a 4) con il voto contrario del Presidente Garimeberti, il quale si è detto deluso da questa “divisione”. Il Consiglio ha dato mandato al dg Masi di interpellare la Vigilanza. Quest’ultimo ha inviato una lettera al Presidente Zavoli. Domani l’ulteriore riunione dell’ufficio di presidenza della Commisione, che provvederà ad ascoltare il direttore generale.

Di fatto, una – improbabile –  revisione della decisione già intrapresa da parte della Vigilanza, arriverà tardi, non in tempo per scongiurare il guasto alla opinione pubblica, oramai indirizzata dai soli telegiornali, ampiamente “monocordi”. Maurizio Lupi (PdL in quota finiana) sostiene che “abbiamo applicato una legge sbagliata, quella del par condicio”. Naturalmente non è così: la legge è stata applicata attraverso un regolamento e una decisione del CdA che eccedono la medesima legge. Ovvero, violandola. Non riconoscere questo fatto, messo in evidenza con enfasi dallo stesso presidente “di garanzia” Garimberti, significa operare una inversione di significato che impedisce ai più di capire. Quello che sfugge, e che si vuole tenere nascosto, è che il bavaglio è come una clava che per bastonarne uno, li ha bastonati tutti.

Aggiornamento 16.03.2010:

‘Rai per una notte’ (ovvero, Annozero di protesta) sarà trasmesso in diretta il 25 marzo dal PalaDozza di Bologna da Current Tv, visibile al canale 130 della piattaforma Sky, che èsolo una tra le tante televisioni (ad esempio, Red Tv) che si e’ offerta di trasmettere l’evento organizzato in seguito al regolamento che cancella i talk show dai palinsesti Rai. Immagini dell’evento sul sito della Fnsi. In allestimento il sito http://www.raiperunanotte.it/

Il bavaglio Rai costa 3 milioni di euro. Santoro, io in onda il 25 Marzo.

Il CdA Rai ieri si è spaccato sulla decisione di come applicare il Regolamento della Vigilanza Rai, il tanto discusso bavaglio per le elezioni regionali 2010, una revisione della legge della par condicio con ampi profili di illegittimità. Il CdA ha votato cinque a quattro: Masi per la sospensione di tutti i talk show, da Porta a Porta ad Annozero, mentre il Presidente Garimberti si è dichiarato contro tale interpretazione. Secondo Masi la sospensione dei programmi è l’unico modo di evitare sanzioni all’azienda per la mancata applicazione del Regolamento. Tutti i consiglieri di maggioranza hanno votato su indicazione di Masi. Lo stop delle trasmissioni giornalistiche produrrà alla Rai un danno da 3 milioni di euro per mancati introiti pubblicitari. Per Paolo Gentiloni (PD) viene così realizzato il piano della maggioranza di “affidare al filtro dei soli tg l’attualità in campagna elettorale”. Zavoli, presidente di Commissione Vigilanza, ha ricordato come ora i notiziari debbano essere improntati al più “scrupoloso pluralismo”.

Santoro ha annunciato di voler fare uno sciopero bianco, ovvero di andare lo stesso in onda, tre giorni prima delle elezioni, il 25 Marzo, con una puntata di Annozero fatta non in Rai, ma non si è sbottonato sulle modalità di trasmissione: “La potrebbero trasmettere tutti quelli che la volessero raccogliere per diritto di cronaca”.

Il problema informazione ora si fa molto serio. In mancanza di una presa di posizione chiara sulle menzogne del Tg1 – la notizia fasulla dell’assoluzione di Mills attende ancora una smentita – il rischio è che, in occasione delle elezioni regionali, non ci sia affatto divulgazione di notizie. Una censura soft, necessaria per nascondere i casi di corruzione e malaffare che hanno investito la maggioranza nelle ultime settimane. Un silenzio a cui soltanto il web può far fronte. Santoro venga su internet, troverà posto sui blog. E i bloggers facciano fronte compatto: il 25 Marzo streaming di Annozero, embed pubblico e discussioni in diretta sulle chat. Proviamo a scalfire la “videocrazia”.