Il pericolo dell’H1N1 è imminente. OMS alla campagna di settembre.

Riecco l’H1N1. L’OMS riprende con l’allarmismo quotidiano. La pandemia è imminente. Il virus si diffonde a velocità di dieci volte superiore a un’influenza normale. Ma quasi sempre si affrettano a dire che la mortalità è decisamente inferiore. Che gli antivirali devono essere usati solo in casi estremi. Che – udite, udite – basta il paracetamolo. I sintomi? Quelli dell’influenza stagionale.

E il vaccino? Le milioni di dosi che i governi acquiesteranno saranno per prima inoculate al personale medico. Verranno di seguito le categorie più esposte. Anziani, bambini, malati cronici. Come nel periodo dell’influenza stagionale.

Ogni giorno un allarme. Domani, domani ricominceranno. Diranno che è in arrivo. In autunno. Che sarà una pandemia. Che sono pronti. Ma basta curarsi, mettersi a letto, prendere l’aspirina. E una tisana calda. Si avrà la febbre. Si starà persino a casa dal lavoro.

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    • BASTA IL PARACETAMOLO
      “La maggior parte dei pazienti colpiti dal virus presenta i tipici sintomi influenzali e spesso guarisce in una settimana al massimo, senza la necessità di assumere farmaci. Chi ha una forma blanda della malattia – aggiunge Palù – può curarla con antinfluenzali e antinfiammatori.
    • Lo ha detto anche nei giorni scorsi il quotidiano britannico The Guardian: in questa fase dell’influenza A bastava il paracetamolo, come per una qualsiasi altra sindrome influenzale.
    • I SINTOMI E IL TRATTAMENTO ALTERNATIVO
      I sintomi dell’influenza A sono simili a quelli che caratterizzano le forme influenzali che circolano durante l’inverno: febbre sopra i 38 gradi, sonnolenza, malessere, perdita di appetito. A questi si possono associare anche raffreddore, mal di gola, nausea, vomito e diarrea.
    • “Da tenere d’occhio – si legge nelle linee guida dell’Oms – il respiro corto, a riposo o sotto sforzo, difficoltà respiratorie in generale, cianosi, espettorato di colore scuro, dolori al petto, pressione bassa, febbre alta (che dura da almeno tre giorni) e alterazioni dello stato mentale”.

      Questi potrebbero indicare un peggioramento.

    • nella maggior parte dei casi bastano farmaci come il paracetamolo per la febbre, o l’ibuprofene (che ha proprietà analgesica, antinfiammatoria e antipiretica) per i dolori articolari e gola. Infine nei casi in cui si sospetta un’infezione batterica, sempre sotto prescrizione medica, si consiglia l’uso degli antibiotici
    • Fa paura perché si diffonde velocemente. L’influenza A ha un’aggressività clinica simile alla consueta epidemia stagionale ma, a parità di pericolosità, colpisce più persone.
    • L’unica certezza che si ha in questo momento è che non bisogna abusare degli antivirali. Questi farmaci non devono essere somministrati alle persone sane che contraggano il virus A/H1N1 perché non è necessario. L’ha detto l’Oms nelle linee guida, frutto di un lavoro condotto da un panel internazionale di esperti che ha esaminato tutti gli studi disponibili sull’efficacia e la sicurezza di oseltamivir e zanamivir.
    • “Bisogna chiarire che questa influenza ha una virulenza lieve – spiega il professor Giorgio Palù, ordinario di microbiologia e virologia all’università di Padova e presidente vicario della Società Europea di virologia – e pertanto gli antivirali vanno usati con estrema cautela.
    • è raccomandato un uso molto accorto di oseltamivir e zanamivir: i farmaci vanno somministrati solo nei casi gravi e, soprattutto, entro le 24 o 48 ore al massimo, per non ridurne l’efficacia
    • Il rischio è di assumere il farmaco inutilmente. Non si può rischiare che durante una pandemia si sviluppino casi di resistenza dovuti all’eccessiva somministrazione della molecola.
    • sono stati registrati casi di resistenza in Messico, dove c’è stato il primo focolaio e dove c’è stato un abuso di antivirali

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Influenza suina S.p.A

Senti parlare dell’influenza suina come della peste, poi come della truffa del secolo. Ma dove è la verità? Questo grande demone.
Diamo allora una sbirciatina all’andamento dei titoli azionari di alcune multinazionali del farmaco – GlaxoSmithkline, Sanofi-Aventis e Roche.

