A-H1N1, lo scetticismo sul vaccino. In Germania vaccino senza squalene per pochi

Pare che in Germania i membri del governo federale e i ministri abbaino riservato per sé e per i soldati tedeschi in afghanistan un vaccino anti-pandemico alternativo al Pandemrix della Glaxo, distribuito invece alla parte restante della popolazione. La differenza risiede nel fatto che il Celvapan della Baxter – questo il suo nome – non contiene MF-59, l’adiuvante della discordia, sospettato di avere effetti collaterali a lungo termine, taciuti dalla industria del farmaco. Anche negli USA il vaccino anti suina non contiene squalene: la Food and Drug Administration non lo ha mai autorizzato.

Il vaccino senza MF-59 è inefficace? Naturalmente nessuno lo dice. Resta il fatto che in USA si invita la popolazione a vaccinarsi, in special modo i bambini; i vaccini sono in milioni di dosi e ne verranno prodotti e distribuiti altrettanti. In Italia, si distribuisce il prodotto di Novartis, avente MF-59, ma non ci sono le milioni di dosi annunciate dal governo, non si propaganda il vaccino e i medici sono renitenti a farsi fare la puntura. Sarà un caso? Forse che il governo, oltre a non avere i soldi per pagare le milioni di dosi necessarie a vaccinare buona parte della popolazione, sia pure incerto sulla efficicia e l’innocuità di Focetria? Il viceministro Fazio si è pronunciato l’altro giorno per dire che i medici “si devono vaccinare”, lasciando intendere che non esiste per questa categoria spazio per il libero arbitrio. Non si possono veicolare “messaggi fuorvianti”.

Sarà. Intanto per Big Pharma si annunciano entrate per otto miliardi di dollari. Il vaccino in Germania costa 14 euro la dose, interamente pagato dallo stato. In Italia non si sa. Il governo non ha fornito la documentazione della spesa per il vaccino alla Corte dei Conti. solo dai Radicali (Farina Coscioni, sua l’interrrogazione presentata alla Camera) si è levata qualche voce di protesta e di richiesta di chiarimenti.

Berlino, 19 ott (Velino) – La campagna di vaccinazione gratuita contro l’influenza A H1N1 inizia oggi in Germania. Si prevede la somministrazione di 50 milioni di dosi entro la fine di gennaio. È la più imponente mobilitazione sanitaria del dopoguerra, ma rischia di venire disertata dalla maggior parte della popolazione. Un sondaggio demoscopico per conto della tv pubblica Ard ha rivelato durante il fine settimana che solamente il 12 per cento dei tedeschi intendono farsi vaccinare. La maggior parte degli interpellati (39 per cento) hanno dichiarato di rifiutare il vaccino. Un altro 27 per cento del campione si è mostrato tendenzialmente contrario (“probabilmente no”) mentre appena il 19 per cento non esclude di giovarsi del vaccino. Il 3 per cento non ha risposto al sondaggio. La gente è diffidente non solo per gli eventuali effetti collaterali del nuovo vaccino, ma anche per l’allarme suscitato dalla notizia che il ministero federale della Sanità avrebbe acquistato un prodotto poco idoneo. Secondo il virologo Alexander Kekulè, il vaccino Pandemrix (prodotto dall’inglese Glaxo-Smithkline) per moltiplicare la sua efficacia, contiene un integratore che nella metà dei casi produce gonfiori, arrossamenti, emicrania e dolori nelle ossa.

