Alfano riferisce al Senato sul caso Shalabayeva

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Mentre nel pomeriggio il capo di Gabinetto del Viminale, Giuseppe Procaccini, si è dimesso dalla carica in seguito al suo coinvolgimento nel caso della rendition illegale di Alma Shalabayeva, Angelino Alfano farà il suo ingresso al Senato con la testa del funzionario sul piatto. Un tentativo, vano, di far credere che il Ministero sia finalmente sotto il suo controllo.

Curioso Epifani che non riesce a dire dimissioni accanto alla parola Alfano…

[post in aggiornamento, in attesa delle dichiarazioni al Senato del Ministro dell’Interno]

Io non sono stato informato, ha esordito Alfano. Presenta la relazione finale del capo del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. L’input è stato dell’ambasciatore kazako. Da ciò si avvia il procedimento. Due le perquisizioni. Ablyazov non è stato rintracciato.

La documentazione dell’ambasciata del Kazakhstan riferiva di Ablyazov come di un pericoloso latitante. Alma Shalabayeva non ha mai chiesto asilo politico, né possedeva permesso di soggiorno valido di un paese Schengen.

L’ambasciatore Kazako il 28 maggio ha cercato inutilmente di contattare il ministro dell’Interno. Al Capo di Gabinetto [Procaccini] riferisce della pericolosità di Ablyazov.

Alfano riferisce della grande ‘efficienza’ degli uffici dell’ambasciata kazaka.

Il cambio aereo Roma-Mosca, Mosca Astana poneva il rischio che ‘uomini armati’ al servizio del marito prelevassero la donna alle autorità kazake [?]. Non è mai emerso che il volo predisposto dall’ambasciata kazaka fosse stato organizzato apposta per il trasferimento della donna. Shalabayeva chiedeva l’espulsione verso la Repubblica Centrafricana, paese sconsigliato dall’UNHCR.

Il capo di Gabinetto avrebbe dovuto insospettirsi per l’insistenza dell’ambasciata kazaka e per la predisposizione del volo Roma-Astana. Per il prefetto Pansa, a quel punto Procaccini avrebbe dovuto avvisare il Ministro, cosa che non ha fatto. Si è fermato il flusso informativo.

Alfano: dobbiamo lavorare affinché ciò non accada più. Agire presso il governo del Kazakhstan perché i diritti umani di queste persone non vengano violati [ci ha già pensato il governo italiano...].

http://twitter.com/stefanoesposito/status/357172870067142656