Considerato che le prime notizie della pandemia suina risalgono alla fine di aprile 2009, si può affermare che da quel periodo i tre titoli borsistici abbiano avuto delle buone performance (il confronto è fatto con l’indice Nasdaq per Glaxo e Roche, per Sanofi-Aventis con l’indice Mibtel). Una ulteriore prova del buono stato di salute delle multinazionali del farmaco si potrebbe fare facendo coincidere i picchi delle curve con gli annunci dell’OMS. Proviamoci:

28 aprile – OMS lancia l’allarme, il virus si trasmette da uomo a uomo (Glaxo, 23/04 p. 986, 27/04 p. 1.063, +8%; Sanofi Aventis, 23/04 eur. 39.75, 27/04 eur. 41.80, +5%). Va bene sarà un caso. Riproviamo.

14 Luglio – OMS, pandemia inarrestabile (Sanofi Aventis, 10/07 eur. 41.25, 15/07 eur. 43.04, +4%; Glaxo, 10/07 p. 1091, 15/07 p. 1113, +2%). Bè, sarà un caso, l’ennesimo. Provate a dilettarvi anche voi, prendete nota degli annunci dell’OMS e l’indomani guardate quanto valgono questi titoli. Passerete l’estate dignitosamente…

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    • Sale la febbre per la ricerca del farmaco e il business si fa miliardario. Se da un lato il virus H1N1 terrorizza il mondo, qualcuno non perde occasione per incassare. Il giro d’affari dell’influenza vale 10 miliardi di dollari per aziende farmaceutiche come Big Pharma
    • ogni singola dose di vaccino è destinata a costare una decina di euro
    • i governi dei vari paesi hanno già prenotato, presso le 3-4 aziende in grado di produrre il vaccino su larga scala, almeno 600 milioni di dosi, per un controvalore di 3 miliardi di euro, circa 4,3 miliardi di dollari
    • J. P. Morgan stima che, alla fine, ai 600 milioni di dosi già prenotate se ne sommeranno altri 350 milioni, per un’ulteriore fattura di oltre 2 miliardi e mezzo di dollari
    • I giganti dell’industria farmaceutica protagonisti del business miliardario sono i soliti noti, da GlaxoSmithKline a Sanofi Aventis, passando per Novartis, Astra Zeneca.
    • è Big Pharma a dominare il mercato. Anzitutto con il Tamiflu della Roche. E poi con il Relenza, ancora di GlazoSmithKline.
    • Secondo J. P. Morgan, Tamiflu e Relenza porteranno, rispettivamente a Roche e Glaxo, vendite per 1,8 miliardi di dollari nei paesi ricchi, più 1,2 miliardi di dollari nei paesi in via di sviluppo.
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    • Il virus non sarebbe nato da una nuova mutazione ma da esperimenti effettuati in un laboratorio della Baxter a Orth-Donau.
    • Il rilascio accidentale di una mescolanza di virus umani ed animali può provocare infatti conseguenze terribili. Questo è ciò che emerge dalla denuncia di una giornalista austriaca e da alcuni articoli sulla stampa internazionale. Da qui la corsa a vaccinare l’intero pianeta. Fantascienza o realtà?

    • Lo strano sta nel fatto che tutto è fuori posto, tutto è sproporzionato, tutto è illogico
    • Come può un pericolo irrisorio (si tratta di una pandemia di grado 2 ovvero debole e assai circoscritta. In tutto 17.181 casi in Europa e 320 in Italia. Questi i dati forniti dal Ministro Sacconi e che statisticamente significano lo zero assoluto), 800 morti in tutto il mondo su una popolazione di 6 miliardi e 750.819.383 di persone, scatenare una reazione da codice rosso?
    • Il 9 luglio scorso compare sul “The Canadian Press”, un articolo dal titolo “Baxter: un prodotto conteneva virus vivi dell’influenza aviaria”. Alcuni siti e blog italiani lo riportano, primo tra tutti “Disinformazione”. La Baxter avrebbe fatto uscire da un suo impianto materiale virale contaminato con virus dell’influenza aviaria H5N1.
    • L’incidente da contaminazione, che è sotto inchiesta nei quattro paesi europei, è venuto alla luce quando il subappaltatore nella Repubblica Ceca ha inoculato il prodotto a dei furetti ed essi sono morti. I furetti (mammiferi) non dovrebbero morire se esposti ai virus H3N2 dell’influenza umana.
    • è stato descritto come un “serio errore” da parte della Baxter hanno ipotizzato che la morte dei furetti significasse che il virus H5N1 nel prodotto fosse vivo.
    • Gli esperti “sono sgomenti per il fatto che il virus umano H3N2 e il virus H5N1 convivessero in qualche modo nel laboratorio di Orth-Donau. Si tratta di una pratica pericolosa che non dovrebbe essere permessa. Il rilascio accidentale di una mescolanza di virus H5N1 e H3N2 avrebbe potuto provocare conseguenze terribili.
    • Se qualcuno esposto ad una mescolanza dei due, fosse stato infettato simultaneamente da entrambi i ceppi, avrebbe potuto servire da incubatrice per un virus ibrido capace di essere trasmesso facilmente da persona a persona. Questo processo di mescolamento, chiamato riassortimento, è uno dei due modi in cui vengono creati virus pandemici”.