In un terzo dei casi la somministrazione di Pandemrix, a giudizio di Kekulè, ha per conseguenza un diffuso stato di debolezza e febbre. Per questo motivo, per i membri del governo federale e per il personale dei ministeri, come anche per i militari tedeschi stazionati in Afghanistan, sono state ordinate 200mila dosi di Celvapan, vaccino senza integratore prodotto da Baxter. Il trattamento privilegiato rappresenta “uno scandalo”, a giudizio di Wolf-Dieter Ludwig, presidente della Commissione per i farmaci. Michael Kochen, presidente della Società tedesca di medicina generale, ha sconsigliato il vaccino “perché il rischio di danni supera i benefici”. Intanto il quotidiano economico Handelsblatt ha fatto i primi conti della pandemia giungendo alla conclusione che si tratta di “una benedizione di miliardi” per l’industria farmaceutica. Una dose di vaccino in Germania costa 14 euro, ma la somministrazione è interamente a carico del sistema sanitario pubblico. Tra quest’anno e l’anno prossimo, le azioni messe in campo contro l’influenza A dovrebbero generare sul piano mondiale un fatturato aggiuntivo superiore a 8 miliardi di dollari per i produttori del settore.

È sintomatico il boom del farmaco Tamiflu prodotto dal gruppo svizzero Roche. Circa la metà dell’incremento dell’11 per cento registrato nel fatturato dei primi nove mesi di quest’anno deriva dalle vendite di Tamiflu. Nella graduatoria dei maggiori produttori del vaccino contro il virus H1N1 figura al primo posto il gruppo inglese Glaxo-Smithkline con 440 milioni di dosi di vaccino per un valore di 3,5 miliardi di dollari. Al secondo posto i francesi di Sanofi-Aventis (121 milioni di dosi / 722 milioni di dollari); terza la svizzera Novartis (100 milioni di dosi/496 milioni di dollari); quinta l’anglo-svedese Astra-Zeneca (42 milioni di dosi / 453 milioni di dollari).

http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=971982

  • Vaccinazioni: perché sono un pericolo

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    • Cosa fa l’adiuvante squalene ai topi
      Adiuvanti di vaccini su base oleosa come lo squalene, a lungo raggio temporale non hanno dimostrato di produrre risposte immunitarie utili, cioè concentrate e ininterrotte (1).
      Inoltre, una ricerca del 2000 pubblicata nell’American Journal of Pathology ha dimostrato che una singola iniezione dell’adiuvante squalene sui topi, ha attivato “una infiammazione cronica, mediata immunologicamente sull’articolazione”, altresi nota come artrite reumatoide (2)
    • Una ricerca condotta al Tulane Medical School e pubblicata nel numero di febbraio 2000 di Experimental Molecular Pathology, include queste statistiche allarmanti:
      “ …la maggioranza sostanziale (95%) dei pazienti che svilupparono la Sindrome della Guerra del Golfo (Gulf War Syndome – GWS) aveva anticorpi verso lo squalene. Tutti (100%) i pazienti GWS immunizzati per il servizio “Tempesta nel Deserto” anche non impiegati sul campo di battaglia, ebbero gli stessi segni  e sintomi di quelli che lo furono, ovvero anticorpi allo squalene (3);
    • dr Viera Scheibner, in precedenza eminente ricercatore scientifico per il governo australiano:
      “…questo adiuvante [lo squalene] contribuì alle reazioni a cascata chiamate “Gulf War Syndrome,”  (sindrome della Guerra del Golfo) documentate nei soldati coinvolti nella Guerra del Golfo.

      I sintomi da loro sviluppati includevano: artrite, fibromialgia, adenopatia, irritazioni cutanee fotosensitive, fatica cronica, emicranie croniche, perdita abnorme di peli, lesioni cutanee non guaribili, ulcere da afte, vertigini, debolezza, perdita di memoria, attacchi epilettici, cambi di umore, problemi neuropsichiatrici, effetti antitiroidei, anemia, alto tasso di sedimentazione degli eritrociti, lupus eritematoso sistemico, sclerosi multipla, fenomeno di Raynaud, sindrome di Sjorgren, diarrea cronica ecc.” (4).

