Influenza suina S.p.A

Senti parlare dell’influenza suina come della peste, poi come della truffa del secolo. Ma dove è la verità? Questo grande demone.
Diamo allora una sbirciatina all’andamento dei titoli azionari di alcune multinazionali del farmaco – GlaxoSmithkline, Sanofi-Aventis e Roche.

Considerato che le prime notizie della pandemia suina risalgono alla fine di aprile 2009, si può affermare che da quel periodo i tre titoli borsistici abbiano avuto delle buone performance (il confronto è fatto con l’indice Nasdaq per Glaxo e Roche, per Sanofi-Aventis con l’indice Mibtel). Una ulteriore prova del buono stato di salute delle multinazionali del farmaco si potrebbe fare facendo coincidere i picchi delle curve con gli annunci dell’OMS. Proviamoci:

28 aprile – OMS lancia l’allarme, il virus si trasmette da uomo a uomo (Glaxo, 23/04 p. 986, 27/04 p. 1.063, +8%; Sanofi Aventis, 23/04 eur. 39.75, 27/04 eur. 41.80, +5%). Va bene sarà un caso. Riproviamo.

14 Luglio – OMS, pandemia inarrestabile (Sanofi Aventis, 10/07 eur. 41.25, 15/07 eur. 43.04, +4%; Glaxo, 10/07 p. 1091, 15/07 p. 1113, +2%). Bè, sarà un caso, l’ennesimo. Provate a dilettarvi anche voi, prendete nota degli annunci dell’OMS e l’indomani guardate quanto valgono questi titoli. Passerete l’estate dignitosamente…

  • tags: no_tag

    • Sale la febbre per la ricerca del farmaco e il business si fa miliardario. Se da un lato il virus H1N1 terrorizza il mondo, qualcuno non perde occasione per incassare. Il giro d’affari dell’influenza vale 10 miliardi di dollari per aziende farmaceutiche come Big Pharma
    • ogni singola dose di vaccino è destinata a costare una decina di euro
    • i governi dei vari paesi hanno già prenotato, presso le 3-4 aziende in grado di produrre il vaccino su larga scala, almeno 600 milioni di dosi, per un controvalore di 3 miliardi di euro, circa 4,3 miliardi di dollari
    • J. P. Morgan stima che, alla fine, ai 600 milioni di dosi già prenotate se ne sommeranno altri 350 milioni, per un’ulteriore fattura di oltre 2 miliardi e mezzo di dollari
    • I giganti dell’industria farmaceutica protagonisti del business miliardario sono i soliti noti, da GlaxoSmithKline a Sanofi Aventis, passando per Novartis, Astra Zeneca.
    • è Big Pharma a dominare il mercato. Anzitutto con il Tamiflu della Roche. E poi con il Relenza, ancora di GlazoSmithKline.
    • Secondo J. P. Morgan, Tamiflu e Relenza porteranno, rispettivamente a Roche e Glaxo, vendite per 1,8 miliardi di dollari nei paesi ricchi, più 1,2 miliardi di dollari nei paesi in via di sviluppo.
  • tags: no_tag

    • Il virus non sarebbe nato da una nuova mutazione ma da esperimenti effettuati in un laboratorio della Baxter a Orth-Donau.
    • Il rilascio accidentale di una mescolanza di virus umani ed animali può provocare infatti conseguenze terribili. Questo è ciò che emerge dalla denuncia di una giornalista austriaca e da alcuni articoli sulla stampa internazionale. Da qui la corsa a vaccinare l’intero pianeta. Fantascienza o realtà?

    • Lo strano sta nel fatto che tutto è fuori posto, tutto è sproporzionato, tutto è illogico
    • Come può un pericolo irrisorio (si tratta di una pandemia di grado 2 ovvero debole e assai circoscritta. In tutto 17.181 casi in Europa e 320 in Italia. Questi i dati forniti dal Ministro Sacconi e che statisticamente significano lo zero assoluto), 800 morti in tutto il mondo su una popolazione di 6 miliardi e 750.819.383 di persone, scatenare una reazione da codice rosso?
    • Il 9 luglio scorso compare sul “The Canadian Press”, un articolo dal titolo “Baxter: un prodotto conteneva virus vivi dell’influenza aviaria”. Alcuni siti e blog italiani lo riportano, primo tra tutti “Disinformazione”. La Baxter avrebbe fatto uscire da un suo impianto materiale virale contaminato con virus dell’influenza aviaria H5N1.
    • L’incidente da contaminazione, che è sotto inchiesta nei quattro paesi europei, è venuto alla luce quando il subappaltatore nella Repubblica Ceca ha inoculato il prodotto a dei furetti ed essi sono morti. I furetti (mammiferi) non dovrebbero morire se esposti ai virus H3N2 dell’influenza umana.
    • è stato descritto come un “serio errore” da parte della Baxter hanno ipotizzato che la morte dei furetti significasse che il virus H5N1 nel prodotto fosse vivo.
    • Gli esperti “sono sgomenti per il fatto che il virus umano H3N2 e il virus H5N1 convivessero in qualche modo nel laboratorio di Orth-Donau. Si tratta di una pratica pericolosa che non dovrebbe essere permessa. Il rilascio accidentale di una mescolanza di virus H5N1 e H3N2 avrebbe potuto provocare conseguenze terribili.
    • Se qualcuno esposto ad una mescolanza dei due, fosse stato infettato simultaneamente da entrambi i ceppi, avrebbe potuto servire da incubatrice per un virus ibrido capace di essere trasmesso facilmente da persona a persona. Questo processo di mescolamento, chiamato riassortimento, è uno dei due modi in cui vengono creati virus pandemici”.

Posted from Diigo. The rest of my favorite links are here.