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H1N1, terrorismo farmaceutico

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    • I casi di contagio da H1N1 passano ormai i 100 mila. La buona notizia è che i decessi sono fermi a 29 e di queste persone almeno il 60% erano già state colpite da altre patologie che ne hanno pregiudicato la salute portandole così alla morte a causa di questo nuovo virus.
    • Si tratta di Silvio Garattini, direttore dell’Istituto Mario Negri, che in un’intervista rilasciata all’ANSA dichiara senza mezzi termini: "se il virus A/H1N1 della nuova influenza non muterà, acquisendo dunque una maggiore virulenza rispetto allo stato attuale, la vaccinazione di massa annunciata dal governo italiano e da quelli di molti altri paesi "non è necessaria". Inoltre aggiunge: "Certamente c’è una grande pressione da parte dell’industria, che ne trarrà molte risorse economiche, solo fra alcuni mesi si potrà vedere se è veramente necessario questo quantitativo di vaccino in produzione oppure no. Ma se il virus rimane quello che è al momento, allora non ci sarà bisogno di vaccinazioni di massa".
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    • Non vi è nessuna pandemia. Tuttavia l’OMS ha affermato che il virus "è considerato inarrestabile", ammettendo nel frattempo che finora vi sono poche prove della diffusione, che la maggior parte dei casi sono leggeri e che molte persone ricuperano da sole.
    • L’OMS ha prospettato i rischi dichiarando che "nella produzione di alcuni vaccini per la pandemia sono coinvolte nuove tecnologie che non sono state ancora valutate estensivamente per la loro sicurezza in certi gruppi della popolazione…"
    • E’ cruciale comprendere che questi vaccini sono sperimentali, non collaudati, tossici ed estremamente pericolosi per il sistema immunitario umano. Contengono coadiuvanti a base di squalene che provocano un gran numero di malattie del sistema immunitario fastidiose e potenzialmente fatali. Devono essere evitati, anche se ordinati. E’ anche noto che i vaccini non proteggono contro le malattie che sono destinati a prevenire e spesso le causano. Dovrebbero essere banditi, ma proliferano comunque perché sono tanto redditizi e nella massima misura se resi obbligatori globalmente.
    • Preparatevi perché questo è esattamente ciò che sta arrivando – ordini universali di rischiare la fatalità di vaccini tossici. Nelle prossime settimane, globalmente i media dominanti diverranno fortemente coinvolti a velocità elevata nella modalità per seminare paura per convincere la gente a sottoporsi volontariamente a mettere a repentaglio la propria salute ed il proprio benessere. E’ indispensabile rifiutarsi ed essere al sicuro ed il diritto internazionale ci protegge assolutamente.
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    • vaccino contro l’influenza suina. Si prevedeva una massiccia campagna pubblicitaria, nel prossimo autunno, onde convincere la popolazione a farsi iniettare il miracoloso talismano di lunga vita
    • oggi annunciato l’inizio dei test che porteranno il vaccino alla produzione. Test serissimi, destinati a durare… ben cinque giorni. Il principio scientifico secondo cui si attuano tali test dev’essere "quel che non strozza, ingrassa"
    • se i vaccinati non stramazzano a terra subito il vaccino è ok
    • il Regno Unito ha già ordinato alla Novartis ben 130 milioni di dosi
    • si vocifera che gli Stati abbiano la facoltà di ordinare la vaccinazione obbligatoria di tutta la popolazione
    • saremo martellati dalla pubblicità fino allo sfinimento
    • messaggi allarmisti, come quello ormai più volte ripetuto della "mutazione del virus in una forma molto più letale"
    • se il virus muta, il vaccino concepito per la versione precedente diventa completamente inutile: l’importante è che ce lo accattiamo, il PIL sale e la lira s’impenna

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