    • (1) Rense.com, Vaccines, Autism, and Gulf War Syndrome, August 15, 2005.
    • (2) The American Journal of Pathology, the Endogenous Adjuvant Squalene Can Induce a Chronic T-Cell-Mediated Arthritis in Rats, 2000.
    • (3) ScienceDirect.com, Experimental and Molecular Pathology, Volume 68, Issue 1, February 2000, Pages 55-64 http://www.sciencedirect.com/
    • (4) Adverse Effects of Adjuvants in Vaccines, by Viera Scheibner, Ph.D., 2000. http://www.whale.to/vaccine/adjuvants.html
  • INFLUENZA A: RADICALI, CHIAREZZA SU CONTRATTI PER VACCINO | Maria Antonietta Farina Coscioni

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    • “Quanto costano i 24 milioni di vaccini contro il virus H1N1? Perche’ il governo non rende noti i termini del contratto stipulato con la multinazionale farmaceutica Novartis?
    • E’ vero che in caso di inadempienza delle date di consegna, non sono previste penalita’ verso l’inadempiente? E’ vero che il ministero della Salute sarebbe rimborsato per danni causati a terzi solo a causa di difetti di fabbricazione, ma non sembra possibile stabilirne l’esistenza?”
    • E’ quanto chiede la deputata radicale Maria Antonietta Farina Coscioni che ha presentato una interrogazione al premier Silvio Berlusconi, ai ministri del Welfare Maurizio Sacconi e delle Finanze Giulio Tremonti per conoscere gli accordi che il governo ha preso con la multinazionale farmaceutica Novartis.
    • “Trovo sconcertante – ha sottolineato la Coscioni – e inaccettabile che il governo abbia rifiutato alla magistratura contabile la documentazione” sul costo dei vaccini e sui termini dell’accordo. L’interrogazione presentata dalla deputata radicale e’ composta da quindici punti affinche’ “sia fatta urgente chiarezza”.
    • Tra questi, Coscioni chiede se sia vero che “nonostante il rilascio del visto, i magistrati contabili non hanno nascosto perplessita’, a cominciare dalle premesse dell’accordo: ’sicuramente particolare visto che aveva per oggetto un prodotto, il vaccino Focetria autorizzato solo recentemente dall’Unione Europea, e che al momento della stipula non esistevaancora”. E ancora se sia vero che “il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali sarebbe comunque ‘obbligato ad accettare il vaccino anche in assenza dell’autorizzazione all’immissione in commercio in Italia’”.

L’adiuvante MF-59, altrimenti detto “squalene”: quel che dice l’OMS.

Per completezza d’informazione, riporto un articolo del New England Journal of Medicine (NEJM) con i risultati di un’analisi sull’impiego dello squalene, l’adiuvante contenuto nel vaccino della Novartis in distribuzione in Italia, che secondo una certa corrente del web sarebbe causa di reazioni immunitarie e di mallattie rare – come la sindorme di Guillain-Barré, già verificatasi nel caso della somministrazione di un analogo vaccino anti-pandemia nel 1976. L’OMS nega qualsiasi relazione fra di esse e l’impiego di MF-59: l’adiuvante è stato autorizzato in Italia nel 1997, e da allora ne sono state distribuite 22 milioni di dosi. Non si conoscono studi recenti che abbiamo monitorato l’insorgenza di malattie a carattere immunitario in soggetti che hanno fatto uso di vaccini. L’OMS non ne cita.
Veniamo ai dati della ricerca pubblicata dal NEJM:

Abbiamo condotto un unico studio, che coinvolge 175 adulti, da 18 a 50 anni di età, per verificare l’influenza del monovalente A/California/2009 (H1N1)- vaccino antigene di superficie, in entrambe le forme adiuvato MF59 e non adiuvato. I soggetti hanno ricevuto – in modo random – due iniezioni intramuscolari di vaccino contenente 7,5 microg di emoagglutinina il giorno 0 in ogni braccio o una iniezione al giorno 0 e l’altra il giorno 7, 14, o 21, o due dosi 3,75 microg di MF59-adiuvato vaccino, o 7,5 o 15 microg di vaccino non adiuvato, somministrato al 21° giorno. Risposte anticorpali sono stati misurate mediante emoagglutinazione-test di inibizione e un test microneutralizzazione nei giorni 0, 14, 21, e 42 dopo l’iniezione della prima dose.

Risultati di un’analisi delle risposte al vaccino adiuvato MF59 – dose da 7,5 μg – a 14 e  a 21 giorni dalla somministrazione (dati relativi a quattro dei sette gruppi di studio, per un totale di 100 soggetti). Le reazioni più frequenti, locali e sistemiche, sono stati dolore al sito di iniezione e dolori muscolari, osservati nel 70% e il 42% dei soggetti, rispettivamente. Due soggetti hanno riportato la febbre, con una temperatura di 38 ° C o superiore, dopo la prima somministrazione. Titoli anticorpali, espressi come medie geometriche, sono stati in genere superiori a 14 giorni tra i soggetti che avevano ricevuto due 7.5-μg di dosi di vaccino adiuvato MF59-che tra coloro che avevano ricevuto un solo punto da questo momento (P = 0,04 dal emoagglutinazione – Saggio di inibizione e P <0,001 per il test microneutralization). Entro 21 giorni dopo la vaccinazione con la prima dose di 7,5 microg di vaccino adiuvato MF59, i tassi di sieroconversione, misurata con l’uso di un emoagglutinazione-test di inibizione e un test microneutralization, è stata del 76% e il 92% dei soggetti, rispettivamente, che avevano ricevuto una sola dose fino ad oggi (con la seconda dose prevista per il giorno 21) e 88 a 92% e da 92 a 96% dei soggetti, rispettivamente, che aveva già ricevuto entrambe le dosi (P = 0,11 e P = 0.64, rispettivamente).

Questo cosa significa? Che l’MF-59 non ha effetti di tipo immunitario sull’organismo? Sulla base dell’analisi riportata dal NEJM non è possibile affermarlo. Il dubbio è la reazione nel tempo, per la quale non esiste letteratura, poiché le 22 milioni di dosi somministrate sinora, a detta dell’OMS, hanno inciso maggiormente su una categoria di persone avente età superiore a 65 anni. E’ pur vero che lo squalene è presente nel nostro corpo, negli alimenti ecc. nella sua forma naturale (di fatto già lo assumiamo attraverso il cibo). In ogni caso, da parte del governo italiano non si ha notizia alcuna dell’esistenza delle eventuali procedure di monitoraggio a lungo termine sui vaccinati, mentre il governo americano si sta organizzando in tal senso (vedi: Vaccino A-H1N1: quale monitoraggio sugli effetti collaterali?).

  • Results of an interim analysis of the responses to the 7.5-µg dose of MF59-adjuvanted vaccine by days 14 and 21 are presented (data from four of the seven groups studied, for a total of 100 subjects). The most frequent local and systemic reactions were pain at the injection site and muscle aches, noted in 70% and 42% of subjects, respectively. Two subjects reported fever, with a temperature of 38°C or higher, after the first dosing. Antibody titers, expressed as geometric means, were generally higher at day 14 among subjects who had received two 7.5-µg doses of the MF59-adjuvanted vaccine than among those who had received only one by this time point (P=0.04 by the hemagglutination-inhibition assay and P<0.001 by the microneutralization assay). By 21 days after vaccination with the first dose of 7.5 µg of MF59-adjuvanted vaccine, the rates of seroconversion, as measured with the use of a hemagglutination-inhibition assay and a microneutralization assay, were 76% and 92% of subjects, respectively, who had received only one dose to date (with the second dose scheduled for day 21) and 88 to 92% and 92 to 96% of subjects, respectively, who had already received both doses (P=0.11 and P=0.64, respectively).

  • Conclusions In preliminary analyses, the monovalent influenza A (H1N1) 2009 MF59-adjuvanted vaccine generates antibody responses likely to be associated with protection within 14 days after a single dose is administered. (ClinicalTrials.gov number, NCT00943358

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    • Lo squalene è un componente di alcuni adiuvanti che vengono aggiunti ai vaccini al fine di incrementare la risposta immunitaria. Lo squalene è una sostanza presente in natura (nelle piante, negli animali e negli esseri umani) che viene sintetizzata nel fegato e che circola nel sangue umano.

    • Si trova in molti alimenti, cosmetici, farmaci ed integratori. Lo squalene viene estratto, per ragioni commerciali, dall’olio di pesce, in particolare dall’olio di fegato di squalo

    • L’MF59, un adiuvante contenente lo squalene, fa parte del vaccino anti-influenzale stagionale ed è stato autorizzato nel 1997 in Italia e successivamente anche in diversi altri Paesi. Ogni dose di vaccino contiene circa 10mg di squalene.

    • Oltre 22 milioni di dosi sono stati distribuiti da allora fino ad oggi (2006). I numeri di eventi avversi e reazioni locali non sono risultati superiori rispetto a quanto ci si aspettava in base agli eventi dovuti ad altri vaccini anti-influenzali; sembra quindi che lo squalene non rappresenti un rischio significativo.

    • Alcuni vaccini sperimentali, inclusi dei vaccini anti-pandemia, vaccini anti-malarici e vari altri vaccini di natura virale e batterica, vengono allestititi con adiuvanti contenente lo squalene con l’obiettivo di rafforzare l’immunogenicità e quindi l’efficacia dei vaccini. Sono stati condotti studi clinici con vaccini contenente squalene coinvolgendo bambini e lattanti senza risultati preoccupanti dal punto di vista della sicurezza.

    • E’ stato ipotizzata una relazione tra problemi di salute dei veterani della guerra del Golfo e la possibile presenza di squalene nei vaccini che ai soldati sono stati somministrati. Un report pubblicato ha ipotizzato che alcuni dei veterani esposti al vaccino anti-antrace hanno sviluppato anticorpi anti-squalene e che questi anticorpi hanno successivamente provocato disabilità. Tuttavia lo squalene non faceva parte dei vaccini somministrati ai veterani e non è stato neppure utilizzato nel processo di produzione dei vaccini. Sono stati pubblicati molti studi che hanno evidenziato dei limiti tecnici di questo report.

    • La maggior parte degli adulti, specialmente quelli più anziani, indipendentemente dalla loro storia vaccinale, possiedono anticorpi naturali che reagiscono con lo squalene

    • In uno studio clinico l’immunizzazione con il vaccino anti-influenzale contenente squalene non ha modificato né frequenza né titolo degli anticorpi anti-squalene.

    • Il comitato (il Global Advisory Committee on Vaccine Safety) è d’accordo nel ribadire che preoccupazioni sul fatto che lo squalene contenuto nei vaccini possa indurre anticorpi anti-squalene siano infondate.

    • dal momento che le esperienze con i vaccini contenente squalene derivano in primo luogo dalla vaccinazione di persone appartenenti a fasce di età più anziane , il comitato evidenzia la necessità di condurre, con particolare attenzione, studi post-marketing al fine di identificare qualsiasi eventuale evento avverso.

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La iatrogenesi dell’A-H1N1. Nascita di un virus, nascita di un vaccino.

Iatrogenesi sta per genrato dal medico e dalle medicina. L’uso di questo termine nel caso dell’A-H1N1 e del vaccino che dovrebbe contrastarlo, è quanto mai efficace. Il principio del “Primum non nocere” nel caso di Pandemrix o Focetria sembra quanto meno dimenticato nel cassetto. Perché entrambi i vaccini contengono percentuali più o meno diverse di sostanze con effetti sul corpo umano tutt’altro che benefici. Per lo menbo c’è da chiedersi se un vaccino debba contenere componenti di tale impatto sul nostro organismo. Si parla di AS03 composto di Squalene, Polisorbato 80 e Tiomersale (vale a dire sale di mercurio, o altrimenti detto Thimerosal, il cui impiego ha lo scopo di un conservante; le polemiche sulla relazione fra uso di Thmerosal e insorgenza dell’autismo potete leggerle qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Controversie_sul_Thimerosal).

L’articolo che segue senza dubbio riflette un’ottica scettica e filo complottistica, che mette al centro il ruolo delle multinazionali del farmaco nella definizione di ciò che è malattia oppure no. Certamente quel che ci interessa, al di là della polemica anti-globale, è la notizia dell’uso di queste sostanze e i loro effetti secondari sull’organismo. Poiché non è scontato che il vaccino sarà per tutti, è bene che coloro che lo dovranno assumere “per forza di legge”, sappiano i rischi derivati dalla assunzione di questi famigerati vaccini. In fondo, non esiste nessuna attività informativa a livello governativo, a parte una discutibilissima campagna simil-promozionale con Topo Gigio. Nessuno ci ha ancora dissuaso dal credere che la faccenda dell’influenza suina sia un caso di “disease mongering”, di mercificazione della malattia, e a tutt’oggi nessuna informazione ufficiale ha ancora fatto chiarezza sull’impatto del virus A-H1N1, né chiarito l’aspetto della maggior incidenza nei giovani.

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    • Pandemrix (suina), Prepandrix (aviaria) e Focetria (suina): questi i nomi dei nuovi vaccini pandemici, approvati in Europa.
    • La britannica GlaxoSmithKline e l’elvetica Novartis, ringraziano ovviamente l’Agenzia Europea del Farmaco, (E.M.E.A. “European Medicines Agency”)
    • Anche se la notizia è recentissima (25 settembre 2009)[1] e interessa la salute di centinaia di milioni di persone, nessun media ha dato un meritato risalto.
    • non stiamo parlando della ridicola influenza porcina e/o stagionale, o della nuova-vecchia conoscenza: l’aviaria
    • la nostra è un’epoca contrassegnata dal “Disease Mongering”, (“mercificazione della malattia”, “creazione della malattia“), cioè da quella criminale operazione di Marketing spietato, finalizzata alla creazione vera e propria di malattie (vedi ipercolesterolemia, osteoporosi, malattie epidemiche, pandemie, ecc.) e alla medicalizzazione di aspetti normalissimi della vita (gravidanza, parto, menopausa, vecchiaia, ecc.) con il duplice obiettivo di spacciare e vendere farmaci da una parte e avere il controllo delle persone dall’altro.
    • Una persona ammalata (anche se oggettivamente è sana) NON è una persona libera.
    • le lobbies del farmaco con il connubio delle istituzioni sanitarie internazionali continuano ad abbassare i valori di “normalità” (pressione arteriosa, colesterolo, trigliceridi, glicemia, densità ossea, ecc.) da una parte, e aumentare gli “Screening di massa” dall’altra
    • Tecnicamente avviene in 3 passaggi:
    • 1) “PIANO QUANTITATIVO”: ABBASSANDO LE SOGLIE
    • 2) “PIANO TEMPORALE”: DIAGNOSI PRECOCE
    • Con gli Screening di massa si invitano, mediante la paura e il terrorismo psicologico, persone oggettivamente sane a cercare qualche malattia che nessuno vorrebbe avere
    • la mammografia che i medici all’unisono consigliano e spesso raccomandano di fare alle donne sopra una certa età, serve oppure no?
    • lo studio dell’ufficialissimo Cochrane Collaboration e pubblicato nel “Cochrane Systematic Review” nel 2006.
      Per ogni 2000 donne partecipanti allo screening, 1 avrà, dopo 10 anni, la vita prolungata (1 decesso per tumore al seno evitato rispetto a 2000 donne che non hanno fatto la mammografia).  10 saranno trattate per un tumore al seno in modo non necessario (overtreatment).
    • “0,5 decessi evitati ogni 1000 donne che fanno la mammografia per 10 anni, rispetto a 1000 donne che non si sottopongono allo screening mammografico
    • Senza contare i devastanti effetti psicologici dei “falsi positivi
    • Su 1000 donne ben 242 avranno appunto una “sospetta diagnosi di cancro al seno non confermate dopo ulteriori esami”. (Barrat et al, British Medical Journal 2005).
    • i “falsi positivi” si aggirano intorno al 24%
    • 3) “PIANO QUALITATIVO”: NUOVE MALATTIE
    • In questa sede c’interessano solo le pandemie, per cui leggiamo cosa effettivamente contengono questi vaccini.Cosa contiene il “nuovo” vaccino Pandemrix per la suina?
    • A seguito della miscelazione, 1 dose (0,5 ml) contiene:
      – Virus influenzale frazionato, inattivato, contenente l’antigene (propagato in uova) equivalente a
      A/California/7/2009 (H1N1) ceppo di tipo v (X-179A). 3,75 microgrammi.
      AS03 composto di Squalene (10,69 milligrammi), adiuvante;
      – DL-α-tocoferolo (11,86 milligrammi),
      Polisorbato 80 (4,86 milligrammi).
      Tiomersale (sale di mercurio!), eccipiente
    • Cosa contiene il “nuovo” vaccino Prepandrix per l’aviaria?
    • – Virus influenzale frazionato, inattivato, contenente l’antigene (propagato in uova) equivalente a A/Indonesia/05/2005 (H5N1) ceppo equivalente (PR8-IBCDC-RG2) 3.75 microgrammi
      AS03 composto di Squalene (10,69 milligrammi), adiuvante;
      – DL-α-tocoferolo (11,86 milligrammi);
      Polisorbato 80 (4,86 milligrammi).
      – Contiene 5 microgrammi di Tiomersale (eccipiente a base di Mercurio)
    • Tiomersale –> Questo conservante si idrolizza spontaneamente per via enzimatica a Etilmercurio, che ha un comportamento tossicologico simile a quello del Metilmercurio, per il quale sono noti da tempo e sono a disposizione numerosi dati sugli effetti neurotossici.
    • Squalene –> Il nostro Sistema Immunitario riconosce lo Squalene come una molecola d’olio appartenente al corpo (infatti si trova in tutto il sistema nervoso e nel cervello e si può consumarlo con l’olio d’oliva). Quando però viene iniettato e non digerito, la via d’ingresso è anormale, e incita il Sistema Immunitario ad attaccare tutto lo Squalene nel corpo, non solo quello contenuto nell’adiuvante. Il sistema immunitario, quindi, tenterà di distruggere la molecola ovunque la trovi, inclusi i luoghi dove è vitale per la salute del sistema nervoso[7]. I veterani della Guerra del Golfo che hanno contratto la sindrome che porta questo nome ricevettero vaccini all’antrace che contenevano Squalene[8]. L’MF59 (l’adiuvante allo Squalene della Novartis, ora usato nel vaccino contro la febbre suina) fu un ingrediente NON approvato nei vaccini sperimentali all’antrace e da allora è stato collegato alle malattie devastanti e autoimmuni di cui soffrono molti veterani del Golfo

    • Polisorbato 80 –> Questo ingrediente (inserito pure nel vaccino contro il cancro al collo dell’utero “Gardasil”) è noto per provocare seri effetti collaterali come: infertilità, convulsioni epilettiche, aborti spontanei e shock anafilattici anche mortali.
    • Avrete capito che il vero problema non sono le pandemie, create ad arte dall’establishment e propagandate da medici e media, ma i farmaci e vaccini stessi.

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